A meno di tre ore dalla capitale del Messico e a soli 59 km da Querétaro, nel comune di Ezequiel Montes, c'è uno degli spettacoli naturali più belli: la Peña de Bernal. Un sacco di turisti si recano lì per ammirarla, soprattutto perché è molto vicina a Querétaro, che dista solo 45 minuti. Visitare l'imponente Peña de Bernal, almeno una volta nella vita, è una tappa obbligatoria per chi vive lì, ma non solo.
Questa sono io a Bernal, paesino dal quale si vede la Rocca. In questa strada ci sono negozietti di artigianato e souvenir che mantengono vivo il flusso di turisti.
Cos'è?
La Peña di Bernal è il terzo monolite più grande del mondo, dopo quello di Gibilterra, in Spagna, e il Pan di Zucchero, in Brasile. È alto circa 350 metri ed è difficile definire a quando risalga. Si pensa che abbia più di 65 milioni di anni. È considerato una delle tredici meraviglie del Messico e fa parte del Patrimonio Immateriale dell'Umanità secondo l'UNESCO.
Un po' di storia.
Si dice che in principio fosse un vulcano e che con il passare degli anni sia diventato inattivo. Questo ha causato la solidificazione del magma che ha donato un colore rossastro all'intera rocca.
La Peña di Bernal è stata testimone di numerosi eventi storici, tra cui la fondazione di Bernal nel 1642 e la conquista. All'epoca del vicereame gli spagnoli arrivarono fin lì perché era una grossa risorsa mineraria.
Anticamente questo paese era abitato dagli Otomi e dai Chimimecas di Tolimàn, popoli indigeni del Messico Centrale. Erano popoli coraggiosi in grado di vivere in condizioni estreme e sono noti per la forte resistenza che hanno opposto ai conquistatori spagnoli.
Nonostante tutti questi anni, le tradizioni restano ben conservate, così come i simboli e le leggende. Proprio per questo, nel 2006, la Segretaria del Turismo, lo ha aggiunto alla lista dei "Pueblos Magicos" (Città Magiche). Quindi se venite in Messico, sapete dove andare.
Piazza di Bernal.
Salire sulla Peña di Bernal.
Sicuramente vi starete chiedendo cosa fare dopo aver ammirato la Rocca. Non preoccupatevi, vi assicuro che il vostro divertimento non si esaurirà in mezz'ora. Se siete di Querétaro, l'ideale sarebbe trascorrere l'intera giornata a Bernal. Se vivete più lontano, vi consiglio di pernottare.
Se non avete paura dell'altezza e siete dei tipi sportivi, dovete assolutamente risalire la montagna. Ci vuole meno di un'ora, più o meno 45 minuti fino alla metà, considerando che non si può salire fino in cima. Si può arrivare fino a 280 metri, circa i tre quarti dell'altezza totale. Molte persone pensano che sia estremamente stancante, ma vi consiglio di provarci e di farlo insieme alla vostra famiglia. In questo modo vi spronerete a vicenda. Dovete sapere che è un luogo molto ambito tra chi pratica arrampicata. In alcuni punti la conformazione della roccia facilita la scalata, rendendo possibile arrivare in cima. Ovviamente bisogna avere la giusta esperienza e attrezzatura.
Nebbia sulla Peña del Bernal.
Durante la salita non è difficile incontrare persone sconosciute in grado di strapparvi un sorriso. Di solito sono persone che stanno già riscendendo e sanno quanto manca alla fine. Salendo potrete ammirare gran parte del paesaggio, ma riceverete la più grande ricompensa una volta arrivati in cima: riuscirete a vedere dall'alto Bernal e un orizzonte magnifico, soprattutto al tramonto. Querétaro dispone di uno dei tramonti più belli. Il cielo si colora di rosa, arancione, marroncino e azzurro e in alcune occasioni è possibile vedere tutti questi colori mescolati insieme. Non a caso lo scrittore argentino Jorge Luis, ha scritto nel suo libro "L'Aleph", questa frase in riferimento al cielo di Querétaro:
"Ho visto un tramonto a Querétaro che sembrava riflettere i colori di una rosa del Bengala".
Qual è l'orario migliore per salire?
Il mio consiglio è di salire dalle quattro del pomeriggio in poi perché, visto che il sole picchia forte, è difficile farlo prima di quest'ora. Inoltre considerando il tempo che ci vuole per arrivare in cima, farlo a quest'ora vi permetterà di guardare il tramonto. Se, invece, volete andarci di mattina, vi consiglio di partire il più presto possibile, per lo stesso motivo di prima: proteggervi dal sole.
Panorama dai paesi distanti.
Visitare Bernal in tempo di festa.
Nei giorni di festa le strade e gli hotel si riempiono e il paese comincia a prepararsi per una delle ricorrenze più importanti per il comune di Ezequiel Montes: l'equinozio di primavera.
Si celebra dal 19 al 20 di marzo ed è una festa alla quale dovete assolutamente assistere per vedere una delle più belle tradizioni messicane. Partecipano persone da ogni parte del paese, per caricarsi delle energie che emana la Rocca. È fantastico vedere come tutti i partecipanti sono vestiti di bianco, il colore della pace. Per molte persone rappresenta un nuovo anno spirituale e per questo vogliono caricarsi di energia positiva. Nonostante siano in molti a partecipare a questo rituale, ci sono alcuni scettici che aderiscono solo al programma artistico, gastronomico e culturale.
Festa della Santa Cruz.
Se riuscite a salire fino in cima, troverete molte croci piantate nel suolo. È una tradizione in onore della Festa della Santa Cruz che si celebra dal 1 al 5 di maggio. Come per la festa precedente, è consuetudine risalire la Rocca, questa volta, però, portando una croce che verrà posta sulla cima e lasciata lì per tutto l'anno. A questa festa partecipano maggiormente gli abitanti del posto, ma non è raro incontrare anche dei turisti.
