Ciao amici, spero stiate tutti bene. Voglio condividere qui con voi un interessante luogo in Georgia, ma prima di nominarlo, voglio dirvi perché lo ritengo interessante. Vi siete mai imbattuti in una civiltà che mantiene ancora le tradizioni dei suoi antenati? Avete mai incontrato persone che ancora onorano Dio e vivono nella stessa maniera dei loro antenati? In caso contrario allora, la Tuscezia è la regione in cui potrete trovarli. Non è solo un luogo in cui apprendere dalle persone, è un luogo benedetto da una gran quantità di bellezza naturale. Capirete alla fine del mio articolo le ragioni per cui continuo a parlare benissimo della regione della Tuscezia. Consiglio di visitare la Tuscezia nei mesi estivi. L'estate dura solitamente da aprile a fine agosto. Raggiungere la Tuscezia non è difficile, dato che ci sono pulmini (o mashruthka) disponibili dalla capitale di Tbilisi. I pulmini si possono prendere da diverse fermate del pullman, come le stazioni Didube, Orthachala e Vukzali. Ci sono anche treni che partono dalla stazione centrale dei treni di Tbilisi, situata a Vukzali. La Tuscezia è anche facilmente raggiungibile da altre città importanti di Tbilisi.
La Tuscezia è una regione della Georgia situata nelle pendici nel nord del Caucaso all'altezza di 1650 fino a 4493 metri sul livello del mare. Le persone che abitano in Tuscezia sono chiamate Tusci o Tusceti. La regione riceve precipitazioni dai 450 ai 900 mm l'anno, il più delle quali scende sotto forma di neve. Situata maggiormente sulle pendici del Caucaso, non sorprende che sia fredda durante tutto l'anno, con una media annuale di 5 gradi Celsius. Comunque, durante il mese di giugno, all'inizio dell'estate, la temperatura può innalzarsi fino ai 10-15 gradi Celsius. Gli abitanti della Tuscezia, i Tusci, sono nomadi e la loro popolazione è vagabonda. Questa gente vive nelle montagne durante l'estate, e durante l'inverno si spostano giù per le colline per vivere nella valle chiamata Alvani. Nella valle di Alvani sono situati due villaggi Tushi chiamati Kvemo Alvani (Alvani bassa) e Zemo Alvani (Alvani alta). Quindi entrambe Tuscezia e Alvani sono le due maggiori città dei Tushi, sebbene la Tuscezia è il territorio storico dei Tushi. Tuscezia confina con due territori Russi. Quello a nord chiamato Cecenia, e quello a est chiamato Daghestan. Il confine sud della Tuscezia è il territorio Georgiano della Cachezia dell'est. La regione della Tuscezia ha delle splendide dorsali all'altitudine di 3000 e 4500 metri. Quello più bello da vedere è il monte Tebulo, con la sua cima a 4492 metri sopra il livello del mare, il monte Komito a 4261 metri sopra il livello del mare, il monte Dano a 4174 sopra il livello del mare, il monte Disklosmta all'altezza di 4285 metri sopra il livello del mare. Queste vette separano la Tuscezia dalla federazione Russa. Ci sono delle splendide gole all'interno della Tuscezia, come Pirikiti kedi, che nasce dai due fiumi Alazani e Amugo che dividono la Tuscezia in due gole. Quella a nord è detta Gola Pirikiti, e quella a sud è chiamata Gola Gometseri. Ci sono degli stretti sentieri sulla gola Pirikiti che collegano le due gole a nord e a sud. I sentieri si chiamano sentiero Larovani e sentiero Nakle Kholi, situati ad un'altitudine di rispettivamente 3317 metri e 2903 metri sopra il livello del mare. La regione montuosa comprende molte gole formate dagli straordinari rapidi flussi d'acqua dalle montagne ai fiumi come il Gometseri Alazani e il Pirikiti Alazani, che corrispondono alla maggior risorsa idrica della Tuscezia. Nel Gometseri Alazani confluiscono fiumi come l'Ortskali nel villaggio chiamato Gorgula, e il Chanchakovani Tskali, nel villaggio Khakhabo. Il fiume Pirikiti Alazani ha come affluente il fiume Larovani Tskali, dopo di che entrambi i fiumi Alazani scorrono paralleli tra loro fino a quando non si incontrano nel villaggio chiamato Shenako, creando un grande fiume. Questa risorsa idrica abbandona il territorio della Georgia e si immette nel Daghestan, dove viene chiamato Andis Koisu, che viene poi raggiunto dal fiume chiamato Avarias Koisu, sfociando nel mar Caspio con un fiume chiamato Sulaki. Ho fornito una spiegazione dettagliata riguardo al corso dei fiumi poiché l'intera regione della Tuscezia si trova nel bacino idrico del fiume, che si divide in tre gole o canyon. Sono chiamate la gola Pirikiti, la gola Gometeseri e la gola Chanchakovani.
