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Torre Eiffel


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Torre Eiffel

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La Torre Eiffel continua ad essere l'attrazione turistica più sbalorditiva, spettacolare, colossale e visitata di Parigi e d'Europa. Ogni anno, stando a quanto riporta il suo sito ufficiale, la Torre Eiffel viene visitata da più di 7 milioni di persone e dalla sua apertura, nel 1889, 250 milioni di persone di tutto il mondo hanno beneficiato di tutto ciò che questa ha da offrire. Senza dubbio, la parte migliore è la fantastica e spettacolare vista che ci offre sulla città di Parigi. La "Città delle Luci" emoziona sempre, sia di giorno che di notte, e lascia a bocca aperta chiunque prova ad affacciarsi da uno dei tre piani della Torre. Da un lato, si può vedere la distesa dello Champ de Mars, luogo che, in periodo natalizio, ospita un fantastico mercatino di Natale dal quale si possono contemplare le impressionanti dimensioni del monumento. Dall'altro lato, oltre alla Senna, c'è il Trocadero, la zona preferita di tutti i parigini e dei turisti, in cui passare il giorno libero, seduti sul prato con una crêpe in mano ammirando la bellezza più che unica della "Dama di Ferro" di Parigi.

Sulle sue tre piattaforme, la Torre ospita due ristoranti, vari buffet, una sala banchetti, un bar raffinato e vari negozietti di souvenir.

La torre è aperta al pubblico 365 giorni l'anno e l'orario di visita varia in base alla stagione. Da giugno a settembre la torre chiude poco dopo mezzanotte. Anche i prezzi cambiano, ma normalmente si paga dai 10 ai 14, 50 euro a persona per poter accedere ai tre ascensori pubblici di cui è dotata la torre o ai suoi 704 scalini. Potete comprare i biglietti sul sito ufficiale oppure presso la biglietteria ai piedi della torre.

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STORIA DELLA TORRE EIFFEL

In occasione dell'Esposizione Universale del 1889, data che coincideva con il 100° anniversario della Rivoluzione Francese, si diede il via al grande concorso nella Gazzetta Ufficiale. L'obiettivo era quello di "studiare la possibilità di erigere una torre di ferro, con una base quadrata di 125 metri di larghezza e 300 metri di altezza, con vista sullo Champ de Mars". Tra più di 700 progetti presentati, furono scelti quelli degli ingegneri Gustave Eiffel, Maurice Koechlin e Emile Nouquier e dell'architetto Stephen Sauvestre.

Il primo lavoro di scavo ebbe inizio nel il 28 gennaio del 1887. Incredibilmente, il 31 marzo 1889 la torre era già stata terminata in un tempo record: 2 anni, 2 mesi e 5 giorni. Una vera impresa a livello tecnico!

Il progetto della costruzione di una torre di 300 metri di altezza rientrava nei preparativi dell'Esposizione Mondiale del 1889.

Emile Nouquier e Maurice Koechlin, i due direttori di macchina della compagnia di Eiffel, ebbero l'idea di costruire una torre altissima nel giugno del 1884. L'idea iniziale era quella di costruire un imponente pilastro metallico, formato da quattro travi reticolari svasate in basso che si congiungevano in cima, legate tra loro mediante traverse disposte a intervalli regolari. La compagnia ai tempi conosceva e sapeva perfettamente applicare il principio che serve per costruire i supporti di un ponte, ad esempio, e il progetto della torre non era altro che un'audace estensione di questo principio, vista la sua altezza di 300 metri. Il 18 settembre del 1884 Eiffel registrò un brevetto "per una nuova struttura che permette la costruzione di supporti in metallo e torri capaci di superare un'altezza di 300 metri".

Per trovare l'appoggio dell'opinione pubblica, Nouguier e Koechlin ingaggiarono l'architetto Stephen Sauvestre che si sarebbe dedicato all'aspetto estetico della torre.

Torre Eiffel

Per renderla più accattivante, Sauvestre propose di porre dei piedistalli alle gambe della torre, delle arcate monumentali per le colonne e per il primo piano, grandi sale con pareti in vetro ad ogni livello, una cupola nella parte superiore e altri svariati ornamenti per ingentilire la struttura. Alla fine, il progetto fu semplificato, anche se alcuni elementi proposti dall'architetto furono mantenuti, come gli archi alla base che, in parte, oggi la rendono così caratteristica.

