Ciao a tutti!!!
In questo articolo vi parlerò di una delle meraviglie che potrete ammirare qualora vi troviate a Bucarest, in Erasmus, o semplicemente in vacanza: il “Patatul Patriarhiei”, in italiano “Palazzo Patriarcale”.
È situato sulla collina del Patriarca, a poche centinaia di metri dalla centralissima “Piazza Unirii”.
Bucarest giace sulle rive del fiume Dâmboviţa (un affluente del fiume Argeş, a sua volta tributario del lunghissimo fiume Danubio), che, in passato, in primavera, straripava sempre. Proprio per questo motivo, il Palazzo Patriarcale venne costruito su una collina.
Nel tempo ha avuto un ruolo molto importante nello sviluppo della storia della chiesa rumena. Purtroppo, però non esiste una monografia sulla quale siano registrate tutte le trasformazioni che ha subito nel corso degli anni, fino ad assumere lo stato attuale. Del vecchio edificio è stata conservata, con aspetto quasi invariato, soltanto la grande cantina (rettangolare, con un ampio ingresso e tre grandi sale), sopra la quale è stata costruita, poi, la cappella.
Il “Patatul Patriarhiei” divenne la residenza del metropolita del paese intorno al 1668.
Nel 1927 vennero demolite le vecchie camere e gli annessi di case che stavano cadendo sul sito del nuovo edificio, e tra il 1928 ed il 1930 la nuova ala fu sollevata. A causa l'indebolimento del campo, ci sono voluti un muro di sostegno sul lato nord della collina di Queen Mary Avenue, di una lunghezza di 50 metri con fondazione e pilastri in calcestruzzo, al fine di evitare di far spostare l'edificio per il pendio. La torre nell'angolo nord-ovest sollevò problemi importanti per i costruttori, perché la fondazione fu trovata piena di cavità, fino alla profondità di 5 metri.
Per l'arredamento sono stati utilizzati mobili in legno di quercia, realizzati in stile bizantino, con lo stemma patriarcale, tappeti provenienti da Costantinopoli e dal monastero di Tiganesti, oltre a numerose icone, dipinti e varie opere d'arte per decorare tutte le stanze ed i corridoi.
La “Sala del Trono” è stata completamente restaurata e consolidata. Le sei colonne di sostegno in questa camera di cemento bucciato sono state sostituite con altre fatte di marmo di Caprior. La sala è adornata con mobili in legno scolpiti e decorati con immagini della vita ecclesiastica. Oggi viene utilizzata come sala per le riunioni del Santo Sinodo, e dunque, è chiamata “Sala Sinodale”.
Completamenti e modifiche sono stati apportati al riscaldamento centrale, alla rete idrica, alle utenze sanitarie e alla rete elettrica. I tetti e le pareti di alcune stanze sono stati dipinti e le tegole rotte sono state sostituite, il tetto ad arco della casa degli archivi è stato in gran parte sostituito e dipinto interamente. Nuove finestre sono state poste e quelle esistenti sono state restaurate. Gli interni sono stati dotati di numerosi oggetti artistici, mobili importanti, tappeti particolari, e bellissimi dipinti e bassorilievi.
Infine, il pavimento è stato pavimentato e l'intonaco e la pittura delle pareti esterne sono state riparate.
Inoltre, l'impianto elettrico, di riscaldamento, dell'acqua e della fognatura sono stati riparati, e l'intero edificio è stato nuovamente avvolto con lamiere in ottone.
L’edificio così come lo vediamo oggi, risale al 1907. La facciata è lunga ottanta metri circa ed è ornata da un peristilio con sei colonne ioniche. Fino al 1997 ospitò la camera dei deputati, dopo di che divenne la sede del patriarcato romeno.
Ogni anno, verso la fine di ottobre, viene celebrato un santo molto importante per i rumeni ed accorrono milioni e milioni di rumeni al “Patatul Patriarhiei”, per poter vedere la salma del santo. Io mi sono trovata ad assistere a questa ricorrenza e devo dire che non ho mai visto una fila di persone così lunga!!!
Vi allego qualche fotografia.
Io l'ho visitato, per la prima volta, dopo oltre dieci volte che ero stata a Bucarest... e quasi un mese dopo essermici trasferita!!! Ma, in realtà, credo che sia da inserire nella lista delle cose da vedere nella capitale rumena anche durante un breve soggiorno. Dista soltanto cinque minuti a piedi da Piazza Uniri, la piazza principale della città, quella vicina al centro storico ed al quartiere Lipscani. Una visita al Palazzo Patriarcale vi costerà meno di un'ora di tempo, tra tutto, e vale la pena farla!!!
Io ci sono andata, per la prima volta, con una guida turistica che mi aveva presentato un'amica italiana che vive qui ormai da anni. La guida è stata molto brava. Parlava in un inglese molto comprensibile e ci ha dato numerose informazioni riguardo tutto quello che vedevamo. Il suo nome è Ursula Fait ed organizza tour anche in italiano. L'itinerario che ci ha proposto è stato molto interessante, ed il costo è stato estremamente ragionevole (70 lei, ovvero circa 15 euro, a persona, per circa quattro ore). Non è la classica guida noiosa che riempie la testa di date ed informazioni reperibili su internet. E' molto preparata e dà informazioni importanti, ma allo stesso tempo divertenti, oltre a numerose notizie curiose. Inoltre, durante le sue spiegazioni, mostra delle mappe che rappresentano com'era la città, anticamente. Anche queste, sono molto interessanti da vedere.
Non mi resta altro che augurarvi una buona visita al “Patatul Patriarhiei” ed un fantastico soggiorno a Bucarest!!!