Tingo Maria e la sua foresta
Ciao a tutti gli amanti del Perù e del mondo intero! Spero che stiate tutti bene. Oggi voglio parlarvi di Tingo Maria, un'altra città della foresta peruviana conosciuta per il parco nazionale che prende il nome proprio dalla città. Inoltre, è anche molto famosa perché è lì che si trova la bella addormentata, cioè una montagna che si trova proprio alla fine della foresta la cui forma assomiglia molto a una donna che sta dormendo. È possibile ammirarla da uno dei punti panoramici della parte alta della città.
Permettetemi di presentarvi la bella addormentata di Tingo Maria, che vedete in questa foto, in cui ci sono anche io che allargo le braccia di fronte all'immensità della città.
A differenza di altre città del mio Paese che ho avuto l'occasione di visitare, a Tingo Maria non c'è una piazza d'armi. Infatti, pur essendo una città molto grande, ha solamente una piazza che in qualche modo potrebbe essere considerata come una piazza d'armi.
Il luogo dello slittamento
Io ho avuto la possibilità di visitare Tingo Maria dopo aver visto la città di Huanuco. Da lì ci vogliono meno di tre ore in autobus ed è incredibile come si passi tanto velocemente dal paesaggio della sierra a quello della foresta. Durante il viaggio abbiamo avuto una piccola sorpresa: dato che era il periodo delle piogge, la strada era stata bloccata a causa di uno slittamento, quindi abbiamo dovuto aspettare un po'. Pensavo che sarebbe stato necessario molto tempo per liberare la strada, ma per fortuna ci sono voluti solamente trenta minuti.
In realtà ero già abituato a cose di questo tipo, perché durante il tragitto tra Oxapampa e Pozuzo ci era capitata esattamente la stessa cosa, se non peggio! Ma ovviamente niente può rovinare un viaggio alla scoperta del Perù.
In un attimo eravamo già arrivati a Tingo Maria, e c'era un grande cartello a darci il benvenuto tra il verde delle sue montagne che si trovano proprio nel cuore della foresta peruviana. A mio parere il Perù è uno dei Paesi più particolari del mondo e vanta una cultura millenaria.
Qui vedete una delle lagune che si trovano intorno a Tingo Maria, in particolare quella conosciuta come il Miracolo. Si tratta di un luogo meraviglioso, dove ci sono pochi turisti e un ristorante country dove è possibile assaporare i deliziosi piatti tipici di questa zona del Perù.
Dovete sapere che Tingo Maria vanta un clima davvero caldo: il sole e il calore che si percepisce camminando per le sue strade è qualcosa di unico. Arrivato alla stazione degli autobus mi sono ritrovato circondato da moltissimi mototaxi e da lì ho chiesto informazioni per arrivare alla piazza dove abbiamo alloggiato. Come già vi avevo detto negli articoli precedenti, ho fatto questo viaggio con un mio collega universitario poco prima di laurearci in Turismo presso l'Università di San Marco.
L'immagine che vedete è di proprietà del parco nazionale di Tingo Maria, dove si trova la caverna dei gufi, in cui si possono ammirare diversi volatili, non solo gufi, ma anche guaciari (di solito si trovano nella parte superiore). Arrivarci non è per niente complicato ed è una tappa obbligata se si visita Tingo Maria, la città della bella addormentata.
Vi lascio qui una foto che ho scattato nella piazza di Tingo Maria durante un giorno di pioggia. Ricordo però che, nonostante il brutto tempo, non era affatto freddo. Infatti, questa è una zona tropicale e il clima è perfetto, quindi anche durante la bassa stagione la città è molto movimentata.
Tingo Maria è una città che vanta un clima molto caldo e anche delle persone sempre allegre. Infatti noi peruviani sappiamo che coloro che abitano nella zona della foresta siano molto allegri. Una volta arrivati all'alloggio ci siamo recati subito alla reception, dove c'era una ragazza che ci presentò quella che poi sarebbe stata la nostra guida turistica per i due giorni a Tingo Maria.
Da lì siamo partiti per vedere la laguna del Milagro, la caverna dei gufi, il Serpentario, il velo della sposa e il punto panoramico della bella addormentata.
