roma
GUIDA AI LOCALI E RISTORANTI DI ROMA
I VICINI – BISTROT
Bentornati alle mie recensioni italiane!
Tappa di oggi, è niente di meno che la capitale del Bel Paese, nonché una delle città più conosciute del mondo. Roma, la città eterna.
Come prima tappa del mio tour gastronomico per le vie della città, mi sento di scegliere questo piccolo bistrot, situato in via Torre Argentina, al numero civico 70.
Ecco qua il link di goolge maps che vi permetterà con un mino di dimestichezza con le nuove tecnologie di raggiungere in un istante...
https://www.google.es/maps/place/I+vicini+bistrot/@41.896876,12.47637,15z/data=!4m2!3m1!1s0x0:0xdd3fecd4093c593a
Il posto è decisamente da consigliare, ed infatti fino a poco tempo fa si trovava nelle primissime posizioni dei principali portali di recensioni in materia di bar e ristoranti, per quanto riguarda la città di Roma.
Da parte mia, mi sentirei di assegnargli un bel sette e mezzo su dieci, come valore assoluto, ed un nove tondo tondo se delimitiamo il tutto alla sola categoria in cui è opportuno collocare questo locale.
Trattandosi di un bistrot, infatti, non avrebbe molto senso porlo in competizione con i piu blasonati ristoranti della città, che di certo non mancano in una realtà come quella di Roma.
Il locale in questione infatti oltre ad offrire una qualità dei prodotti a livelli molto alti, riesce, non si sa grazie a quale prodigio dei due competentissimi gestori, a mantenere i prezzi assolutamente controllati. Il locale, infatti, offre una via di mezzo tra aperitivo e cena, con dell'ottimo vino di accompagnamento, o alternativamente una buona selezione di birre, il tutto per un range di prezzo che oscilla tra i 10 e i 30 euro. Si tratta di cifre assolutamente ragionevoli per la media città. Diciamo, in altre parole, che si pone come interessantissima e più rustica alternativa alla piu classica pizza.
Tra i suggerimenti che mi sento di dare una volta seduti al tavolo di questo particolare bistrot, il pensiero va in primo luogo al tagliere di salumi. Assolutamente consigliato. Abbondante, buono, genuino, molto variato. Al tagliere di salumi base potrete poi abbinare una selezione di formaggi, che qui vengono serviti in interessanti accostamenti con miele o marmellata di diversi tipi. L'accostamento tra un pecorino ed una marmellata di fichi credo che vi potrà rimanere impressa nella mente molto a lungo.
L'ambiente che si respira nel locale è una delle altre motivazioni che mi hanno spinto a recensirlo. Infatti si tratta di un bistrot reinterpretato in chiave romana e romanesca. Lo stile boemio tipico dei bistrot parigini, è qui stemperato dall'animo verace della città che lo ospita e dei due simpaticissimi gestori. Il tutto si riflette anche nella scelta dei prodotti da servire ai tavoli.
In sostanza ed in definitiva, si tratta di un mix decisamente azzeccato, che merita sicuramente una visita se vi trovate di soggiorno nella città eterna.
PANINO DIVINO
La recensione di oggi, voglio dedicarla ad un locale veramente molto interessante, che rispecchia a mio modo di vedere, veramente molto la filosofia romana in materia di “fast food”.
Si tratta infatti di una paninoteca a tutti gli effetti. Quindi, tecnicamente, dovrebbe trattarsi di fast food a tutti gli effetti. Però sfido chiunque, dopo aver assaggiato una delle opere d'arte che escono dal bancone di questo locale, a collocarlo nella stessa categoria di un Mc Donald's o di un Burger King. Io lo vedrei come un oltraggio... però si sa, i gusti sono gusti.
Ad ogni modo..
Il locale si trova in Via dei Cracchi , quindi in zona centralissima della capitale. Camminando a passo regolare ci troviamo infatti a non più di cinque minuti a piedi dalla basilica di S.Pietro, il centro pulsante della cristianità, ed uno dei luoghi più visitati al mondo. Questo è qualcosa che si deve tenere in considerazione quando arriverà il momento di parlare di prezzi.
