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Ogni anno il numero di turisti che si reca a Venezia è altissimo. Le persone arrivano da ogni parte del mondo durante qualsiasi stagione per godere delle bellezze di questa città, piena di arte e veramente unica nel suo genere.

Anche solo camminare per Venezia vi permetterà di scoprire luoghi o architetture che ricorderete per tutta la vita e molti dei luoghi più famosi e frequentati si trovano proprio all'aperto.

I 10 luoghi più famosi per i turisti

1. Piazza San Marco

Forse il primo posto che viene in mente nominando Venezia. È l’unica a Venezia ad essere distinta dal nome Piazza invece che Campo ed è delimitata da portici con negozi e locali, molti dei quali offrono anche musica dal vivo. Nella Piazza potrete ammirare la Basilica di San Marco, chiesa principale della città dedicata al patrono e sede del patriaca (il vescovo). In origine aveva funzione di cappella personale del doge (la massima carica statale della Repubblica di Venezia) e solo nel 1807 divenne cattedrale. Sia l’esterno (compreso il campanile) che l’interno (l’ingresso è gratuito) con i mosaici e i decori dorati valgono la visita. Spostata a sinistra rispetto alla facciata della Basilica troverete la Torre dell’Orologio. Questo edificio rinascimentale presenta un orologio con quadrante in oro e smalto blu che segna ora, giorno, fasi lunari e zodiaco.

L’orologio inoltre è dotato di carillon che si attiva nei giorni dell’Epifania e dell’Ascensione mostrando statue in legno dei protagonisti della Natività e i re Magi. In cima alla Torre invece ci sono due statue dette I Mori (più precisamente Moro Vecchio e Moro Giovane) che segnano l’ora battendo sopra una campana.

2. Palazzo Ducale e Ponte dei Sospiri

Dopo la Piazza e superata la Basilica di San Marco, ecco il Palazzo Ducale.

Anticamente veniva chiamato anche Palazzo Dogale in quanto sede del Doge e delle magistrature veneziane. Soggetto a numerosi ampliamenti e ristrutturazioni nel corso del tempo, presenta moltissime sale e opere d’arte risalenti a varie epoche storiche. Un tempo il colonnato del portico rivolto verso il molo finiva direttamente sul mare.

Dando le spalle alla laguna, provate a cercare la terza colonna da sinistra: la leggenda vuole che ai condannati a morte venisse offerta l’opportunità di avere salva la vita se fossero riusciti a girarci intorno, con le mani legate, senza cadere in acqua. Oggi questa colonna è facilmente individuabile in quanto molti turisti provano a compiere questa impresa, cosa che ha reso la base, già stretta e scivolosa, molto consumata.

Forse uno dei ponti più famosi di Venezia è il Ponte dei Sospiri che collega palazzo Ducale alle Prigioni Nove, scavalcando il Rio di Palazzo. Il nome evocativo insieme alla vista delle gondole che passano sotto al ponte donano una sfumatura romantica a quella che era una realtà ben più tragica.

Il Ponte infatti serviva da passaggio per i prigionieri che sospiravano nell’entrare nelle prigioni e nel vedere per l’ultima volta, attraverso le finestrelle, la laguna e la libertà. Le Prigioni Nove rappresentano il primo edificio in Europa destinato alla sola funzione di reclusione. L’ingresso a questi luoghi è a pagamento secondo queste modalità:

  • Intero 20€
  • Ridotto 13€

3. Ponte di Rialto

Il Ponte di Rialto è uno dei quattro ponti di Venezia ad attraversare il Canal Grande e di questi è sicuramente il più famoso.

Si tratta di un ponte ad arcata unica con tre rampe di scale, due rivolte sui due lati del canale e una centrale, su cui si affacciano i negozi.

È certamente una tappa obbligata anche per i luoghi circostanti, come il mercato del pesce con il grande orologio della Chiesa di San Giacomo.

4. Scala Contarini del Bovolo

Vicino a campo Manin si trova il Palazzo Contarini, con la sua scala a chiocciola esterna.

Questa scala, recentemente restaurata e aperta al pubblico, si chiama “del Bovolo” perchè è il modo veneziano di dire “a chiocciola”.

Dalle aperture degli archi lungo tutta la salita nonché dal belvedere in cima, coperto da una cupola, si può ammirare una splendida vista su Venezia, sulle cupole di San Marco e la Salute.

Per i residenti la visita è gratuita mentre per i turisti il biglietto costa fino a 10 euro e la visita dura 30 minuti.