Vi lascio qui una foto della laguna di color turchese che ho visto una volta uscito dalla caverna dei gufi. Abbiamo avuto la fortuna di capitarci in un momento molto tranquillo: eravamo solo io, il mio amico e la nostra guida.
Sono stati due giorni bellissimi, soprattutto perché c'era sempre qualcosa da fare, oltre ovviamente a conoscere la città e assaggiare il delizioso cibo tipico. Se ancora non avete avuto l'occasione di provare il "tacacho con cecina" o il "juane" (due piatti tipici della selva peruviana), qui a Tingo Maria potrete trovarne di buonissimi e molto economici.
In questa foto invece vi mostro la mia colazione:
Questo è uno dei piatti che ho potuto assaggiare alla laguna Milagro:
A Tingo Maria c'è anche un fiume conosciuto come fiume Huallaga, che segna il passaggio dalla natura incontaminata alla città. Come già vi ho detto, abbiamo visitato Tingo Maria durante il periodo di bassa stagione, quindi il tour privato ci costò solamente 35 soles al giorno a testa esclusi i pasti.
Se siete amanti della natura dovete assolutamente andare a Tingo Maria. Il parco nazionale infatti si trova a meno di 15 minuti dalla città e lì è possibile prendere una pausa dalla modernità e nuotare in una laguna la cui acqua è di un color turchese pagando solamente 2 soles. Una volta entrati è possibile rimanere lì per tutto il tempo che si vuole, il che è ottimo se si pensa che queste acqua hanno proprietà curative grazie alla quantità di minerali che contengono.
Il museo degli animali
Dato che vi sto parlando di tutto ciò che potete visitare nei dintorni di Tingo Maria, è arrivato il momento di parlarvi di ciò che c'è da vedere in città. All'interno dell'università della città c'è un museo dove sono esposti tantissimi animali imbalsamati che una volta vivevano proprio in queste zone, come per esempio le tarantole. Durante il nostro viaggio abbiamo visitato anche tanti musei che sono pieni di animali, addirittura c'erano specie che non avevo mai visto, più ovviamente altre cose di cui vi parlerò tra pochissimo.
Qui in foto vedete solo alcune delle tantissime collezioni che si possono trovare in questo museo. Approfitto per dirvi che tutti questi animali sono stati trovati in questa zona e sono stati imbalsamati per essere studiati. Pensate che alcuni di essi sono in via d'estinzione.
Una volta arrivati al museo abbiamo trovato un'altra guida ad aspettarci. Ci ha spiegato brevemente quello che avremo visto all'interno, in modo tale da farci godere la visita.
C'è una cosa che mi ha lasciato davvero sbalordito: per la prima volta in vita mia ho visto un feto umano imbottigliato. Anzi, in realtà erano due.
Ma dovete sapere cari amici, che un'altra delle cose che mi è rimasta impressa è che nella parte superiore della porta d'ingresso del museo c'era un animale con due teste. Non mi credete? Ecco qua:
Non appena l'ho visto ho chiesto informazioni alla guida, che mi ha spiegato che l'animale era nato probabilmente con una malformazione e, dato che era morto appena nato, la sua testa era stata prelevata per essere studiata.
Vedere il museo mi ha fatto riflettere sull'enorme varietà di cose che si possono trovare in Perù. Ci sono tantissimi esseri viventi, di tante specie ed è necessario preservarli ed evitare di distruggere la natura. Per esempio poco tempo fa si è verificato uno spargimento di petrolio che ha causato la contaminazione di alcune zone, il che ha ovviamente terribili conseguenze sull'habitat naturale di alcuni animali, che hanno invece il nostro stesso diritto di vivere su questo pianeta.
In più, dovete sapere che dopo aver visto gli animali imbalsamati siamo entrati in una zona dedicata invece ad animali vivi e vegeti. L'università cerca di mantenerli in vita, ma ha davvero poche risorse a disposizione. Sarebbe fantastico se qualche privato facesse una donazione per il mantenimento di questi animali, soprattutto per garantirgli una buona qualità di vita. Pensate che abbiamo avuto la possibilità di entrare in una gabbia dove c'era un tucano bellissimo, con il becco di color celeste. Mi sono potuto anche scattare un selfie insieme a lui!