Ad ogni modo, per facilitarvi la vita, pubblico qui sotto il link della localizzazione con google maps
Sulla vicinanza con la basilica di S.Pietro, il proprietario ha deciso di giocare molto anche nel momento della scelta del nome.. Panino divino, ha un gusto decisamente azzeccato, che rispecchia la tradizionale simpatia e irriverenza del popolo romano.
Venendo alla sostanza, il prodotto principe, è ovviamente il panino. Messa così la faccenda sembra abbastanza riduttiva per l'impegno la passione e la dedizione che il gestore mette nella realizzazione dei suoi piccoli capolavori.
Infatti i prodotti sono tutti di eccellente qualità, partendo da una cosa fondamentale, quanto spesso sottovalutata: il pane. Qua quello che offrono è pane artigianale e fresco tutto il giorno, offerto in vari formati e servito sempre caldo.
Tutti gli altri ingredienti inoltre rappresentano delle eccellenze del territorio, salumi, formaggi, verdure salse... la maggior parte di questi sono prodotti artigianali, o addirittura prodotti dallo stesso gestore.
In definitiva se vi trovate in zona Vaticano, ed è difficile che non vi ci possiate trovare, una volta in visita a Roma.. beh, ecco che la sosta al Panino Divino diventa una tappa obbligata della vostra giornata.
Alla fine potrete strappare un pranzo per poco più di quattro o cinque euro. E vi ripeto vista la posizione del locale, e la qualità del prodotto, direi che stiamo parlando quasi quasi di un regalo... Alla fine ragazzi non dimenticate che in questa zona la maggior parte dei posti che incontrerete, e non credo che questo possa sorprendervi saranno le classiche trappole per turisti.
Quindi, se ancora non foste convinti, vi posto alcune foto del locale per smuovere i più scettici di voi a fare una visita al Panino Divino, in via dei Cracchi a Roma.
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http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/04/c9/04/9b/panino-divino-prati.jpg
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RISTORANTE IL BELLI
Il ristorante che vorrei recensire oggi è “Il Belli”, che prende il nome dalla via in cui è ubicato, ossia appunto via Giuseppe Gioacchino Belli. La via si trova nel quartiere Prati, quindi non una zona centralissima, va riconosciuto, ma l'esperienza offerta da questo ottimo locale merita sicuramente il tragitto per arrivare.
Per chi non fosse pratico della città, non certo una piccola provincia, probabilmente la cosa più utile è nuovamente porre il link della localizzazione in google maps che vi permetterà di trovarlo in men che non si dica.
Eccolo qui:
Partirei parlando dell'ambiente. Si tratta infatti di un locale che adotta uno stile dichiaratamente minimalista. Spesse volte uno stile di questo tipo finisce con il risultare impersonale, asettico, freddo nel migliore dei casi. In questo caso invece devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso. Generalmente non sono un amante dello stile minimal per i ristoranti, però nel caso del Belli, il risultato è sorprendente per chi cerca comunque l'appagamento di tutti i sensi nel momento in cui deve valutare un ristorante. Infatti nel caso di questo locale, il gestore ha trovato un ottimo bilanciamento tra l'arredamento molto molto moderno, appunto minimalista e il calore dato dai vini esposti ed alcuni elementi architettonici. Il complesso è in fine definitivamente equilibrato nel momento del servizio dei piatti. Quando le creazioni della cucina fanno la loro comparsa in scena nella sala, tutto acquista un diverso significato. Si tratta di un ristorante specializzato in carni. Stiamo parlando di carni pregiate, pregiatissime a volte, ma pur sempre di carni si tratta. E' la carne è l'ingrediente più rustico che si possa trattare in una cucina, un ingrediente scusate il gioco di parole, carnale.
Immaginarsi piatti di bistecche tagliate e cotte a regola d'arte in un ambiente tanto moderno acquista un valore aggiunto che il Belli è riuscito a trasformare nel suo punto di forza, molto probabilmente.