Tutte le parti che avrebbero composto la torre furono preparate nell'azienda di Eiffel, a Levallois-Perret, fuori Parigi. Ciascuno dei 18000 segmenti metallici fu progettato, calcolato e tracciato con estrema precisione. Una squadra di costruttori che aveva già preso parte alla costruzione di grandi viadotti di metallo, fu nominata responsabile dei lavoratori (da 150 a 300 circa) che facevano parte della squadra di montaggio di questo gigantesco gioco di costruzioni.

Ogni pezzo che compone la torre resta unito agli altri grazie a dei rivetti, tecnica messa a punto nell'esatto momento della costruzione.

Innanzitutto, i segmenti metallici si assemblano in fabbrica con delle viti, per poi essere sostituite una ad una con i rivetti. Per sostituire una vite con un rivetto, servivano 4 uomini: uno che la scaldava, uno che la teneva ferma, uno che dava forma alla testa e un quarto uomo che lo istallava definitivamente.

Dal lato della Senna, i costruttori usarono delle casse di metallo al cui interno inserirono dell'aria compressa, in modo da poter riuscire a lavorare anche al di sotto del livello dell'acqua.

Per assemblare tutte le parti della torre usarono delle impalcature in legno e delle piccole gru a vapore montate sulla torre stessa.

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Il montaggio del primo piano fu realizzato grazie all'uso di 12 impalcature di legno temporanee, alte 30 metri, e 4 impalcature leggermente più grandi, di 40 metri ciascuna.

Il 7 dicembre del 1887 furono unite le tre grandi travi fino al primo piano. Ogni parte della torre veniva trasportata con le gru a vapore: la prima parte era terminata.

Ci impiegarono 5 mesi per costruire le fondamenta e 21 mesi per terminare il montaggio dei segmenti metallici della Torre.

Se pensiamo che a quei tempi i mezzi disponibili erano rudimentali, si tratta di tempistiche "da record". Il montaggio della torre era una "meraviglia dalla precisione straordinaria", o almeno così lo definivano tutti i giornali. I lavori di costruzione iniziarono nel gennaio del 1887 e finirono il 31 marzo del 1889. Proprio sulla stretta piattaforma superiore, Eiffel ricevette l'onorificenza della Legione d'Onore.

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ALCUNE CURIOSITÀ

  • Gustave Eiffel per la realizzazione della torre utilizzò il ferro forgiato, per dimostrare che il metallo può essere resistente come la pietra e, allo stesso tempo, più leggero.
  • La costruzione della Torre Eiffel costò 7. 799. 401, 31 franchi, la moneta francese di quei tempi.
  • La Torre Eiffel misura 324 metri di altezza, includendo l'antenna della parte superiore. Senza l'antenna, sarebbero 300 metri.
  • Fino a prima della costruzione dell'edificio Chrysler di New York del 1930, era la struttura più alta del mondo realizzata dall'uomo.
  • La Torre Eiffel pesa 10000 tonnellate.
  • Sulla Torre ci sono 5 miliardi di luci.
  • I francesi l'hanno soprannominata "La Dame de Fer", "La Dama di Ferro".
  • La prima piattaforma si trova a 190 metri di altezza, la seconda a 376 piedi e la terza a quasi 900 piedi.
  • La Torre Eiffel ha 108 piani, ma i turisti possono salire le scale solo fino al primo piano. Ci sono poi due ascensori.
  • Un ascensore percorre una distanza totale di 103. 000 chilometri all'anno.
  • Qualche giorno dopo l'apertura al pubblico, Eiffel allestì un laboratorio di meteorologia al terzo piano e invitò tutti gli scienziati della zona a effettuare i loro studi nel suo laboratorio.
  • Durante la Prima Guerra Mondiale, l'esercito francese utilizzò la torre per comunicare in modo wireless con le navi nell'Oceano Atlantico.
  • La Torre ha più di 120 antenne che trasmettono i segnali radiotelevisivi in tutta la capitale parigina, anche nelle periferie.

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CHI ERA GUSTAVE EIFFEL?

Dopo il clamoroso successo ottenuto dalla sua stessa creazione, Gustave Eiffel affermò: "Dovrei essere geloso della torre perché è molto più famosa di me". Sicuramente un'affermazione simpatica, ma con un leggero fondo di verità. Infatti, nonostante la sua lunga ed illustre carriera, Eiffel, al di fuori dell'ingegneria, era quasi sconosciuto.

