Isole Azzorre
Prima di tutto dobbiamo sapere che l'arcipelago delle Azzorre è costituito da nove isole, situate nel centro dell'Atlantico, con una superficie totale di 2322km quadrati. Dista 1408km da Lisbona e 3910 da New York. Fa parte dell'insieme vulcanico della Macaronesia, del quale fanno parte anche Madera e le Canarie, e con le quali condivide numerose caratteristiche, si trovano a una latitudine molto più settentrionale ( a 1100 km a nord di Madeira), per cui il clima è molto più umido e piovoso rispetto alle citate; la corrente del Golfo del Messico addolcisce le temperature.
L'offerta turistica delle Azzorre si concentra fondamentalmente su una natura salvaguardata, senza artificialità, e un territorio non molto popolato e, per di più, in insuperabili condizioni per applicare le proposte di sviluppo sostenibile. Altri valori da tenere in considerazione sono la risaputa ruralità e, a seguito della violenta migrazione verso il Nord America e l'Europa (seconda metà del XX secolo), le basse densità di popolazione, che garantiscono un alto livello di sicurezza e un ambiente molto tranquillo. Se a tutto questo sommiamo l'amabilità del trattamento, la situazione non può essere più favorevole per il turista.
Popolarmente si dice che le Isole Azzorre erano il segreto meglio conservato d'Europa.
A differenza di Madera e delle Canarie, dove il turismo e la urbanizzazione hanno notevolmente danneggiato il paesaggio costiero, modificando le strutture economiche e sovraccaricandone le funzioni, nelle Azzorre il panorama è molto diverso.
Qui non si ha potuto optare per l'attrattività delle spiaggie alle moltitudini, per altro scarse, né garantire un clima soleggiato. Queste limitazioni, solo apparentemente, hanno canalizzato l'offerta e gli sforzi dell'amministrazione verso il versante dell'ecologia nel miglior senso della parola.
- In un luogo di pesca e caccia, avvistamento di uccelli e balene.
- Invece di sole, spiaggia e grandi complessi alberghieri; turismo verde, trekking, piccoli hotel e alloggi rurali.
- Contro la globalizzazione, il consumo della cultura light, la irruzione delle multinazionali, le discoteche e i rumori.
Nelle Azzorre, almeno per adesso, perdurano i modi di vita tradizionali, la pace e la calma. All'arcipelago, che sembra aver evitato la fase del turismo depredatore e riservato intatte le sue risorse naturali, è arrivato il momento di ricevere i viaggiatori più sensibili e sensibili a un nuovo modo di fare turismo.
Come arrivare
La distanza tra il continente e l'arcipelago fa in modo che l'unica forma per arrivare sia in aereo. Il viaggio è di due ore da Lisbona o Oporto e Ponta Delgada (San Michele), dove si trova l'aeroporto internazionale più vicino e meglio connesso, e 2 ore e 45 minuti se partiamo da Madrid.
I voli più economici li troviamo su Internet nelle ultime ore del giorno; tuttavia, quello che risparmiamo dal volo lo spenderemo passando una notte in più in hotel. Le compagnie aeree sono SATA Internacional e TAP Air.
Dal 2004 ha cominciato a funzionare una linea giornaliera regolare che unisce Barajas a Ponta Delgada, che facilita e riduce i costi di spostamento alle Azzorre, visto che non è necessario fare scalo a Oporto o Lisbona. Le agenzie di viaggio offrono pacchetti turistici, propri o elaborati per più lussi.
Trasferimento dall'aeroporto
Se viaggiamo con agenzia, il trasporto dall'aeroporto all'hotel è incluso. In caso contrario, e salvo che la sistemazione di trovi molto distante dall'aeroporto o che lo stesso giorno dell'arrivo si pensi di utilizzare l'auto per girare l'isola, non conviene affittare ancora una macchina, se non utilizzare un taxi.
Come risparmiare se sei giovane o studente
Con la scheda giovani si ottengono sconti nei musei e nei monumenti, e con la scheda internazionale studente (ISIC), sui trasporti, festival; in più come assicurazione di viaggio. Per ottenerlo ci si deve rivolgere al TIVE o al rispettivo servizio in ciascuna comunità autonoma, in particolare è necessario avere meno di 30 anni ed essere immatricolato in un centro educativo ufficiale.
Sulle isole, qualsiasi membro dell'UE tra i 16 e i 26 anni, può rivolgersi ai centri informativi giovanili o agenzie di viaggio e ottenere una scheda, il "cartao Inter Joven", sovvenzionato dal governo regionale, con la quale si possono ottenere sconti nei trasporti per il mare: costa sui 50 euro e ha validità dal 15 luglio al 30 settembre.
Se optate per gli alberghi, conviene portare dalla Spagna il carnet internazionale degli alberghi, con validità di un anno e senza limite di età, però più economico per i minori di 29 anni.
Ora ufficiale
In funzione della distanza dal meridiano di Greenwich e della posizione all'ovest, le Azzorre hanno un fuso orario diverso dalla Spagna, due ore di meno. È un dato da tenere in considerazione al momento del trasferimento, nel viaggio di andata, seguendo lo stesso senso del sole guadagneremo tempo, e al ritorno lo perderemo.