Per quanto riguarda la cucina in senso stretto, la qualità degli elementi è sicuramente la prima cosa di cui è doveroso parlare. Il ristorante ha una ormai consolidata esperienza in fatto di approvvigionamento e preparazione di tagli pregiati provenienti da razze selezionate tra le migliori del mondo, e dalle provenienze più esotiche.
Ad esempio, nella mia visita, il menu vantava scottona danese, irlandese e mi pare di aver intravisto addirittura la famosissima kobe giapponese.
Se per quanto riguarda le preparazioni ed in particolare le cotture non ho già detto che ci troviamo a livelli d'eccellenza, un discorso a parte meriterebbe la sezione della carta dedicata ai crudi.
Carpacci, tartare, polpette e preparazioni di diversi tipi, che esaltano, proprio lasciandole il più possibile inalterate, le caratteristiche inconfondibili di prodotti tanto pregiati.
Il Belli, in definitiva, non si può considerare un ristorante qualsiasi. Nè tantomeno un ristorante da visitare troppo spesso, perché rischierebbe di venire a noia. Non che la carta sia limitata, anzi. È che locali come questo, tanto specializzati e estremamente competenti in un determinato ambito, in questo caso la carne, devono essere considerati un ristorante in cui celebrare un'occasione speciale. Che sia una ricorrenza o semplicemente una voglia maturata nel tempo, ma deve essere considerata un'esperienza culinaria e gastronomica di livello superiore, qualcosa appunto di eccezionale.
Passando al tema dei prezzi, beh... va detto la qualità si paga. E' giusto cosi, ed in una certa misura questa si può anche considerare una garanzia proprio della qualità dei prodotti.
Ad ogni modo diciamo che per una cena in cui non si rinuncia a nulla, con una quarantina di euro già se ne può parlare. Considerando che stiamo parlando comunque di una capitale europe secondo me ci si può stare.
Quindi, se dovessi dirvi se consiglio il locale, il mio responso è ovviamente SI. E lo promuovo con un voto di otto e mezzo su dieci.
Qui invece troverete delle foto che possono in qualche maniera aiutare a farvi un'idea dell'idea di cucina che propone questo locale...
http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/02/f8/90/4b/il-belli.jpg
http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187791-d3544568-Reviews-Il_Belli-Rome_Lazio.html#photos
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NOI – Nuova Osteria Italiana
Il ristorante che vorrei porre oggi alla vostra attenzione è il NOI. Di fatto credo che si tratti di una gestione relativamente recente. Ed è stata per me una piacevolissima sorpresa.
Il locale in questione si trova in via di Colle Rosato, che si trova nella zona di Piazza della Radio. Tra le vie che forsse vi potranno in qualche modo suonare, potrei citare via Portuense. Ecco, se sapete dove si trova questa, praticamente siete arrivati. Dovete solo tenere conto che si trova in una zona non proprio di passaggio. Rimane in una via un po' nascosta. Altrimenti, un riferimento che sicuramente vi sarà utile, è la stazione di Roma Trastevere. Dalla stazione infatti, sarà sufficiente scendere verso sud, proseguendo per poco più di una decina di minuti.
Per rendere ancora più facili le indicazioni, vi posto il link della localizzazione in google maps. Un click e il più è fatto.
Passiamo a parlare dell'ambiente. La prima impressione è quella che la struttura fosse storicamente dedicata ad ospitare la classica osteria per la gente del quartiere, tipica della roma di qualche anno fa. E' probabilmente questa prima impressione, come spesso accade, è proprio quella giusta.
La mano della nuova gestione deve essere stato di un certo impegno. Ma i risultati si vedono tutti. Lo stile è adesso semplice, ma allo stesso tempo molto curato. A tratti potrebbe anche sembrare un ristorante di quelli che si classificano senza esitazione “elegante”.
Questo mix tra tradizione e innovazione, riscontrabile sicuramente nell'estetica del locale, si riflette certamente anche nella filosofia della cucina.
