El Matadero è uno spazio culturale che si occupa soprattutto di arte contemporanea e di laboratori creativi. Si tratta di un edificio in mattoni ricavato dall’ex mattatoio di Arganzuela ed è in attività dal 2007.
Il posto si trova un po’ decentrato, ma è tranquillamente raggiungibile in metro (fermata Legazpi) o in autobus (linee 6, 18, 148). Se si vuole passare qualche ora in un luogo particolare e non troppo turistico, questa è la scelta giusta.
Fatta eccezione per il lunedì, El Matadero è aperto tutti i giorni dalle 16 fino alle 21 (il sabato e la domenica dalle 11).
La grande piazza che circonda El Matadero durante il fine settimana vede spesso esibizioni, concerti, djset e contest di ogni tipo (la prima volta che ci andai stavano facendo gare di bravura in bici). Si può quindi sfruttare lo spazio all’aria aperta per assistere ai vari spettacoli, rilassarsi su una panchina al sole o mangiare tapas seduti intorno a un tavolino all’aperto. All’interno della struttura si trovano tre bar-ristoranti, ma non sono mai stata in nessuno di questi quindi non posso dare giudizi in merito.
L’ambiente interno è molto ampio, ma a me ha dato un certo senso di familiarità. Si possono trovare spazi adibiti ai bambini, alle varie esposizioni e installazioni, una cineteca e una biblioteca (dove anch’io sono andata alcune volte a studiare). In alcuni casi le aree sono suddivise in fabbricati diversi, quindi occorre uscire fuori per poi rientrare nel punto che ci interessa visitare.
Questa è la mappa che illustra il complesso:
Oltre alla possibilità di gironzolare da una mostra all’altra in un ambiente così singolare, si può decidere di passeggiare lungo l’area verde di Madrid Rìo, anche questa riqualificata e modernizzata negli anni 2000.
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