Clima, cosa portarsi
Gli abitanti delle Azzorre sono soliti dire che nelle isole si succedono le quattro stagioni ogni giorni o per tutto l'anno. Prescindendo dalla verità o meno del detto, è meglio considerare che l'estate è abbastanza umido, e che fino a luglio, le giornate sono coperte e la pioggia è una presenza costante. Il periodo estivo di solito inizia con un certo ritardo rispetto al continente, però si prolunga fino all'inoltrato ottobre, che corrisponde al periodo in cui l'acqua è più calda.
Altra caratteristica della stagione, avendo la stessa temperatura, mare e aria, è la formazione di nuvole statiche, che durante la giornata possono scaricarsi nelle zone più alte, o di nebbia che ugualmente finisce per inzupparci, risultato abbastanza abituale per la pioggia molto fina. Il fronte delle piogge arrivano da lontano, e apportano acqua a tutta l'isola quasi ugualmente. Tuttavia, la nuvolosità per condensazione è molto più mutevole e colpisce soprattutto le zone di montagna. A volte basta percorrere un paio di chilometri, o aspettare alcuni minuti, perché il panorama cambi all'improvviso.
In quanto all'inverno, in generale è abbastanza secco ma con frequenti temporali atlantici molto forti che provocano onde altissime. Il forte vento batte con forza costante sulla parte nord dell'isola.
La calda corrente del Golfo del Messico mitiga un po' il clima. La media è di 13º C durante il mese più freddo e 23º C nel mese più caldo. Quella del mare va dai 17º C ai 24º C.
Come molti di voi già sapranno qualcosa al riguardo del clima che c'è sulle isole Azzorre. Vorrei spiegarvi una cosa curiosa.
Nel 1893 venne installato il primo cavo telegrafico sottomarino che collegava Carcavelos, spiaggia che si trova nei dintorni di Lisbona, a Ponta Delgada e Horta. Questo cavo facilitò molte cose, fra cui: le previsioni meteorologiche in Europa. A partire da questo momento si iniziò a parlare del famoso anticiclone delle Azzorre che, quando si espande a ovest, porta con sé un buon tempo. Tuttavia, quest'area di alta pressione, si comporta in modo diverso sulle isole Azzorre. Prima di andare a fare un viaggio in questa zona bisogna dunque familiarizzare un po' con il suo modello meteorologico.
Potete ricavare informazioni, oltre che dai mezzi di comunicazione come i periodici, la televisione e la radio (con le loro previsioni), anche consultando internet.
L'isola è continuamente sottoposta a cambi climatici e a fenomeni atmosferici differenti da quelli che si possono trovare nel resto del continente. Questi ultimi sono propiziati dalla condensazione. Quando avvengono, solitamente gli abitanti dell'isola usano la tecnica del passaparola chiamando i bar, i ristoranti o i tassisti.
Come andare equipaggiati
Lo strano clima obbliga i turisti a mettere in valigia - anche durante la stagione estiva - vestiti che proteggano dal freddo e dalla pioggia (maglioni leggeri, impermeabili in tela cerata, ombrelli). Il freddo non è così pungente ma, il vento fa scendere notevolmente la temperatura. Se volete fare delle escursioni o scendere a visitare qualche grotta, dovete pensare che tipo di equipaggiamento vi servirà. Portatevi dietro cose sportive e comode, inoltre non dimenticatevi gli scarponcini da montagna, meglio de impermeabili o con Gore-Tex.
Costume da bagno, asciugamano e infradito saranno imprescindibili se volete farvi un giro alle terme artificiali o a quelle naturali che ci sono sull'isola. Inoltre, per gli appassionati dei giri in bici, consiglio di non dimenticare un paio di pantaloncini comodi.
Vi conviene portare anche l'occorrente per fare fotografie. Tuttavia i più sbadati potranno trovare tutte queste cose nei maggiori centri urbani.
Mappe e tragitti
Ognuna delle isole dispone di un ufficio turistico in cui sarà possibile prenotare una guida che viene offerta dalla regione. Insieme alla guida vi daranno anche una mappa. È anche possibile comprare la mappa prima in modo tale da pianificare l'intero viaggio in modo più dettagliato.
Lungo i sentieri potrete vedere varie mappe che sono state poste dall'Istituto Geografico dell'Esercito in scala 1: 25000 o dall'Istituto Geografico Nazionale in scala 1:50000.
Potrete anche percorrere questi sentieri individualmente, vi verranno date le fotocopie delle mappe presso la dogana di Ponta Delgada.
Come muoversi fra le isole una volta arrivati
In aereo
È un'opzione molto cara; l'unica compagnia che vola alle isole Azzorre è la compagnia aerea SATA. Collega le nove isole e, è così costosa perché mette in collegamento anche le isole meno popolate durante tutto l'anno. In estate, i voli sono molti di più ma, allo stesso tempo, sono sempre pieni. Conviene prenotare un volo in anticipo. Andata e ritorno da un'isola all'altra avvengono nell'arco di una giornata e, non ci sono offerte su questi voli. Solamente a coloro che hanno viaggiato da Oporto o da Lisbona con la compagnia aerea SATA verrà applicato un piccolo sconto (del 20 %). Hanno diritto ad alcuni sconti anche i possessori della carta giovani e, per chi si sposta in almeno tre isole differenti (questi sconti non sono accumulabili fra loro).
Uno spostamento da un'isola all'altra con l'aereo può costare più di 300 euro, indipendentemente dalla distanza percorsa. Gli stessi abitanti delle isole Azzorre si lamentano dei prezzi esorbitanti e preferiscono viaggiare verso il continente piuttosto nelle isole limitrofe (dato che risulta essere l'opzione più economica). La realtà è che, spesso, gli abitanti viaggiano prima verso destinazioni come Canada, Brasile o Germania e, solo successivamente vedono l'intero loro arcipelago.