Nato il 15 dicembre 1832 a Digione, in Francia, Alexandre Gustave Eiffel diventò molto presto un ingegnere, in un periodo in cui tale professione era considerata il lavoro degli ignoranti e degli incolti: di Eiffel tutto questo non si poteva ovviamente dire. Era, infatti, un grande amante della letteratura classica e aveva un'ampia biblioteca di libri rivestiti in pelle tra cui rientravano le opere di Voltaire, Zola, Victor Hugo e molti altri. Pubblicò, inoltre, 31 libri e trattati che documentavano i suoi numerosi progetti ed esperimenti. Compiuti gli 80 anni, ricevette onorificenze e premi da parte dei governi di tutto il mondo.

Viste le sue origini, non ci dobbiamo sorprendere quando pensiamo ad un Eiffel sofisticato ed elegante. La famiglia del padre, infatti, aveva un negozio di tappeti molto prospero in Francia che aveva permesso a più generazioni di vivere una vita agiata. Nel XVIII secolo, i mercanti tessili erano considerati membri di un'élite commerciale, per cui potremmo dire che le origini di Eiffel sono una combinazione di opposti: da una parte la borghesia e dall'altra l'artigianato. Tuttavia, fu proprio il padre di Eiffel a mettere un punto alla dinastia nel momento in cui, a 16 anni, scappò di casa per unirsi all'esercito, decidendo così di non dedicarsi agli affari di famiglia. Sebbene fosse stimato come soldato al servizio del Paese durante l'impero di Napoleone Bonaparte, il padre di Eiffel non avrebbe mai ottenuto una posizione di tutto rispetto all'interno della società se non avesse sposato la figlia di un ricco commerciante di legname.

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La madre di Eiffel era una donna intelligente con una eccezionale e spiccata dote per gli affari. A lei non dobbiamo solo l'istruzione precoce del figlio, ma anche l'avviamento di una prospera attività nell'industria del carbone e di un'attività di spedizioni e consegne. Più avanti, sarà lei stessa ad aiutare il figlio ad aprire un'attività tutta sua. Per questo e per altri motivi, Eiffel era molto legato alla madre.

Sebbene gli affari andassero a gonfie vele, solo nel XIX secolo i genitori di Eiffel iniziarono ad essere considerati "i nuovi ricchi" di Francia, fatto che più avanti avrebbe ostacolato il matrimonio del figlio a Bordeaux. La signora Grangent, infatti, gli negò la mano di sua figlia per l'esagerata differenza sociale tra le due famiglie: inutile dire che la notizia sconvolse Eiffel.

Nel 1862 si sposò con Marie Guadelet, nipote della cameriera di Edouard Régneau. Dal matrimonio, durato 5 anni, nacquero 5 figli. Nel 1887 la moglie morì di polmonite ed Eiffel rimase vedovo per 36 anni: quello con Marie fu il suo unico matrimonio.

Due persone ebbero una grande influenza sul giovane Eiffel: la prima era suo zio Jean-Baptiste Mollerat, chimico di successo che aveva inventato un processo di distillazione dell'aceto dal legno, la seconda era un farmacista del posto, Michel Perret. Entrambi trascorsero molto tempo con Eiffel, trasmettendogli conoscenza e passione per l'industria mineraria, la chimica, la religione e la filosofia.

Tuttavia, fu proprio l'ideologia politica di suo zio Mollerat la causa di una frattura all'interno della famiglia che cambiò totalmente la vita di Eiffel. A scuola, Gustave era un bambino estremamente curioso, ma non si può dire lo stesso della sua voglia di studiare. Mentre frequentava il Liceo Real, il ragazzo si annoiava e pensava che le lezioni fossero solo una perdita di tempo. I suoi voti migliorarono solo quando iniziò ad interessarsi alle lezioni di storia e letteratura e si diplomò in "Étude des lettres et des sciences" (corso di studi umanistici e scienze).

Successivamente, Eiffel frequentò il Sainte Barbé College di Parigi per prepararsi al meglio per i test d'ingresso della prestigiosa "École Polytechnique" (università politecnica). Innamorato di Parigi, trascorreva il suo tempo libero passeggiando lungo la Senna, assistendo a spettacoli teatrali e visitando il Louvre. Non riuscendo ad entrare alla Polytechnique, iniziò a studiare all'"École Centrale et des Arts Manufactures", un'università privata conosciuta per essere una delle migliori scuole di ingegneria d'Europa.

L'idea iniziale di Eiffel era quella di diventare chimico e di lavorare con suo zio al processo di distillazione dell'aceto a Digione, ma dopo alcune incomprensioni e discussioni tra suo padre e suo zio, il ragazzo dovette accantonare il suo piano e scegliere una strada diversa.