Le montagne sono la maggior attrazione della Tuscezia, in ogni caso, la formazione delle montagne della Tuscezia negli ultimi anni è leggermente inferiore rispetto al passato. Ci sono circa ventuno ghiacciai trovati nella regione della Tuscezia, ed alcuni dei più importanti sono il ghiacciaio della montagna Tebulo, due ghiacciai nella dorsale Hatsunta, e una nelle montagne Diklo. C'è anche un interessante lago chiamato Oreti, che è spesso chiamato anche lago senza fondo. Questo lago non è stato ancora studiato a dovere, ma si pensa sia un punto in cui si forma il ghiaccio. La Tuscezia è un bel posto per quelli che amano scalare le montagne e fare delle ricerche sulla storia antica. L'intero territorio della Tuscezia contiene delle ardesie e argille che sono ritenute risalire al periodo Giurassico. C'è anche una fonte d'acqua salata chiamata Vedzebi che si trova nella zona est della Tuscezia, ed è usata dai Tusci per bere, cucinare e fare il bagno, La regione della Tuscezia ha una vasta gamma di flora. Gli alberi di pino ricoprono la parte centrale e bassa della regione della Tuscezia. Questa foresta di conifere nella regione, situata ad un altitudine tra i 1600 e i 2700 metri sopra il livello del mare sono ritenuti essere gli unici al mondo protetti dall'azione umana. Oltre ai pini, si trovano delle betulle che ricoprono la parte nord della regione della Tuscezia. La foresta di pini e di betulle costituiscono la maggior parte della flora nella regione della Tuscezia, insieme alle quali si trovano anche diversi alberi come gli alberi di limone, betulle di lana, frassini caucasici, ontani, aceri. Si possono vedere anche altre piante come il rododendro caucasico, bacche, noci selvatiche, caprifogli, resine, ecc. Nel livello superiore delle montagne ci sono anche delle erbe che sono la miglior risorsa per creare il fieno per il bestiame. Ci sono anche dei prati che si estendono sopra la zona sub alpina, che è il posto ideale per le pecore durante l'estate. Ci sono delle varietà uniche di funghi commestibili qui che non si trovano in nessun'altra parte della Georgia. Ci sono delle varietà uniche di alberi che si possono trovare qui tra le montagne della Tuscezia, e sono considerate il prodotto dell'evoluzione di più di due milioni di anni. Tali alberi sono il pino Sosnowksy, il mezereum, il salice, l'olmo ecc. I fiori che sbocciano dalle piante che sono ricoperte dalla neve e dagli alberi durante i mesi estivi costituiscono una magnifica vista. C'è anche una vasta varietà di fauna ritrovata in Tuscezia. Uccelli come il gallo cedrone, il gallo delle nevi, la quaglia, il corvo, l'avvoltoio, la ghiandaia, la beccaccia, la colomba cerchiata, il picchio ecc si trovano in questa regione. Gli animali maggiormente trovati in questa regione sono la capra caucasica, il cervo, l'orso, il lupo, la iena, la volpe, la martora, il coniglio ecc. Le montagne della Tuscezia ospitano anche alcune specie di rettili come la rana, la donnola, la lumaca ecc.
