Carnevale veneziano: tutto quello che c'è da sapere

Pubblicato da flag-it Oriana D'Arco — 5 anni fa

Blog: Di tutto un po'!
Tags: flag-it Blog Erasmus Venezia, Venezia, Italia

Chi di voi almeno una volta nella vita non ha mai sentito parlare del Carnevale veneziano?

Quante volte vi sarete chiesti cosa si nasconde dietro quell’antica tradizione di maschere e costumi che durante i festeggiamenti invadono le strade della città?

Beh, siete proprio nel posto giusto: continuate a leggere e scoprirete tutto quello che c’è da sapere sul Carnevale veneziano.

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Iniziamo con “Buongiorno Siora Maschera”, il saluto tradizionale che le persone si rivolgevano durante il periodo del Carnevale veneziano.

Indossando le maschere avevano l’opportunità di nascondere la propria identità: non esistevano classi sociali, non esistevano distinzioni, ma solo musiche e festeggiamenti sfrenati.

Anche la stessa città di Venezia in quei giorni cambia volto, indossando il suo costume più bello, quello fatto di divertimento, tradizione e spettacolo.

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Storia del Carnevale di Venezia

Sebbene la forma dei festeggiamenti che noi conosciamo del Carnevale di Venezia venga ricondotta al ‘900, le sue origini sono molto ma molto più antiche.

La storia del Carnevale veneziano si collega a due antiche feste, una di origine greca l’altra di origine romana. Nel corso degli anni, queste sono state adattate alla voglia di promuovere il Carnevale come occasione ideale per l’intera popolazione, e soprattutto per i ceti più umili, di vivere dei giorni di spensieratezza, lontani dagli stereotipi sociali.

Infatti, la parola Carnevale nella storia di Venezia fu utilizzata per la prima volta parlando proprio di divertimenti pubblici per i cittadini, in un documento del doge Vitale Falier del 1094.

Nel corso dei secoli, i festeggiamenti hanno subito delle trasformazioni. Alcune annate sono passate alla storia come tra le più belle, mentre altre hanno assistito a un vero e proprio declino. In effetti, le celebrazioni sono state interrotte durante l’occupazione napoleonica, quando era alto il timore di ribellioni popolari.

Dal 1979 il Carnevale veneziano conquista di nuovo la scena grazie all’impegno del popolo e all’appoggio di alcune istituzioni, che insieme hanno rimesso in piedi uno spettacolo come quello cui oggi assistiamo.

Grazie al successo ottenuto con i festeggiamenti in occasione del Carnevale, Venezia è diventata nel tempo la città della maschera e del piacere, soprattutto in questi giorni.

Si è fatta spazio nello scenario mondiale e forse è anche grazie a questo se oggi gode di un successo intramontabile tra i viaggiatori di tutto il mondo.

I turisti riempiono le strade di Venezia, la magica città sull'acqua in tutti i periodi dell’anno, ma durante il Carnevale si raggiunge il picco negli ultimi dieci giorni di festeggiamenti, considerati tra i migliori festeggiamenti del Carnevale nel mondo.

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Programma

Il programma del Carnevale veneziano prevede l’inizio dei festeggiamenti in anticipo rispetto alla data del Martedì grasso.

Le danze si aprono con la Festa veneziana sull’acqua nel Canale di Cannaregio. In un mix di colori e intrattenimento, si fa spazio un corteo di imbarcazioni veneziane. Al termine ci si concede una sosta agli stand gastronomici, dove è possibile gustare i prodotti tipici del Carnevale veneziano… ma tranquilli, di questo vi parlerò nei prossimi paragrafi!

Tra gli eventi da non perdere, c’è il famoso Volo dell’angelo di Venezia. È uno dei più attesi del Carnevale, che si tiene in Piazza San Marco e che determina l’inizio ufficiale dei festeggiamenti. Una scena spettacolare, che vede la Maria (vincitrice del concorso di bellezza delle ‘Marie’ del Carnevale dell’anno precedente) salire sul campanile di San Marco e abbandonarsi in un volo emozionante che termina proprio al centro della piazza.

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Se vi piace questo genere di spettacoli e le sensazioni che trasmette, non perdetevi il Volo dell’Aquila che si tiene sempre in Piazza San Marco; a lanciarsi dal campanile però questa volta è un personaggio famoso a sorpresa.

Sempre restando in tema di voli, c’è poi quello che i veneziani chiamano “svolo”, che sancisce invece la chiusura dei festeggiamenti e consiste nella calata del telo raffigurante il leone di San Marco.

Vi consiglio di assistere anche a La festa delle Marie, corteo di fanciulle che sfilano per le strade della città indossando costumi tradizionali veneziani. Quale occasione migliore per partecipare ad una delle tradizioni più antiche della città!