Lo spirito cercato dai gestori era infatti molto probabilmente quello di rivisitare i piatti tipici della cucina romana, gustosissimi ed universalmente conosciuti, leggendoli alla luge dei significativi cambi che la ricerca ha indotta nella cucina italiana, soprattutto di alto livello.
La cucina romana, infatti, indubbiamente molto molto saporita, spesso potrebbe essere criticata dai contemporanei per essere abbastanza pesante, e per questo motivo, un po' antiquata.
Il grande successo che secondo me va riconosciuto a questo ristorante è indubbiamente quello di aver svecchiato, per cosi dire, tante ricette tipiche, conservandone però intatti spirito e sapori.
Il mio giudizio sull'esito di questa operazione non può che essere positivo, lasciandomi un'unica perplessità sull'impiattamento. In questo, forse, il NOI può fare ancora quel piccolo passo avanti che lo porterebbe praticamente alla perfezione.
Per il resto assolutamente solo note positive. Infatti il mio giudizio sul ristorante è un bel nove su dieci. E mi sento assolutamente di consigliarlo a chi, in visita alla città eterna, voglia giustamente provare i piatti tipici del posto. Scegliendo il NOI, questo è possibile farlo provando direttamente la versione perfezionata dei grandi classici....
Qua sotto trovate i link delle foto che potrebbero essere giusto quella spintarella che vi mancava per prenotare un tavolo stasera stessa...
(l'ultima si riferisce alla mitica pasta alla Viola, uno dei piatti forti della casa.. assolutamente consigliatissimo)
http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/04/3b/e7/63/noi-nuova-osteria-italiana.jpg
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LIKEAT ROMA
Il locale che vorrei farvi conoscere oggi è nuovamente un posto dove poter mangiare in pienissimo centro, con pochi euro, e provando comunque una esperienza gastronomica che nel suo piccolo merita di essere raccontata.
Questa è infatti un po' la filosofia del LIKEAT Roma. Si tratta di una paninoteca, almeno ufficialmente. Secondo me invece si dovrebbe considerarla qualcosa di più. In posti di questo tipo, la differenza tra una bettola ed un locale di successo la fa sostanzialmente l'idea, oltre che ovviamente la qualità offerta.
LIKEAT si trova in Corso Vittorio Emanuele, quindi in zona veramente molto molto centrica. Siamo infatti a due passi da Piazza Navona, uno dei posti più famosa della capitale.
Ossia, esattamente... QUI!
https://www.google.es/maps/search/likeat+roma/@41.899703,12.466282,17z/data=!3m1!4b1
Il primo pensiero che molti di voi avranno, da buoni viaggiatori avveduti è: “se vado a mangiare a piazza navona, sicuramente spenderò delle cifre astronomiche per ritrovarmi una pizza scongelata”. Beh.. se lo avete pensato, secondo me avete lo spirito giusto per poter apprezzare questo posto. Sono sicuro che finirà col sorprendervi. Ovviamente in positivo.
L'idea che sta dietro il locale è molto semplice: una serie di panini con accostamenti già studiati dai gestori, e una vasta offerta di ingredienti con cui completare il vostro piccolo capolavoro. Ovviamente resta libera la possibilità di creare il proprio panino da zero.
Gli ingredienti proposti sono molto vari e tutti assolutamente di ottima qualità. Chiaramente trovandoci a Roma, un posto d'onore va riservato all'intramontabile Porchetta di Ariccia. A mio avviso questo è e rimarrà sempre il non plus ultra del panino!
Altra cosa che va assolutamente segnalata riguardo a questo fantastico locale è che, a differenza, va detto, di altri della sua categoria, questo è sempre veramente molto molto pulito. Niente da dire in proposito. Anche l'arredamento, probabilmente, aiuta ad aumentare la percezione di igiene ed accoglienza.