In aeroporto si deve fare il check-in per le valige e bisogna arrivare con un'ora di anticipo. Se avete solo bagagli a mano, è sufficiente arrivare circa mezz'oretta prima della partenza del volo.
Nave
È molto interessante perché potrete godervi il bellissimo paesaggio; inoltre, è un'opzione molto più economica rispetto all'aereo. Le isole Azzorre si dividono in tre gruppi:
- Il gruppo orientale: con le isole di San Miguel e Santa María
- Il gruppo centrale: con le isole di Terceira, Graciosa, Isla do Faial, do Pico y Sao Jorge
- Il gruppo occidentale: con le isole das Flores y la isla Do Corvo
Questa barca è usata principalmente per spostarsi tra le isole centrali, ma è più lenta, tranne che per i tragitti Horta-Pico, Horta-Sao Jorge o Flores-Corvo e viceversa.
In estate aumentano considerevolmente i sevizi, mentre in inverno possono arrivare ad essere sospesi per le mareggiate.
Autobus
Gli autobus di linea non sono affatto utili per ciò che può interessare ai visitatori. Alla carenza di servizi, bisogna aggiungere la lentezza degli spostamenti, con molte fermate in ogni centro abitato, oltre al fatto che i veicoli sono abbastanza antichi.
Nelle isole meno popolate, gli autobus possono arrivare a passare una o due volte al giorno e, inoltre, di solito non fanno percorsi circolari o di andata e ritorno.
Solo a Sao Miguel, che vanta 14 linee diverse di autobus, il servizio può essere utile per spostarsi tra i paesini e la capitale. Alla luce di ciò, e per chi visita un'isola per un solo giorno, l'opzione migliore è il taxi, soprattutto se si raggruppano quattro o sei persone.
Taxi
I tassisti, quasi tutti al volante di una Mercedes o simili, di solito sono delle ottime guide, vanno a colpo sicuro verso i luoghi di maggiore interesse e programmano vari itinerari in base ai gusti dei viaggiatori. Le tariffe sono regolamentate in tutto l'arcipelago e si aggirano, con l'aumento dei prezzi dei combustibili derivati dal petrolio, sui 15 euro all'ora.
Noleggio auto
Per chi soggiornerà per più di un giorno in una delle isole e vuole percorrerla con calma, consigliamo di scegliere di noleggiare un'auto, infatti dal secondo o terzo giorno si hanno anche degli sconti notevoli. Si può scegliere di pagare, ad esempio, con una tariffa giornaliera. Nel caso dei tragitti più corti, invece, è meglio l'opzione di pagamento in base ai chilometri percorsi più una tassa fissa, che è meno della tariffa giornaliera standard. I modelli più economici di solito costano circa 35-45 euro al al giorno, in base alle compagnie, con l'IVA e l'assicurazione obbligatoria inclusi.
Per noleggiare una macchina basta avere più di 21 anni, dimostrare di avere la patente in regola e da più di un anno, la Carta d'identità e una carta di credito per la caparra, che di solito è di circa 600 euro. L'assicurazione base è sufficiente viste le condizioni delle isole.
Ci sono molte imprese di noleggio di veicoli senza conducente, ma solo in una si trova in tutte e nove le isole: si chiama Ilha Verde e i prezzi sono elevati. Il noleggio in aeroporto ha un sovrapprezzo che di solito supera il costo richiesto dal taxi per raggiungere il centro. Le piccole compagnie locali, non sempre presenti negli aeroporti, normalmente presentano delle buone offerte per hotel e tour guidati per attirare la clientela.
Moto e bici
In qualche isola c'è anche la possibilità di noleggiare una moto o, per fare un po' di sport o coprire tragitti urbani e percorsi più corti, una bicicletta.
Strade
Nelle Azzorre quasi non ci sono le superstrade (l'unica è la circonvallazione urbana a Sao Miguel), o vie di rapida comunicazione (solo da Ponta Delgada a Ribeira Grande, alcuni tratti verso Vila Nova do Campo e da Praia da Victoria a Angra), quindi il conducente può dimenticarsi della velocità e della fretta. Lo stile di vita isolano e la mancanza di città genera la calma e la tranquillità, cosa che si rispecchia in un indice di incidenti molto minore rispetto al Portogallo continentale, vista la mancanza di aggressività alla guida e il rispetto scrupoloso dei semafori e degli attraversamenti pedonali.
Visto il carattere montagnoso delle isole e il fatto che la maggior parte delle strade scorrono accanto all'oceano, ci sono moltissime curve, ad eccezione di alcuni settori più alti e delle piattaforme costiere. Così, bisogna armarsi della pazienza e della gentilezza tipiche delle Azzorre e godersi il paesaggio quando capita di trovarsi a dover andare dietro ad un trattore, un furgone o un camion per qualche chilometro, rassegnandosi con pazienza al lastricato, ai dossi, alle doppie file e all'attraversamento delle mucche che vanno al pascolo.
I nativi generalmente si fermano in mezzo ai paesini a chiacchierare o per fare qualche consegna o sbrigare qualche faccenda amministrativa, quando le strade sono momentaneamente ostruite. Non segnalano nemmeno molto bene i lavori, ma di solito sono molto gentili nel cedere il passo ai forestieri.