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Non mancate infine al concorso delle maschere del Carnevale veneziano. Le maschere sfilano per tutto il giorno sotto gli occhi del pubblico, che decreterà poi chi potrà accedere alla finalissima del contest. Saranno così elette le due maschere vincitrici: la maschera più bella in assoluto e la maschera più a tema con il soggetto del Carnevale scelto di anno in anno.

Maschere veneziane

Ma qual è il significato delle maschere veneziane?

Come già anticipato, fin dalle origini la maschera permetteva ai cittadini l’illusione di nascondere la propria identità anche solo per un giorno, annullando qualsiasi distinzione sociale.

Già dal 1200 si producevano maschere artigianali di tutti i tipi: nasceva così una nuova classe di lavoratori, riconosciuta come “mascareri”, che ha dato il via alla produzione di ornamenti a volte anche piuttosto costosi.

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Le maschere puntano al mistero, all’eleganza, ma ogni maschera ha una propria storia poiché nata per uno specifico utilizzo.

Esistono due maggiori tipologie delle famose maschere del Carnevale veneziano, quelle legate strettamente alla tradizione e quelle di carattere teatrale.

Vediamo insieme quali sono le più conosciute.

Le maschere tipiche del Carnevale di Venezia risalgono alla tradizione del passato. Tra i costumi veneziani del ‘700 il più tradizionale è forse quello della dama veneziana, un abito con gonna lunga effetto ampio, impreziosito da vari dettagli ricamati a mano, di solito accompagnato da un mantello e un copricapo abbinati.

Tra i più gettonati, c’è la regina di cuori del Carnevale veneziano, pensato in diversi stili, abito rosso e nero con gonna lunga o corta e per tutte le età.

Uno dei travestimenti più comuni e più antico è sicuramente quello della Bauta, la cui maschera è detta anche “larva”. Si tratta di una semplice maschera bianca, con lineamenti marcati capace di coprire tutto il viso al punto da garantire l’anonimato più assoluto e per questo indossata sia da uomini che da donne. Il travestimento si completa indossando anche un cappello a tricorno nero e un mantello scuro, detto tabarro.

La Moretta era invece il costume preferito in assoluto dalle donne. Una piccola maschera ovale, solitamente in velluto scuro, da indossare con un cappello e abiti eleganti e raffinati. La caratteristica principale di questo travestimento di origini francesi era il silenzio. Conosciuto perciò anche come il “travestimento muto” (perché la maschera si portava tenendo in bocca un bottoncino nero da stringere con i denti) permetteva l’assoluto anonimato alle donne che la indossavano e che durante il Carnevale si lasciavano andare a qualsiasi tipo di libertà.

Tra i vestiti del Carnevale di Venezia troviamo anche quello del medico della peste. Anche se non si tratta proprio della tipica maschera carnevalesca, è ancora molto in voga come travestimento. Ideata in principio durante il periodo della peste a Venezia indossata da un medico per evitare il contagio, la maschera è accompagnata da una veste di lino o di tela che arriva a coprire i piedi, mentre per mani e testa sono previsti guanti e cappello. La particolarità sta nel becco, che in passato conteneva erbe profumate e una spugna bagnata nell’aceto nel tentativo di purificare l’aria respirata.

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Successive sono invece le maschere legate alla Commedia dell’Arte.

Tra i costumi del Carnevale veneziano, non possono non essere menzionati:

  • Arlecchino e Brighella: entrambi di origine bergamasca, ma parte del Carnevale veneziano perché secondo la tradizione lavoravano come servi in città. Queste sono le due maschere che danno vita alla commedia: Brighella abile e furbo indossa un abito bianco a righe orizzontali, Arlecchino sciocco ma pieno di buonsenso veste invece un abito creato con toppe di diversi colori.

  • Pantalone e dottor Balanzone: perfetti per il Carnevale, due personaggi buffi. Pantalone, maschera veneziana per eccellenza, in abito rosso con mantello nero, si innamora solo di donne che continuano a prendersi gioco di lui. Il dottor Balanzone, in abito nero con calzamaglia e collare bianco a balze, rappresenta colui che crede di sapere tutto ma in realtà… indovinate un po’!

  • Rosaura e Colombina: la prima, figlia di Pantalone, rappresentata in abito blu ricco di fiocchi e con ventaglio rosa, con una maschera che copre il viso, adora chiacchierare con la sua cameriera Colombina, furba e sempre pronta a dare consigli alla sua padrona.

In questa atmosfera di tradizione e di folklore, ma soprattutto di festeggiamenti, il Carnevale di Venezia pensa anche ai bambini.

Tra i travestimenti più comuni, troviamo i costumi della marinaretta, delle pagliaccetta, della principessa delle nevi e della bucaniera o anche dell’artista di strada, adatto sia a maschi che a femmine, perché esiste un’ampia varietà di questo genere.