Difficile in sostanza riuscire a trovare un aspetto negativo per questo locale. Qua infatti troviamo qualità indiscutibile degli ingredienti, servizio rapido efficace ma sempre e comunque molto personale e gentile, prezzi assolutamente imbattibile soprattutto se si considera la zona in cui è ubicato. Un panino veramente sostanzioso, che preveda magari già l'aggiunta di un ingrediente extra per soddisfare i gusti del cliente, raramente supera i cinque euro.
In conclusione mi sento di raccomandarlo senza alcuna esitazione a chiunque si trovi a passare di li e voglia pranzare a cifre decisamente contenute godendo comunque di ottimi sapori. Per tutte queste considerazioni il mio voto per il locale è addirittura un dieci su dieci. Ufficialmente il mio miglior panino a Roma.
Eccovi i link con le foto, provare per credere...
http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/05/1e/3e/ae/getlstd-property-photo.jpg
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http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/05/f2/62/eb/likeat.jpg
ed infine un link alla carta dei prezzi, cosicche possiate farvi un'idea voi stessi.. non c'è trucco, non c'è inganno..
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LA FATA IGNORANTE
Il locale che vi sto per recensire è stato l'ultimo in cui ho potuto mangiare nel mio soggiorno romano, prima di dover abbandonare definitivamente e con la morte nel cuore la Città Eterna.
Si tratta di un ristorante situato in zona Piramide. Il locale, più esattamente, è ubicato in via Giuseppe Giulietti al numero civico cinque, ossia una traversa di via Ostiense. E' abbastanza facile da trovare, ma siccome gli aiuti che vi voglio dare non sono mai troppi, eccovi qui il consueto link a google maps che vi permettera di andare ancora una volta a colpo sicuro
https://www.google.es/maps/place/La+Fata+Ignorante/@41.875023,12.480124,15z/data=!4m2!3m1!1s0x0:0x26d8d302f8ab3c2a
La prima cosa che voglio dirvi è di non lasciarvi ingannare dall'aspetto dell'esterno del palazzo. Si tratta infatti di uno stabile di non particolare pregio, anzi. Direi piuttosto anonimo i di un gusto un po' ambiguo e discutibile. Ma siccome non siamo certo un'agenzia immobiliare, direi di soprassedere su questo aspetto e concentrarci su quello che più ci interessa: il ristorante, il servizio, il cibo ed il suo prezzo.
Cominciamo col dire che la porta di questo ristorante rappresenta quasi uno star gate. Tanto discutibile fuori, quanto assolutamente azzeccato e convincente dentro. Un gusto veramente molto raffinato, un arredamento molto bello ed elegante, senza per questo risultare opulento od opprimente. Semplice e di sicuro effetto.
A ben vedere, in realtà, si tratta del tipico ristorante tanto oggettivamente bello da potersi adattare perfettamente alle occasioni più diverse. Dai pranzi o cene di lavoro, alle uscite romantiche in coppia. Dai primi appuntamenti agli anniversari. Insomma, quella che si potrebbe definire, senza timore alcuno di smentita, una vera e propria garanzia.
Passando al servizio, bisogna immediatamente sottolineare la competenza di chi lavora nel ristorante. Si tratta, ed è facile da intuire, di persone con una elevata formazione professionale nel settore, non certo di ragazzini improvvisati in cerca di uno stipendio estivo, con tanta buona volontà. D'altra parte da un locale di questo tipo era difficile aspettarsi qualcosa di meno.
Ragionevolmente rapido, sempre attento e disponibile, mai invadente ma sempre presente.
Supera a pieni voti il controllo di qualità.
Passando alla qualità dei piatti offerti, anche qui bisogna solo togliersi il cappello. Lo chef conosce sicuramente il fatto suo. Creatività e perfetto controllo delle tecniche di preparazione, dalle più tradizionali alle più innovative. Se a questo uniamo la ricerca quasi ossessiva della qualità del prodotto, oltre che della sua costante freschezza, il mix che propone la cucina della Fata Ignorante, risulta assolutamente vincente.
L'intento, devo ammettere assolutamente riuscito, dello chef (o di chi con lui ha concordato il menu e la linea del ristorante), è evidentemente quello ancora una volta di coniugare tradizione ed innovazione.
