Un luogo di contraddizioni
È senza dubbio un dei simboli della Catalogna, un luogo che non potete non visitare se vi dovesse capitare di passare qualche giorni in quella regione. Si dice che sia il secondo santuario più visitato della Spagna dopo Santiago de Compostela. Questo grazie anche ai bellissimi paesaggi naturali, che la rendono unica nel suo genere, e da una storia affascinante.
Nonostante tutto questo la mia prima impressione dopo aver visitato il monastero di Monserrat e i dintorni è stata più di delusione che stupore e di smarrimento invece che di elevazione spirituale. Forse il problema è che mi aspettavo di trovare un'atmosfera speciale, un luogo sacro, mentre Monserrat è diventata principalmente una località turistica perdendo gran parte del suo fascino originario. Di certo il fatto di apprezzare o meno un luogo nuovo dipende sempre dal gusto e dalle aspettative personali.
Forse farei meglio ad andare in ordine e spiegare per prima cosa cosa sia Monserrat, o almeno cosa dovrebbe essere.
Come dicevo prima, questo monastero, situato nel cuore della spettacolare catena montuosa dalla quale prende il nome, è il secondo luogo di culto più visitato in Spagna. Si trova a circa 50 km a Nord-Est di Barcellona, risale all XI secolo e ha alle spalle una storia affascinante. L'oggetto della venerazione è una statua di legno della Vergine Maria, chiamata Virgen de Monserrat o La Moreneta, a causa del suo colore scuro. Secondo la tradizione il simulacro era stato scolpito da San Luca e nascosto sulle montagne di Monserrat da San Pietro per proteggerlo dagli Arabi. Ritrovato da un gruppo di esploratori verso la fine del IX secolo, è stato poi conservato all'interno del monastero, costruito u paio di secoli più tardi, e presto reso oggetto di grande venerazione.
Fino a qui tutto chiaro: un monastero con una storia centenaria, un'affascinante statua sacra (diventata poi patrona della Catalogna), un magnifico ambiente naturale. Quindi cosa c'è che non va con Monserrat? Almeno secondo me il problema è la vergognosa trasformazione subita dal luogo a causa, ovviamente, del desiderio di denaro che troppo spesso muove le azioni dell'uomo.
Lontano dal venire conservato nella sua bellezza originale, il monastero di Monserrat e i suoi dintorni sono stati cambiati da un processo di costruzione senza freni e dallo sfruttamento del turismo. Dopo essersi goduti la salita fino al luogo in cui è il monastero (circa 700 metri sul livello del mare), i turisti non sono accolti da un paesaggio silenzioso e mozzafiato quanto dall'orrenda vista di una serie di edifici in cemento. Un ampio parcheggio, la stazione della funicolare, un ristorante, un hotel, l'ufficio turistico... in breve, un'infinita seria di costruzioni che impediscono ai visitatori di apprezzare il paesaggio e godersi la (ipotetica) sensazione di elevazione spirituale.
Certamente tutte queste strutture turistiche, insieme alla funicolare e alla funivia che permettono alla gente di raggiungere senza sforzo il monastero, rendono il soggiorno comodo ai turisti. Come risultato sciami di persone affollano Monserrat nei weekend soleggiati, rendendo difficile apprezzare l'atmosfera ai visitatori. Secondo la mia opinione le cose potevano essere organizzate in maniera migliore ma, come si dice... gli affari sono affari!
In ogni caso siccome non c'è spazio per i rimorsi, la miglior cosa da fare è cercare i lati positivi di Monserrat. Una volta superata la famosa serie di edifici si trova la strada per il monastero. L'edificio originale stato sostituito da una chiesa imponente. Non c'è bisogno di dire che bisogna pagare un biglietto (6 euro) per entrare nel santuario dove è conservata La Moreneta. Bisogna pagare un prezzo simile per visitare il Museu de Monserrat lì vicino, che io non ho visitato ma dicono che ospiti un'interessante serie di icone sacre, arredamenti sacri e dipinti. Un buon modo per apprezzare la visita (o almeno provarci) è andare al santuario la mattina presto, prima che arrivino tutti i turisti.
Il santuario non è più la parte più affascinante di Monserrat. Per trovare un po' del suo fascino perduto si può visitare il luogo in cui fu ritrovata La Moreneta, Santa Cova, che oggi ospita una piccola cappella e una copia della statua. Anche in questo caso si può prendere la funivia ma vale la pena fare una passeggiata sul sentiero che offre una vista spettacolare delle montagne circostanti. Un'altra serie di sentieri si arrampica sulle vette sopra il monastero (circa 1000 metri sul livello del mare), dove il punto più alto è chiamato Sant Jeroni. Avendo raggiunto Monserrat in bici, non ho potuto fare questa esperienza, forse l'unica opportunità di separarsi dalla massa turistica.
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