Gli stereotipi sui baschi, sono veri?
Ciao a tutti! Oggi, ancora una volta, vi parlerò di qualcosa relazionato ai Paesi Baschi e alla loro cultura. Da sempre ascolto stereotipi di tutti i tipi legati ai baschi, ma molti di questi sono falsi. Ecco perché voglio parlarvene e provare a smentirli o a confermarli. Spero vi piaccia!
1. Mangiamo molto
Questo è uno stereotipo che si è diffuso in tutta la Spagna a causa del film Otto cognomi baschi, nel quale i protagonisti vanno in un ristorante e trovano un menu completo con otto portate e il dolce.
È davvero esagerato. Non mangiamo né otto piatti, né quattro. Di solito ci limitiamo all'antipasto, due portate e un dolce. A Capodanno, sì, possiamo arrivare a mangiare cinque pietanze diverse (qui trovate un articolo sul cenone di Capodanno nei Paesi Baschi), ma di norma mangiamo solo il primo e il secondo. Anche nei ristoranti funziona così, al massimo si arriva alla terza portata. L'unica volta che è capitato che mangiassi tre piatti ero in un ristorante... in Asturia, pensate un po'!
Tuttavia, è vero che nei Paesi Baschi si mangia bene. I bar hanno un sacco di stuzzichini e panini da acquolina in bocca. Le bistecche sono enormi, così come il pesce, la pasta o i frutti di mare. E il sapore è così buono, che crea dipendenza. Certo, ci sono anche ristoranti che servono delle porzioni più piccole... e io ne so qualcosa. Ma è così in tutta la Spagna.
2. Non si fa sesso
Questo dipende dalla persona, non dal paese in cui vive. È vero che può dipendere dalla cultura di appartenenza, ma non è questo il caso.
Se vogliamo parlare delle donne, dato che questo stereotipo è principalmente legato a loro, ce ne sono di due tipi: le facili e le meno facili. Come nel resto del mondo. Ci sono donne che vanno direttamente al sodo, altre che preferiscono aspettare perché non sono pronte o per altri motivi personali. Ovviamente tutto dipende anche dall'ambiente.
Magari è più facile provarci in discoteca, piuttosto che passeggiando per la strada.
Conosco molte ragazze che non sono così "chiuse" come si suole dire. Ognuno fa quello che vuole con il suo corpo. Tra l'altro, vedere degli uomini viscidi sbavare per loro, le rende ulteriormente più chiuse e di certo non ne resteranno attratte.
La verità è che le basche non sono frigide, hanno semplicemente buon gusto. Hanno autostima e si conoscono, sanno quello che vogliono e sanno quando è il momento di stare con qualcuno o meno.
Ovviamente non voglio dire che nel resto di Spagna sono tutte super aperte. Non vi confondete. Sto solo dicendo che le donne basche sono come tutte le altre: scelgono con chi stare e con chi no. Immagino i ragazzi che hanno reso virale questo stereotipo...
3. L'Euskera è molto difficile
Beh, per me non lo è. Io lo parlo da quando sono nato, quindi non mi sembra difficile. Conosco anche persone straniere che non vivono qui da sempre ma parlano bene la lingua, per esempio la mia professoressa di inglese (che è polacca).
Il livello di difficoltà di una lingua è relativo, soggettivo. Per gli spagnoli e per tutti quelli che parlano una lingua romanza può essere difficile, visto che le strutture delle frasi sono diverse e le preposizioni si uniscono ai sostantivi, come se fossero suffissi. Ma tutto dipende dalle capacità della persona.
Per i baschi la cui lingua madre non è l'euskera, che siano di Bilbao, Vitoria, Santurce o di qualsiasi altra città, può risultare complicato e anche una spina nel fianco. Questo perché, nel mondo lavorativo, stanno cominciando a chiedere sempre più spesso la conoscenza certificata dell'euskera, come requisito fondamentale. Ma se volete impararlo, vi servono solo motivazione e impegno.
Nulla è impossibile.
4. L'euskera ha così tanti dialetti che le persone non possono comunicare tra loro
Sì, in parte è vero. Molte persone che parlano l'euskera standard, o "euskera batúa" (soprattutto gli abitanti di Bilbao), hanno difficoltà a capire gli altri dialetti baschi in uso.