Come ho detto prima, la regione della Tuscezia si trova nel bacino del fiume diviso in tre gole. Ci sono quattro comunità che ci vivono tra i Tuschi e sono i Pirikiti, i Gometsari, i Tsovata e i Chagma (Chachakhovani). Le prime tre comunità sono separate tra loro dalle montagne. La prima comunità, Pirikiti, si trova nella gola del pirikiti Alazani, la seconda e la terza comunità, Gometsari e Tsovata, si trovano nella gola Alzani Gometsari e la comunità Chachakhovani si trova nel luogo in cui i due fiumi si incontrano. I Gometsari e i Chachakhovani occupano una zona di foresta della Tuscezia, mentre gli altre due, i Tsovata e i Pirikiti, occupano un'area montagnosa e stretta. C'è un intenso e naturale disegno attorno alla comunità Pirikiti. Dartlo è un meraviglioso villaggio che si trova nel mezzo della gola. Lungo il lato ovest di Dartlo, ci sono una serie di antichi villaggi come Dratlo, Chesho, Parsma, Grievi, Dakiurta, Hegho, Chontio. Se potete ricordare da sopra, il villaggio Hegho è il luogo in cui il fiume chiamato Larovanis Tskali si unisce all'Alzani. Fu distrutto molto prima rispetto agli atri antichi villaggi di questa comunità. Le case sono piccole ma salde, le chiese sono fatte di sassi galleggianti con staccionate e tetti sviluppati in altezza. Il villaggio che si trova nel nel punto più alto della Tuscezia si chiama Girevi, e si trova ad un altitudine di 2400 metri sopra il livello del mare. Prima di lui, il villaggio il villaggio nel punto più alto della Tuscezia era Chontio, il quale ha solo case diroccate ritrovate disseminate tra le cime delle montagne. Questo villaggio si trova ad un'altitudine di 2000 metri sopra al livello del mare, più in alto rispetto al attuale villaggio più in alto. Tra i villaggi ci sono alcune fortezze che si sporgono e si affacciano dai villaggi. Nella gola Gometsari potete trovare villaggi e antichi luoghi sui pendii della montagna. I villaggi trovati tra le montagne includono Bochorna, Dochu, Beqhela, Jvarboseli, Verkhovani, Dadikurta, Illiurta, Vakisdziri, Alisgori, Koklata, vestmo, Goglurta ecc. La maggior parte dei villaggi ora sono deserti, e puoi vedere solo le rovine di questi villaggi nel luogo in cui esistevano. I villaggi che vale la pena di nominare si trovano tra la comunità Tsovata. Tsovata and Gometsari, come ho detto precedentemente, sono situati più o meno nella setssa area e la regione della comunità Tsovata inizia dal villaggio chiamato Verkhovani. L'antico villaggio situato in questa comunità inizia con Tsaro, seguito da Mozarta, Indurta, Sagirta, Etelta. Questi villaggi, che hanno una storia importante, al momento sono solo rovine. L''ultima comunità, chiamata Chachakovani o Chagma, è l'unica comunità tra le quattro della Tuscezia ad essere densamente popolata. Consta di villaggi come Omalo, Shenako e Diklo. Le fortezze rinvenute tra i villaggi erano usate per comunicare con i villaggi limitrofi durante le invasioni dei nemici o simili catastrofi. Il passo di Abannosseri è una splendida autostrada costruita molto tempo prima ed è l'unica autostrada nella gola, gli altri sentieri sono utilizzabili solo per le cavalcate. I passaggi alpini sono aperti solo durante l'estate. Oltre al sopra menzionato passo di Abannosseri, che unisce Kaheti al Khizo altani attraverso la gola Stori, situata ad un'altitudine di 2992 metri sopra il livello del mare, ci sono anche numerosi passi alpini in questa regione, come il passo Sakorne ad un'altitudine di 2835 metri sopra il livello del mare che collega la gola Panikisi con Gometsari, il passo Samkinvrostsveri, situato ad un'altitudine di 3176 metri sopra al livello del mare, che collega la Tuscezia alla gola Pankisi. C'è anche un secondo passo Abannosseri, che collega Pirikita Khevsureti a Pirikita Tuscezia, situato sulla montagna Hatsunta trovata ad un altitudine di 3431 metri sopra il livello del mare. La gola Pirikita Alazani è collegata con la Cecenia da quattro passi chiamati Tebulo, ad un'altitudine di 3342 metri sopra il livello del mare, Ukerecho, 3023 metri sopra il livello el mare, Kachu, 3552 metri sopra il livello del mare, kachu, che si trova a 3552 metri sopra il livello del mare. Il passo montano situato sulla montagna Makratela in Prikita e Gometsar, così come Larovani, che è 3317 metri sopra illivello del mare e Nakle Kholi, che è 2903 metri sopra il livello del mare, collegano Pirikiti con la comunità Tsovata.