Senza alcuna prospettiva di lavoro in vista, Eiffel fu assunto in un'azienda di ingegneria gestita da Charles Nepveu, dipendente statale della società francese di Ingegneria Civile. Anche se l'impresa fallì poco dopo la sua assunzione, Eiffel fu assunto come capo ricerche dall'azienda belga che comprò la compagnia.

Nel 1858, a 25 anni, Eiffel ottenne il suo primo successo: fu nominato responsabile della supervisione della costruzione di un ponte in ghisa di 1600 piedi che avrebbe attraversato il fiume Garonna, vicino alla città di Bordeaux, e che avrebbe dovuto essere completato in due anni. Per terminare il progetto in così poco tempo, Eiffel prese ispirazione da un sistema di presse idrauliche. Non solo portò a termine il lavoro, ma grazie alla sua tenacia si guadagnò la fama di ingegnere innovatore ed efficiente.

Nel 1864 si trasferì a Parigi e decise di avviare un'attività tutta sua. Passò letteralmente 20 anni della sua vita alla ricerca di quei metodi innovativi che gli avrebbero permesso di costruire un'opera colossale e unica nel suo genere.

Torre Eiffel

Uno dei grandi progetti che portò a termine con la sua azienda fu la costruzione del ponte di Sioule che, a 262 metri di altezza sopra il fiume Sioule, era considerato uno dei ponti più alti del mondo. Il progetto si servì di tre grandi innovazioni che più avanti sarebbero state applicate anche alla torre Eiffel. Innanzitutto, fu utilizzata la ghisa al posto del ferro pesante e friabile, che normalmente viene usato per i ponti, perché più resistente e più flessibile, poi curvò i bordi delle colonne, solitamente quadrati o rettangolari, per creare una base più stabile e duratura e, infine, sviluppò un sistema conosciuto con il nome di "lancio" per muovere più facilmente ogni segmento del ponte, come una sorta di altalena gigante.

Man mano che portava a termine un progetto, la sua reputazione cresceva. Tra i suoi più importanti lavori ricordiamo i ponti di campagna prefabbricati per i militari, i famosi grandi magazzini "Bon Marché" di Parigi, l'inquadratura in ferro della Cattedrale di Notre-Dame e la sua opera più importante (prima della costruzione della Torre Eiffel): la Statua della Libertà.

Creata dallo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi, la Statua della Libertà non è altro che un gesto di buona volontà ed amicizia che la Francia rivolse agli Stati Uniti in onore dell'Esposizione centennale delle arti, della manifattura e dei prodotti del suolo e delle miniere del 1876 (International Exhibition of Arts, Manufactures and Products of the Soil and Mine). Bartholdi ha il merito di aver disegnato la figura della famosa statua di 151 metri, ma non sapeva come costruirla per riuscire a trasportarla facilmente a New York. Inoltre, non sapeva nemmeno quali materiali utilizzare per renderla più resistente al forte vento dell'Oceano Atlantico. Poi, gli fu presentato Gustave Eiffel al quale chiese aiuto per la costruzione della statua. Eiffel costruì una struttura di sostegno in acciaio grazie alla quale sarebbe riuscito ad unire i fogli di metallo e posizionò delle travi d'acciaio verticale alla base del granito della statua. Si ottenne così una statua più leggera, ma più forte, capace di sopportare intemperie e grandi pesi. Per l'ennesima volta, Eiffel aveva dimostrato di essere capace di risolvere problemi tecnici molto complessi semplicemente grazie all'uso di tecniche innovatrici che nessuno prima aveva mai avuto il coraggio di applicare.

Nel 1889, la grande esperienza di Eiffel e i suoi metodi innovativi culminarono nella costruzione di uno dei monumenti più famosi del mondo: LA TORRE EIFFEL ai piedi dello Champ de Mars. Tuttavia, dobbiamo ricordare altri suoi tre ambiziosi progetti dopo la torre: la linea metropolitana centrale di Parigi, un ponte sottomarino attraverso il Canale della Manica e un osservatorio sul Monte Bianco. Il più grande successo dello stimato ingegnere sarebbe anche l'ultima struttura importante mai costruita.

