Studiare in Inghilterra: aspetti negativi
Dopo aver vissuto per nove mesi in Inghilterra posso dire di essermi fatta un’idea precisa degli inglesi e vorrei condividerla con voi. Ci tengo a specificare che non tutti gli inglesi sono così come io li ho conosciuti e che non voglio generalizzare. Quella di cui vi parlerò sarà la mia personale esperienza che può corrispondere più o meno alla vostra.
Vorrei partire dalle mie difficoltà così come le ho incontrate all’inizio di questa mia avventura. Una delle prime è stato il pagamento all’estero per la stanza che avevo preso in affitto. Dovete sapere che il sistema bancario lì è diverso dal nostro, motivo per cui i conti inglesi non hanno generalmente un codice IBAN né tanto meno gli inglesi che non hanno vissuto all’estero sanno cosa sia. Loro hanno diversi codici che vanno inseriti al momento del pagamento.
Questo mi aveva messo in difficoltà all’inizio, considerando che coloro a cui bisogna bisogna pagare l’affitto non sono minimamente intenzionati a capire il problema e siamo noi a doverci adeguare. Grazie a Dio (e non sono neanche religiosa) esiste internet che ci viene incontro e ci salva le chiappe da una rovinosa caduta. Tanti sono i siti che, inserendo i diversi dati, calcolano il presunto IBAN. A mio parere questa è una delle poche volte in cui il sistema inglese manca di professionalità. Perché mai, infatti, utilizzare tre o quattro codici quando ne basta uno solo?
Le case inglesi si assomigliano molto, soprattutto quelle non proprio nuove e in cui vivono persone comuni o in affitto a studenti. Sono costruite in gran parte di legno, che, almeno dall’apparenza, non sembra molto resistente e hanno nelle camere da letto la famosissima moquette o “carpet”. Per quanto possa essere comodo camminare su un pavimento rivestito e soffice, vi consiglio caldamente di non pensare a tutto quello che potrebbe essere stato fatto lì prima del vostro arrivo. Dubito altamente che i proprietari puliscano e disinfettino tutto solo per voi, perciò consiglio di non camminare scalzi molto spesso. Gran parte delle case hanno un giardino sul retro. Sembra strano considerando che i giorni di beltempo in Inghilterra si contano sulle dita di una mano, eppure è così. In quei pochi giorni gli inglesi amano organizzare un bel barbecue all’aperto e godersi i pochi istanti di sole.
Se vivete in casa con altri consiglio di chiarire in anticipo quali sono i vostri oggetti negli spazi comune e se volete o meno che loro li utilizzino. Gli inglesi non si fanno molti problemi (o per meglio dire, non se ne fanno affatto) ad utilizzare tutto ciò che gli capita sotto mano. Ma questo è un problema che capita spesso quando si vive in comune ed in qualsiasi paese vi troviate. Basta solo essere chiari e gentili sin dall’inizio. Per quanto riguarda la pulizia, sembra che loro non sappiano neppure cosa sia. Non solo la casa rimane spesso sporca, ma hanno addirittura il coraggio di camminare a piedi nudi sul pavimento sporco della cucina.
Ne ho viste tante: dallo spazzolino durato un intero anno e posato sul lavandino dove cadeva l’acqua con cui ti eri appena lavato le mani al letto su cui dormivano senza utilizzare alcun tipo di coperta per coprire il materasso vecchio e le lattine di birra e bicchieri di vino abbandonati lì di fianco al letto (sono entrata una volta in camera del mio coinquilino con il suo permesso per prendere una sedia! ). Gli inglesi bevono tanto, perciò capita che ogni tanto facciano un po’ di casino e si ubriachino. Ma nulla di strano per degli studenti.
I trasporti in Inghilterra funzionano in una maniera a volte molto efficiente a volte no. Prima di tutto quando si sale sull’autobus si deve generalmente dare l’esatta somma di denaro (in pochi danno il resto). La cosa però è comprensibile perché se l’autista dovesse dare il resto a tutti i passeggeri perderebbe troppo tempo ed finirebbe i soldi molto presto. Inoltre si può pagare con la carta di credito, perciò, se non avete abbastanza soldi o la somma esatta, potete comunque pagare con la carta. L’ aspetto negativo è che i trasporti costano molto. L’autobus che collegava la mia università con le diverse zone abitative (e perciò sempre carico di studenti) costava circa £2. Gli autobus hanno generalmente due piani quindi possono caricare molte persone. Il problema è che hanno una sola entrata (eccetto nelle città più grandi come Londra dove a volte ne hanno due). In questo modo bisogna aspettare che tutti scendano per poi salire, perdendo molto tempo. Non a caso gli autobus sono spesso in ritardo.