L'architettura creata dall'uomo nell'antichità si fonde con la naturale bellezza della Tuscezia. I villaggi della Tuscezia sono adornati da castelli e fortezze. Le rovine che sono sopravvissute fino ad oggi sono fieri monumenti che simbolizzano la reverenza e il rispetto dei Tusci. Le fortezze si trovano in due forme architettoniche. Una forma architettonica è quadrangolare, in una forma che ha dai tre ai quattro piani. Queste sono in realtà fortezze militari, che hanno una forma quadrata aperta alle armi. Un esempio di questo tipo di fortezza è la fortezza di Kesalo, che è costruita su una roccia. Ad est e ovest di Kesalo, i muri sono fortificati da tre fortezze aggiunte. La fortezza di Omalo è circondata da mura e la fortezza ha anche una roccia naturale su un lato di una gola più profonda del fiume Alzani. Dalla fortezza di Omalo, la gente era solita tirare pietre ai suoi nemici, e la fortezza ha un tetto recintato. La fortezza di Omalo è costruita su un'alta collina circondata da alte mura fatte di pietre galleggianti. C'era anche un tunnel sotterraneo costruito verso Indurti Tskali. Era utilizzato dalle guardie per trasportare l'acqua senza essere rintracciati dai nemici. La lunghezza del tunnel è di circa 120 metri e il tunnel al momento è una rovina. La fortezza di Tsovata è simile a quella di Omalo, entrambe inaccessibili ai kists e ai Lezghini. Ci sono anche simili fortezze ritrovate nella gola di Chagma e Gometsari. Il secondo tipo di fortezza, costruito in Tuscezia ha un tetto piramidale. Questo tipo di fortezza può essere visto solo nella gola Pirikita Alazani. Sono di cemento e sono altamente difese. Queste fortezze hanno molti piani, fino a più di sei, e sono ricoperte da pietre galleggianti. Queste fortezze erano principalmente usate per l'autodifesa. Il primo piano della fortezza era utilizzato per tenere i prigionieri, il secondo, terzo, quarto e quinto piano erano usati dai detenuti per vivere e l'ultimo piano era usato dalle guardie per difendere. Si difendevano tirando pietre, sparando con armi da fuoco dall'alto ecc. Si crede che le fortezze siano state costruite nel XVI e XVII secolo. I padroni feudatari di Shamili cercarono spesso di catturare la terra di Tuscezia, ma comunque, grazie a queste fortezze ben difese, hanno fallito ogni volta che ci hanno provato. Le antiche case della Tuscezia erano ben equipaggiate per auto difendersi dai nemici. Questo tipo di casa è visibile in tutte e tre le comuità della Tuscezia. Il primo piano della casa, nel quale tenevano il bestiame, è chiamato "Bashte", il secondo piano è detto Shua ed è il caminetto dove cui la famiglia viveva nel calore, lontano dal freddo. Il terzo piano è detto Zedashua ed è il luogo in cui vivevano i membri di una famiglia numerosa. Il quarto piano è chiamato Cherkho ed è una stanza dalla forma quadrata e al coperto con un tetto recintato, dalla quale i difensori potevano tirare pietre e sparare ai loro nemici. È difficile credere all'abilità che i popoli antichi avevano nell'ambito dell'architettura e nemmeno i Tusci credono che questi monumenti siano stati costruiti dagli umani, credono che siano stati creati dalle streghe. I Tusci che vincono la battaglia appendono le mani dei nemici sulle mura. In Tuscezia tutti i membri di ogni famiglia e le loro generazioni hanno il rituale chiamato Khati, che è una fila di pietre sistemate in una disposizione da rituale. Questo è il luogo in cui l'angelo custode della famiglia era solito vivere, secondo i Tusci. Il Khati si trova in ogni villaggio, e ce ne sono anche