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Cerro di Monserrate


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La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Tradotto da flag- chiara fossati — 7 anni fa

Testo originale di flag- Paola Villegas

In Colombia ci sono moltissimi cose da fare e da vedere. Solitamente, quando si viaggia, i paesaggi più belli si vedono quando si va al di fuori dei confini della città; nelle capitali si gode di un turismo meno ecologico è più culturale. Un tipo di turismo più costoso, in altre parole più di città. Quando sono arrivata a Bogotá, mi sono subito resa conto che non era una città con molti monumenti. La città è piena di edifici in mattone (simile a quelli che avevo visto a Washington durante il mio soggiorno nel 1999). La città di Bogotá si divide in diversi quartieri abitati da gente più o meno abbiente a seconda della zona in cui vive. Come in altre città, anche qui è possibile visitare il centro storico che è circondato da varie colline che fungono da protezione e, allo stesso tempo, le donano un aspetto affascinante. Tuttavia, l'esperienza più suggestiva che può essere intrapresa qui è la salita al Santuario di Monserrate, dal quale è possibile godere di una vista spettacolare su tutta la capitale.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

No potevo essere più felice una volta arrivata sulla cima. Questa vista è il premio per tutto lo sforzo che hai fatto durante la salita. Spero che sia abbastanza come motivazione.

Che importanza danno i colombiani al Monserrate?

Ognuno dei dipartimenti in cui è divisa la Colombia è conosciuto per una sua caratteristica peculiare. Medellín, per esempio è famosa per la fiera dei fiori che viene tenuta a Santa Elena, Bolivar è famosa per la famosa città di Cartagena de Indias e per i dipartimenti di Caldas, Risaralda e Quindío sono famose per la coltivazione del caffè, simbolo della Colombia, molto ricca di caffè. Il simbolo per eccellenza di Bogotá è il Santuario di Monserrate, o, per meglio dire, “El Santuario del señor Caído de Monserrate”; è un cammino in cui i credenti possono realizzare il loro incontro con la fede. Inoltre, lungo il cammino, ci si può immergere nella natura, fare un po' di esercizio fisico e, allo stesso tempo, approfondire le proprie conoscenze sulla cultura colombiana.

Questo è un luogo di vitale importanza per i credenti perché è una zona di pellegrinaggio conosciuta a livello internazionale. È un po' come il Cammino di Santiago di Compostela colombiano.

La cosa più divertente: salire sul Monserrate

Il cammino che conduce al santuario è circondato da un paesaggio naturale e l'atmosfera ha un nonsoché di spirituale, soprattutto durante i periodi in cui non ci sono in giro molti turisti. È possibile arrivare in cima al monte usando una funivia, una funicolare o a piedi (percorrendo il sentiero). Il sentiero è abbastanza faticoso e lungo; vale la pena dire che in questo momento è chiuso a tempo indeterminato per ragioni preventive (per cui sarebbe bene scartare questa opzione).

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Aspettando l'arrivo della funicolare. Qui è da dove parte per salire al monte.

La funicolare viene utilizzata da moltissimi pellegrini da circa ottant'anni. È un po' lenta ma è perfetta per godere e ammirare il suggestivo paesaggio bogotano e il paesaggio andino. È un'esperienza indimenticabile trovarsi immersi nella natura mentre si sale per arrivare alla cima. Vale la pena aggiungere che il tetto della funicolare è in vetro; questo vi permetterà di godere dei fantastici colori del cielo durante il tramonto e, di dare un'occhiata ai boschi che attraverserete durante il tragitto.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Eccomi alla fine del tragitto della funicolare; ho voluto che mi scattassero una foto mentre la funicolare iniziava la discesa, qui si vede la sua parte posteriore.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Questo è il paesaggio che vedrete un po' prima di arrivare alla cima.