Per quanto riguarda le condizioni della rete stradale, bisogna dire che lasciano un po' a desiderare; in alcune isole, inoltre, ci sono stati danni provocati dagli ultimi terremoti. Questa realtà si verifica principalmente nelle zone meno popolate o di montagna, anche se ci sono eccezioni in alcune isole.
I nativi si lamentano, giustamente, del fatto che si sistemino prima le strade usate dai turisti che quelle dei centri abitati. Bisogna considerare la conformazione scoscesa delle isole, come Sao Jorge o Das Flores, con delle pendenze che, se non si usano le marce basse, possono far bruciare i freni e arrivare perfino a fondere il motore dei veicoli a scarsa potenza.
Il limite di velocità è di 50 km/h nelle città e nelle strade urbane e 90 km/h nelle altre strade. Infine, meglio precisare che la media raggiungibile (km/h) è abbastanza bassa. Conviene pianificare in anticipo le escursioni e considerando un lasso di tempo adeguato per tornare prima che si faccia buio.
I distributori di benzina sono scarsi, ma sufficienti per le corte distanze delle isole, infatti con il serbatoio pieno si possono percorrere e ritornare al punto di partenza. Le stazioni di servizio chiudono a mezzanotte. La benzina è un po' più economica rispetto alla Spagna, anche se la benzina senza piombo è più cara, quindi se scegliete di noleggiare un'auto conviene scegliere un veicolo a diesel.
Alloggio
Ad oggi, l'offerta di alloggi non è troppo alta nelle Isole Azzorre, di conseguenza non c'è troppa concorrenza e i prezzi sono abbastanza elevati (soprattutto rispetto a Madeira o al Portogallo continentale), soprattutto in alta stagione. Per questo di solito è più conveniente, se si desiderano i servizi di un hotel, acquistare in un'agenzia un pacchetto che comprenda anche il volo, dato che è difficile trovare offerte via internet nelle Azzorre o i voli low cost tipici delle destinazioni più gettonate. Gli alloggi, rispetto al Portogallo continentale, sono più cari in rapporto alle strutture e ai servizi che prestano.
Con tutte le limitazioni proprie della posizione periferica, il turismo rurale è una buona scelta per chi vuole conoscere la vita di campagna o delle tenute agricole, godendosi la quiete; in questo caso le tariffe sono simili a quelle del resto del paese.
Negli uffici di informazioni per i turisti, si può anche avere la lista delle case private che affittano delle stanze con prezzi generalmente ragionevoli, ostelli e campeggi, poi, sono le soluzioni più economiche.
Hotel
Una serie di catene come Bensaude Turismo, Investaçor, Asta Atlantida, Plátano e NSL gestiscono la maggior part degli alloggi in hotel. Nella fascia di hotel a 3 o 4 stelle è meglio fare una ricerca in anticipo dato che tra questi ci sono edifici moderni o rimodernati, ma anche edifici vecchi che non giustificano in nessun caso l'alto prezzo. E per tutti gli alloggi succede la stessa cosa: si può trovare l'eccellenza e qualche piacevole sorpresa, o la possibilità di trovarsi con delle strutture molto vecchie e carenti.
Aloggio rurale
L'offerta portoghese in questo settore sembra classificata.
- Turismo de Habitaçao: generalmente composto da vecchie case padronali e casolari rustici decorati con mobili d'epoca e circondati dai giardini.
- Turismo rural: con un ampio ventaglio di abitazioni rustiche e di prezzi.
- Agroturismo: con tenute o case di campagna in un'azienda agricola.
- Apartamentos turísticos: che dispongono di salone e cucina.
- Casas de Campo: che in teoria sono le più semplici ed economiche.
Si possono ottenere informazioni dettagliate sulle case delle Azzorre presso la "Associaçao de Turismo em Espaço Rural".
Stanze in case di privati
È una modalità molto diffusa e non eccessivamente cara, soprattutto in stagioni con alta presenza di turisti nei nuclei rurali e nei villaggi. Negli uffici del turismo offrono la lista delle case e degli alloggi privati registrati ufficialmente. Ma ce ne sono molti altri che affittano delle stanze per conto proprio, in portoghese si chiamano “alugan-se qartos”. Per quanto riguarda questo tipo di alloggi, le condizioni e i prezzi da pagare cambiano moltissimo, tanto che qualcuna può arrivare ad avere, in estate, lo stesso prezzo di una residence, quindi, per evitare qualche delusione, il consiglio è quello di visitare le strutture prima di dare la conferma o, se non fosse possibile, almeno consultare prima gli uffici per il turismo.
Stare con le famiglie locali può essere un'esperienza molto piacevole per conoscere il loro stile di vita, ma è evidente che si perde in intimità, a meno che le camere non siano separate dalla casa. Quest'ultima soluzione, in genere è la regola per gli alloggi, infatti in certi casi si ha a disposizione anche una cucina comune per gli ospiti.
Campeggio
I campeggi di solito si trovano immersi nella natura in luoghi di incredibile bellezza e, molto spesso, in prossimità delle piscine naturali e delle spiagge. Potremmo trovarci con la sorpresa che queste zone recintate, con un'organizzazione accettabile, siano gratuite. I Comuni promuovono questa iniziativa per attirare i turisti in zone poco visitate, in modo che poi possano diffondere il nome del posto, animare la vita locale e movimentare il consumo.
