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Gullfoss


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Gullfoss

Pubblicato da flag-it I love travelling ! — 5 anni fa

Ciao a tutti!

In questo articolo voglio parlarvi di Gullfoss, una delle tantissime e meravigliose cascate islandesi... sicuramente una tappa obbligatoria di qualsiasi viaggio in Islanda, breve o lungo che sia!

Se dico questo è anche in virtù del fatto che questa cascata fa parte del famoso Circolo d'Oro, uno degli itinerari preferiti dai turisti, che è composto, appunto, da Gullfoss, Geysir, ed il Parco Nazionale di Thingvellir. La cascata è ben accessibile e ben posizionata. Come per tutte le cascate d'Islanda, non si paga alcun biglietto per poterla vedere. C'è un ampio parcheggio e varie scalinate da percorrere per poter ammirare la cascata in punti diversi. Vi allego qualche fotografia:

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Non so cosa ve ne pare... ma io, personalmente, la considero una cascata molto selvaggia e maestosa... Per quello che ho letto su internet, pare che si contenda addirittura il titolo di "cascata più fotogenica" d'Islanda, con la cascata Skógafoss, situata a metà strada tra la cascata che si chiama Seljalandsfoss (anch'essa una tappa obbligatoria perché facilmente accessibile e molto bella e particolare) e la famosa zona di Vík i Myrdal. Le cascate Skógafoss e Seljalandsfoss mi sono piaciute di più, onestamente, anche perché spesso sono attraversate da un fantastico arcobaleno, in quanto il sole colpisce le gocce d'acqua sollevate dalle cascate, dando origine, appunto, al bellissimo fenomeno dell'arcobaleno.

Comunque... tornando a Gullfoss... su una delle placche che ci sono nei pressi della cascata, ci sono scritte un poco di informazioni curiose. Io le avevo fotografate, proprio con l'intento di pubblicarle qui. Chiaramente, prima ve le ho dovute tradurre, perché non erano scritte in italiano. Erano scritte soltanto in: islandese, inglese, tedesco, e francese. (Molte delle indicazioni nelle pompe di benzina, invece, sono tradotte anche in italiano).

Ecco a voi cosa c'è scritto sulla placca:

"Benvenuti sulle tracce di Sigridur. Lungo il sentiero troverete cartelli con informazioni su Gullfoss, oltre alla geologia e alla storia della zona. La pista di Sigridur è dedicata alla memoria di Sigridur Tomasdottir a Brattholt, ed alla sua eroica lotta per la conservazione di Gullfoss.

È probabile che a Gullfoss sia stato dato questo nome a causa della tonalità dorata che assume la cascata durante la sera. Un'altra teoria è che il nome sia stato ispirato dall'arcobaleno che appare spesso quando il sole colpisce l'acqua spruzzata dalla cascata. Un'ultima teoria, infine, può essere trovata nel diario di viaggio di Sveinn Palsson. C'era una volta un contadino di nome Gygur, che viveva a Gygjarholl. Aveva un sacco di oro e non poteva sopportare il pensiero che qualcun altro potesse impossessarsene dopo la sua morte. Per evitare ciò, depose l'oro in un forziere e lo gettò nella cascata, che da allora è stata chiamata Gullfoss.

Nell'anno 1907, un signore inglese voleva ottenere elettricità sfruttando la forza di Gullfoss. Tomas Tomasson, un contadino di Brattholt, al tempo, declinò l'offerta, dicendo "Non venderò la mia amica! ".

Più tardi, la cascata è stata affittata ad investitori stranieri. La figlia del contadino a Brattholt, Sigridur Tomasdottir, cercò di far annullare il contratto di affitto, ma il suo tentativo fallì in tribunale. La costruzione di una centrale elettrica proposta, tuttavia, non è mai avvenuta, e nel 1929 il contratto di affitto è stato annullato a causa del mancato ricevimento dei pagamenti. La lotta di Sigridur per la cascata era disinteressata ed unica ed in vista di questa lotta, Sigridur è stata spesso definita la prima ambientalista islandese. "

L'Islanda è stata a lungo nella mia mente. Mi sono ritrovata spesso a sognare i suoi paesaggi e le sue pittoresche cittadine, i fiordi mozzafiato ed i cieli infiniti, e mi sono ritrovata a chiedermi se avrei mai avuto la possibilità di vivere questo affascinante paese. E non mi sembra ancora vero di averlo visitato! Ma invece, finalmente, dopo aver tenuto, come al solito, sempre sotto controllo i prezzi dei voli, e dopo aver studiato centinaia di tratte ed itinerari... ho trovato una combinazione vincente che mi ha permesso di visitare questo magnifico paese super-caro... in maniera davvero low-cost!