Io ho scelto di prendere la funicolare; il tragitto è stato abbastanza rapido e ho potuto godere della fantastica vista panoramica. Non appena mettete piede sulla funicolare, assicuratevi di essere in prima fila per accaparrarvi un posto attaccato alla finestra (unico svantaggio: sarete gli ultimi a scendere). Chi ha paura delle altezze dovrebbe scegliere un altro mezzo perché la funicolare è una specie di trenino - trainato da alcuni cavi - molto inclinato, quasi a 45 gradi, è abbastanza ripido ma quasi non si sente. A me è sembrato il modo più rapido per raggiungere la cima e il modo migliore per godere del paesaggio circostante.

Che considerazioni fare prima di andare al Monserrate

Se volete pagare poco vi consiglio di andarci di domenica, il costo del biglietto è molto più economico rispetto che durante la settimana. Inoltre tenete in considerazione che il biglietto diurno costa qualcosina in meno rispetto a quello notturno (anche se di pochi pesos, in realtà la differenza del prezzo è minima).

Funivia/Funicolare

Il prezzo di andata e ritorno è lo stesso di quello di due biglietti comprati separatamente; pertanto non avere fretta nel comprare anche il biglietto di ritorno pensado che è l'opzione più economica. Approssimativamente spenderete qualcosa come $18, 000 / $19, 000 pesos colombiani a persona (andata e ritorno), il che equivale a circa $6. 42 dollari. Onestamente mi sembra un tantino esagerato per un tragitto che dura al massimo otto minuti. Se optate per una domenica, il biglietto vi costerà circa la metà, solo $10, 000 pesos colombiani, che equivalgono a $3. 38 dollari americani.

La cosa positiva è che pagando il trasporto non vi sarà necessario comprare un biglietto extra per l'entrata all'area del monastero.

Cosa vedrete una volta arrivati

Una volta raggiunta la cima (per mezzo della funivia o della funicolare), potrete rendervi conto dell'enorme spazio verde e boscoso che ricopre la città di Bogotá. È fantastico accorgersi di essere sulla cima di uno di quei tanti colli che circondano la capitale colombiana, e, allo stesso tempo, è fantastico ammirarla dall'alto. La città sarà la cosa principale che noterete; ospita circa otto milioni di abitanti fra colombiani e turisti. Allo stesso modo, potrete vedere il sentiero a zig zag che si attorciglia, fra salite e discese, su se stesso. Poco prima di arrivare alla chiesa di Monserrate, vi troverete davanti a varie altre cose interessanti di cui vale la pena parlare.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Un po' di alberi ben curati e potati che si possono vedere sulla cima.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Immagine religiosa raffigurante la morte di Cristo (non può mancare in un santuario).

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Questa è una delle foto più belle che ho scattato durante la visita. Mi piace moltissimo il contrasto del colore rosso dei fiori di colore rosso che si trovano lungo il sentiero e, sullo sfondo, la città di Bogotá.

Ristorante Casa Santa Clara

Questo è il luogo ideale per un appuntamento romantico oppure per assaporare la tipica cucina locale e godere, allo stesso tempo, del fantastico paesaggio circostante. Lasciatemi dire che visto da fuori il ristorante è un po' fuori luogo; questo perché la facciata della casa in cui è situato venne costruita nel 1924 a Usaquén, un villaggio che si trova nei dintorni della capitale; successivamente (dopo una cinquantina di anni), questa facciata fu spostata qui.

Volete qualche consiglio? Ve ne darò talmente tanti da mandarvi in confusione. Prima di tutto, potete provare i tamales tolimenses, il mero costeño, una parrillada de chuletones o la bandeja paisa, che anche se è tipica di Antioquia - zona della quale Bogotá non fa parte - è molto buona. È un piatto a base di riso bianco, carne di renna, ciccioli, uovo fritto, banana matura (tipica di tutti i paesi sud americani), pane di granturco (stessa farina usata per le tortillas messicane), fagioli, pomodoro e avocado. Credo che valga la pena sottolineare che questo 'piattino' super calorico va condiviso almeno con un'altra persona (dato che per una sola è moltissimo cibo). Il fatto che il ristorante si trovi sul Monserrate, è la ragione per la quale i prezzi non sono esattamente economici; pagherete circa $55, 000 pesos colombiani, che equivalgono a $18. 5 dollari a persona. Pagando questa cifra, potrete gustarvi un primo, una bibita e il dolce. Se volete ulteriori informazioni sul menù, visitate la pagina web (Restaurante Casa Santa Clara). Una cosa curiosa: quelle che in Spagna sono conosciute come tapas - piccoli assaggini che vengono consumati poco prima della cena e accompagnati da una buon tinto de verano -, qui in Colombia si chiamano once santafereñas, o più semplicemente, onces.