5. Basilica della Salute

La Basilica della Salute, o semplicemente La Salute, rappresenta un ex voto fatto dai veneziani alla Madonna della Salute in occasione dell’epidemia di peste che decimò Venezia nel 1630.

Si scelse di costruire la chiesa vicino alla dogana di Venezia e come fondamenta servì un enorme quantitativo di pali di legno conficcati nel terreno. La basilica è una delle migliori espressioni dell’architettura barocca veneziana e ospita all’interno opere di Tiziano.

Al centro dell’altare maggiore è collocata la Mesopanditissa, che significa “mediatrice di pace”. Si tratta di una rappresentazione della Madonna con il bambino giunta dall’isola di Candia nel 1670 e chiamataMadonna della Salutedai veneziani, che le sono molto affezionati. L’ingresso alla Basilica è libero.

6. Punta della Dogana

La Punta della Dogana o Punta da Màr è quella zona triangolare che divide il Canal Grande dal Canale della Giudecca e che ospitava, appunto, la dogana marina della città. Si può percorrere fino alla punta estrema dove si può avere una visuale ininterrotta sul mare e perfino su Piazza San Marco, dall’altra parte del Canale.

Oltre ad essere un luogo molto suggestivo, grazie anche al lampione con il vetro della lanterna in colore rosato, ricollocato nel 2013, c’è anche l’opportunità di visitare le mostre d’Arte Contemporanea legate a Palazzo Grassi.

Prezzi, orari e riduzioni variano in base alla mostra quindi è consigliabile tenere monitorato il sito.

7. Arsenale e Giardini della Biennale

L’Arsenale di Venezia è l’insieme dei cantieri e officine in cui venivano costruite le navi della flotta. Si trova nella parte più esterna del sestiere Castello e oggi appartiene al Demanio Militare (per visitarlo sarà dunque necessario contattare con anticipo la Marina Militare) e durante la Biennale alcune zone assumono ruolo di spazio espositivo. Sempre nel sestiere Castello ci sono anche i Giardini Napoleonici, o Giardini della Biennale.

Come suggerito dal nome questi giardini furono voluti da Napoleone nel 1807, quando volle dotare Venezia di un’area verde. Oggi sono divisi in due parti. la prima zona mantiene la funzione di giardini pubblici mentre la seconda è stata ceduta all’Ente Biennale e ospita 30 padiglioni dell’Esposizione. Sia l’Arsenale che i Giardini si possono raggiungere in vaporetto o con una lunga passeggiata (circa 30 minuti da Piazza San Marco) lungo Riva degli Schiavoni.

8. Murano

Murano è una delle isole più famose della laguna veneziana grazie al suo famoso vetro soffiato. Le fornaci infatti vennero spostate sull’isola nel 1295 a causa dei numerosi incendi che causavano, aggravati dal fatto che la maggior parte delle costruzioni veneziane fossero in legno, ma anche come tentativo della Serenissima di proteggere i segreti degli artigiani. Una volta raggiunta in vaporetto, bastano poche ore per girarla tutta a piedi. Alcune delle mete per i visitatori sono la Basilica dei Santi Maria e Donato o il Faro, opera fondamentale della vita veneziana. In origine era in legno e illuminato dalla luce di grandi fuochi riflessa da un gioco di specchi. Oggi è in marmo d’istria.

Inoltre è possibile visitare il Museo del Vetro di Murano.

Un’esperienza da non perdere è la dimostrazione della lavorazione del vetro nelle fornaci degli artigiani sparse per l’isola. Le dimostrazioni vengono fatte tutti i giorni e in genere durano circa 20 minuti. I mastri vetrai vi mostreranno come il vetro viene scaldato e lavorato fino a dar vita a forme spettacolari.

9. Ghetto

Il Ghetto di Venezia è una zona del sestiere Cannaregio che dal 1516 venne adibita alla residenza degli ebrei di Venezia. Il nome deriva dalla funzione originaria di questa zona. Infatti la parola “ghetto” veniva utilizzata almeno dal XIV secolo, quando quella parte della città ospitava le fonderie in cui venivano prodotte le bombarde. Ghettarestava peraffinare il metallo con la ghetta, ovvero il diossido di piombo. Nel 1500 però venne stabilito che tutti gli ebrei di Venezia dovessero vivere nella zona del Ghetto Nuovo, un’isola a cui si aveva accesso da due soli ponti che tutt’oggi mostrano i cardini dei cancelli che venivano chiusi la notte.