Chi vive a Bilbao, poi, o in altri grandi città, dice che i dialetti sono "strani" e che è impossibile capirci qualcosa. Strani? Qualcuno dovrebbe ricordar loro che la lingua che parlano è stata creata proprio a partire da questi dialetti "strani". Tra l'altro l'euskera batúa è quello meno parlato nei Paesi Baschi, visto che tutti parlano dialetto o qualche variazione regionale. Io, per esempio, parlo il vizcaíno (dialetto della Biscaglia), altri il guipuzcoano (dialetto della Guipúzcoa), l'alto navarro, il labortano e il bajonavarro (dialetti della Navarra) o il sulentino (parlato a Sola, una località basca in Francia). Qual è quello strano ora?
Devo ammettere che alcuni di essi sono quasi incomprensibili perché completamente diversi come il suletino in Francia. Non è solo la lingua in sé ad essere complicata, ma è anche il modo di parlare di ogni persona. Il vizcaíno di Guernica, per esempio, non è uguale a quello di Bermeo o Lekeitio. Nonostante queste città si trovino una di fianco all'altra, il loro euskera è diverso. Le differenti "parlate" sono state identificate con il termine subdialetti, e ognuno ha il suo nome: il Gernikarra, Bermiotarra (o Bermeotarra) e Lekittarra. Ce ne sono altri come l'Ondarrutarra (Ondarroa), Mutrikutarra (Mutriku), Oñatitarra (Oñati), ecc.
Dovete solo abituarvi. Ho amici di varie zone dei Paesi Baschi: Pamplona, Basauri, Donostia, Irun, Zarautz, Ondarroa, Tolosa ecc. Ognuno di loro parla in modo diverso, alcuni in euskera standard, altri nel proprio dialetto. All'inizio era un po' difficile capire quello che dicevano, visto che alcune parole cambiano completamente, sia nel lessico che nella fonetica. Per esempio, "andare" si dice "joan" ma loro dicono "fan". Ci sono anche un sacco di parole che utilizzo io e che gli altri non capiscono, come "koitxaue", che significa "poverino" (nell'euskera standard sarebbe "gaixoa"), "gatza", che significa "difficile" (in euskera batúa si dice "zaila", perché "gatza" significa "sale") o "motza", cioè brutto (nell'euskera standard si dice "itsusia", mentre "motza" significa "corto").
È solo questione di tempo. Tutto è possibile.
5. Il forte accento
Anche questo dipende dalla zona. L'accento della zona costiera o montuosa è più forte. Nessuno mi ha mai detto che ho un forte accento, fin quando dei completi sconosciuti lo hanno fatto e a me è sembrato un po' strano. L'accento basco è molto melodioso, soprattutto quando si fanno domande. Quando si parla normalmente, invece, il tono sembra sempre entusiasta.
Ma non tutti hanno questo accento. Nonostante molti pensano che quello di Bilbao sia perfetto, poche persone ce l'hanno. I giovani bilbaini non hanno sviluppato l'accento. D'altro canto molti altri, anche se non vivono a Bilbao, hanno la cadenza tipica della città.
Tuttavia, non è molto forte, almeno tra giovani e donne.
6. Cognomi lunghi
Non è uno stereotipo questo, è la realtà! Capita, anche se non spesso, che i baschi abbiano dei cognomi lunghissimi. Molte volte, terminano con "-extea", cioè "casa" (un po' come in spagnolo molti cognomi terminano con -ez). Ci sono cognomi di diverse dimensioni: corti, come Goikoetxea ("la casa di sopra"); lunghi, come Malaxetxebarria, Ostaikoetxea o Merikaetxebarria; lunghissimi, come Iturrigorrigoikoerrotakoetxea ("la fontana rossa della casa del mulino di sopra").
Alcuni cognomi cominciano con "Z", per esempio Zenarruzabeitia, Zenigaonaindia, Zarrabeitia, Zulueta o Zallo. Altri non sono altro che nomi di città o paesi, come Azkarate, Elizondo, Elejalde, Elorriaga, Arrieta o Areitio.
Oppure, possono essere dei nomi riferiti a paesaggi, come Zelaia (prato), Iturri (fontana) o Zubialde (il lato del ponte), ecc.
Per concludere, alcuni di questi cognomi possono essere lunghi e polisillabici, ma non tutti hanno il privilegio di averli. Per esempio, io ne ho solo tre: Merikaetxebarria, Zenarruzabeitia e Gabikagogeaskoa. Gli altri sono corti. Sì, ho otto cognomi.
7. Parliamo ad alta voce
Anche questo dipende dalla persona. Quando ci arrabbiamo, devo ammettere, che alziamo un po' il tono, forse esageriamo. Per il resto è tutto relativo. Io per esempio, tendo a farlo, ma molti dei miei amici no, anzi, fanno il contrario.