Casa San Isidro

Il ristorante Santa Clara non è l'unico che troverete una volta raggiunta la cima. C'è anche il Restaurante Casa San Isidro. Lo stile architettonico del locale è molto diverso dal precedente; la facciata dell'edificio in cui si trova apparteneva a una casa coloniale del XIX secolo.

Anche il menù è diverso. Non ha molto a che vedere con la cucina colombiana; offre per lo più piatti francesi. L'ambiente è romantico e accogliente; a seconda della stagione potrete assaggiare differenti piatti e assistere allo stesso tempo agli eventi che organizzano presso questo locale. Ad esempio durante la quaresima servono per lo più piatti di pesce; in maggio e in giugno, piatti tipicamente francesi. A settembre, potrete gustare una deliziosa aragosta e a dicembre un ottimo vino o champagne.

Vi consiglio di andarci di sera per godere dell'atmosfera romantica e delle luci della città. L'ora di chiusura per quanto riguarda il tragitto in funicolare/funivia è mezzanotte; per cui non correrete il rischio di passare la notte sul Monserrate. L'atmosfera del ristorante è molto bella, c'è un signore che suona il pianoforte e vi godrete una splendida vista panoramica sulla città se opterete per la terrazza.

Il Mercato Artigianale di Monserrate

Se ancora non avete fatto un po' di shopping, questo è il momento giusto per farlo. A Monserrate c'è un mercato artigianale in cui potrete comprare oggetti tipici colombiani e ricordi da regalare ad amici o parenti. Ce ne sono mille, alcuni molto economici, anche se leggermente un po' più cari rispetto ai negozi del centro.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Questa è una borsa Wayuu che ho comprato a Medellín. Potete scegliere fra vari modelli, di differenti colori e forme. Sono belle perché coniugano colori diversi e sono artigianali; la qualità è ottima.

Potrete anche comprare il tipico sombrero vueltiao, magliette, sciarpe con la bandiera colombiana, una felpa - se ve la siete dimenticata e ora state morendo di freddo - o una borsa Wayuu. Questa è il regalo perfetto per qualsiasi donna dato che è una borsa tessuta a mano dagli artigiani provenienti dal villaggio indigeno di Wayúu. Questa località si trova sulla penisola di Guajira, al confine con il Venezuela. Questi artigiani raccontano una leggenda che dice che Wale’ Kerü era un ragno tessitore che disegnava durante la primavera; questo ragno insegnò agli abitanti l'arte della tessitura in cambio di vestiti e collane. Comprate queste borse perché sono più di un ricordo; in questo modo aiuterete anche questa comunità indigena. Anche in aeroporto potrete comprare queste cose, ma a un prezzo tre volte superiore per cui approfittatene!

La chiesa di Monserrate

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

La chiesa di Monserrate vista dall'esterno.

Dopo avervi parlato dei ristoranti e del mercato artigianale, vorrei parlarvi un po' della chiesa di Monserrate. Quando arriverete sarete sopraffatti da un senso di allegria (sia che siate credenti o meno); il paesaggio è fantastico e capirete che ne è valsa la pena. La chiesa fu fondata nel 1640 e, da allora, è il luogo verso il quale si dirigono milioni e milioni di pellegrini e turisti. Se sei credente puoi informarti sui pellegrinaggi che vengono organizzati (quasi tutti i giorni) qui.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Questo è l'interno della chiesa. Lo stile è semplice, la chiesa è piccola e non molto decorata come altre che ho visto.