Ci troviamo pur sempre a Roma, e qui se un ristorante vuole sperare di sopravvivere, i piatti della grandissima tradizione gastronomica locale non possono assolutamente essere accantonati. E' questo è assolutamente una grandissima fortuna. Da qui però possono diramarsi diverse vie. O adagiarsi sul già visto, sul sicuro, riproponendo i piatti ormai universalmente riconosciuti, nella stessa identica maniera in cui li faceva la nonna per il pranzo domenicale, oppure gettare il cuore oltre l'ostacolo. Credere fermamente nelle proprie idee e nelle proprie capacità e competenze, e rivisitare completamente queste stesse ricette. Come insegnava Tomasi di Lampedusa, nel suo celeberrimo Gattopardo, occorre che tutto cambi, perché tutto resti com'è. Ed in effetti una delle sensazioni più uniche che rare che questo azzeccatissimo ristorante è in grado di suscitare è proprio questa. Stravolgere completamente le ricette, studiarle, ripensarle, elaborarle, proporre qualcosa che appaia completamente rivoluzionario al fine di salvaguardare nella maniera più soddisfacente possibile il gusto e lo spirito originario del piatto. Questa è un'operazione che solo i grandi chef sono in grado di compiere con successo. E alla Fata ignorante, direi proprio che ci sono riusciti.
Il menu offre tutta una serie di piatti che evocano sapori forti, rustici, tradizionali. Vengono poi presentati in forma molto moderna, decisamente accattivante, seguendo preparazioni molto elaborate, il cui unico scopo è quello di salvaguardare i pochi sapori essenziali che sempre devono emergere in un piatto ben pensato e altrettanto egregiamente realizzato, senza che ci siano ingredienti preponderanti, senza nemmeno che uno o più di questi risulti pesante o in grado di compromettere l'armonia non solo del singolo piatto, quanto addirittura dell'intero pasto.
In questo caso, ci sono riusciti, in una maniera sensazionale. E questo mi spinge a dire che siamo senza alcuna ombra di dubbio che siamo davanti ad altissima cucina.
Adesso voglio complicarmi decisamente la vita, e lanciarmi in una missione che definire ardua sarebbe decisamente eufemistico. Si tratta di scegliere un piatto che più degli altri che ho avuto la fortuna e l'onore di provare in questo ristorante, abbia lasciato una traccia più profonda delle altre. Ebbene, accetto il rischio di essere contestato, smentito, contraddetto (forse chissà anche da me stesso nella mia prossima visita romana), ma ho deciso di pronunciarmi: la mia scelta è il filetto di manzo ripieno di taleggio, con carciofi alla romana e chutney di mango.
Si tratta di una preparazione, come avrete già capito, che presenta livelli di difficoltà veramente incredibili, e che invece non traduce nel piatto nessuna impressione di questo sforzo. L'equilibrio dei sapori è talmente azzeccato da trasformare un piatto dagli ingredienti tanto esuberanti in un mix assolutamente lieve, quasi effimero, di prelibatezze da veri e propri gourmet.
Va da se che il voto che mi sento di assegnare alla cucina è senza la benchè minima esitazione un dieci su dieci.
Tale voto mi sentirei di replicarlo anche al momento di dare un giudizio complessivo sul ristorante, ma forse, per onestà verso chi considera la ristorazione come un'esperienza sinestetica, con il preciso quanto arduo compito di appagare tutti i sensi, l'esterno dell'edificio (eccolo che ritorna) e l'ubicazione non certo da sogno, fa probabilmente perdere quel mezzo punto che avrebbe altrimenti permesso l'eccellenza assoluta.
Infine eccovi come mio solito la solita carrellata di link che vi permetteranno di rifarvi gli occhi e solleticare anche i palati più esigenti. Credo che già quattro siano più che sufficienti per convincere anche il piu scettico dei miei lettori a eleggere la Fata Ignorante come tappa obbligata del suo soggiorno romano.
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