Nel 1887, l'impresa di Eiffel aveva iniziato a disegnare e costruire le serrature brevettate che sarebbero state usate nel progetto del Canale di Panama. Tuttavia, in meno di un anno, l'azienda che lo aveva assunto fallì e il progetto fu abbandonato. Nei 5 anni successivi, si investigò sulla bancarotta dell'azienda che si era tenuta i risparmi di centinaia di migliaia di investitori francesi. Eiffel fu accusato di appropriazione indebita di fondi e per vari anni investì soldi ed energia per difendersi dalle accuse. Alla fine, fu definitivamente assolto da tutte le accuse, ma nel 1893 rinunciò alla carica di presidente della commissione della sua azienda e per questo non riuscì a portare a termine i tre ambiziosi progetti che aveva in mente di realizzare dopo la torre.

Per i successivi 30 anni, il lavoro e la vita di Eiffel girarono attorno alla realizzazione della torre che oggi porta il suo nome: questi furono senza dubbio gli anni più creativi e ricchi di soddisfazione della sua vita. Si dedicò, poi, ad altri hobby che negli anni aveva leggermente trascurato, come la meteorologia, l'aerodinamica e le telecomunicazioni.

Il 27 dicembre 1923, all'età di 91 anni, Gustave Eiffel si spense nella sua casa. Sebbene fosse estremamente orgoglioso della sua torre, spesso sentiva che l'estrema notorietà che questo colossale monumento aveva ottenuto negli anni andasse ad oscurare tutti gli sforzi fatti e i successi conseguiti come ingegnere e ricercatore.

Quando Eiffel conferì alla torre il nome della sua famiglia, ne era estremamente orgoglioso. Tuttavia, con il tempo, il nome e il monumento diventarono una cosa sola e la gente iniziò a dimenticarsi che dietro a questo capolavoro si trova un uomo, rimasto nell'ombra della sua stessa imponente creazione.

Per questo motivo ha sempre provato un sentimento contraddittorio verso la torre, sebbene essa sia il risultato più importante della sua vita. Oggi, gli allievi, i sostenitori e gli ammiratori delle opere dell'architetto combattono per far sì che venga ricordato il nome di Eiffel, uomo che ha donato all'umanità molte delle infrastrutture di cui oggi tanto i francesi, quanto i turisti possono godere.

LEGGENDA DELLA TORRE EIFFEL

Tra le tante leggende che si sentono su questo famoso monumento, ce n'è una in particolare che voglio menzionare in questo articolo. Nel 1965 venne fatto un reportage intitolato "I suicidi della Torre Eiffel", che tratta la preoccupante questione di come la gente utilizzi la torre per commettere un suicidio, saltando nel vuoto più totale dalla cima della torre. Tra la gente che ha commesso questo atto sempre più frequente e spaventoso, c'è solo il caso di una persona sopravvissuta.

Questa storia spettacolare è quella di una giovane ragazza di 17 anni, sola e dal cuore spezzato, identificata come Christiane, che nel novembre del 1964 saltò dalla torre. La ragazza era arrivata dalla Normandia da qualche mese e sognava di lavorare in un negozio di profumi, ma, non riuscendo a realizzare il suo sogno, era stata costretta ad accettare il lavoro di domestica. Grazie al suo impiego aveva conosciuto un ragazzo di cui si era innamorata e con cui si doveva sposare, ma questo l'aveva lasciata poco prima del matrimonio.

Torre Eiffel

Secondo quanto riporta la leggenda, quello stesso giorno Christiane andò alla torre, prese l'ascensore fino al secondo piano, ma la ringhiera era troppo alta per essere scavalcata, per cui tornò al primo piano. Dopo aver camminato per un'ora e mezza in tondo, all'improvviso, di fronte agli occhi di molte persone attonite, scavalcò la ringhiera e saltò nel vuoto, atterrando 182 metri più in basso sopra alla capote di una Renault Dauphine. La macchina, che servì da paracolpi, le salvò la vita e la ragazza si ruppe solo una gamba. Tuttavia, la leggenda non ci dice niente riguardo al proprietario della macchina.

"Dopo aver saltato, non ho sentito nulla", ha detto la giovane.

La notizia, che è un fatto reale, è diventata una leggenda nel momento in cui sono state aggiunte parti inesistenti. Si racconta, ad esempio, che la giovane poi si sposò con il proprietario dell'auto, ma non ci sono notizie a riguardo. Forse è vero o forse no, forse è semplicemente un modo per addolcire la storia che le dà quel tocco di mistero che rimarrà sempre nascosto tra le travi di ferro che sostengono questo titanico monumento.

Se volete avere più informazioni o se siete interessati a passare il Capodanno a Parigi, leggete questo post.

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