Ostelli della gioventù (Pousadas de juventude)
Gli ostelli esistono solo nell'isola di San Miguel, con un'ottima posizione nella capitale e a Terceira, accanto l mare, in entrambi i casi con delle strutture invidiabili. Tuttavia, in estate è probabile che siano stracolmi di gruppi di giovani che hanno prenotato in anticipo.
Centri benessere
È un'offerta praticamente inesistente, che oscilla tra lo stile tradizionale (come nel caso delle Terme di Carapacho a Graciosa) e i progetti più moderni che gli hotel cercano di realizzare.
Gastronomia
Le misure prese in termini di protezione delle specie, fanno sì che sia sempre più difficile, e caro, provare i frutti di mare come il "cavaco" una specie di gambero senza chele dal sapore delizioso. Tuttavia, la prelibatezza più famosa dell'arcipelago è la famosa "lapa" (patella) in certi posti addirittura scomparsa, che si prepara con riso e grigliata con una salsa di aglio e prezzemolo o con il "molho Alfonso" (una salsa a base di peperone, olio, aglio). Per chiudere il cerchio la "craca" (balani), una prelibatezza racchiusa all'interno di una conchiglia calcarea a forma di piccolo vulcano. Sono molto apprezzati anche i gamberi e i granchi.
Si può assaporare un'immensa varietà di pesci: piatti, di roccia, d'altura, pesce azzurro, varie specie di tonnati, gli squali... tra i più tipici ci sono il grongo, il barracuda, il pesce balestra, le acciughe, il pesce occhione, il potassolo, alcune specie della famiglia degli sgombri, il pesce ricciola, la murena, pesci della famiglia sparidae. Poi, meno conosciuti, ci sono la mostella, il pesce pappagallo o una specie della famiglia labridae. Dai fiumi e dalle lagune si pescano trote e carpe e, come nel resto del Portogallo e molto apprezzato il polipo alla brace o cucinati "Vinho do Cheiro".
Per quanto riguarda la carne, c'è un insaccato tipico, la "linguiça", che si trova nella maggior parte delle isole, come la "morcela casera" (altro insaccato) servita con "inhame" un tubero africano equivalente alla patata, ma più dolce. I famosi "cocidos de as Furnas" degli stufati preparati con il calore della terra con un processo molto lento, questa è una delle sorprese più belle che riserva San Miguel. Allo stesso modo, bisogna parlare della "alcatra terceirense" uno stufato molto speziato e aromatico che può essere di pesce o di carne. Gli abitanti delle Azzorre, poi, si vantano, e giustamente, della loro carne di vacca, allevata tutto l'anno in pascoli naturali: il "bife à Regional" (bistecca) è uno dei piatti principali di qualsiasi menù.
La fama dei formaggi delle Azzorre, ed in particolare quelli di Sao Jorge, ha superato i confini della regione. Otto fabbriche artigianali elaborano questi famosi prodotti, debitamente accreditati con un certificato di qualità emesso dall'Unione delle Cooperative. Hanno lo stesso prestigio i formaggi dell'isola di Pico, anch'essi di vacca e alcuni di capra dell'isola di San Miguel.
Dalle campagne provengono verdure come la patata dolce, la "bulgar" o l'"inhame" (altre varianti), così come i cavoli, le rape e il cappuccio con cui preparano brodi e zuppe.
La frutta autoctona merita di essere elogiata: l'ananas di san Miguel, dolce ed aromatica coltivata in serra, e anche il maracujá o frutto della passione.
Per quanto riguarda i dolci, come nel continente, si è conservata la ricetta tradizionale delle "queijadas" (dolci a base di formaggio, uova, latte e zucchero) famose soprattutto quelle dell'isola Graciosa. Altri dolci sono la "barriga de freiga" (a base di uovo), le "malassadas" (delle specie di frittelle tonde) i "cavacas" (altri dolcetti a base di uova e farina) e altri con una storia più curiosa, come le "Donas Amélias" nati come omaggio alla regina per la sua visita all'arcipelago. Nella cittadina di Angra do Heroísmo si realizzano, soprattutto per la festa del Santo Spirito, delle figurine di pasta di zucchero.
La vigna è stata introdotta nel XVI secolo dai francescani e i carmelitani, e ben presto i vini delle Azzorre furono acquistati dalle flotte che attraversavano l'Atlantico e esportati in altri paesi tra cui, ad esempio, la Russia. Normalmente si pianta nelle zone di lava più recente e il tipo dominante è il "Verdelho" anche se abbonda anche l'aromatico "Vinho do Cheiro" portato dall'America e di minor qualità. Oggi le varietà più prestigiose, oltre al "Verdelho" sono "Arinto" e "Terrantes" anche se se ne riconoscono anche altre come "Malvasía", "Sercial", "Fernao Pires", "Generosa", "Bical".
Le isole con più prodotti sono, in quest'ordine: Pico, Terceira y Graciosa. La Commissione Vitivinicola Regionale dal 1994 controlla gli ettari coltivati, le certificazioni dei vini liquorosi, secchi e dolci e le certificazioni di qualità, ma non esiste ancora la denominazione d'origine. I bianchi sono più abbondanti e sono di categoria superiore rispetto ai rossi, La birra di Ponta Delgada con la la fabbrica "Melo Abreu" che, da oltre un secolo produce la birra Especial, è la più consumata nelle isole ed è di buona qualità. Ci sono anche varei fabbriche che producono liquori d'ananas, di maracujá, di more, di panna...
Il liquore più famoso è quello prodotto nell'isola Graciosa.