Curiosità: se avete intenzione di partecipare al Carnevale veneziano e non avete una maschera, niente paura, in tutto il centro storico di Venezia troverete ragazzi del liceo artistico disposti a truccarvi il viso per partecipare a questo fantastico evento.

Cosa si mangia al Carnevale di Venezia

Adesso, dopo esservi immersi nella tradizione veneziana dei festeggiamenti del Carnevale e aver indossato la vostra maschera preferita, sicuramente vi starete chiedendo cosa si mangia al Carnevale di Venezia.

È vero che “a Carnevale ogni scherzo vale”, ma in Italia quando si parla di cibo non si scherza mai!

Ebbene sì, il Carnevale veneziano è anche tradizione culinaria.

Già in passato in questo periodo si vendevano frutti di stagione, spezie e, considerate le buone rotte commerciali di Venezia, anche prodotti tipici di paesi lontani, soprattutto orientali.

Oggi la tradizione potrebbe definirsi maggiormente dolciaria, perché è in questo periodo dell’anno che le pasticcerie fanno a gara per riempire le proprie vetrine di frittelle, galani e castagnole.

Le frittelle: in dialetto dette anche “fritole”, sono il dolce tradizionale per eccellenza, ricetta tramandata di padre in figlio.

Fatte di ingredienti semplici (uova, farina e zucchero), dopo aver ottenuto una pastella vengono fritte e, una volta pronte, cosparse di zucchero e servite.

Le frittelle veneziane per eccellenza nell’impasto contengono anche l’uvetta o per chi preferisce non pensare alle calorie e gustarle in tutte le varianti esistono anche le frittelle ripiene di crema, marmellata, miele, nutella… per tutti i gusti!

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Le castagnole sono una versione mini delle frittelle: più piccole e dorate, hanno un impasto più consistente delle prime.

Se non volete perdervi proprio niente, vale la pena assaggiare anche queste!

I galani, così chiamati in dialetto veneziano, sono un dolce tipico del Carnevale.

Di origini ancora più antiche, poiché risalenti all’epoca dei romani, è un dolce diffuso in tutta Italia seppur in diverse varianti e chiamato con nomi diversi: chiacchiere, bugie, sossole, crostoli, risole, e così via, potrei continuare ancora per molto credetemi!

Sono sfoglie di pasta a base di uova, farina, burro e zucchero, che vengono tagliate e poi fritte nell’olio bollente e a fine cottura ricoperte di zucchero a velo. I galani veneziani, molto sottili e friabili, si distinguono per la forma in cui vengono tagliati, che ricorda molto quella di un fiocco.

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Curiosità sul Carnevale di Venezia

Carnevale veneziano di Annecy

Città della Francia sudorientale, Annecy è conosciuta anche come la Venezia delle Alpi, poiché il suo centro storico è attraversato da numerosi canali.

Il weekend del Carnevale veneziano di Annecy è celebrato alla fine dell’inverno: le maschere sfilano per le strade della città, si riuniscono sui palchi, restano in posa e centinaia di fotografi accorrono per immortalare i momenti migliori e la fantasia di colori dei costumi indossati.

Anche qui, il travestimento garantisce l’anonimato. Nessuno sa chi si nasconda dietro queste maschere e i costumi lasciano adulti e bambini rapiti dalla curiosità e dal fascino di quest’atmosfera.

Se siete curiosi di scoprire qualche curiosità in più su questa città, vi consiglio di leggere questa esperienza Erasmus ad Annecy.

Informazioni utili per partecipare ai festeggiamenti del Carnevale veneziano

Quando: per le date del Carnevale veneziano controllate la cadenza annuale della festività secondo il calendario cristiano.

Qui lascio le date del Carnevale veneziano 2019: 15 febbraio - 5 marzo.

Dove: centro storico di Venezia, soprattutto Piazza San Marco.

Prezzo: la grande festa del Carnevale è aperta al pubblico e quindi gratuita.

Feste private, cene, spettacoli teatrali sono invece a pagamento. Ad esempio, tra i tanti, l’atteso ballo in maschera del Carnevale di Venezia o la classica cena di gala del Carnevale di Venezia.

Musica, clima barocco, location suggestiva, tutto questo per vivere un’esperienza da sogno.

Come arrivarci: visto il notevole flusso di turisti che spinti dalla curiosità partono da tutto il mondo, consiglio di raggiungere la città in treno o in autobus.

Agli indecisi ricordo che quest’esperienza permetterà di fare un tuffo nel passato, visitare una città romantica e suggestiva come Venezia e di divertirsi prendendo parte ai tanti eventi in programma, proprio come raccontato in questa esperienza a Venezia.

Provate a dare un’occhiata alle immagini del Carnevale di Venezia del 2018… non riuscirete a resistere alla tentazione!

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