Ciao a tutti gli amanti della meravigliosa città dei re! Si dice che la letteratura offra un mondo pieno di sorprese, e con la quale ci si può riscoprire; leggere ci rende liberi e Lima presenta molti luoghi in cui poter sviluppare questa passione. Ne è un esempio la Casa della Letteratura Peruviana (centro di riflessione) che si trova nel meraviglioso centro storico di Lima. É un luogo d'incontro aperto al pubblico per tutte le età, dove ci si può godere un buon libro.
Una casa storica:
Come vi avevo già raccontato in un altro articolo, la Casa della Letteratura è situata in quella che una volta era la stazione dei treni che univa Lima e Callao; inoltre al giorno d'oggi ci passa anche il famoso treno chiamato "el Tren Macho" che collega Lima e Huancayo.
Ogni volta che visito il centro di lima mi innamoro sempre delle sue stradine e dei suoi monumenti; conosco praticamente tutti lì e, nonostante questo, racconto sempre loro di quanto mi faccia impazzire questa città. Lo stesso succede tutte le volte che vedo la Casa della Letteratura.
Vi allego questa immagine in cui si vede come risplende la facciata della Casa della Letteratura; grazie al fatto che è molto frequentata è anche ben conservata; è inoltre considerata patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO ed è un motivo di orgoglio per molti peruviani.
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Come si arriva alla Casa della Letteratura Peruviana?
Arrivarci non è difficile, è impossibile perdersi! Ci sono molte navette che arrivano in centro, anche se ci si mette un po' per via del traffico, che è un vero incubo.
Se lo si vuole evitare, l'opzione migliore è prendere la linea C della metropolitana e scendere alla fermata "jirón de la unión"; usciti dalla stazione si può percorrere una via molto frequentata dai cittadini, dove ci sono molti negozi d'abbigliamento e di alimentari. Da lì si arriva in piazza delle Armi, dove spicca il colore giallo che ricorda la città e un fiore che non cresce più così spesso, conosciuto anche come il fiore degli amancaes.
Arrivati fin qui sulla sinistra c'è il Palazzo del Governo, dove c'è una stradina con un edificio dai balconi verdi (i più antichi della città), chiamato "la Casa del Oidor".
Da lì si continua dritti per la zona pedonale per arrivare finalmente alla Casa della Letteratura Peruviana. É una vera e propria opera d'arte e l'ingresso è gratuito. É sempre una meta per le gite scolastiche.
La letteratura peruviana:
Prima di parlare di letteratura bisogna citare alcuni personaggi che, con le loro poesie e il loro patriottismo, hanno contribuito a creare la nostra storia e cultura.
É proprio il fine della Casa della Letteratura, inglobare al suo interno tutta la letteratura peruviana; qui infatti ci sono varie sale, alcune ospitano mostre permanenti, altre invece sono temporanee.
Io non sono un fan della letteratura, però devo ammettere che ho riscoperto quanto sia importante diffondere la tradizione e la cultura alle nuove generazioni, e tutto questo grazie a personaggi importanti peruviani. Non c'è dubbio che leggere ci renda liberi e che apra la mente trasportandoci in nuovi mondi, in cui siamo noi a dare forma ai personaggi e ai dettagli, rendendoci quasi dei registi.
In Perù ci sono molti autori che hanno reso la letteratura peruviana quella che è oggi; ne è un esempio il gran poeta Cesar Vallejo con la sua famosa poesia che voglio condividere con voi:
Finita la battaglia
e morto il combattente, a lui venne un uomo
e disse: "Non morire, ti amo tanto".
Ahi, ma il cadavere seguitò a morire.
In due si avvicinarono e insistevano:
"Non lasciarci. Coraggio. Torna in vita".
Ahi, ma il cadavere seguitò a morire.
Accorsero venti, cento, mille, cinquecentomila
gridando. "Tanto amore, e nulla si può contro la morte".
Ahi, ma il cadavere seguitò a morire.
Lo circondarono milioni di individui
con un prego comune: "Resta, fratello! ".
Ahi, ma il cadavere seguitò a morire.
Allora tutti gli uomini della terra
lo circondarono, li vide il cadavere triste, emozionato:
si drizzò lentamente,
abbracciò il primo uomo, si avviò...
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La poesia che ho inserito appartiene a Cesar Vallejo e si chiama "Masa (Massa in italiano)" e mi ricorda sempre quando ero ancora uno studente e la professoressa ce la faceva ripetere alla lezione di storia del Perù. É una poesia che trasmette amore, giustizia e unione, temi sempre ricorrenti nelle sue poesie.