Ma ecco a voi, oltre alle bellissime cascate, altri sei motivi per cui mi sono innamorata dell'Islanda e per cui vi consiglio di inserirla immediatamente nella vostra lista dei paesi da visitare... se non l'avete già fatto!

L'aurora boreale

L'aurora boreale è un meraviglioso fenomeno ottico, a dir poco sbalorditivo, dell'atmosfera terrestre, caratterizzato da fasci di luce colorati che si muovono rapidamente, come se stessero danzando. Il fenomeno viene provocato dall'interazione di elettroni e protoni, ovvero particelle cariche di origine solare, con la ionosfera. I protoni e gli elettroni fanno eccitare gli atomi, che, quando si diseccitano emettono queste meravigliose luci di diverse lunghezze d'onda. Purtroppo, a causa della forma del campo magnetico terrestre, l'aurora boreale è visibile soltanto al Polo Nord... e quindi l'Islanda è un ottimo posto per avvistarla!

I grandi spazi aperti

Ci sono tantissimi e grandissimi spazi aperti con incredibili panorami. Ci sono così tanti meravigliosi siti naturali, dai fiordi alle montagne, ad incredibili formazioni rocciose, vulcani, spiagge, geyser, ghiacciai e persino grotte di ghiaccio! Soprattutto, mi piace il fatto che l'Islanda sia uno di quei posti meravigliosi in cui ci si può ancora perdere a pieno nella natura... in cui si può ancora respirare aria pulita e fresca ed in cui si può guardare un orizzonte sgombro dall'uomo, dove ci si può davvero meravigliare del potere di Madre Natura.

Tante attività

Sono sempre stata una viaggiatrice molto attiva ed amo trovare modi per uscire e scoprire un paese attraverso escursioni, ciclismo, nuoto, canottaggio, ed arrampicate. Una visita in Islanda sembra l'occasione perfetta per fare tutto questo che mi piace e molto altro ancora, come: fare escursioni sul ghiacciaio, fare rafting, andare in kayak, andare su slitte trainate da cani, andare su slitte trainate da renne, e persino sciare! Mi è piaciuto tanto andare in kayak attraverso i fiordi. L'ho fatto anche ad Halong Bay, in Vietnam, ed è stato super-emozionante in entrambe le occasioni. Mi ha davvero tolto il fiato ammirare quelle incredibili viste da un kayak... invece che da un'imbarcazione più grande. Con acque così cristalline... così incredibili... sarebbe davvero un peccato non poter scivolare su di loro... in un kayak, circondato da tali scenari! Adoro fare escursioni ovunque io vada, ed in Islanda c'è davvero tanto da fare!

Città

È davvero meraviglioso esplorare alcune delle pittoresche cittadine e città che hanno davvero acceso la mia immaginazione dalle immagini di casette colorate. È giunta l'ora che anche voi vediate questi panorami con i vostri occhi! Siete alla ricerca di un'esperienza ancora più unica? Allora potrete soggiornare anche in un hotel di ghiaccio, per sperimentare veramente un modo diverso di vivere ed abbracciare gli elementi della natura.

Arte, storia e cultura

L'Islanda ha una storia ed un patrimonio così affascinante. Ci sono tantissimi musei da visitare, in cui troverete di tutto, dalla storia vichinga, sci, arte e storia marittima, alla magia più insolita, alla caccia alle balene e persino alla lebbra ed ai peni di ogni tipo di mammifero! Ci sono chiese incredibili con un design più insoliti ed in alcuni luoghi, troverete spettacolari mercati del pesce.

Il cibo

L'Islanda offre deliziosi piatti a base di pesce, in particolare il salmone affumicato, l'aringa e la trota fresca. Anche il formaggio è una vera prelibatezza e vale la pena provarlo!

Mi piacerebbe ricevere qualche parere da chiunque di voi sia già stato in Islanda. Se avete qualsiasi consiglio o commento da fare, per favore lasciatemi pure un commento qui sotto, nell'apposita sezione riservata ai commenti.

Non mi resta che augurarvi una bella visita alla cascata Gullfoss ed una buona permanenza in Islanda!