Gara di Maschere Artigianali.
Si tratta di una gara molto conosciuta dagli autoctoni e poco dai turisti. Consiste nell'ideare maschere artigianali. Forse questa parola vi farà pensare solo ai colori tipici messicani, come il cosiddetto "rosa messicano", ma vi sbagliate. Infatti vengono realizzate maschere di persone conosciute a livello internazionale. Di solito sono personaggi dal volto divertente, ma ci sono anche maschere che rappresentano persone rilevanti per la cultura messicana, come quelle del Chavo Ocho (personaggio di una serie televisiva messicana) o di Pancho Villa (rivoluzionario e politico messicano). Le maschere vincitrici di ogni anno, vengono poi esposte nel Museo della Maschera.
Festa di Bernal.
Questa è la festa più importante di tutte. È una festività religiosa dedicata a San Sebastiano Martire e si celebra dall'11 al 20 gennaio. San Sebastiano è una figura molto importante per l'aiuto che ha fornito alla chiesa del paese. Infatti, ne è stata costruita una in suo onore.
La porta tra i due mondi: Bernal e gli UFO.
La più grande curiosità su la Peña è che molti degli abitanti affermano di aver visto spesso volare sulla cima della Rocca degli UFO. Anche nell'ufficio turistico si possono vedere delle foto che immortalano quelle visite extraterrestri.
Molti considerano Bernal come una zona energetica perché è una specie di porta tra due mondi. Si dice che qualcuno sia riuscito ad oltrepassarla e stabilire un contatto con delle civiltà che si trovano su frequenze diverse dalla nostra e che non sono comprensibili, né visibili, alla maggior parte dei mortali.
Gli abitanti di Bernal giurano di assistere costantemente a fenomeni strani, sentono suoni particolari e vedono bolle di fuoco o nuvole ambigue. Per questo il paese è famoso tra i "cacciatori di UFO" che, con i loro bizzarri aggeggi, cercano di dare una spiegazione a questi fenomeni insoliti. Motivo per cui Bernal è nota anche come la rocca che rimbomba.
Bernal nel cinema.
La bellezza di Bernal non ha catturato solo i turisti ma anche molti registi cinematografici. Questa città è stata, infatti, protagonista di molti film dell'età dell'oro del cinema messicano. Il Messico è stato uno dei principali produttori cinematografici per diversi decenni e Bernal è stata spesso il set di molti film. Uno dei più famosi è "La cucaracha" di María Félix, Pedro Almendáriz, Dolores del Río e El Indio Fernández. Questo film è molto importante perché in esso hanno recitato attori conosciuti ancora oggi.
Dove mangiare.
Non è una cosa da nulla scalare quasi 300 metri e molte persone sulla via del ritorno sono affamate. Ma vi assicuro che non sarà difficile trovare un ristorante. L'unico problema è decidere dove e cosa mangiare tra i vari "platillos" (un modo per dire pietanze) che vi verranno proposti. Uno dei locali più famoso è El mesón de la Roca. Dicono abbia la migliore cucina messicana della regione ad ottimi prezzi.
Voglio portarmi via un ricordo di Bernal!
Bernal vive basicamente di turismo e per questo troverete tantissimi negozi di artigianato, vestiti tradizionali (o di marca), gioielli, souvenir e dolci. Io vi consiglio di assaggiare i dolci di frutta ricoperti di "chile" (tipo di peperoncino). Quelli tipici sono al frutto del tamarindo (albero da frutto tropicale) e non sono molto piccanti, anche se molti turisti dicono il contrario. Se volete qualcosa senza "chile" potete comprare gli "hojaldres" (dolci di pastasfoglia), gli "ates" (dolci di mele) e gli "obleas" (una specie di wafer). Vi consiglio di passeggiare su Calle Hidalgo, perché è lì che troverete i negozi più famosi.
Come raggiungere Bernal.
Se venite in auto dal Distretto Federale, dovete prendere l'autostrada México-Querétaro e poi la seconda uscita, quella di Las Palmillas. A questo punto vi troverete nel comune di San Juan del Rìo. È qui che si prende la deviazione per Palmillas/Aeroporto. A quel punto comincerete a vedere dei cartelli verdi che vi indicano la direzione della Rocca, anche se la si può vedere in lontananza da chilometri.
Strada nei pressi di Bernal, a circa 15 minuti di distanza.
Se venite in auto da Querétaro, invece, dovete prendere l'autostrada Querétaro - México e poi l'uscita verso l'Aeroporto Intercontinentale di Querétaro. Troverete una piccola strada a due corsie completamente dritta. Dopo aver superato lo zoo di Wemerú comincerete a vedere le indicazioni.
Prezzi?
Se venite dal Distretto Federale oltre il costo della benzina, dovete pagare 70 pesos (circa 3, 25 euro) per i caselli autostradali.
Al ristorante pagherete al massimo 150 pesos (circa 7 euro) a persona.
Consigli.
Se volete salire sulla Rocca è indispensabile avere scarpe da ginnastica comode, questo renderà più semplice la scalata. Portate vestiti leggeri perché fa molto caldo. Ho visto ragazze indossare vestitini e infradito e anche se riuscivano a salire, lo facevano con molta difficoltà.
Vi consiglio di assaggiare lo street food messicano perché ci sono specialità che non troverete nei ristoranti. Per esempio le "gorditas"(pasta ripiena di formaggio, carne o altro) o i "tacos sudados" ("tacos", una specie di piadina messicana, fatti al forno). Oltretutto, in questo modo sosterrete il commercio e l'economia del paese.
Godetevi questa fuga dalla città.