"Los Gallinazos sin plumas"
Un altro scrittore che voglio presentarvi è Julio Ramón Ribeyro, il quale è un autore del Novecento, legato particolarmente all'infanzia e che ha scritto il racconto "Los Gallinazos sin plumas".
"Los Gallinazos sin plumas" è una delle mie opere preferite non solo perché è ambientata a Lima, ma anche perché parla della condizione dei bambini, i quali vengono sfruttati per portare avanti il sistema economico; oggi giorno succede ancora a Lima e per questo è un tema molto caro a me.
Julio Ramón Ribeyro presenta personaggi di città e discriminati che danno l'esempio di quanto importante sia aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Dall'altro lato é un racconto che ha una storia lacerante e che tocca nel profondo (come quando il maiale si mangia il cane). Questo racconto è così significativo per me che, prima di tornare in Italia, ho voluto leggerlo a mio fratello di 8 anni perché lo potesse conservare sempre con sé e condividere con altre persone. Per concludere la letteratura è un piacere vero e proprio che ci insegna ad aiutare gli altri e soprattutto, come ho già detto, che ci rende liberi.
Tante cose da raccontare e scoprire
La Casa della Letteratura Peruviana è un gioiello architettonico e rispecchia l'animo della letteratura peruviana stessa. Una delle cose che mi ha colpito di più è la vetrata che si trova sopra la scala; da quest'ultima, invece di salire alla parte superiore dell'edificio, si scende per arrivare davanti a una colonna con appesa un'opera d'arte che vi allego qui sotto:
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Diverse storie di cittadini amanti della letteratura:
Come vi avevo già detto, riesco sempre a trovare qualcosa di nuovo e affascinante quando visito la Casa della Letteratura; ad esempio l'ultima volta ho scoperto una nuova sala in cui c'erano diversi schermi con cuffiette auricolari che si potevano usare per ascoltare l'esperienza di un abitante di Lima che parlava del suo amore per i libri e la letteratura. Raccontava nello specifico di un libro, di un autore e del suo rapporto con la letteratura, di quanto lo abbia aiutato ad affrontare le sue paure e a trovare la pace interiore. C'erano molte altre storie di più persone e in qualche modo sono riuscite a colpirmi nel profondo; ho proprio realizzato di quanti progressi stiamo facendo qui in Perù.
In questa foto, che vi allego qui sotto, si vede la parete con gli schemi e con i rispettivi auricolari; inoltre sopra ci sono anche delle frasi che riportano la vita di ognuno degli intervistati e il loro rapporto con la letteratura.
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Fingersi uno studente per poter leggere:
Vi voglio raccontare una storia che mi ha colpito particolarmente.
È la storia di un ragazzo al quale piaceva molto leggere; purtroppo non riusciva a trovare un luogo adatto alla lettura, come una biblioteca, e nemmeno delle persone che condividessero la sua stessa passione. Viveva lontano dal centro di Lima ma ciò non gli ha impedito di perseguire il suo sogno e di coltivare la sua voglia di leggere.
Come c'è riuscito?
Aveva già terminato la scuola; fortunatamente alla fine aveva trovato una soluzione, fingersi uno studente per poter pagare meno il passaggio in autobus per raggiungere la Casa della Letteratura.
Un luogo perfetto per gli amanti della lettura, in cui lui si è sentito libero di coltivare la sua passione; quando ho sentito questa storia mi sono commosso e infatti pensavo si dedicasse alla letteratura, ma alla fine ho scoperto che vuole diventare ingegnere; e che la Casa della Letteratura è semplicemente il luogo perfetto per lui in cui studiare e in cui esercitarsi per fare domanda all'università.
Si può pensare che un ingegnere non apprezzi la lettura come chi fa Lettere o Studi Umanistici, ma in realtà ho cambiato idea dopo aver sentito la sua storia:
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L'esempio di una madre:
Molte storie mi hanno segnato nel profondo; per quanto riguarda la prossima che vi sto per raccontare, ho scattato una foto a questa frase per mostrala a voi e per averla io come ricordo.
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Questa è la storia di un bambino che viveva in montagna con sua madre, la quale non sapeva leggere; tuttavia, quest'ultima, era riuscita ad ottenere un libro di racconti dove in una pagina c'era un disegno con delle scritte. Il bambino, in tutta la sua innocenza, chiedeva alla madre che gli raccontasse la storia.
Senza alcun dubbio le madri sono sagge; infatti quello che faceva era spronarlo ad usare la sua immaginazione mentre gli raccontava la storia utilizzando solo i disegni. Alla fine la madre è diventata un esempio per lui, dalla quale ha imparato a raccontare nuove storie attraverso le immagini. Dice che conserva ancora i disegni in ricordo della madre che non c'è più.