due o tre in alcuni villaggi. I Khati sono decorati da corna di capra e pietre bianche. Oltre alle chiese, hanno anche rifugi per i pellegrini, capanni khati e birrerie. Ogni Khati è associato ad un santo, che il khati contiene. Alcuni esempi di questi Khati sono il Lashari Khati in Chigho e il Mariamtsminda Khati in Omalo ecc. I Khati ritrovati in Tuscezia sono comunque più piccoli, in alcuni luoghi si possono trovare Khati più grandi. Per esempio Lashari Khati, che è un grande complesso. Saprindao e Sabcheo sono alcuni luoghi importanti ai confini del villaggio, dove i patriarchi erano soliti sedere su grandi pietre e sistemare le dispute tra la gente.
I Tusci hanno una forte storia che vale la pena di essere letta, in ogni caso gli altopiani della Tuscezia sono difficili da raggiungere, e sono stati meno studiati dal punto di vista scientifico e archeologico. La prima spedizione scientifica in Tuscezia è avvenuta solo nel 1931. La prima spedizione archeologica è avvenuta nel 1975 ad opera del museo di stato della Georgia, che ha condotto degli scavi nella collina Nishatako, situata nel villaggio di Shenako. Furono ritrovati reperti appartenenti all'era del bronzo e del ferro. Gli studi archeologici dimostrano che la regione della Tuscezia era abitata da umani nel XXI secolo a. C. C'erano anche dei materiali riferiti a rituali usati nei tempi antichi ritrovati in quest'area. Tutti i ritrovamenti sono esposti nel museo nazionale della Georgia. I primi dati storici disponibili rivelano che i Tusci erano sotto il dominio del re di Georgia Parnavaz, che è considerato essere il luminare della nazione. Fu nel corso del IX secolo, qaundo i Tusci migrarono dalle montagne, che adottarono il cristianesimo come loro religione. Da lì in poi, i tusci hanno avuto un contatto stretto con i Kaheti. Il re dei Khaeti, Levan II, ha aperto una strada così che i Tusci potessero raggiungere la valle Alazani. Nel XVII e XVIII secolo, i Tusci hanno supportato i re dei Kartli e Kaheti durante la guerra. Il re Erakle II aveva molti soldati tusci nel suo esercito, poiché li considerava molto coraggiosi. C'è un famoso eroe dei tusci che è legato alla battaglia di Bakhtrioni, chiamato Zezva Gaprindauli. Anche il famoso poeta georgiano l'ha menzionato nel suo poema chiamato Bkhtrioni. Come ricompensa per la vittoria, il leader dei tusci chiese al re un luogo di cui potesse essere il padrone. Il re acconsentì alla ricompensa ad una condizione. Il re chiese al leader di cavalcare senza sosta da Baktrioni e gli avrebbe garantito un possedimento grande tanto quanto riusciva a cavalcare senza fermarsi. Zezva ha cavalcato il suo destriero fino a quando il cavallo non morì e cadde al suolo. Sconvolto dal suo talento, il re gli attribuì la ricompensa che Zezva desiderava. La vita nomade di Tiblisi ebbe inizio da questo periodo, quando la gente iniziò ad andare a visitare i vecchi luoghi in cui vivevano durante l'estate. Al momento, la popolazione di Tibilisi è divisa in due, una chiamata Tsova Tusha e l'altra chiamata Chaghma Tushs. L'unica differenza visibile tra i due gruppi di tusci è la lingua, e niente altro. Hanno entrambi le stesse tradizioni, etnia e cultura. I Chagma Tushs parlano una lingua che è un diretto dialetto del georgiano che appartiene al gruppo Pkhovian dei dialetti della Georgia. Gli Tsova Tushs parlano due diverse lingue. Comunemente parlano il Tsova tuscezio nelle loro case, e al di fuori delle loro case parlano un linguaggio che ricorda il dialetto kahetian, ma non è esattamente uguale al dialetto kahetian.