Con l’arrivo di Napoleone i cancelli vennero tolti, così come le discriminazioni nei confronti degli ebrei. Nel frattempo però la comunità ebraica si era consolidata ed erano sorte varie sinagoghe, rimaste intatte nel tempo e giunte fino a noi. Oggi gli ebrei veneziani non risiedono più in maggioranza nel ghetto ma è proprio da qui che poi questa parola ha assunto il significato per cui viene utilizzata in tutto i mondo.

Nel campo del Ghetto Novo potrete trovare il Museo Ebraico, diviso in due aree: la prima è dedicata alle festività ebraiche mentre la seconda alla storia degli ebrei veneziani. Si può scegliere di includere nel biglietto del museo anche la visita alle sinagoghe presenti nella zona, non riconoscibili dall’aspetto esterno degli edifici ma stupefacenti una volta entrati. Sempre tramite il Museo si può anche prenotare la visita guidata all’Antico Cimitero Ebraico. È usanza posare sulle tombe dei defunti non fiori, bensì un piccolo sasso.

10. Libreria dell’Acqua Alta

Cambiando un po’ il genere, la Libreria dell’Acqua Alta, pur non trovandosi esattamente vicino ai luoghi solitamente frequentati dai turisti, negli ultimi anni ha acquisito sempre più successo.

Ideata dal proprietario, Luigi Frizzo, circa 10 anni fa, è caratterizzata dal suo non sembrare affatto una libreria. All'interno infatti oltre agli scaffali troverete una gondola, una barchetta e una vasca da bagno, tutte straripanti di libri su Venezia ma anche fumetti, libri di avventura, classici della letteratura. Il motivo di questa scelta così particolare è semplice: in caso di acqua alta l’intera libreria si allaga. Per salvaguardare i libri allora sono state prese queste “misure alternative” che rendono questa libreria unica al mondo.

Se cercate un libro in particolare potete scegliere se tuffarvi in una ricerca autonoma o se farvi aiutare dal proprietario in quanto la collocazione dei libri segue una logica non molto definita. Ad una estremità della libreria potrete uscire in una specie di cortile interno, sormontato da un alto muro al di là del quale si può godere di una vista sul canale.

Come si può vedere il canale se il muro è così alto? Semplice: una scala costruita con vecchie edizioni di enciclopedie vi permetterà di arrampicarvi fin là sopra… ma forse la vista migliore è proprio la scala in sé!

Un numero di libri così elevato può comportare qualche rischio ma non vi preoccupate: in caso d’incendio potrete fuggire attraverso l’uscita di emergenza, una porta che si affaccia direttamente sul canale ed è corredata di poltroncina per godersi la vista. Un consiglio: se siete allergici ai gatti fate attenzione. Infatti nella libreria sarà facile trovare qualche micione che dorme sopra i libri o gironzola tra gli scaffali.

I musei di Venezia

Essendo una città d’arte Venezia offre moltissimi musei da visitare e un’informazione utile è che per i Musei Civici è possibile acquistare il Museum Pass, un biglietto cumulativo che costa 24 euro (prezzo intero) e permette un ingresso in ognuno dei musei civici. Ha validità di 6 mesi.

Peggy Guggenheim Collection

La Peggy Guggenheim Collection è un museo affacciato sul Canal Grande, situato nel Palazzo Venier dei Leoni. Ospita principalmente la collezione personale di Peggy Guggenheim, includendo opere di artisti quali Picasso, Dalì, Magritte, Pollock, Fontana, Vedova e molti altri. La Collezione è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

Il biglietto intero costa 15€ ma è soggetto a varie riduzioni che possono essere consultate sul sito.

Gallerie dell’Accademia

Le Gallerie dell’Accademia sono un museo statale che ospita moltissime opere di artisti tra i quali Tintoretto, Giorgione, Tiziano, Tiepolo e Veronese. Ospita anche sculture e disegni tra cui il famosissimo uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci (esposto solo in alcune occasioni). Le Gallerie si trovano ai piedi dell’omonimo ponte che offre una splendida vista sul Canal Grande.

L’ingresso è a pagamento:

  • Intero 15€
  • Ridotto 7,50€

Museo d’Arte Orientale

Attualmente ospitato all’interno di Ca’ Pesaro, in origine si trovava a Palazzo Vendramin Calergi. È una delle più importanti raccolte di oggetti del periodo Edo giapponese, alcuni dei quali, essendo più delicati, vengono esposti a rotazione o parzialmente. Per gli appassionati di arte orientale è sicuramente una tappa da non perdere, considerando anche lo splendido palazzo che gli fa da cornice.

