Leopoli la storia

Leopoli la storia

Leopoli, in polacco Lwów, in tedesco Lemberg, in russo Lvov, città dell'Ucraina occidentale, sull'altopiano della Roztochchya. Fondata a metà del XIII secolo dal principe Daniel Romanovich di Galizia, Leopoli è stata storicamente il centro principale della Galizia, regione oggi divisa tra Ucraina e Polonia. La sua posizione di controllo delle rotte est-ovest e dei passi attraverso i Carpazi le ha conferito una storia burrascosa. Il controllo polacco fu stabilito nel 1349. La città fu presa brevemente dai cosacchi nel 1648 e dagli svedesi nel 1704. Fu ceduta all'Austria in occasione della prima spartizione della Polonia nel 1772 e occupata dalla Russia nel 1914-15. Il governo dell'effimera Repubblica di Polonia fu il primo ad occuparla. Nel 1918 a Leopoli si insediò il governo della Repubblica nazionale ucraina occidentale, che ebbe vita breve, ma i polacchi cacciarono le truppe ucraine dalla città e ne ripresero il controllo. Nel 1939 Leopoli fu conquistata dall'Unione Sovietica e, dopo l'occupazione tedesca, fu annessa dai sovietici nel 1945.

Oggi Leopoli

La Leopoli moderna mantiene la sua posizione nodale, con diverse ferrovie che convergono sulla città. Di conseguenza, lo sviluppo industriale è stato considerevole: i prodotti ingegneristici fabbricati in città includono autobus, macchine agricole, macchine da carico, biciclette e televisori; ci sono anche industrie di beni di consumo e alimentari.
Leopoli è un importante centro editoriale e culturale, soprattutto per quanto riguarda la cultura ucraina, che fiorì in epoca zarista quando fu soppressa nell'Ucraina russa.
L'università, fondata nel 1661 e intitolata al poeta e giornalista ucraino Ivan Franko sotto il regime sovietico, è una delle istituzioni di istruzione superiore e ricerca della città.

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