Antica Hostaria Piccola Roma

Un piccolo posto nascosto.

Sebbene la porta d’ingresso rispecchi esattamente il nome di questa osteria romana, la grandezza del locale, al suo interno, è tutt’altro che “piccola”.

Situata a due passi dal famoso palazzo politico ed istituzionale di Monte Citorio, l’antica locanda ha da sempre ospitato politici e persone di alto rango, nonostante il fatto che i prezzi richiesti per cibo e bevande non siano, in fin dei conti, eccessivamente cari.

Pochi, ma buoni!

E’ proprio questo fattore che lo differenzia particolarmente dalla schiera composta da tutti gli altri possibili punti di ristorazione comuni che cercano in ogni modo di attrarre l’attenzione dei turisti: la selezione dei clienti.

Che tipo di clienti accoglie questo locale?

Non è, più che altro un prerequisito obbligatorio da dover dimostrare all’ingresso della Piccola Roma, ma, più che altro, una naturale selezione che avviene da sé, visto che, questo splendido e tanto ospitale posto, viene frequentato da tante persone di un certo livello sociale.

Suggerimenti dal menù.

Il mio tipo di primo preferito, almeno rispetto a quelli che ho finora provato, e quindi anche quello che spassionatamente consiglio, ha il nome di “Paglia e fieno alla Ciociara”.

E’ questo un incontro di sapori e gusti diversiche combaciano perfettamente tra di loro. Spero di farvi venire l’acquolina in bocca, con la mia descrizione, ecco perché non mi soffermerò più di tanto a descriverne gli ingredienti.

Uno dei miei secondi romani preferiti è, invece, quello composto da “Ossobuco con Piselli Romani”. Anche questo piatto esprime un sapore molto delicato, ma nello stesso tempo altrettanto gustoso, riportando i sapori della cucina tipica romana.

A rinfrescare il vostro palato potrebbe essere, a vostra discrezione, una tipica ricetta di insalata romana: le famose “Puntarelle”. Si tratta di una freschissima verdura che viene tagliata, in diverse maniere ( e di cui potete trovare la ricetta), ed accompagnata da una fresca salsaricca di olio, aglio e acciughe e che viene qui reinterpretata con delle piccole variazioni dell’originale ricetta romana.

A dissetarvi durante il pasto, invece, qualora lo vogliate, sarà un appetibile vino rosso dei castelli romani, mentre, al termine della vostra abbuffata, potrete deliziarvi con un delicato limoncello “fatto in casa”,ovvero di propria produzione.

Suona la campana!

Alla fine del pasto, una caratteristica unica di questo posto è la tipica campana che vi “domanderà gentilmente” di essere suonata, qualora abbiate gradito quanto avete consumato.

Confesso di averla suonata molte volte con l’entusiasmo di una bambina durante le prime volte, ma di aver smesso poi, a furia di frequentarla, quasi come se fosse diventato un gesto talmente tanto abituale, da poter essere considerato scontato.

Una piacevole abitudine.

Ammetto, quindi, che anche questo è uno dei miei posti preferiti in cui mangiare a Roma, in particolare nell’ora del pranzo, e prometto che la prossima volta che ci andrò, ripensando a questo post, che ho appena scritto, suonerò, ancora una volta, la campana!