La Cucina Italiana - Gastronomia e piatti tipici
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Siamo arrivati alla mia sezione preferita, che è anche la ragione per cui più della metà dei turisti viene in Italia: il CIBO.
Non c’è storia, mie cari, in campo gastronomico vinciamo noi. La cucina è alla base della cultura, della tradizione, della vita quotidiana degli Italiani. Il cibo non è solo una necessità: è un piacere, un momento di relax, di condivisione con la famiglia e con le persone che amiamo. È un modo per esprimerci, per sperimentare, per conoscere, per imparare ed insegnare. È un’arte. Il cibo è protagonista o comparsa in quasi tutti gli eventi sociali a cui prendiamo parte: la colazione con le amiche, il pranzo di famiglia, l’aperitivo con i colleghi, la cena romantica,...
Quando gli italiani si riuniscono per passare tempo insieme, mangiano. Il culto del cibo è declinato in mille modi diverse da Nord a Sud, in ogni regione ci sono miriadi di varianti, i prodotti variano perfino da paesino a paesino! Io sono perdutamente innamorata di questa varietà, che nessun altro Stato al mondo ha la fortuna di avere. La cultura del mangiare (e del bere!) bene è parte integrante del nostro DNA, poco importa se ci trasferiamo o da quanto viviamo lontani dalla madrepatria. “Cosa ti manca dell’Italia?” “Il cibo”.
Colazione
La colazione è un pasto di secondaria importanza in Italia: rispetto ad altri paesi europei, è molto povera e veloce. La regione è da riscontrare nello stile di vita: le scuole e gli uffici aprono alle 8-9, quindi per quell’ora bisogna essere già svegli e attivi. Il tempo per colazioni abbondanti non c’è proprio! La classica colazione all’italiana è il mitico binomio cappuccio e cornetto. Partiamo dal cappuccino: la prima regola è che questa variante del caffè, con latte montato a vapore, MAI e dico MAI si consuma dopo la colazione, men che meno durante i pasti! Il cappuccino si beve a colazione e questo è quanto. In alternativa, gli italiani bevono il caffè (nero, macchiato, al ginseng, d’orzo), il caffelatte, il latte, il tè o il succo d’arancia. La pasta, come la chiamiamo a Modena, (o croissant, cornetto, brioche e mille altri nomi) è una deliziosa mezzaluna a base di farina, burro, uova, acqua e zucchero, vuota o farcita con marmellata, miele, crema, cioccolato, ed ogni ben di dio. Sarò di parte, ma io adoro la colazione all’italiana: non è troppo pesante, ma riempie; è veloce, ma costituisce comunque una coccola mattutina! Durante la mattinata poi si beve un altro espresso: i più fortunati lo bevono in piedi al bancone del bar, gli altri in ufficio o alle macchinette in biblioteca/università.
Pranzo
Tradizionalmente il pranzo è un pasto fondamentale nella giornata italiana, anche se negli ultimi anni molti lavoratori sono costretti a mangiare un boccone fuori casa. Per chi può tornare a casa, il pranzo è un’occasione per passare un po’ di tempo con la propria famiglia, condividendo le novità della mattinata. Solitamente si mangia verso le 13; è composto da un primo (pasta o riso), un secondo (pesce, carne o uova con contorno di verdure) seguiti da un frutto (magari una mela, perché si sa che “una mela al giorno toglie il medico di torno”) e dall'immancabile caffè. Chi invece deve mangiare fuori, sceglie un’insalata, un panino, un trancio di pizza o una piadina. La domenica il pranzo è IL pasto della giornata: quasi tutti gli italiani mangiano con la famiglia (genitori, nonni, zii vari) i piatti della tradizione. Si parte con salumi e formaggi come antipasti; per primo ci possono essere i tortellini, le lasagne, la pasta al forno o le tagliatelle; carne o pesce con verdure o patate di secondo. Caffè, frutta e dolce chiudono il pranzo. I dolci possono essere biscotti, un pezzo di torta, cioccolatini o gelato d’estate. Alcuni gradiscono anche un amaro, una grappa o il limoncino per finire in bellezza. Dopo, ovviamente, un riposino è d’obbligo! A pranzo si beve acqua, birra o vino rosso (il Lambrusco è un classicone) o bianco (Prosecco).
Merenda
A metà pomeriggio si consuma un veloce spuntino: la tradizione consiglia pane, burro e marmellata, ma è più verosimile parlare di cracker, un frutto, una barretta di cereali, uno yogurt, un gelato o una merendina. Da bere un classico amato da grandi e piccoli: il “succhino” di frutta.
Aperitivo
Verso le 18-19, dopo lavoro, gli italiani amano bere qualcosa in compagnia di amici o colleghi per rilassarsi dopo il lavoro. Lo Spritz è il vero protagonista dell’aperitivo: questo long drink a base di prosecco, bitter (Aperol o Campari) e acqua frizzante o seltz viene accompagnato da patatine, olive e stuzzichini di ogni tipo, dai più semplici ai più elaborati. Gli stuzzichini sono sempre legati al territorio: tartine, panini, salumi, formaggi, spiedini di verdura o frutta, pizzette, piadine, mozzarelline fritte,... Oltre allo Spritz, gli aperitivi più famosi sono il Negroni(Vermut rosso, bitter Campari e gin), l’Americano(Vermut rosso, bitter Campari e seltz), il Campari e il Prosecco. L’aperitivo è un rito diffuso in tutta Italia: durante la settimana è una scusa per vedere gli amici senza fare tardi, nel weekend è il modo perfetto per iniziare la serata, di domenica la maniera migliore per terminare il fine settimana. Di solito gli stranieri lo adorano… li capisco perfettamente!
Cena
La cena è il pasto più importante, quello in cui tutta la famiglia si riunisce attorno alla tavola per condividere la propria giornata. Generalmente la cena è verso le 20-20.30 e consiste in piatti leggeri: zuppe, insalate, verdure, uova o formaggio, il tutto innaffiato da un bel bicchiere divino, che “fa sangue”. Nel weekend la cena è l’occasione per passare il tempo con gli amici o la propria dolce metà. In questo caso, si mangiano soprattutto pizza, piatti tradizionale o etnici(sushi, messicano, indiano,... ). A fine cena i “caffeinomani” non rinunciano al caffè e magari ad un amaro; altrimenti si opta per una tisana o una camomilla.
Da "Modena: la guida completa" di Marisa Ghirlandi
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