Per influenza britannica, il té è la bevanda consumata abitualmente nell'arcipelago. La sua coltivazione è stata introdotta nel 1820 da Jacinto Bleite e si mantiene al giorno d'oggi, caso unico in Europa, nonostante la forte concorrenza dell'Asia. Due fabbriche di San Miguel continuano a produrlo e confezionarlo nelle diverse varietà (verde, rosso o nero).
Infine, la fabbrica di tabacco "Estrela de Ponta Delgada" produce i sigari Estrelas con le marche Coroa e Coroa Real.
Turismo d'aventura
Nelle Azzorre si pratica il turismo naturalistico che, salvo alcune eccezioni come l'uso dei fuoristrada, è abbastanza rispettoso dell'ambiente.
Avvistamento di cetacei
La convenzione CITIES del 1974 pose le basi per stabilire una moratoria sulla cattura delle balene, ratificata a Washington (1980) e Berna (1981) per numerosi paesi.
Come succede in Norvegia, ci sono alcuni gruppi di pressione che vogliono riprendere la pesca artigianale, ma ciò non riflette il modello turistico delle Azzorre.
Delle 80 specie di cetacei esistenti in tutto il mondo, 21 passano per queste isole, tra queste vari tipi di delfini comuni e dal naso a bottiglia, l'orca e la pseudorca, vari tipi di balenottere e, meno frequente, la balenottera azzurra, con i suoi 25 metri di lunghezza e fino a 190 tonnellate di peso è l'animale più grande del mondo.
Per avvicinarsi ai cetacei, è consigliabile rivolgersi ad un'impresa specializzata, ma nel caso in cui si decida di andare da soli con un'imbarcazione propria o affittata conviene rispettare le rigide norme della Direzione Regionale dell'Ambiente delle Azzorre. È vietato avvicinarsi ai cuccioli o alle balene con i cuccioli a meno di 100 metri. Non devono mai esserci più di tre barche in un raggio di 500 metri dalle balene (300 per i delfini) e per un tempo superiore alla mezz'ora. Le barche a vela non possono avvicinarsi senza l'uso del motore ed è severamente proibito l'uso del sonar, dare da mangiare agli animali o nuotare con le balene.
Immersioni
Questa attività attira molte persone per via dell'acqua molto pulita e per la costituzione particolare dei fondali vulcanici. Le immersioni si realizzano con accompagnatori esperti per osservare la flora e la fauna marina, attraversando banchi di pesci o nuotando con i delfini. In alcuni posti specifici, vengono organizzate anche immersioni per visitare navi affondate, ma solo con i sub più esperti.
Navigazione a vela
Nei principali moli dell'isola come Horta, Angra do Heroísmo, Praia da Vitoria, Ponta Delgada, Vilafranca do Campo, Lagoa, Velas…, i visitatori possono mettersi in contatto con i club nautici per noleggiare delle piccole imbarcazioni a vela o praticare la moto d'acqua.
Surf e Windsurf
Sul lato Nord delle isole dove il vento soffia con più forza e le onde sono più grandi, ci sono dei posti molto conosciuti per il surf, come, ad esempio, nell'Isola di Sao Jorge. Per chi al surf preferisce la vela, è consigliabile dirigersi verso il sud, dove si trovano lagune come Sete Cidades e Furnas, anche se le pareti del cratere possono generare delle correnti d'aria.
Fuoristrada
Gran parte dei percorsi all'interno delle isole, e soprattutto quelli che passano attraverso le zone forestali o le aree protette, sono di terra battuta. Le piogge frequenti, oltre a trasformare temporaneamente queste strade in fiumi di fango, provocano la creazione di pozze e buche che i veicoli agricoli, poi, rendono ancora più grandi. Per questo motivo, nessuno deve avventurarsi con un veicolo convenzionale per queste strade. È molto più prudente noleggiare (ad ore o ad itinerario fisso) un fuoristrada. Si tratta di un'opzione molto interessante per fare del turismo naturalistico quando non si ha tempo per le escursioni a piedi.
Escursionismo
Esistono circa 30 percorsi ufficialmente riconosciuti nelle varie isole, quasi la metà si trovano a San Miguel e permettono di percorrere senza fretta fiumi, altipiani, montagne, boschi, falesie. Tuttavia, gli itinerari più affascinanti sono quelli attraverso le grandi formazioni vulcaniche, ad esempio intorno alla bocca o dentro ad alcuni dei numerosi crateri o visitando le arre pianeggianti create da frane o colate di lava in riva al mare.
Altri percorsi molto interessanti sono quelli sul Monte Pico, la cima più alta del Portogallo, quelli che penetrano nei boschi della Laurisilva o quelli sulle alte falesie di Sao Jorge, Flores o Santa María. In ogni caso, tanto per il clima umido e la crescita continua della vegetazione, quanto per i danni causati da inondazioni e movimenti sismici, prima della partenza conviene informarsi negli uffici del turismo sullo stato di ogni sentiero e sulla segnaletica, dato che molti di quelli che si trovano nelle guide e nelle brochure potrebbero non essere più praticabili.
Escursioni a cavallo
In alcune isole è facile trovare delle associazioni equestri o maneggi, di solito parte di alcune fattorie, per poter cavalcare nelle tenute o realizzare dei percorsi guidati. A San Miguel ci sono la "Asosiación Ecuestre Micaelense" e la "Quinta da Terça". A Terceira si trovano i centri equestri "Terceirense" e "O Ilhéu". Mentre l'isola Faial ha l'azienda "Aquaticus".