Quindi non è del tutto vero, ma neanche del tutto sbagliato, visto che ci sono persone che parlano ad alta voce e altri no. Ammetto che gridiamo un po' quando scherziamo, quando vogliamo mettere in imbarazzo qualcuno o sentirci al centro dell'attenzione.
E non vi parlo degli "irrintzis". Sono grida stridenti che in passato si usavano come mezzo di comunicazione tra pastori. Ora vengono riproposte in occasioni particolari legate alla tradizione basca o durante concerti di musica basca, soprattutto durante i pellegrinaggi.
8. Abbiamo la politica e la "ispanofobia" nel sangue
Dimenticatevelo subito!
Se per alcuni è così, non significa che lo sia per tutti. Non bisogna generalizzare. C'è da dire che molti baschi, dicono di essere tali piuttosto che spagnoli. Ma non significa che vogliano l'indipendenza. È come se ci presentassimo come galiziani o andalusi. È la stessa cosa.
Almeno, dal mio punto di vista.
9. "Aupa", "Patxi" e altri
Miti. Ammetto che "aupa", che significa "ciao", si usa molto in Gipuzkoa, e che "pues", che è come dire "cioè", è usato tantissimo. Ma "Patxi"? Nessuno si chiama, così. Certo conosco alcuni "Iñaki", ma Patxi proprio no.
Un altro modo di dire famoso è "¡Ahí va la hostia! " o "¡Aiba la ostia! ", che corrisponde al nostro "vai a quel paese". Io, però, l'ho sentito solo in una di quelle battute che fanno sui paesi baschi. Forse qualcuno lo dice, ma lo avrò sentito sì e no una volta in tutta la mia vita. Devo ammettere che siamo soliti insultare molto (la maggior parte delle volte non con l'intento di offendere qualcuno) e di usare parolacce come "joder", "hostia", "coño" (imprecazioni spagnole) o altre. Non posso negarlo. Ma frasi come "aiba a la ostia" è la più frequente negli stereotipi.
10. Il clima
È tutto vero. È molto piovoso, nuvoloso e freddo. Come faremmo ad avere montagne così verde e rigogliose altrimenti? Ci sono dei vantaggi, almeno. A Madrid c'è il problema dell'inquinamento, mentre qui l'aria è pulitissima.
L'inverno è molto freddo, anche se dipende sempre dalla zona. L'inverno a Vitoria, per esempio, è durissimo. Molte persone mi hanno detto che a Guernica fa molto più freddo rispetto a Vitoria, ma non so.
L'altra cosa negativa, è che c'è sempre nebbia, nuvoloni neri, acquazzoni, tormente, neve e grandine. Ma non spaventatevi, non è così grave. Nevica, specialmente in montagna e nelle città intorno. A Vitoria ha nevicato solo una volta l'anno scorso, diciamo che non capita spesso.
Però piove, piove molto anche in estate. Mi ricordo ancora quando in pieno agosto continuava a piovere ininterrottamente. Ma a volte c'è anche bel tempo e le temperature possono essere alte come a Murcia, ma non come quelle di Siviglia.
Il vento è il nostro più grande nemico, anche se devo ammettere che a me piace. Di solito c'è sempre un'adorabile brezza qui. Non è tanto adorabile, però, per andare in spiaggia, visto che se non si prende il sole fa freschetto. Ma non è un nostro problema, visto che d'estate ci trasferiamo e invadiamo Benindorm, Salou o altre città in pianura. Anche questo è un dato di fatto.
11. La città principale dei Paesi Baschi è Bilbao, tutto il resto è periferia o campagna
Purtroppo questo è qualcosa che pensano non solo gli spagnoli ma anche gli stessi abitanti di Bilbao. Conosco persone che la pensano così perché non sono mai uscite fuori dalla Grande Bilbao, e non hanno mai avuto la curiosità di visitare il resto dei Paesi Baschi. Questo è uno stereotipo tristemente vero, visto che molti bilbaini pensano che Bilbao sia il centro del mondo e che al di fuori di essa non ci sia nient'altro se non campagne con pecore e mucche. Ma, anche in questo caso, dipende da persona a persona.
Il resto della Spagna ha questa stessa mentalità. Pensa che Bilbao è, sì, bella, piena di cose interessanti da vedere e da mangiare, ma che non è la città più visitata dal punto di vista turistico. Infatti, avete mai sentito parlare di San Sebastián o di Vitoria-Gasteiz? Sono delle città bellissime e con molta cultura alle spalle.