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La regina delle cascate islandesi

Pubblicato da flag-it Chiara Menghetti — 5 anni fa

Gullfoss, letteralmente “cascata dorata” (dall’islandese gull “dorato” e foss “cascata”) è una delle cascate più conosciute dell’Islanda, anche soprannominata la “regina delle cascate islandesi”. È la maggiore dell’Islanda per portata d’acqua, che durante l’estate raggiunge i 140 metri cubi al secondo.

È quindi una tappa fondamentale per chiunque decida di organizzare un viaggio in questo magnifico Paese.

Gode di una posizione molto privilegiata, non lontana da Reykjavík, cosa che la rende ancora di più una delle mete preferite dai turisti. Per di più è collocata nella parte centro sud dell’isola in un’area facilmente raggiungibile e nel bel mezzo del cosiddetto Circolo d’Oro; a pochissima distanza si trovano altre mete altrettanto imperdibili come il parco di Thingvellir e i principali geyser d’Islanda tra cui Geysir e Stokkur.

In realtà, proprio per tutti questi motivi ero abbastanza scettica riguardo la reale bellezza di questa destinazione pensando più che altro che avrebbe potuto trattarsi di una “meta per turisti” con tantissima gente e poco di realmente unico e mi ero quindi preparata anche ad accettare una piccola delusione. Mi aspettavo che, per quanto potesse essere potente e maestosa, la cascata sarebbe stata rovinata dalla presenza di troppa gente, che mi avrebbe impedito di ammirarla in tranquillità.

Con tali premesse ero comunque curiosa di vedere questa meta così famosa, quasi si trattasse di una scommessa tra me e l’Islanda. Tra l’altro, durante la mattinata il tempo era stato decisamente poco clemente con noi: era piovuto ed il vento era forte, non esattamente l’ideale per compiere visite all’aperto. Per la cronaca, nei giorni seguenti avremmo imparato a rivedere il nostro concetto di “clima ideale”, e ad apprezzare ogni singolo raggio di sole.

In particolare, in quel caso attendevamo con ansia che un raggio di sole si facesse largo fra le nuvole, che dopo pranzo stavano iniziando a dileguarsi. Infatti, avevamo sentito parlare della possibilità che si formassero luminosi arcobaleni ad incorniciare il salto della cascata e magari potevano essere le condizioni adatte.

Arrivati a destinazione è possibile lasciare l’auto nel grande parcheggio, dal quale però non è ancora possibile vedere la cascata sottostante. Al contempo però si sente distintamente il boato dell’acqua che si getta nel fiume: la cascata non deve essere tanto lontana. Accanto al parcheggio si trova un immancabile negozio di souvenir e di maglioni di lana islandese costosissimi, insieme ad un piccolo bar per rifocillarsi dopo la camminata.

Infatti, per arrivare alla cascata è necessario discendere lungo un camminamento scosceso, dove ogni giorno passano migliaia di persone. Seguendo la scia di turisti, percorsi meno di cento metri a piedi, si arriva sul margine di una collina fiorita che fa da sponda destra alla cascata e da dove si gode di una vista indescrivibile su Gullfoss.

Il fiume Hvita sembra emergere dal nulla per compiere due salti consecutivi e gettarsi in uno stretto canyon alzando un’immensa nube di gocce d’acqua e vapore. La sua altezza totale è di circa trentadue metri. Inoltre, con i raggi del sole che si fanno più intensi, la cascata assume una colorazione che tende al dorato, spiegando anche il suo nome. La portata è enorme (in Islanda quasi tutte le cascate hanno più acqua in estate che in inverno grazie allo scioglimento dei ghiacci) e anche il fragore che emette è fortissimo. Con un sentiero lungo la sponda del fiume ci si avvicina moltissimo alla cascata fino a giungere in una specie di terrazzo naturale esattamente al centro dei due salti d’acqua.

Anche il colore dell’acqua è particolare: esso passa dal bianco della schiuma al verde e all’azzurro dei punti più profondi e tumultuosi.

Dal livello della cascata avvistammo alcune persone che osservavano quello spettacolo dall’alto, su un punto panoramico raggiungibile con un altro breve sentiero. Decidemmo quindi di spostarci per ammirare quello scenario dalla nuova angolazione.

Il percorso è breve anche se faticoso e porta ad un punto che permette realmente di apprezzare le dimensioni reali della cascata.

Poco dopo iniziò a formarsi uno spettacolare arcobaleno, che finì per incorniciare tutta la cascata.

Decidemmo di discendere nuovamente verso l’acqua e di fotografare quell’incredibile fenomeno, per niente infastiditi dalla presenza di altre centinaia di persone.

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