Seljavallalaugè uno di quei posti che dimostrano quanto sia oggi potente instagram. E’ un luogo veramente poco conosciuto, introvabile se non se ne conosce l’esistenza, ma su instagram se ne trovano molte immagini a dir poco suggestive, immagini che ci spinsero a fare una sosta per un bagno caldo.
Seljavallalaug è infatti una piccola vasca di acqua geotermale, aperta tutto l’anno per chiunque abbia voglia di farsi un bagno caldo in uno scenario mozzafiato e particolare.
Si trova a metà strada fra la cittadina di Hvolsvollur e la cittadina di Vik e per raggiungerla è necessario abbandonare la Ring Road per guidare un paio di chilometri in una stradina sterrata che conduce verso la montagna. E’ possibile lasciare l’auto in un parcheggio, per poi incamminarsi nel sentiero stretto fra i fianchi della montagna che in circa 15/20 minuti conduce alla piscina.
Non c’è da pagare nessun bigliettoper fare un bagno a Seljavallalaug, e da un certo punto di vista si capisce il perché. L’unico difetto della piscina è infatti la sua pulizia, decisamente carente, cosa che è quasi impossibile riscontrare in Islanda.
A quanto ho capito la vasca di cemento viene pulita solo una volta all’anno, che evidentemente non è sufficiente per mantenerla in uno stato dignitoso. Per i più schizzinosi, questo aspetto potrebbe addirittura convincere ad evitare il bagno e tronare verso il parcheggio delusi. Anche i piccoli spogliatoi che affiancano la piscina sono resi quasi inagibili dalla totale mancanza di cura e pulizia.
Per questo, quando arrivammo a Seljavallalaug, io e mia sorella (le uniche coraggiose pronte ad affrontare freddo e vento), ci spogliammo all’aperto più rapidamente possibile e ci buttammo di corsa in acqua. La giornata in cui capitammo a Sljavallalaug, quando da Hvolsvollur ci stavamo spostando verso Vik, era fredda e particolarmente ventosa: di conseguenza non fu proprio piacevole ritrovarsi umide ed in costume all’aria aperta.
Comunque l’impressione che si ha facendo il bagno nell’acqua calda della piscina di Seljavallalaug per me compensa abbondantemente lo stato di incuria in cui versa ed anche il raffreddore che è facile beccarsi dopo.
Rimanemmo nell’acqua a lungo, approfittando della sua piacevole temperatura (non eccessivamente calda, come ci era capitato in altri posti, vedi piscina naturale ai piedi del Landmannalaugar). Nel frattempo uscì un po’ di sole, che permise a mio padre di fare alcune foto molto suggestive.
La piscina si trova incastonata tra il grigio luminoso delle pareti della montagna ed il verde acceso dell’erba e del muschio e le ricoprono in certi punti. E’ piuttosto frequentata, ma prevalentemente da islandesi coraggiosissimi, che non hanno affatto paura di affrontare il freddo e il vento.
Ad ogni modo, a prescindere dalla pulizia (che però andrebbe davvero migliorata) la piscina di Seljavallalaug è un luogo talmente unico, quasi surreale, da meritare una sosta.
In più, nonostante il freddo patito soprattutto quando siamo uscite dall’acqua gocciolanti, nè io né mia sorella ci siamo ammalate.