Che belle storie che ho potuto scoprire in questa sala. Ci sono rimasto praticamente un'ora, eppure non ho finito di vedere nemmeno tutto, ci sono molte più storie infatti nella Casa della Letteratura.
Non parliamo solo spagnolo in Perù, ma molte altre lingue:
Un'altra sala che ha richiamato la mia attenzione era quella dedicata alle lingue del Perù. Sapete quante ne abbiamo? Beh sono circa 40 le lingue native del nostro territorio nazionale, ve l'aspettavate?
Attraverso alcuni altoparlanti si potevano sentire le voci di varie persone che parlavano in una lingua nativa del Perù. Lasciavano intendere quindi non solo che fossero consapevoli della loro tradizione ma anche orgogliosi di provenire da varie comunità; l'unica cosa che gli è stata concessa è la tranquillità, la pace interiore e il rispetto per la comunità.
Sotto vi allego la foto della sala delle lingue:
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In un'altra sezione c'era anche una mappa del Perù dove le lingue vengono suddivise in gruppi famigliari. Nonostante questo, tuttora al giorno d'oggi il governo dovrebbe promuovere di più la ricerca secondo me in modo che queste queste lingue possano continuare ad essere conservate.
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Ora ci terrei a parlarvi del tema del razzismo, che è un problema che abbiamo frequentemente qui in Perù. Molti giovani ad esempio, spostandosi nelle grandi città e per non essere discriminati, cercano di eliminare la loro lingua originale per parlare solo spagnolo. Quando sento questo tipo di notizie mi arrabbio perché anziché apprezzare le differenze linguistiche vengono usate per fare sentire inferiori e diversi gli altri, quando potremmo imparare molto l'uno dall'altro. In fin dei conti siamo una nazione plurinazionale che condivide culture diverse e siamo fatti tutti dello stesso sangue. Purtroppo, però, il razzismo è un tema attuale e che continuo a trattare nei miei scritti; penso che non finirà mai e forse riusciremo a giungere a un compromesso per alcune cose e altre no. Ma alla fine ciò che importa è il benessere di tutti.
L'arte, carissimi amici, serve anche per formare, aprire la mente e per essere più tolleranti gli uni con gli altri. Se avessimo tutti la possibilità di ricevere un'educazione, discussioni e razzismo sparirebbero per sempre. No alla discriminazione!
I colori del bosco:
Tra la semplicità delle persone e la biodiversità della natura si trova il nostro amato bosco peruviano. Nella Casa della Letteratura si trova una rappresentazione del bosco realizzata da un signore che è di lì. Mi ha davvero sorpreso.
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Come avete potuto notare dalla mia esperienza che vi ho riportato, la Casa della Letteratura è luogo di lettura sì, ma propone diverse tematiche. Non ho avuto l'onore di conoscere il creatore di questa meraviglia ma mi mette davvero di buon umore il fatto che si stia dando importanza a questo luogo e che sia gratuito; non ci sono scuse come "non posso permettermelo" o "la cultura è solo per chi ha i soldi", anzi! La cultura è per tutti ed è proprio su questo che dobbiamo continuare a insistere perché tutti i peruviani e visitatori abbiano il diritto di vivere un'esperienza gratuita e gratificante.
Un'altra immagine che voglio condividere con voi è di questi uccellini fatti di cartapesta; li avevo trovati nella sala dedicata al bosco.
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Vi allego anche questa immagine che riporta in alto a sinistra la scritta "llegada a Lima" (arrivo a Lima); mi piace molto perché in mezzo al caos della città di Lima si trovano gli abitanti che accolgono giorno per giorno nuove persone, provenienti da più zone del Perù e che cercano migliori opportunità.
Mi ricorda particolarmente quando negli anni ‘40 e ‘50 ci fu una forte migrazione verso la città di Lima; quella migrazione che l'ha resa la città multiculturale che è oggi, fatta di un'unione di sangue e di influenze, sia esterne che di molti parti diverse del Perù.
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Così concludo il mio viaggio all'interno della Casa della Letteratura Peruviana, che è sempre in continuo cambiamento e offre molte alternative al suo interno. In particolare vi invito a venire qui e a godervi un buon libro, che è la forza di cui abbiamo bisogno per capire noi stessi e gli altri.
Grazie mille per aver dedicato del tempo per leggere questo articolo; ho voluto condividere molte foto con voi proprio per trasmettere le stesse sensazioni che ho provato io. Sicuramente la prossima volta che tornerò a Lima visiterò nuovamente questo luogo così speciale.
Continuate a coltivare la passione per la lettura e ci vediamo alla prossima storia sulla città dei re, la mia cara Lima.
Auguro a tutti voi una buona giornata!