È ben conservata e dispone di moltissimo spazio per i credenti che arrivano. Non è molto decorata e ha una grande cupola; è molto carina e l'aspetto è fortemente in stile coloniale.

Eventi importanti: Pasqua

Come potete immaginare, il periodo di maggiore afflusso al santuario è durante la Pasqua. Gli abitanti di Bogotá rispettano in maniera rigorosa questo periodo (soprattutto a partire dal venerdì santo). La tradizione che vuole che venga riprodotta la via crucis risale alla fine del XIX secolo.

Dal basso potrete vedere il simbolo del luogo: una croce che si trova sulla parte bassa del monte del Monserrate. Questa croce commemora la discesa del Signore dal monte di Monserrate in un giorno chiamato “Bogotá ora por la paz de Colombia”, che venne celebrato nel 1998, periodo in cui la Colombia stava attraversando un grave crisi economica a causa del narcotraffico.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Questa è la croce di cui vi parlavo che si trova ai piedi del Monserrate.

La miglior panoramica sulla città di Bogotá, vista dal Cerro Monserrate

Abbiamo anche visto un lama prima di iniziare la salita. E nemmeno siamo in Perù!

Consigli

Assicuratevi di esservi portati dietro delle scarpe comode che vi permettano di camminare comodamente lungo il sentiero pieno di pietre e, se il giorno è assolato, una crema solare perché non c'è niente che faccia ombra.

In generale Bogotá è una città in cui il clima è abbastanza freddo dato che si trova a un livello abbastanza alto rispetto a quello del mare; inoltre sul monte fa ancora più freddo (ricordatevi che siete a 3152 metri). Vi consiglio di portarvi dietro un giubbotto pesante.

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Una panoramica di Bogotà

Tradotto da flag- Erasmusu Content — 6 anni fa

Testo originale di flag- Erik Falcon

Il Cerro di Monserrate è una delle principali mete turistiche di questa città, per la sua vista panoramica e per il santuario che si trova sulla sua cima. Secondo me, è uno dei luoghi da non perdere in assoluto, quindi iniziamo dalle cose fondamentali:

Come si arriva alla cima?

Questo luogo è talmente turistico da avere una funivia sempre in funzione. Si possono comprare i biglietti fino alle 10:30 e la funivia è aperta dalle 6:30 alle 24:00. Esiste anche una scalinata, che usano i pellegrini in occasione delle celebrazioni religiose, si dice in ginocchio. Quando sono andato io, la scalinata era chiusa per motivi di sicurezza, quindi suggerisco di cercare informazioni prima di andarci.

Una panoramica di Bogotà

Il prezzo cambia se si va di sera, di giorno, la domenica, nei giorni feriali o festivi. Ci sono anche dei biglietti di sola andata o di andata e ritorno (l'unica possibilità se la scalinata non è agibile), quindi è meglio cercare nel sito internet (tra l'altro molto dinamico e divertente) e scegliere con attenzione cosa si preferisce.

Cosa c'è in cima?

Forse, come me, potreste pensare che si tratta solo di salire su una collina, fare qualche foto e scendere, ma in cima si trovano anche ristoranti, un santuario e perfino dei chioschi che vendono cibo. Iniziamo dal santuario:

Una panoramica di Bogotà

Anche questo ha un orario specifico, che è meglio leggere prima su questo sito per evitare brutte sorprese. All'interno del santuario si trova l'immagine di una Madonna nera, conosciuta come "La Moreneta", che risale alla conquista spagnola di Bogotà, dato che questa Madonna è la patrona della Catalogna. Personalmente, il santuario non mi ha fatto un grande effetto, forse perché sono Latinoamericano ed esistono un'infinità di santuari simili in questi Paesi e li conosco da una vita.

All'uscita del santuario, camminando lungo il percorso gastronomico, si possono trovare gustosi piatti a un prezzo contenuto.

