La collezione più nuova di cose vecchie - Museo del Novecento
Nel 2010 è nato ancora un altro museo a Milano! Ha il nome di un "secolo", si trova a Piazza del Duomo, all'interno del Palazzo dell'Arengario ed è dotato di una bella struttura futurista. Si tratta del Museo del Novecento. Questo museo si dedica all'esposizione di collezioni d'arte del XX secolo e i suoi obiettivi sono la diffusione della conoscenza, la conservazione e lo studio della cultura del XX secolo, il tutto provando a coinvolgere un pubblico che va dagli esperti fino ai bambini.
L'inizio della visita al museo è costituito dall'opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il Quarto Stato, del 1901. Questa grande tela di 293 x 545 cm è diventata il simbolo delle cause progressiste del popolo, prima di tutto in Italia e poi nel resto nel mondo. Ci è voluto molto tempo perché il quadro venisse riconosciuto. Esso fu addirittura buttato nel deposito di castello Sforzesco durante il fascismo, perché l'idea trasmessa dall'opera era chiara. In seguito, tuttavia, la tela è uscita dall'oblio e ha iniziato a essere vista come un manifesto politico del proletariato. A partire da quel momento, il quadro è stato usato in molte riviste della sinistra e libri scolastici.
Quest'opera rispecchia chiaramente le idee politiche di Pellizza, il quale provò a rappresentare i lavoratori in cammino dall'oscurità verso la luce della giustizia sociale. Il titolo iniziale del quadro era "La marcia dei lavoratori", poi cambiato in "Il Quarto Stato". Questo nome fa riferimento alla storia europea durante l'epoca della Rivoluzione francese, nella quale la borghesia avrebbe sconfitto il primo e secondo stato (nobiltà e clero), diventando il terzo stato. La classe dei lavoratori sarebbe, quindi, il quarto stato.
Il museo è diviso in diversi periodi artistici, come il Futurismo e l'Astrattismo.
Ecco alcune delle opere principali:
- Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il Quarto Stato, 1901;
- Giacomo Balla: Ragazza che corre sul balcone, 1912;
- Umberto Boccioni: Forme uniche della continuità nello spazio, 1913; Sviluppo di una bottiglia nello spazio, 1912-1935;
- Amedeo Modigliani: Ritratto di Paul Guillaume, 1916;
- Giorgio de Chirico: Il figliol prodigo, 1922; Le Trouble du Philosophe, 1925;
- Gino Severini: La Chahuteuse (Dinamismo di una danzatrice), 1912;
- Paul Klee: Wald Bau, 1919;
- Lucio Fontana: Soffitto spaziale, 1956;
- Piero Manzoni: Merda d'Artista, 1961;
- Giorgio Morandi: Natura morta con manichino, 1919;
- Pablo Picasso: Femme Nue, 1907; La bouteille de Bass, 1912-14;
- Wassily Kandinsky: Composition, 1916;
- Henri Matisse: Odalisque, 1925;
- Piet Mondrian: Lighthouse in Westkapelle, 1909-1910.
Il museo offre una bella vista sul Duomo di Milano, oltre a un'architettura abbastanza sofisticata per gli standard europei (cioè edifici molto antichi). All'ultimo piano dell'edificio c'è anche un ristorante con ingresso indipendente e che resta aperto fino alle due del mattino circa.
Altre informazioni:
- Ingresso intero: 5€;
- Ingresso ridotto: 3€.
Chi può godere dell'ingresso ridotto:
- Studenti universitari con la tessera;
- Adulti di età superiore ai 65 anni;
- Funzionari della prefettura di Milano.
Ingresso libero:
- Bambini e persone di età inferiore ai 25 anni;
- Professori accompagnatori di studenti;
- Guide turistiche e interpreti accompagnatori di gruppi;
- Portatori di handicap;
- Giornalisti con permesso;
- Studenti accreditati con permesso della Direzione del Museo;
- Membri ICOM (International Council of Museums);
- Associazioni autorizzate;
- Funzionari delle soprintendenze statali e regionali;
- Funzionari dei musei municipali.
Orari di visita:
- Lunedì: dalle 14:30 alle 19:30;
- Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: dalle 9:30 alle 19:30;
- Giovedì e sabato: dalle 9:30 alle 22:30.
- Ingresso libero un'ora prima della chiusura.
- Tutti i giovedì, ingresso libero a partire dalle 15:30.
Altre informazioni ancora:
É possibile fare una visita virtuale del museo sul loro sito web.
Conclusione finale:
A mio parere?
Ne vale la pena se ve ne intendete di arte!
Per gli eretici: alcuni dei quadri sono abbastanza interessanti, ma in generale ci si distrae e diventa stancante. Non c'è nulla che attiri davvero l'attenzione (a parte la bella vista sul Duomo). Nel mio caso, l'unico artista che conoscevo era Pablo Picasso, ma anche così le sue opere sono passate inosservate ("come, c'era Picasso? " - me ne vergogno). Tuttavia, nel caso aveste tempo e la possibilità di entrare senza pagare, come me... è un museo in meno sulla (lunga) lista!
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