Posso citarvi altre mille città basche sconosciute come Durango, Mungia, Zarautz, Bergara o Balmaseda. C'è tanto da raccontare su queste città. Ci sono dei meravigliosi paesi costieri come Armintza, Pasaia o Saint Jean de Luz, che si trova in Francia (voglio ricordarvi che i Paesi Baschi comprendono la Comunità Autonoma Basca, Navarra e i Pirenei Atlantici Francesi), oppure Hondarribia, Mutriku o Elizondo. Tutte queste località hanno una fantastica vista sul mare e delle strade incantevoli.
Sare, Oñati, Ochagavía y Amurrio, sono città bellissime, nascoste tra le montagne. Non dimentichiamoci delle attrazioni turistiche che ci sono come il Cabo de Machichaco, il Golfo Norte, Karrantza, Urkiola, ecc. Alla fine, ne vale la pena.
Se volete saperne di più sulle zone dei Paesi Baschi, non perdetevi questi articoli sulla costa vasca, sulla costa guipuzcoana e sulla costa di Labort.
12. Siamo tutti dell'ETA: violenti e terroristi
Grazie a Dio, questo topico sta finendo pian piano nel dimenticatoio. Così come ci è andata l'ETA, una banda terroristica basca, scioltasi il 17 maggio del 2017. Non siamo mai stati membri di questa banda e mai lo saremo, tanto meno ora che non esiste più.
Se cercate su internet scoprirete che questa organizzazione era formata da due milioni di persone, senza contare quelle della Navarra e dei Paesi Baschi Francesi.
È un tema molto delicato per me visto che alcune volte le persone me lo hanno detto per davvero. Odio quando mi mettono sullo stesso piano dell'ETA. È un po' come quello che succede con i musulmani.
13. Igiene personale e belle donne
Questo può dipendere dalle tradizioni culturali della città e della sua influenza. A Vitoria, a Bayona o a Bilbao, ci sono persone di tutti i tipi, ma la maggior parte di loro si veste elegante, con vestiti di marca o casual, per esempio quelli di Bershka. Ci sono anche persone emo, gothic, hipster con vestiti vintage o presi ai mercatini, persone tamarre, chic, sexy ecc. Ce ne sono di ogni tipo non solo nelle grandi città ma anche nel resto del paese.
Questo stereotipo è dovuto all'esistenza di un'ideologia nazionalista, identificata da un particolare stile di abbigliamento. Gli attivisti di solito usano jeans neri o di tuta, magliette bianche con loghi e disegni rivoluzionari, piercing, bandane al collo o nei capelli e varie pettinature: il codino, la cresta o la frangetta. Alcuni si chiamano "abertzales", altri "borrokas", e altri ancora "punks". Questo tipo di stile è diffuso in tutti i Paesi Baschi, e lo si trova sia in piccoli paesi che in grandi città. Non è solo uno stile, è un'identità. Sono due cose distinte.
Per quanto riguarda l'igiene personale, per l'ennesima volta, dipende dalla persona. Anche se devo ammettere che una piccola parte di baschi non si lava quasi mai e puzza. Io non ho mai conosciuto qualcuno del genere. Di solito, ci piace essere puliti e ordinati. Mentre per quanto riguarda lo stereotipo per cui le donne non si depilino le ascelle, credo sia arrivato il momento di smetterla di pensare che sia qualcosa di "innaturale" e lasciare che facciano quello che vogliono con il loro corpo. Immagino che non siano solo le donne basche a non depilarsi.
14. Siamo pettegoli
Non posso smentirlo. Il mio paese ha la fama di essere ficcanaso e io lo sono per "eredità".
15. Ascoltiamo solo musica basca
Ascoltiamo vari generi di musica: rap, trap, reggaeton, techno, pop, rock, ska, elettronico, dance, ballade, hip-hop, alternative... Non esiste un solo tipo di musica che definisca la nostra società. Certo, durante le feste si ascolta principalmente musica basca, e questo ci piace tantissimo. Siamo orgogliosi delle nostre radici e della nostra musica. Per quanto generalizzata possa essere questa teoria.
16. Siamo antipatici
All'inizio sì, siamo un po' chiusi, noiosi e timidi a ballare. Ma dopo un po' vi renderete conto che non è così.
Ovviamente ognuno è diverso. La maggior parte dei baschi è socievole e aperta. Molti sono dei pazzi scatenati, che non hanno paura di mettersi in ridicolo.
In fin dei conti siamo simpatici e molto comprensivi. Diciamo che non siamo un paese vecchio e arrogante. Anzi, siamo molto generosi e ospitali. È la cosa positiva.