Ho trovato molto strano che, quando gli inglesi scendono dall'autobus, ringraziano sempre l' autista. Voi cosa ne pensate? Un mezzo di trasporto comodissimo è la Uber. La macchina è come un taxi, ma costa molto di meno. Si può installare l’app e chiamare la macchina ogni qualvolta se ne ha bisogno. Spesso di notte, soprattutto nelle città più piccole, non ci sono più autobus e la Uber vi salva la vita. Inoltre se la condividete con altri amici il costo può essere molto inferiore rispetto al prezzo sommato dei singoli biglietti dell’autobus. Nelle grandi città come Londra c’è addirittura la funzione “Share” che ti permette ci dividere la corsa con persone che non conoscete, ma che vanno in una direzione simile alla vostra. Questa opzione è estremamente conveniente, ma avvolte richiede più tempo per postarsi. Perciò suggerisco di prenderla quando avete tempo e potete muovervi con calma.
Una cosa da cui sono stata molto delusa sono i voli da e verso l'Inghilterra. Ovviamente gli aeroporti di Londra sono i più gettonati ed i più convenienti. Se si vuol arrivare in un'altra area del paese risulta difficile e molto più caro. Manchester a volte ha dei prezzi non troppo alti, ma tutti gli altri aeroporti sono estremamente costosi (almeno verso l'Italia).
Gran parte degli inglesi non è mai stata all’estero. Se qualcuno lo ha fatto è stato il tipico viaggio turistico da quattro giorni. Per questo motivo hanno una mentalità molto chiusa e il loro mondo è l’unico esistente o comunque funzionante. Nell’ università che mi ha ospitato la situazione era ancora peggio in quando è una delle migliori università inglesi, frequentata da chi economicamente può permetterselo. Per questo motivo non avevano un’idea chiara del risparmio e delle rinunce.
Un altro problema è la barriera linguistica. Sono andata lì con un buon livello di inglese che volevo rendere ancora migliore. Ma gli inglesi sono abituati parlare solo in inglese (ovviamente) e non riescono ad immedesimarsi nelle difficoltà che uno straniero può incontrare. Loro pretendono che tu li capisca subito e anche quando ripetono non rallentano per farsi capire meglio. Si prendevano molto gioco di me e del mio gesticolare tipicamente italiano, andando spesso oltre il limite. Per non parlare poi del loro umorismo inglese che solo loro capiscono e li diverte.
Gli inglesi in cucina sono un disastro. Prima di tutto sappiate che se andate lì e volete mangiare le specialità del paese, si tratterà in gran parte di carne e patate. Devo riconoscergli certamente la capacità di saper cucinare le patate in tanti di quei modi che non mi sarei mai immaginata.
Quando invece si tratta di cucinare a casa… Disastro! Da buoni pigri e pessimi gustai quali sono cucinano spesso cibo congelato o fritto e spesso prodotti preconfezionati. Non a caso la tipica colazione inglese è in gran parte costituita da cibo fritto.
Amanti dell’ “All you can eat”, ascoltatemi bene! Purtroppo i ristoranti di sushi spesso non offrono questa opzione e se lo fanno, i prezzi sono molto più alti rispetto a quelli che siamo abituati a pagare in Italia. Londra potrebbe costituire un’eccezione perché è la città più internazionale del paese ed offre comunque delle buone alternative come la catena Wasabi.
Il meteo inglese va accettato per quello che è: grigio e freddo. Le temperature non sono neanche troppo basse. Il problema è che si protraggono molto più a lungo che in Italia. Inoltre hanno il terribile vizio di mettere i riscaldamenti molto alti in università, per cui, se si arriva con il maglione, si rischia di sudare. Gli inglesi si vantano di essere molto resistenti al freddo e li puoi vedere camminare per strada con una semplice maglietta in inverno o camminare a piedi nudi sul pavimento freddo della cucina. Non a caso però si ammalano spesso e bevono tè caldo.
Ci tengo a specificare che questa è un piccolo riassunto delle cose, a mio parere, negative che ho riscontrato vivendo in Inghilterra per un periodo abbastanza lungo. Ci sono numerosi aspetti positivi che ci tengo a raccontare e lo farò in un successivo articolo. Vorrei precisare che ho conosciuto diversi inglesi che si discostavano in parte o completamente dalla mia precedente descrizione. E queste erano persone che studiavano lingue e culture di altri paesi, che hanno i genitori stranieri o un qualsiasi background culturale.