Ixelles è il comune dove ho scelto di prendere casa durante il mio periodo a Bruxelles. Il motivo principale è stata la vicinanza con la mia università, oltre all'atmosfera giovane, studentesca e universitaria della cittadina, che immaginavo avrebbe favorito la conoscenza di persone nuove, specialmente coetanei in Erasmus.
In passato, questo era un piccolo villaggio chiamato Ixelles-le-Châtelain, Ixelles-le-Vicomte o Ixelles-Bas, che sorgeva sulla riva destra del ruscello Maelbeek, nei pressi di un'abbazia che fa parte del paesaggio della città fin dal XIII secolo. Poco a poco, sempre più borgate si unirono nell'area compresa tra le attuali stazioni di "Naamsepoort" e "Bondaal", che delimitano i confini nord e sud del comune, ufficialmente istituito nel 1795, sotto il dominio francese. Agli albori del XIX secolo contava 938 ettari di territorio e aveva una popolazione di 1650 abitanti.
Durante il regno di Leopoldo II, la creazione dell'Avenue Louise, nel 1864 cambiò radicalmente l'aspetto del comune, tagliandolo in due. Nuovi quartieri vennero progettati dall'urbanista Victor Besme e nel 1900 gli abitanti erano già 60 mila.
Al giorno d'oggi la sua superficie è stata ridotta a 634 ettari a causa delle annessioni di porzioni del suo territorio alla città di Bruxelles. Conta 77 mila abitanti, molti dei quali studenti, di 170 diverse nazionalità. È un quartiere residenziale e commerciale, caratterizzato da una grande ricchezza del patrimonio culturale e da una coerenza urbanistica in cui convivono molteplici stili architettonici: neoclassico, contemporaneo, “Art Nouveau”, caratteristico della capitale belga, trovano spazio anche il modernismo, l'Art Déco e architettura Beaux-Arts (una particolare sfumatura del neoclassico insegnata all'École des beaux-arts di Parigi).
Il patrimonio culturale è veramente ricco e vario. I quartieri principali sono:
- Ixelles-Bas: culla del comune;
- Le case da sogno di Rond-Point de l'Étoile;
- L'Avenue Louise e il quartiere Tenbosch;
- Faubourg de Namur, compreso fra due strade, nei pressi della stazione Porte de Namur;
- Il quartiere Leopoldo: la zona giovane della città;
- Saint-Boniface: il "feudo" del fu architetto Art Nouveau Ernest Blerot;
- Il Cimitero d'Ixelles: un rifugio sereno;
- Solbosch: compreso tra due campus universitari;
- La zona di Boondael;
- Berkendael: un quartiere borghese moderno, ricco di contrasti architettonici, edifici signorili e lussuose e imponenti facciate;
- La zona degli Stagni d'Ixelles, casa dell'Art Nouveau. Questa zona porta la firma dei due architetti Ernest Blerot y Ernest Delune, che si sono "sfidati" costruendo, sulle rive degli stagni, una dozzina di case.
Tratterò ora più approfonditamente di queste zone.
Ixelle-Bas
Situata al convergere di numerose vie, la zona degli stagni fino al XIX secolo appariva rurale e industriale al contempo. Ciò si deve agli stabilimenti di produzione di birra che avevano sede nei pressi degli stagni del Jardin du Maelbeek. I nomi di alcune vie riflettono tutt'oggi quest'antica vocazione: “de la Brasserie”, “de la Cuve”, “de la Levure”, ecc. . La bonifica di parte degli stagni nel 1860 modificò radicalmente l'aspetto del quartiere: Place Sainte-Croix si sostituì al "Grande Stagno" e fu costruita anche una nuova chiesa. La costruzione della Maison de la Radio, negli anni '30, cambiò volto alla piazza, che fu ribattezzata con il nome di Place Eugène Flagey, nel 1937.
Case da sogno in zona Rond-Point de l'Ètoile
Negli anni '30 il settore immobiliare era tanto redditizio che la costruzione di nuovi palazzi procedeva senza freni, e Rond-Point de l’Étoile mette meravigliosamente in mostra questa "pazzia". Il "Palais de la Folle Chanson" dell'architetto Antoine Courtens (1928), il "Palais du Congo" (2-4 avenue du Congo, 1930) e la Residence Ernestine (del 1939), patrocinati dalla società Etrimo, fondata dell'architetto Jean-Florian Collin, sono tra gli edifici "ad angolo" più rappresentativi del loro decennio. Vicinissima alla "Ronde", la "Résidence de la Cambre" viene considerata, alla luce dei suoi 17 piani, il primo grattacielo di Brusselle. Venne progettata dall'architetto Marcel Peeters e risale al 1938.
L'Avenue Louise e il quartiere Tenbosch
L'urbanizzazione del quartiere Tenbosch tra il 1875 e il 1905 è strettamente connessa con la creazione dell'Avenue Louise nel 1864, nell'ambito di regolarizzazione urbanistica elaborato dall'architetto Victor Besme, che prevedeva l'apertura di numerose nuove strade. La zona è stata pensata tenendo presente le esigenze della media borghesia, ed è costituita principalmente da case unifamiliari affiancate ai principali hotel del quartiere. La nascita di numerose botteghe di carrozzeria negli anni '70 dell'Ottocento attrasse verso il quartiere figure professionali relazionate con la fabbricazione di vagoni. Fucine, concerie, dadi, viti e hardware in generale erano il pane quotidiano del quartiere e hanno lasciato tutt'oggi un'impronta, marcata dalla presenza da importatori d'auto e officine meccaniche.
Faubourg de Namur
Nel XIV secolo un sobborgo iniziò a svilupparsi al di fuori delle mura della città, espandendosi lentamente lungo le rive degli stagni. Dopo la demolizione delle fortificazioni di Porte de Namur, nel 1785, il quartiere subì un'importante opera di urbanizzazione - centrata inizialmente intorno alla strada “Chaussées de Wavre e Ixelles”. - grazie ad investimenti privati, ma senza un vero e proprio piano regolatore. La creazione dell'Avenue Toison d'Or nel 1823, e lo sviluppo della piazza pubblica, laddove si trovava inizialmente la porta muraria, resero il quartiere un luogo di passeggio e svago. A partire dalla fine degli anni '50, il distretto nei dintorni di Chaussée de Wavre ha iniziato ad accogliere una nutrita comunità africana, che ha ribattezzato la zona "Matonge" (nome di uno dei quartieri di Kinshasa).
Quartiere Leopoldo
Creato nel 1837, il distretto si sviluppa secondo il piano elaborato dall'architetto Tilman-François Suys. I palazzi neoclassici, destinati principalmente a clienti abbienti, presentano un'alta qualità costruttiva. Nel 1855 il distretto si evolse e si espanse verso sud con la costruzione della stazione Lussemburgo (progettata da Gustave Saintenoy) e la posa della via ferrata tra Brusselle e Lussemburgo. Nel 1913 parte del quartiere fu annessa alla capitale. Il distretto ha perso la sua originale funzione residenziale con lo stabilimento di sedi d'amministrazione governative e corporazioni finanziarie (le attuali sedi dell'UE). Attualmente lo sviluppo di queste istituzioni si riflette in una profonda trasformazione del tessuto urbano.