P. S. Non siamo antipatici, ma sinceri.
17. Si beve molto
Le feste sono sacre. Se c'è una festa, non importa quanto lontano sia, ma ci si va! In tutto l'anno si celebrano circa cento feste, la maggior parte di esse sono molto famose. La notte di Capodanno è interminabile. Nelle città più grandi ci sono molte discoteche e pub e le persone di solito si riuniscono là.
Ci sono anche molte altre feste come: il carnevale (quello di Tolosa è fantastico), il 40 Minutu Rock, un festival di musica rock che si celebra a Durango a febbraio; l'HTX Rock, a Navarra, "l'Astelehentxutxu" e "l'Urriko azken astelehena" a Guernica ad ottobre, "l'Euskal Jaiak" (il festival basco che si celebra a settembre. I più famosi sono quelli di San Sebastian e Zarautz); la "Madalenak", ad Elantxtobe, Bermeo e Mutriku, il 22 luglio; "l'Aste Nagusia", alla fine di agosto a Bilbao; la Semana Grande di Donostia, i San Fermines, "Zapato Azule", ad Ondarroa, Santo Tomás, il 21 dicembre, un giorno molto importante per il paese intero.
Oltre alle feste nazionali, ci sono le feste di ogni paese come la Semana Grande di Donostia, la Fiesta del Carmen di Santurtz, la Fiesta de La Blanca di Vitoria, le feste di Amorebierta, Durango, Getxo, Arrasate, Andoian, Antzarrak, Eibar, Azpeititia, Mungia, Barakaldo ecc.
E, come se non bastasse, ci sono anche le feste della scuola. Si tengono alla fine di maggio, ogni anno vengono organizzate in un paese diverso e da una scuola diversa. Di solito ci vanno ragazzi provenienti da ogni parte dei Paesi Baschi... sono feste davvero importanti. Varie band e artisti contribuiscono a creare il giusto ambiente e inoltre vengono organizzate attività di vario tipo, sia per i piccoli che per i più grandi.
Ogni provincia pianifica la propria festa a modo proprio. A Biscaglia, si chiama "Ibilaldia", si celebra alla fine di maggio e quest'anno si è tenuta a Lekeito. Ad Araba si chiama "Araba Euskaraz" e si terrà a La Puebla de Arganzón. In Navarra si chiama "Nafarroa Oinez", si tiene ad ottobre, e quest'anno verrà celebrata a Tudela. A Gipuzkoa si chiama "Kilometroak" e si terrà a Zarautz. Infine, nei Paesi Baschi francesi si chiama "Herri Urrats" e si celebra presso il lago di Senpere ogni anno. Tutte queste feste sono state create per diffondere l'euskera e il suo uso in maniera divertente.
In generale, ci sono un sacco di feste oltre a queste e ogni sabato si crea un bell'ambiente per le strade, fino alle prime ore dell'alba. C'è sempre una scusa per uscire! Quindi questo stereotipo è vero. Tuttavia, non è vero che beviamo troppo, anche se può capitare che qualcuno si ubriachi eccessivamente.
18. Siamo grezzi
Questo è lo stereotipo principale e devo ammettere che è parzialmente vero. Non siamo proprio rozzi e primitivi come molti pensano, ma solo un po'. Ce l'abbiamo nel sangue.
È vero che pratichiamo alcuni sport davvero strani, come sollevare pietre da 300 kg, tagliare la legna, fare la corrida o vedere buoi trascinare pietre. Devo dire che in generale la Spagna non si salva sotto questo punto di vista, dato che ci sono altre pratiche barbare come quello di lanciar capre dai campanili.
Ma a dire la verità solo poche persone riescono a sollevare pietre così pesanti... non esageriamo! Certo possiamo essere grezzi nel prendere decisioni e nel modo di comportarci, molte volte ci vengono delle idee assurde che riusciamo a mettere in atto senza pentircene. Possiamo anche essere normali e degli svergognati, ma in fondo siamo buone persone. Non vi lasciate ingannare dalle apparenze.
La società diventa sempre più politicamente corretta e per questo a poco a poco, i Paesi Baschi si lasciano sempre più alle spalle questa personalità burbera e primitiva. Anche se di primitivo abbiamo ben poco.
Per oggi è tutto! Spero che vi sia interessato e che vi abbia schiarito le idee e risolto eventuali dubbi sui baschi. Se volete saperne ancora vi consiglio un metodo infallibile: venire nei Paesi Baschi. Viaggiare apre la mente come nessun'altra cosa può fare, tanto meno un semplice articolo come questo.
Grazie mille per aver letto il mio post!
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