Deportes Radicales
Così i portoghesi denominano una serie di attività di avventura, come l'arrampicata, l'alpinismo, l'orienteering o la discesa in corda doppia. Ci sono imprese e club che organizzano corsi e voli in deltaplano o parapendio che riscuotono molto successo nelle isole, come a Santa María.
Golf
Ultimamente si sta cercando di promuovere questo sport, dato che le condizioni climatiche delle Azzorre risultano essere quelle ideali per il mantenimento dei campi. A San Miguel ce ne sono due: il "Batalha", con 27 buche e quello della "Achada das Furnas", con 18 buche. A Tereira a metà strada tra Angra e Praia da Vitoria c'è quello della "Fajas da Agualva".
Orari commerciali
Così come nel Portogallo continentale, è meglio abituarsi al più presto all'orario continuato, a parte l'ora libera del pranzo, che riguarda tutti i servizi pubblici e privati europei. Normalmente le attività commerciali funzionano dalle 9. 00 o 9. 30 alle 12. 00 e dalle 14. 00 alle 18. 30 alle 19. 00, il sabato fino alle 13. 00 e la domenica è quasi tutto chiuso.
L'eccezione alla regola sono i centri commerciali e gli ipermercati che sono aperti sabato tutto il giorno e domenica mattina, così come alcuni negozi d'artigianato, o luoghi turistici (come Horta), rurali o più remoti (come l'isola di Santa María o Corvo) o che siano associati ad un'attività alberghiera. Le banche sono aperte da lunedì a venerdì dalle 8. 00 alle 15. 00, gli uffici postali, che non siano quelli degli aeroporti, dalle 9. 00 alle 18. 00.
Per quanto riguarda i ristoranti, di solito sono aperti dalle 12. 00 alle 15. 00 e dalle 19. 00 alle 22. 00 o 22. 30 (chiusura della cucina), anche se nelle zone turistiche l'orario può allungarsi fino a mezzanotte.
Visita a musei, gallerie d'arte e monumenti
Gli orari variano in base all'ente che gestiona il monumento. In linea generale normalmente sono aperti dalle 10. 00 alle 12. 30 e dalle 14. 00 alle 17. 00, e lunedì è il giorno di chiusura. Per non rischiare di rimanere delusi è meglio consultare gli orari specifici di ogni museo, edificio a parco, dato che alcuni chiudono nel fine settimana, hanno orario continuato, o riducono il tempo d'apertura nelle stagioni diverse dall'estate.
Le chiese di solito restano aperte da lunedì a sabato, mentre la domenica possono essere visitate solo prima o dopo le funzioni. I prezzi dell'entrata ai musei sono abbastanza economici e, in certi casi, la visita è gratis di domenica, forse per compensare ciò che si spende per gli alloggi.
Anche le riserve forestali e le lagune, come quelli di Sao Miguel, potrebbero avere l'accesso regolato da un orario determinato.
I monumenti e i musei che si trovano nelle piccole località, spesso mettono a disposizione visite guidate, a volte realizzate dallo stesso direttore del centro, che sono incluse nel prezzo.
Sportelli automatici
Per prelevare dei soldi, in qualsiasi posto, conviene andare provvisti di una carta di credito e usare gli ATM del "Multibanco" (MB), anche se bisogna dire che la commissione per questo servizio è aumentata parecchio negli ultimi tempi, non importa quanto si decida di prelevare, c'è un importo fisso e una percentuale su totale ritirato. Quindi è più conveniente prelevare cifre più alte piuttosto che prelevare tante volte quantità piccole.
Pagare con una carta internazionale non è possibile in tutti i negozi o ristoranti (ma normalmente sì che è possibile negli hotel e nei residence), quindi meglio avere sempre con sé del denaro in contanti.
Sicurezza
Le Azzorre sono un arcipelago molto sicuro per i viaggiatori, infatti era difficile per i delinquenti agire e poi sparire in uno spazio così ridotto e scarsamente popolato. Tra gli abitanti delle isole minori, l'unico posto che si può segnalare in cui prendere qualche precauzione è Ponta Delgada, essendo la capitale in cui fanno ritorno gli immigrati espulsi dagli Stati Uniti e dal Canada. In effetti c'è qualche altro problema relazionato al traffico di droga, ma ovviamente è tutto molto relativo paragonato alle grandi città europee. Di fatto la tranquillità e il basso indice di delinquenza sono due dei fattori che stanno favorendo la crescita del turismo in un mercato molto esigente come quello nordico. La GNR (Guardia Nacional Republicana) ha varie delegazioni nelle nove isole, altri corpi di sicurezza si occupano di vigilare le coste per evitare la raccolta di molluschi e la pesca di frodo e altri ancora nei parchi naturali.
Usi locali
Anche se avete viaggiato in Portogallo e sapete il portoghese, in certe zone delle Azzorre soprattutto nei paesini marittimi e dell'interno rurale, vi risulterà davvero difficile capire la lingua. I modi e le espressioni proprie cambiano da isola a isola e perfino da una comunità all'altra. Potrebbe sorprendervi l'accento francese della zona Nord-Est di Sao Miguel, influenzata dai coloni bretoni che vi si sono installati nell'età moderna, o il segno di elogio usato nell'area centrale (tirarsi il lobo dell'orecchio), o le forme arcaiche delle conversazioni a Corvo o le espressioni spagnole che circolano ancora in alcune comunità di Terceira.
