Trovare casa a Porto

Ciao a tutti! Sono Griselda, ho 22 anni, studio Design del Prodotto Industriale al Politecnico di Milano e mi trovo attualmente a svolgere il mio Erasmus a Porto da circa una settimana. In questo articolo volevo raccontare della mia esperienza nella ricerca della casa a Porto. 

Inizio col dire che è stata un'impresa ardua e che ci vuole molta pazienza e molto tempo per trovare una sistemazione adeguata. Io sono partita insieme ad un'altra ragazza italiana e insime ci siamo buttate subito in siti com UniPlaces, InLife, ErasmusU per trovare due camere disponibili: dopo mesi di vane ricerche, abbiamo trovato diverse proposte allettanti le quali, una volta inviata la richiesta di affitto, si sono rivelate avere anch'esse dei problemi. 

Era inizio dicembre quando compaiono due annunci di due camere da letto nello stesso appartamento, completo di bagno e cucina: il problema era che noi saremmo arrivate a Porto il 29 gennaio, ma queste camere sarebbero state disponibili solo a partire dal 3 marzo.

Decidiamo quindi di affittare un appartamento dal 29 gennaio al 3 marzo e ricominciamo a cercre una sistemazione momentanea. Dopo poco troviamo un appartamento/casa vacanze molto accogliente con tutti i comfort inclusi (lavatrice, riscaldamento, ferro da stiro...). Consapevoli che la cultura domestica in Portogallo non inlude il riscaldamento in casa, ci siamo assicurate che nell'annuncio questa voce fosse presente, in quanto non volevamo morire di freddo!

Sollevate dall'aver trovato una sistemazione per tutti i mesi di Erasmus, ci occupiano dell'aspetto accademico dell'Erasmus, ma di questo parleremo in un altro articolo!

Arriva il giorno della partenza, il fatidico 29 gennaio: partite da Milano Malpensa verso le 14, atterriamo a Porto all'incirca alle 15 e 30 (orario locale) e ci dirigiamo subito verso il nostro appartamento momentaneo. Entrando, rimaniamo molto entusiaste di quest'ultimo, in quanto si presenta molto luminoso e ampio, con una bella cucina e un bagno accettabile, nonostante l'assenza del bidet (cosa più che normale, purtroppo).

Decidiamo di recarci a fare la prima spesa per iniziare a prendere confidenza con la nuova città e provare a costruire la nostra quotidianità. Tornate dalla spesa, iniziamo a mettere a posto tutti gli alimenti che avevamo comprato e, spostando leggermente il frigorifero, notiamo un piccolo insetto: essendo all'estero, avevamo basse aspettative riguardanti gli standard di pulizia delle abitazioni, quindi non ci facciamo prendere dal panico e uccidiamo l'insetto e qualche altro essere ancora vivo. Nulla di preoccupante fino a qui.

Decidiamo quindi di pulire con detersivi e candeggina l'intero appartamento, laviamo le lenzuola a 60° e utilizziamo le nostre portate da casa: CONSIGLIO portatevi sempre almeno un set di lenzuola da casa, o compratele in loco, non è molto accogliente coricarsi in un letto con residui di sporcizia o peli.

Mentre puliamo tutto, sentiamo che inizia a fare freddo, quindi facciamo come per accendere il riscaldamento: peccato che non c'era nessun riscaldamento da accendere!! Nessuna stufetta, termosifone o pompa di calore. Decidiamo quindi di contattare il proprietario di casa per chiedere spiegazioni, il quale ci dice che ci avrebbe procurato una stufetta per il giorno successivo, in quanto le aveva momentaneamente esaurite.

Non siamo riuscite a finire tutte le pulizie in serata, ma ci siamo ordinate una cena d'asporto e successivamente ci siamo messe a letto sfinite dalla giornata. 

Ci svegliamo il giorno dopo e, dovendo essere all'università per il welcoming day, volevamo darci una rinfrescata: nell'intero condominio c'è stato un problema con l'acqua e non abbiamo potuto usarla.

Ci rechiamo quindi verso l'universià e, al ritorno, speravamo che ci fosse una calda stufetta ad aspettarci nell'appartamento. Ovviamente ciò non è successo e abbiamo passato un'altra serata al freddo e continuando a pulire a fondo tutto lo spazio.

Il giorno successivo io mi sveglio e noto una piccola puntura sul polpaccio e una sulla caviglia. Avevo capito immediatamente di cosa si trattasse: essendo una puntura molto dura al tatto, erano cimici da letto (avevo già avuto esperienze con queste ed è stato traumatico). Questi insetti si nascondono all'interno del materasso e sono così piccoli che non ti accorgi della loro presenza. Chiamo, quindi, il mio medico di base in Italia e chiedo cosa sia meglio fare: sono andata in farmacia a prendere una pomata al cortisone da applicare sui morsi.

Verso il pomeriggio siamo passate alla Lidl a prendere uno spray insetticida da spruzzare nel nostro appartamento. In tutto ciò noi ancora senza riscaldamento :'(

Per non intossicarci, decidiamo di spruzzare lo spray la mattina successiva, anche se quella stessa mattina io mi sveglio piena di punnture in tutto il corpo e inizio a preoccuparmi seriamente: ricontatto il mio medico di base che mi consiglia di farmi visitare dalla guardia medica di Porto. Prima di uscire di casa, però, decidiamo dispruzzare lo spray e, tempo 10 minuti, escono una marea di insetti di ogni tipo: rossi, marroni, gialli, bianchi, grandi, piccoli. 

A questo punto il riscaldamento è passato in secondo piano (anche perchè il proprietario di casa ha iniziato a non risonderci più dopo il secondo giorno) e abbiamo chiamato l'assistenza del sito su cui avevamo prentato per cercare di risolvere questa assurda situazione. 

Dopo varie telefonate, abbiamo dovuto traslocare momentaneamente in una piccola stanza con angolo cottura e bagno, per lo meno tutto pulito, in cui ci troviamo tutt'ora. Abbiamo dovuto affrontare un trasloco a notte fonda con Uber (santo Uber) e siamo ora in attesa di una risistemazione da parte del proprietario.

Questa è stata la nostra esperienza con la casa, ma sentendo altri ragazzi Erasmus non è molto inusuale che si trovino problemi con le sistemazioni e la pulizia e l'igiene di queste.

Vi invito a scegliere con attenzione la casa in cui alloggerete all'estero e a non fidarvi della prima che trovate!

Noi aspettiamo solo con ansia che sia il 3 marzo per entrare nella nostra casa definitiva!!!

Seguiranno altri articoli con esperienze sicuramente più entusiasmanti a Porto, città che mi ha lasciata già più volte senza fiato dalla sua bellezza.

A presto

Griselda


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