Una panoramica di Bogotà

Nella foto: "carajillo" (caffé con il liquore "aguardiente") e "canelazo" (tè con "aguardiente")

Una cosa che personalmente mi ha colpito molto è usare, per non bruciarti, due bicchieri di plastica al posto di uno in cellulosa e il "popote"/"pajita"/"pitillo" (la cannuccia) che separa i due bicchieri.

Una panoramica di Bogotà

Nella foto: "chunchullo con papa criolla" (una sorta di taco con interiora)

Per stomaci o palati più raffinati esistono due ristoranti con una magnifica vista, ma che ovviamente sono più cari, nel percorso gastronomico i piatti costano tra gli 8. 000 e i 12. 000 pesos colombiani.

Questa, infine, è la zona del belvedere e dei punti con la vista migliore.

Una panoramica di Bogotà Nella foto: una panoramica delle zone dietro il Cerro di Monserrate. Una panoramica di Bogotà

Nella foto: uno scorcio dello skyline di Bogotà con, in costruzione, la torre più alta della Colombia.

Conclusione

Il Cerro è una meta turistica da non perdere, non solo per la bella vista, ma anche perché non ha prezzi esagerati che possano mettere in pericolo il tuo budget di viaggio. Il momento migliore per andarci sarebbe il tramonto, o poco prima per comprare il biglietto in tutta tranquillità, mangiare lì, visitare il santuario e vedere il sole che tramonta.

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Chi non si è preso un "chocolate" a Monserrate?

Chi non si è preso un

Monserrate

È una delle mete turistiche più caratteristiche di Bogotà (in Colombia), è una altura situata nella zona collinare a est della città, che fa parte della Cordigliera Orientale, una delle tre dorsali che attraversano il paese. È vicino al Cerro di Guadalupe, che prende il nome da una statua della Vergine di Guadalupe che si trova sulla sua cima.

A sua volta, il Cerro di Monserrate è stato chiamato così dal coquistador spagnolo Gonzalo Jiménez de Quezada perché molto simile a una collina spagnola. Qui si possono fare molte attività diverse ed è, inoltre, il punto di riferimento di Bogotà, dato che si può vedere da qualsiasi punto della città ed è quindi facile orientarsi a partire da lì.

Prima di tutto, bisogna dire che ci sono tre modi per arrivare a Monserrate, ognuno con le sue particolarità.

Si può prendere la funicolare, un treno che sale lungo la montagna, che offre una bella vista del circostante parco naturale delle colline orientali, con una splendida natura viva. Il biglietto di andata e ritorno costa circa sei dollari e il tragitto dura circa quindici minuti. La coda per la funicolare, però, può essere piuttosto lunga, dato che questo è quasi sempre il mezzo di trasporto più gettonato.

Oppure si può prendere la funivia, arrivando alla cima del cerro partendo direttamente da Bogotà appesi a un cavo. Questo è il mezzo di trasporto più caro, l'andata e ritorno costa circa dieci dollari, e da lì si può godere di una meravigliosa vista sulla città. Nei giorni feriali è molto veloce, ma in quelli festivi e in occasione di particolari giorni di pellegrinaggio si può arrivare a fare anche un'ora di coda perché può essere usata al massimo da dodici persone e ci sono solo tre cabine.

Questi due mezzi di trasporto hanno lo stesso orario, sono in funzione dalle 8:00 alle 18:30, in occasioni particolari la funivia è aperta fino a mezzanotte, ma bisogna informarsi prima. I biglietti, nella parte bassa del cerro, si possono comprare solo di andata e ritorno. Bisogna anche sapere che una volta al mese viene effettuata la manutenzione della funivia e della funicolare, pertanto non sono in funzione. Per queste informazioni vi suggerisco questo pratico sito web questo pratico sito web, che offre informazioni aggiornate.

Chi non si è preso un

Il terzo mezzo di trasporto disponibile sono le scale, è quindi possibile salire a piedi. Io, in realtà, sono salita solo una volta in vita mia in funivia e una in funicolare, le altre volte sono sempre salita a piedi, è il modo che preferisco. Molti sportivi lo fanno anche per allenarsi. Lungo il percorso si mescolano sportivi, pellegrini e persone qualunque che vogliono vivere quest'esperienza.