Il ritorno, temporaneo o definitivo, degli immigrati segna l'ambiente isolano. Gli "indiani" riempiono di atmosfera e colore le cittadine, si vantano dei vestiti e di come vivono bene fuori dall'isola e spendono molto per impressionare i vicini.
A differenza del continente, la maggior parte di loro si è istallato in Canada (questi sono più discreti) e Stati Uniti. I secondi si possono individuare senza problemi per i molti galloni (unità di misura di peso) acquisiti, per lo strano modo di vestire, per la gomma da masticare e per mettere la bandiera stelle e strisce sulla porta di casa o in giardino, anche se questo lo fanno anche i militari trasferiti a Terceira.
Negli ultimi anni si è costatato un ritorno di migranti, soprattutto anziani (i più piccoli in molti casi non sanno nemmeno parlare portoghese), che si traduce in un aumento delle case, dei bar con nomi accattivanti, dei macchinoni e una proliferazione dei fast food.
I pellegrinaggi sono un punto fondamentale della religione nelle Azzorre, che di fronte all'isolamento e alle difficoltà ambientali hanno sviluppato una forma propria di devozione. Oltre a recarsi in visita al santuario di un santo particolare nella festa del proprio patrono, anche il periodo della quaresima continua ad essere molto importante con il suo carattere penitenziale (Sao Miguel).
Il visitatore resterà sorpreso dal numero di cappelle, dette anche "imperios" (dei piccoli templi) che si trovano in lungo e in largo sulle isole. In questi edifici ha luogo una particolare celebrazione di origine medievale e diffusa dai francescani e la regna Santa Isabella, legata al culto dello Spirito Santo (tra la Pasqua o la Pentecoste e il mese di settembre). È organizzata da coloro che hanno ricevuto una grazia con una visione, normalmente per una malattia o un rischio di incidente e il voto consiste nel realizzare un atto di ringraziamento per l'intercessione della terza persona della Trinità.
Anche se ci sono alcune varianti in ogni isola (a Terceira ad esempio, vengono sorteggiati sette imperatori per ogni cappella ogni anno), hanno tutte dei punti comuni: una volta designato l'"imperatore", nella sua casa si allestisce una sala piena di fiori in cui adorare l'icona. La parte religiosa del rituale culmina con il trasferimento di tutta la comitiva, insieme alla sua bandiera, e con l'incoronazione dell'imperatore realizzata nella cappella o in chiesa, di domenica. La parte profana, invece, si prolunga con l'organizzazione di un banchetto con l'aiuto di parenti, amici e vicini che portano soldi, prodotti della campagna e perfino una mucca o un vitello. Al banchetto può partecipare chiunque e per pagare tale evento c'è chi impegna i propri beni. In certe isole, come Terceira, insieme all'"imperio" si può trovare una dispensa in cui conservare il cibo o, nel caso dell'isola di Santa María, la "copeira" cioè una gran pentola in cui si preparano le zuppe che secondo la tradizione si cucinano in grandi recipienti di ferro.
Il banchetto, secondo la tradizione, consiste in una zuppa di carne accompagnata da pane fatto in casa, fette di carne e vino in abbondanza. A Sao Miguel l'usanza è stata fatta propria da alcune associazioni private che pagano delle quote per celebrare l'"imperio". Terceira, con la sua allegria piena di colori, invece delle zuppe prepara la "alcatra" (carne di manzo bollita con spezie) e la "massa sovada" (pan dolce portoghese). Oltre alla cerimonia dell'incoronamento, in questi piccoli templi si celebrano anche dei matrimoni.
Nelle isole più piccole queste celebrazioni hanno carattere più familiare e parrocchiale, quindi sono un'opportunità unica per radunare i grandi gruppi.
Le corride dei tori si limitano alle isole di Terceira e Graciosa, ma è nella prima che c'è la vera passione per questo evento e si alleva il bestiame. Al visitatore potrebbe sembrare strana la presenza di arene per la corrida all'interno di un enorme cratere vulcanico. Questa è la passione per la “touradas à corda” (particolare tipo di corrida delle Azzorre) degli abitanti di Terceira, che nel periodo tra maggio e ottobre possono arrivare a farne fino a due o tre al giorno.
La vita notturna a Ponta Delgada
Ci sono tre zone di vita notturna a Ponta Delgada:
- La Marginal: è il nome che si da volgarmente alla Avenida Infante Don Henrique. La notte di Ponta Delgada di solito è un po' sparpagliata. A inizio serata di solito ci si ritrova in caffè o terrazze della Marginal, situati anche sul lungomare. Un'altra zona si trova ad est della città, nei dintorni della spiaggia Milicias (San Roque) e Livramento che sono dei paesini molto vicini a Ponta Delgada, sulla costa.
- Campo de São Francisco: è come veniva chiamata in modo colloquiale la piazza 5 de Outubro. A inizio serata è usanza prendersi un caipirinha nel Campo de São Francisco, in cui ci sono vari stand durante la festa del Santo Cristo. Questa è la festa più grande della città e ha luogo la quinta domenica dopo la Pasqua. Il momento più importante è la processione che si vive camminando su un tappeto di fiori, seguito dall'illuminarsi del convento da Esperanza e di tutto il Campo de São Francisco. Ci sono degli stand anche durante l'estate e in occasione di una fiera gastronomica nella zona di Belém.
- Centro storico: la maggior parte dei locali e delle discoteche, tra cui la famosa Karamba, si trovano sparsi nelle varie vie del centro.
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