I tusci fanno una serie di rituali religiosi e altre attività tradizionali che seguono il periodo dei loro antenati, alcuni dei quali menzionerò in seguito.
Atnigenoba è un importante festa che viene celebrata 100 giorni dopo Pasqua e continua per due settimane. Una persona viene eletta per presentare la festa, e viene chiamata Shulta. Questa persona viene eletta annualmente dal villaggio. Pochi giorni prima di Atnigenoba, appende fuori da casa sua un vaso che viene usato per bollire l'Aludi. Tutti gli abitanti del villaggio prendono parte al festival, tranne le donne in età da mestruazioni. Il festival di Atnigenoba è condotto da una persona chiamata Khelosani, che ha il diritto di portare fuori una croce e di suonare una campana per informare gli abitanti che Atnigenoba ha inizio. Dopo aver portato fuori la croce, le persone grideranno per tre volte "che tu sia benedetto" che viene seguito da un salutare e delizioso banchetto. Uomini e donne siedono separatamente durante il banchetto e l'Atnigenoga non si può verificare senza intrattenimento e banchetto. Durante Atnigenoba si verificano una corsa di cavalli e il Khorbeghela. Cinque uomini rimangono in cerchio con le mani sulle spalle gli uni degli altri. Altre cinque persone stanno sulle loro spalle, girandosi a prendere il Khorbeghela dal luogo in cui è riposto fino al luogo in cui è situata l'icona. Questo è considerato un rituale magico. Dopo il delizioso banchetto, si tengono dei giochi rituali di intrattenimento. Chataroba si tiene spesso in simili eventi. Si tratta di una sorta di lotta tra uomini e donne che prendono dei prigionieri e gli chiedono un motivo per liberarli. Atnigenoba è seguito da un lavoro autunnale che è una dura stagione di semina, raccolto, conservazione e messa da parte. Oltre a questi rituali tusci, il festival include anche splendida arte folkloristica. Chiunque visiti la Tuscezia in questo momento è invitato ad unirsi al banchetto, senza limiti di casta, religione o colore. Comunque, i tusci permettono anche ai visitatori di unirsi a loro durante le loro attività religiose se le conosci bene, se hai visitato la Tuscezia più di una volta.
Mariamoba, che in inglese è il giorno di Saint Mary, è un altro importante festival celebrato dai Tusci. Si tratta di un giorno dedicato agli antenati che sono passati a miglior vita. Si celebra il 28 agosto, secondo il calendario Georgiano. In questa giornata la gente del villaggio prepara un tavolo e celebra i giorni di "Elia Tsiteltisa", che è considerato essere il Dio delle nuvole del cielo, pregando per il bel tempo.
Il giorno di San Giorgio o Giorgoba è un festival celebrato in tutta la Georgia. Celebrato il 10 Novembre di ogni anno. Questa giornata è principalmente improntata a glorificare il nome di San Giorgio. Questa giornata segna anche il completamento di un ciclo economico e, in questa giornata, viene immagazzinato il raccolto dai campi. La gente lascia le sue residenze invernali e lega il bestiame negli appositi luoghi. Venti giorni dopo la festa, solitamente inizia la stagione invernale.