Ma non è l'unico animale che abbiamo visto: c'erano altri volatili che non sapevo nemmeno esistessero, e anche il famosissimo galletto delle rocce, che viene proprio dal Perù e che infatti è considerato uno dei simboli nazionali.
C'era inoltre un animale che già conoscevo e che mi ha sempre intenerito. Non so se avete mai visto il cartone animato di Go Diego Go, quello dell'orsetto pigro. Ecco, al museo ne abbiamo visto uno che stava dormendo e un altro che se ne stava lì buono buono nella sua gabbia. Eccoli qua:
Poi abbiamo visto un altro gruppo di animali che invece vengono lasciati in libertà, in particolare delle oche, che gironzolavano come se stessero facendo una passeggiata tutte in fila indiana che starnazzavano.
C'erano anche dei coccodrilli che però sono rimasti immobili in attesa della preda. Dovete sapere che sì, mangiano ovviamente insetti, ma credo che possano anche mangiare le persone!
Uno degli ultimi animali era invece un felino che guardava fuori in cerca di qualche topolino.
Il bar di Trapiche
Quei giorni a Tingo Maria sono stati veramente eccezionali! Pensate che una sera siamo andati in un bar di nome Trapiche, che si trova nei dintorni della piazza. È specializzato in macerati e vi confesso che quella sera ho bevuto almeno tre bicchieri, quindi vi lascio immaginare come sia finita! I nomi dei macerati erano talmente belli che si sono meritati una fotografia, quindi vi faccio vedere quelli che ho provato, cioè il Chuchuhuasi, il Dulce amargura e il Hierba brava. Ma alcuni dei nomi più divertenti erano sicuramente Viejita pero sabrosa, Agárrame si puedes, Pruebame y veras e molti altri che vedete in foto.
Dato che non sapevo quale scegliere, ho chiesto consiglio alla cameriera, ed erano talmente buoni che ne ho chiesto uno e poi un altro e quando sono uscito ero ridotto uno straccio! Aveva anche iniziato a piovere, quindi ho preso la mia macchina fotografica e ho iniziato a filmare tutto ridendo come un matto. Devo confessarvi che quella è stata l'ultima volta che mi sono ubriacato, ma ad ogni modo se venite a Tingo Maria assicuratevi di venire a provare questi macerati, che sono fatti con diversi tipi di erbe e frutti. In più sul menù c'erano anche dei drink esotici che sono perfetti per provare sapori nuovi. Un bicchiere mi è costato 10 soles, che è un prezzo abbastanza basso se considerate che nella mia città sarebbero li avrei pagati il triplo.
E così miei cari lettori questi due giorni a Tingo Maria sono finiti, ovviamente dopo aver visitato altri luoghi meravigliosi come Pozuzo, La Merced, Oxapampa, Huánuco. Abbiamo proprio chiuso in bellezza!
Come arrivare alla foresta
Se partite da Lima potete affidarvi a qualsiasi compagnia che vada verso la foresta passando per Via 28 de Julio (nel centro di Lima) o per Via Javier Prado. Il prezzo varia a seconda della città da cui partite: nel mio caso, ho viaggiato per una settimana e ho speso circa 1100 soles. Ma ne è valsa davvero la pena!
Se pensate di venire a marzo, ricordatevi che è il periodo delle piogge, e questo può comportare qualche difficoltà, soprattutto per quanto riguarda le strade. Ma voi non lasciatevi scoraggiare e venite a conoscere questa terra meravigliosa, piena di laghi, fiumi, montagne, animali, cibo esotico e uno dei migliori panorami del Perù, ma anche e soprattutto gente dal cuore nobile.
Spero che il mio articolo vi sia piaciuto e che anche voi iniziate presto a scoprire la storia del Perù. A presto!
Galleria foto
Contenuto disponibile in altre lingue
- Español: Tingo Maria ¡verde selva de mis ojos!
- English: Tingo Maria, green jungle of my eyes!
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