La mia prima settimana a Porto

Partiamo dall'inizio

Abbiamo guidato per otto ore, solo qualche pausa per mangiare o riposare, ma non abbastanza. Ci siamo persi un paio di volte, grazie a quello stupido GPS che non sarebbe stato poi tanto stupido se l'avesse preparato mia madre. Porto, in Portogallo e non Porto in Spagna (che si trova in Galizia oltretutto). Finalmente eravamo arrivati in città con la nostra piccola auto gialla sommersa di valigie preparate per dieci mesi. Durante il viaggio non ero stata nervosa, ma è stata una reazione quasi naturale appena siamo arrivati a destinazione.Caotica, grande, piena di automobili e direzioni diverse da prendere. Infatti eravamo in autostrada, ovviamente per sbaglio… (Questo significa venire da Santander “Oh, cos'è quella? ” “La chiamano città, Laura” (Bene, OK, non sono una provinciale)).

Come stavo dicendo, stavamo entrando a Porto e sentivo questo nodo alla bocca dello stomaco, ero così nervosa. Ma non è stato nulla di così terribile; penso sia normale.

La mia prima impressione della città è stata "Davvero le persone pensano che Porto sia bella? ". Quello che vedevo erano solo strade e ancora strade. Vicoli con palazzi abbandonati, vecchi, e sul punto di crollare. "Può qualcuno, gentilmente, spiegarmi come questo sia considerato bello…”.

E allora la mia mente ha iniziato con "E se il mio appartamento è in un palazzo come questo? ".

Non mi interessava, ma cosa avrebbero pensato i miei genitori del posto in cui vivevo? Avrei avuto a che fare con i loro appunti e lamentele per un anno.

E come avrei fatto a trovare una casa? Non grazie allo stupido GPS (adesso era colpa sua), che ci stava portando chissà dove. Ma grazie alla mia prima affermazione in portoghese (in Portogallo): “Onde fica a Rua Santo Ildefondo? ”. Quindi io vivevo su un lato della strada e ovviamente noi avevamo parcheggiato sull'altro lato. Che fantastica idea. Abbiamo camminato lungo tutta la strada (È lunga, luuuuuunga).

Tuttavia, se continuo a scrivere con così tanti dettagli, non finiremo mai.

Quindi, l’appartamento, grande. I miei coinquilini, grandi. E il palazzo…grande! È stato ristrutturato da poco, così non sembra che io viva in una città fantasma.

La città di Porto

E adesso voglio parlare della città, in un altro post parlerò della facoltà (amo l’università qui).

Quindi Porto, dopo tutto, è una bella città. Lo è. Non puoi non renderti conto, tuttavia, che il Paese è in generale un po’ più povero della Spagna. So che per adesso sono stata in una sola città, ma sì…dovrebbe essere la seconda più importante/grande, giusto? Se è vero che una città riflette le condizioni di un Paese, penso sia un buon esempio. Ma intendo economicamente povera, perché per molte altre cose ci fanno mangiare la polvere.

Le persone.. è vero che, almeno nel Nord della Spagna, siamo rudi e maleducati. Non abbiamo bisogno di andare molto lontano per realizzare che, poiché sono qui, nei Paesi vicini sono tutti semplicemente adorabili. Ti aiutano, e parlano con te… parlano con te! L’altro giorno sono andata a comprare delle cose e la cassiera mi ha anche sorriso! Pensavo fosse qualcosa di mitologico!

Ok, forse sto esagerando, ma quello che voglio dire è che le persone sono così carine… i portoghesi sono cortesi, questo è il mio verdetto.

Sono persone cortesi, che parlano veloce, non dimentichiamolo. Non so come siano capaci a produrre così tanti strani suoni con la loro bocca, e tutti insieme, uno dopo l’altro… non si fermano, davvero. E tu sei tipo “Cosa? ”. Quindi loro lo ripetono e ti dicono che proveranno a ridirlo più “devagarzinho”. Sì, sì, “devagarzinho”, cavolo, “devagarzinho”…

Ho una teoria, ed è che a scuola, da quando sono bambini, hanno una materia del tipo “come parlare per spaventare i turisti”. E quando gli studenti superano l’esame ridono tutti malvagiamente. Hanno anche un turista schiavo, possibilmente un povero spagnolo che pensava “Mah, il portoghese è un gioco da ragazzi, uno spagnolo parlato male”. Lo mettono al centro della classe e gli studenti provano a confondere il malcapitato, che incomincia a piagnucolare sul pavimento “Credevo che sapere il galiziano fosse abbastanza, perché Gesù? Perché proprio io? ”.