Mzebudoba è un festival celebrato il 9 dicembre che segna il giro del sole e l'inizio dell'estate. Questo concetto ruota attorno ad antichi concetti e credenze. La popolazione locale crede che il sole tramonti il 6 dicembre e trovi lì un agnello, che rimanga lì per tre giorni e sorga solo il 9 dicembre. Se il sole incontra un serpente, allora il sole salta e ci saranno giornate lunghe. Il 9 dicembre ogni famiglia del villaggio imbandisce una tavola e Kadas o biscotti del sole chiamati mackti, Khavitsi (un tipo di formaggio) con vino chiamato Zedashe e una singola candela sono messi su un vassoio. Poi la donna che prepara il piatto accende una candela e la posiziona vicino alla finestra attraverso la quale i raggi del sole entrano in casa. La donna offre al sole anche la torta e i biscotti fatti.
Tseltsdoba che è anche conosciuta come anno nuovo è celebrato dai Tusci in diversi momenti. Il Tseltsdoba inizia il 25 dicembre con due settimane di vacanza per l'anno nuovo. È condotto da un ospite e da una persona che è il capo delle cerimonie del nuovo anno. Nella serata di quel giorno, la donna a capo della famiglia sfornerà immagini di esseri umani e animali domestici con alcuni ravioli rotondi con buchi al loro interno che rappresentano l'esatto numero di figli della famiglia. Li appende al focolare. Poi la donna prepara una piccola ruota di pane e ne sistema una sotto il cuscino di ogni membro della famiglia. Poi tiene i ravioli sulla porta di casa e della stalla degli animali. Nel mattino del primo dell'anno, la donna porta un raviolo chiamato Tskaros kveri ad una fonte d'acqua con formaggio, lana e un vascello senza dire una parola a nessuno. Una volta raggiunta la fonte d'acqua, vi buttano il raviolo e dicono: "ti ho portato un raviolo, dammi il mio destino da portare alla famiglia". Dopo ciò, buttano tutte le cose che hanno portato con loro in acqua e chiedono l'abbondanza di ogni cosa in famiglia. Tornando a casa con un po' d'acqua presa dalla fonte, spargono l'acqua intorno alla loro casa e alle stalle del bestiame e ne usano un po' per cucinare. I bambini più piccoli lavano la faccia in quest'acqua. Poi un uomo arriva a casa sua augurando un buon anno. In seguito, la donna porta alcuni ravioli al bestiame, li rompe e li offre al bestiame. Nella sera, la gente del villaggio si riunisce indossando il suo vestito elegante.
Didmarkhvae sono i sette giorni di digiuno che seguono la Pasqua. Questa è una delle importati cerimonie religiose in Tuscezia. Questa è preceduta dalle tre settimane di celebrazione di markhvashemoi, Kidni, Khortsieli e Kvelieri. Kidni è la terza settimana di Gennaio, ed è la settimana dei demoni. Si crede che durante questo periodo i demoni si rechino nelle case per impedire di celebrare il Signore e ti rendano pazzo. Per conoscere il loro futuro, la gente esce dai villaggi di notte e ascolta i suoni che può udire, chiamati Sminaoba. Il rituale eseguito durante la settimana Kidni è per cercare di capire quale sia il loro futuro. Le persone credono di poter incontrare le anime dei morti e quindi preparano una tavola, prendono una fonte di luce in mano e camminano intorno al tavolo per tre volte. Accendono una candela con il fuoco che hanno e bevono in memoria dei morti. Durante la settimana Kidni, la gente ritiene che le anime dei morti possano tornare nel mondo e rimanere fino alla settimana Khortsieli. La settimana Khortsieli è il periodo in cui le anime dei morti lasciano il mondo. Questa settimana è seguita dalla settimana Kvelieri. Nel sabato della settimana Kvelieri, si esegue il rituale Kaltgoroba. In questo periodo sia i ragazzi che le ragazze combattono tra loro e quelli che vincono saranno fortunati per un anno intero. Dopo ciò, la gente si tira fango come rituale. Nessuno deve rimanere senza macchie di fango nel villaggio durante questo rituale. Dopo la settimana Kvelieri inizieranno sette giorni di digiuno che segneranno la fine della Pasqua. È chiamato Akhvseba dai Tusci.