Il costo del biglietto è:

  • Intero 10 euro
  • Ridotto 7,50 euro

Palazzo Grimani

Il palazzo prende il nome dal Doge Antonio Grimani. Interessanti sono le sale, distinte da particolarità come arazzi, stucchi o affreschi. Degno di nota è anche il cortile del palazzo, ispirato alle antiche domus romane e adornato da statue classiche. Il Palazzo ospita anche mostre temporanee e concerti, per questo motivo il costo del biglietto d’ingresso potrebbe subire variazioni.

Normalmente i prezzi sono questi:

  • Intero 5 euro
  • Ridotto 2,50 euro

Biblioteca Nazionale Marciana

Una delle più grandi biblioteche italiane e la più grande di Venezia, ha la sua sede nell’ex Palazzo della Zecca della Serenissima, vicino alla Basilica di San Marco. Ogni seconda domenica del mese la Biblioteca propone visite gratuite previa prenotazione ma anche normalmente si può avere accesso alle Sale monumentali oltre che al Palazzo della Libreria.

Museo Correr

Dal 1922 ha sede nell’Ala Napoleonica di Piazza San marco e in parte delle Procuratie Nuove il Museo Correr. Prende il nome da Teodoro Correr, un nobile veneziano appassionato d’arte, che nel corso di tutta la vita diede vita a questa raccolta vastissima divisa in varie collezioni. Alcuni dei percorsi sono le Stanze dell’Imperatrice Elisabetta, il Wunderkammer e le sale Neoclassiche e la Collezione Canoviana.

I biglietti al Museo Correr comprendono anche la visita al palazzo Ducale e la Biblioteca marciana e costano:

  • Intero 20 euro
  • Ridotto 13 euro

Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Come il Museo d’Arte orientale, all’interno di Ca’ pesaro si trova anche la Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Qui potrete trovare opere di autori come Klimt, Chagall, Kandinsky, Matisse e molti altri.

Tre sono le collezioni fisse ospitate nel palazzo ma vi sono anche molte mostre temporanee.

Palazzo Grassi

Insieme alla sede di Punta della Dogana, Palazzo Grassi (recentemente restaurato dall’architetto giapponese Tadao Ando) ospita mostre di arte contemporanea oltre che condividere con i visitatori la collezione di François Pinault. Vengono proposti anche vari eventi, molti dei quali hanno luogo nel Teatrino.

Palazzo Fortuny

Prende il suo nome dall’ultimo proprietario, di origini catalane. Le collezioni ospitate spaziano da pittura, scultura, teatro, fotografia, abiti e altro. Oltre alle collezioni in sé, le stesse aree espositive sono degne di nota, così come gli esterni del palazzo gotico.

I biglietti:

  • Intero 12 euro
  • Ridotto 10 euro

Scuola Grande di San Rocco

Si tratta di una confraternita di laici benestanti dediti ad opere benefiche. La confraternita crebbe velocemente, grazie anche alla venerazione dei cittadini nei confronti di san Rocco, tanto che decisero di edificare una nuova sede e farla decorare dal famoso artista Tintoretto.

Oggi ospita ancora più di 60 dipinti (non solo di Tintoretto ma anche di artisti come Giorgione o Tiziano) conservati nella loro sede originale all’interno delle splendide sale dell’edificio.

Ca’ d’Oro

L’edificio prende il nome dal fatto che in origine parte della facciata fosse ricoperta in oro e oggi ospita la Galleria Giorgio Franchetti. Il barone Giorgio Franchetti infatti, donò allo stato la sua collezione nel 1916, collezione che comprende mobili, dipinti, arazzi, sculture e molto altro. Lo stesso palazzo tardogotico vale una visita, con la corte interna pavimentata a mosaico in marmo antico realizzato dal barone in persona.

Museo Civico di Storia naturale

Con sede nel palazzo chiamato Fondaco dei Tedeschi, la collezione originaria appartenevano all’insieme della Raccolta Correr. Oggi sono lì raccolte vastissime collezioni zoologiche, botaniche, anatomiche, antropologiche e molto altro. Le visite sono pensate per coinvolgere lo spettatore e sono supportate dall’ausilio delle audioguide, dette Audiopen.

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