Chi non si è preso un

Durante la salita, si può osservare l'ambiente naturale della zona, inoltre, ai lati della scalinata, si trovano dei negozi di cucina tipica: "tamal" (una pasta di mais ripiena), cioccolata calda con "arepa" (pane fatto con farina di mais), panini, "almojábanas" (dolci a base di farina di mais e formaggio) e la bevanda tipica rinfrescante "chicha", che può tornare utile per togliere la sete durante la salita.

Sono tutti alimenti poco costosi e nutritivi, ma chi ha uno stomaco delicato dovrebbe fare attenzione perché potrebbero risultare un po' pesanti.

Quando si sale a piedi, è meglio seguire il percorso segnalato dalle scale in pietra, molti si allontanano e si avventurano per conoscere meglio i cerros e osservare la natura, ma è pericoloso perché a volte ci sono dei ladri.

È possibile salire a piedi e scendere in funicolare, dato che si può comprare un biglietto sulla cima, ma non si può scendere in funivia, perché non si vendono biglietti di sola andata.

Sul cerro di Monserrate si trova inoltre una cattedrale molto importante per il cattolicesimo, costruita dagli indigeni che si caricavano una pietra dopo l'altra sulla schiena per portarle fino in cima. All'interno della chiesa c'è una statua del Cristo chiamata "Señor Caído de Monserrate" (il Signore Caduto di Monserrate), che rappresenta Gesù che cade per la terza volta mentre porta la croce, si tratta di una statua in legno del XVI secolo di Pedro Lugo e Albarracín.

Nella cattedrale si celebrano delle messe speciali per benedire acqua o medagliette per i malati, dato che circolano molte credenze sulla statua del Señor Caído di Monserrate. Una di queste gli conferisce poteri curativi, ma solo a chi si sforza, per questo ci sono persone e pellegrini che portano i loro cari malati lungo le scale affinché possano chiedere una grazia al Señor Caído.

Si può anche salire la scalinata per tenere fede alle promesse di chi è stato curato grazie alla propria venerazione, in particolare c'è un pellegrinaggio che consiste nel salire i 1034 scalini di pietra in ginocchio, per mostrare la propria riconoscenza nei confronti di Dio. Un altro tipo di pellegrinaggio prevede di scendere le scale all'indietro, ma queta pratica ha causato molti infortuni, dato che i pellegrini a volte cadevano su altri che stavano salendo o provocavano gravi incidenti, pertanto è stata vietata.

Chi non si è preso un

Sul Señor Caído di Monserrate circola anche una leggenda metropolitana che dice che è impossibile portare giù la statua a braccia; sono stati fatti vari tentativi per spostarla in altre chiese, ma chi la porta si lamenta che diventa sempre più pesante, man mano che ci si allontana dalla chiesa fino ad arrivare a un momento in cui diventa impossibile trasportarla. L'ultimo tentativo risale agli anno '80 e non ha avuto successo.

Sulla cima si possono fare molte cose oltre ad assistere alla messa o vedere la statua del Señor Caído, l'idea migliore è sempre quella di godere dei migliori panorami di Bogotà e in alcune occasioni si possono osservare le nuvole che creano diversi cumuli in tutta la città. Consiglio di andare a dicembre perché si può osservare l'illuminazione della capitale, soprattutto per i fotografi amatoriali e professionisti.

Sulla cima ci sono anche due ristoranti gastronomici con tavolini alle pendici della montagna, è davvero una bella esperienza. In questi ristoranti si può provare la cucina tipica di Bogotà, ma ci sono anche piatti internazionali. In particolare consiglio l' "ajiaco bogotano" (zuppa a base di pollo, patate e mais), l'"aguapanela" (infusione di canna da zucchero) accompagnata da formaggio e la trota all'aglio, che sono pietanze squisite. I piatti hanno un prezzo medio di venti dollari e includono la mancia e il coperto.

