Adobo di pollo (adobong manok)

Pubblicato da flag-ph Jennilyn Lobis — 6 anni fa

Blog: Le mie ricette preferite
Tags: Ricette Erasmus

Oggi vi parlo di un piatto con il quale sono cresciuta e che è sempre stato presente nella nostra cucina: adobo di pollo o adobong manok in tagalog (filippino).

Questo piatto potrebbe essere considerato il piatto nazionale delle Filippine per quanto sia conosciuto, cucinato e mangiato in molte e varie occasioni.

Il termine “adobo” ha origini spagnole ma il piatto in sé è ben diverso daladobo spagnolo”, questo ultimo, infatti, si riferisce a determinati piatti marinati, mentre quello filippino, indica per lo più un determinato modo di cucinareindigeno”. Quando gli spagnoli arrivarono nelle Filippine, incontrarono gli indigeni che usavano già il metodo di marinare la carne con l'aceto per preservarla nel tempo e per intensificare i suoi sapori ed è proprio da questo determinato incontro che gli spagnoli diedero il nome adobo, dal verbo spagnolo “adobar” che appunto significa marinare.

In internet troverete moltissime ricette di questo piatto ma la maggioranza di esse non si riferisce alla ricetta “originale” né tanto meno alla ricetta a cui sono abituata.

Vediamo i pochi e semplici ingredienti che servono per fare questo piatto delizioso.

Adobo di pollo (adobong manok)

Ingredienti

  • 1kg di pollo tagliato in pezzi a vostro piacere
  • 3 foglie di alloro secche o di più se volete avere più aroma
  • 4 cucchiai di salsa di soia
  • 2 cucchiai di aceto
  • 3 spicchi di aglio tritati
  • 2 pezzi di zenzero tritati
  • mezza cipolla tagliata a fette
  • 250-500 ml di acqua
  • 1 filo di olio
  • mezzo cucchiaio di zucchero
  • pepe nero intero a piacere

La preparazione di questo piatto è così semplice che potrete farlo da veri filippini! Sono sicura che il profumo che emanerà vi lascerà subito con l'acquolina in bocca e sarà una di quelle ricette che ripeterete tantissime volte!

Passo dopo passo per uno squisito adobo

  1. In un contenitore mettete a marinare il pollo con la salsa di soia, cipolla e pepe nero. Coprite e lasciatelo riposare per almeno 3 ore, più lungo il tempo della marinatura, più il pollo avrà sapore.
  2. In una padella mettete un filo di olio, fate rosolare l'aglio e lo zenzero. Quando avranno preso colore aggiungete i pezzi di pollo e cuocete tutti i lati per qualche minuto con il fuoco medio.
  3. Aggiungete tutta la salsa della marinatura e l'acqua e fate bollire.
  4. All'ebollizione aggiungete le foglie di alloro, riducete la fiamma, mettere il coperchio e lasciate cuocere per 30 minuti o fino a quando il pollo sarà tenero. Ogni tanto date una mescolata per evitare che il pollo si attacchi alla padella.
  5. A questo punto aggiungete l'aceto, mescolate il tutto e lasciatelo sul fuoco basso per altri 10 minuti.
  6. Aggiungete lo zucchero e spegnete il fuoco.
  7. Servitelo con un bel piatto di riso bianco.

Consigli e curiosità

Avrete visto che non è affatto difficile preparare questo delizioso “ulam”, in italiano utilizzerei il termine contorno perché viene accompagnato con il riso bianco ma forse come “secondo piatto” va anche bene. I piatti filippini sono composti sempre di ulam e del riso bianco. Quindi mentre state seguendo passo dopo passo questa ricetta non dimenticate di cucinare anche il riso!

La ricetta non si esaurisce al pollo in quanto è possibile usare qualsiasi tipo di carne, addirittura anche verdure e pesci ma il metodo rimane tale e quale. Per esempio, a mia madre piace farla con la seppia, “adobong pusit” in tagalog, aggiungendo qualche pezzo di pomodoro. Sembra una rarità e poco consigliabile ma vi assicuro che se vi è piaciuto l'adobo di pollo, l'adobo di seppia vi piacerà ancora di più!

Adobo di pollo (adobong manok)

Fonte

In genere l'aceto che viene usato per questo piatto è l'aceto di canna o di riso ma qualsiasi tipo di aceto che avete in casa va più che bene. Inoltre potete anche aggiungere del peperoncino fresco per rendere questo piatto più versatile ed ovviamente piccante. Se lo fate, aggiungetelo poco prima di spegnere il fuoco.


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