Riso alla cantonese

Pubblicato da flag-ph Jennilyn Lobis — 3 anni fa

Blog: Le mie ricette preferite
Tags: Ricette Erasmus

Oggi vi propongo un piatto che avrete già sicuro assaggiato in un qualsiasi ristorante cinese e magari è diventato anche uno di quei piatti che ordinate ogni volta che ci andate: riso alla cantonese.

In tutti i paesi dell'Asia il riso è un re. Non è possibile né iniziare né finire la giornata senza averne mangiato perché è un alimento di base della colazione, pranzo, cena e persino della merenda! Fa parte di qualsiasi pietanza ed è per questo che spesso viene cucinato una grande quantità fino ad avanzarne per il giorno dopo ma troppo riso non è mai troppo! Almeno per gli asiatici aver cucinato troppo riso non fa mai male e non è nemmeno uno spreco in quanto lo si può riutilizzare per fare un ottimo e semplice piatto. In realtà per questa ricetta è meglio usare del riso avanzato e non quello appena cucinato perché la consistenza è diversa ed il risultato che si otterrà non è proprio uguale ad un vero piatto di riso alla cantonese perciò, se non siete asiatici e di sicuro non avete del riso bianco posto nel frigorifero, vi consiglio di prepararlo almeno un paio di ore prima o meglio un giorno prima.

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Ci sono tante varianti di questo piatto, i cinesi lo fanno in un certo modo, i filippini in un altro così come i giapponesi, tailandesi, indiani... tutti varianti che vale la pena provare per poter confrontare tutte le differenze e somiglianze.

Oggi però quello che vi propongo è una mia versione, una versione che farebbe anche mia madre filippina così come mia sorella... Per noi ciò che distingue questo piatto è la quantità di aglio perché è proprio questo ultimo che da sapori e fa la differenza.

La quantità degli ingredienti che vi propongo può essere dimezzata o raddoppiata a seconda della quantità del vostro riso avanzato e dai vostri gusti personali, c'è chi piace con più verdure chi meno.

Ingredienti

  • circa 550-600g di riso bianco
  • 3-5 spicchi di aglio tritati
  • un filo d'olio
  • una manciata di piselli
  • una manciata di carote tagliate in dadini
  • una manciata di prosciutto cotto tagliato in dadini
  • 1-2 cucchiai di salsa di soia o a piacere
  • 2 uova

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Preparazione

  1. Riscaldate una padella o un wok con un filo d'olio e fate rosolare l'aglio fino alla sua doratura. Attenzione a non bruciarlo, il sapore non sarà molto gradevole.
  2. Aggiungete le carote, i piselli e il prosciutto e lasciate rosolare in padella fino alla loro mezza cottura.
  3. Unite il riso mescolando per bene, non deve essere compatto, deve staccarsi da un chicco e l'altro. Fate saltare in padella per un paio di minuti.
  4. Aggiungete la salsa di soia e mescolate finché avrà coperto tutto il riso.
  5. Create un buco al centro della padella, mettendo il riso sui lati, e ponete lì in mezzo le uova leggermente sbattute. Lasciate riposare per un paio di secondi poi iniziate a romperle ed a mescolarle con il riso.
  6. Fate saltare in padella ancora per 1-2 minuti poi spegnete il fuoco.
  7. Servitelo così com'è o come contorno a qualche piatto.

Consigli e curiosità

La versione filippina di riso cantonese si chiama “sinangag” e più che essere un piatto fornito di verdure, è solamente a base di aglio rosolato in padella, per questo in inglese è chiamato “garlic fried rice”. Si preferisce lasciarlo così semplice perché viene sempre servito con qualche altro piatto di carne, pesce, verdure... La classica “almusal”, colazione dei filippini, è a base di questo sinangag accompagnato o dalle uova fritte o dal würstel o dal "tuyo", un particolare pesce secco che viene fritto, o da qualsiasi altro contorno di preferenza.

Inoltre sinangag non viene servito solo per la colazione ma anche per qualsiasi periodo della giornata accompagnato con qualsiasi cosa che si voglia.

Il mio preferito è "bangusilog", a base di sinangag, uovo fritto e "bangus" marinato e fritto, un tipo di pesce molto simile al branzino.

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Si consiglia di usare il riso basmati ma a mio parere va bene qualsiasi tipo di riso che avete in cucina magari anche quello integrale.

Non vi resta che provare! Buon appetito!


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