Ma se si passeggia dietro alla chiesa si arriva a una zona con molti "comederos", cioè dei ristoranti con un ambiente più popolare. Qui si possono trovare piatti tipici come il "tamal", il "caldo de costilla" (un brodo a base di costine di bovino), la "changua" (un brodo a base di latte e uova), cioccolata calda con pane, "chorizo" (insaccato di carne molto speziato), "lechona" (carne di maiale cucinata con i piselli) e altri ancora.

Il cibo è buono e poco costoso, un piatto costa uno o due dollari, però le sedie e i tavoli sono in comune. Questi sono delle lunghe tavolate con al lato delle panche altrettanto lunghe per sedersi, pertanto si può finire a mangiare seduti insieme ad altre persone sconosciute, la situazione ideale per chi vuole parlare in spagnolo o conoscere gente nuova.

Il piatto più tipico che si può provare salendo a Monserrate è la cioccolata calda con il "tamal" o con il pane, dato che può essere utile per abituare il corpo alla temperatura rigida della zona.

Se si continua il percorso, ci si imbatte in un sentiero pedonale perfetto per camminare nel sottobosco. È consigliabile non uscire dal sentiero, o comunque non allontanarsi troppo, perché nella zona c'è un elevato pericolo di scivolamento, il suolo spesso è sdrucciolevole e ci si può perdere facilmente, dato che non ci sono punti di riferimento e si può essere attaccati da qualche animale.

Secondo me, il programma migliore è portarsi qualcosa da mangiare e fare un picnic nel boschetto, è piacevole e molto rilassante.

In questo sentiero si può anche osservare gli aerei decollare e, con l'attrezzatura adatta, fotografarli, dato che il cerro di Monserrate si trova esattamente davanti alla pista numero uno dell'aeroporto internazionale di Bogotà-El Dorado. Proprio per questo, in passato si sono verificati alcuni incidenti, perché, se gli aerei non decollano abbastanza in fretta o non raggiungono velocemente un'altitudine sufficiente, potrebbero schiantarsi contro la montagna. L'ultimo incidente risale agli anni '90, quando un aereo di linea, non riuscendo a raggiungere un'altitudine sufficiente, si è schiantato contro la montagna.

Vicino alla chiesa si trova un mercatino di prodotti artigianali, come zaini, amache, piccole sculture in legno e numerose immagini in stili diversi del Señor Caído di Monserrate, bicchieri per bere l'"aguardiente" (liquore tipico colombiano) e molto altro. I prezzi possono cambiare, da semplici braccialetti a un dollaro fino a quadri su tela dipinti a mano e visi scolpiti in legno su richiesta che possono costare anche 100 dollari. In ogni caso, bisogna negoziare sul prezzo, perché di solito i venditori chiedono molto di più di quanto valgano in realtà i vari oggetti, come in tutti i luoghi turistici.

Forse una delle migliori leggende metropolitane di Bogotà è quella che afferma che se una coppia di fidanzati sale a Monserrate, o si sposa o si divide. Quindi può essere una buona opportunità per rompere con qualcuno, ma è anche un luogo dove molti hanno fatto una proposta di matrimonio, se ci stai pensando è un luogo particolare, molto romantico.

Ancora qualche consiglio, è meglio portarsi una giacca pesante perché, data l'altura, fa freddo e c'è molto vento. Quando piove cercate sempre di portarvi abiti impermeabili perché c'è quasi sempre vento. Se si sale a piedi lungo la scalinata, usate una crema solare almeno protezione 50, perché anche se fa freddo, il sole della montagna è molto forte, soprattutto per chi non è abituato.

Se non vi piacciono le celebrazioni affollate è meglio evitare di andare la domenica mattina, in cui si celebra la messa più importante, le prime due settimane di Natale, la settimana di Pasqua e Capodanno, che sono i momenti in cui ci sono più pellegrinaggi e più gente.

Spero che queste attività vi piacciano e buona visita!

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