Khargav è celebrato il 25 marzo, secondo il calendario Julian cade venti settimane dopo Giorgoba. è chiamato Otsoba in Tuscezia, che simboleggia l'inizio dei lavori primaverili. In questa data, la stagione cambia da invernale a estiva e dimostra se il prossimo anno sarà fortunato o no. Ci sono un numero di rituali eseguiti durante questa festività. La gente non lascia le proprie case senza mangiare un pezzo di pane. Conducono il loro bestiame a pascolare con qualcosa chiamato Tursa, preso dalle foreste e legato alle loro code. Viene legato per proteggere il bestiame dal male. In questi giorni viene eseguito il rituale chiamato Ugheldebis. La gente prende un pane rituale, candele e vino di chiesa. La gente accende la candela nelle corna del bestiame e inizia a pregare con un bicchiere di alcool. Poi il pane rituale viene spezzato in più parti e dato al bestiame. Infine il rituale si conclude con brindisi per la vittoria e viene mangiato il restante pane rituale.
La regione della Tuscezia è nota per il suo celeberrimo cucito. L'economia dei pastori ha ricoperto la regione di lana. Le donne in questa regione sono molto talentuose nel lavoro a maglia e nel pressare il feltro. Gli aghi usati per il lavoro a maglia sono detti Chiti e le calze che producono sono adornate da splendide decorazioni. Fanno anche dei telai, fabbriche di vestiti e di tappeti Tusci. Alcune lavori di lana, chiamati nabadi sono lavorati a maglia in modo da poter entrare in un anello. Dopo la rivoluzione industriale, le fabbriche hanno dominato sull'industria dei prodotti fatti a mano dai locali. L'arte del lavoro a maglia rimane nella regione grazie alle donne, che lo preservano dall'estinzione. I prodotti usati dalle donne in questa regione sono puri e naturali. Gli uomini fanno i mobili e gli utensili necessari alla famiglia. Le decorazioni dei mobili raffigurano divinità femminili, bestiame, il simbolo della stella di Tsikniskura, croce con foglie ecc. A causa di vari problemi affrontati dai Tusci, è dovuto il basso numero di canzoni tusce ritrovate oggi. Salamuri, che è uno strumento tradizionale dei pastori georgiani, e il panduri, che è un altro strumento musicale tradizionale, erano usati dalle donne che sapevano suonare bene. Il panduri fu rimpiazzato a fine XX secolo dalla fisarmonica, ma le donne tusce che ne erano maestre erano in grado di usare la fisarmonica e hanno fuso i due strumenti per crearne uno solo chiamato la "fisarmonica tuscia".
In generale direi che la Tuscezia è una splendida parte della Georgia che preserva ancora le sue tradizioni e i suoi costumi che i suoi antenati seguivano. Viaggiare per la Tuscezia vi darà modo di assaporare il mondo ancestrale che non è ancora stato rovinato dallo sviluppo del mondo moderno. Il clima della Tuscezia ve la farà amare ancora di più, e l'ospitalità che vi offriranno i Tusci è una cosa che dovrete provare di persona. Le sue storiche fortezze e la cultura seguita dalla gente attirerà la vostra attenzione. Vi darà modo di vivere in un mondo senza tecnologia, e vi farà capire quanto la tecnologia ci abbia rovinati. La gente, i suoi costumi, la natura meravigliosa, la natura incontaminata, tutto rende la Tuscezia un magnifico posto della Georgia. Non perdete l'opportunità di visitare la Tuscezia quando visitate la Georgia. Grazie per aver letto pazientemente e sentitevi liberi di lasciare qualsiasi commento o suggerimento. Fino a quando non pubblicherò il mio prossimo articolo, continuate a sorridere e arrivederci :) :)