Ok, è abbastanza. Poveri portoghesi. Non sono responsabili del fatto che la loro lingua sia la preferita di Satana.

Qui sotto potete vedere alcune foto della città. La seconda foto è stata fatta dal tetto del monastero a Vila Nova de Gaia. E si può vedere il ponte di Dom Luìs I in entrambe le foto, progettato con i piccoli paletti di ferro che sono avanzati ad Eiffel per la sua torre. (Sto scherzando). La verità è che di sera è veramente bello. Si può attraversare a piedi e con la metro nella parte alta, e a piedi o in macchina nella parte in basso.

La mia prima settimana a Porto

La mia prima settimana a Porto

Questo è il fiume Douro (Picture 3) (Duero in spagnolo). Porto è sulla destra, e Vila Nova de Gaia è sulla sinistra.

La mia prima settimana a Porto

Subito dopo il monastero da dove ho scattato queste foto, un monastero turistico devo dire, si trovano cose come questo: (Foto 4)

La mia prima settimana a Porto

E anche se questa immagine, concretamente, è di Vila Nova de Gaia, a Porto si possono trovare cose simili, sicuramente. Questo è ciò che intendo, perché puoi trovarlo in un paesino sperduto della Spagna, ma non nel centro di Barcellona, per esempio.

Ma non importa. La verità è che non importa. E le persone continuano a lasciare la città e a dire che è bellissima. Perché infatti lo è.

Queste sono un paio di foto di Ribeira. (Foto 5 and 6). Non andate a mangiare a Ribeira. Non fatelo! È una zona turistica e devono pensare che siamo tutti finlandesi guardando i prezzi. Eppure, è obbligatorio passare di lì per una passeggiata serale. E sì, vi permetto di farvi una birra se volete, ma non nei ristoranti ( a meno che non siate finlandesi).

La mia prima settimana a Porto

La mia prima settimana a Porto

Volendo fare un confronto un po’ cattivo, mi ricorda “El Barrio Pesquero” a Santander. Posso immaginare come qualche anno fa, non molti credo, tutti questi palazzi fossero le case dei pescatori, e i ristoranti al piano terra fossero dei negozi dove tenevano il loro pescato e tutte le varie cose. E posso immaginare anche un mercato del pesce, e persone che vendevano quello che avevano appena pescato, pesce fresco ( e parlavano portoghese fottutamente veloce).

Ma passiamo a Ribeira di notte (Foto 7) che è per adesso la parte migliore della città. C’è una bellissima atmosfera, le persone che passeggiano, il suono della musica (molti artisti suonano nelle strade), ci sono persone che si esibiscono per guadagnare qualche spicciolo e tutto questo rende Ribeira piena di vita.

Anche i mimi sono di grande intrattenimento. C’era questo signore che, concretamente, faceva il giocoliere con il fuoco. E i palazzi illuminati che si vedono dietro sono il monastero da dove ho scattato le foto, a Vila Nova de Gaia.

La mia prima settimana a Porto

I dettagli

Ci sono tanti dettagli. Dettagli che, non mi chiedete perché, mi ricordano i poeti. Il fatto è che a Porto mi sento come in una città d’altri tempi, ed in altri momenti come se fossi in un adorabile paesino di pescatori. Non lo so, è molto bello. Perché a Santander, o nel centro di Madrid non puoi vedere questo: (Foto 8)

La mia prima settimana a Porto

Mi fa pensare che un’anziana signora viva lì, e che dopo pranzo si sieda su una sedia a dondolo lavorando a maglia il suo scialle. È uno scialle? È fatto a maglia? Non ne ho idea, quindi se qualcuno lo sa e non è come dico, che perdoni l’errore.

Ci sono tante altre cose e tanti altri dettagli che ti fanno pensare “che bello”. E nonostante le baracche, cambierete sicuramente idea e alla fine sarete d’accordo col dire che Porto, in fin dei conti, è una bella città.

È tutto per adesso.

Ci vediamo a Porto.


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