Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Abbiamo trascorso un giorno guidando con la nostra macchina in giro per il Parco Nazionale Tongariro, per conoscere la regione un po' meglio e per saperci orientare. Il Parco Nazionale Tongariro si trova tra la regione Taranaki e il Lago Taupo e ha tre grandi vulcani secondo la legenda che vi ho raccontato nell'articolo precedente. Ci sono il Monte Tongariro (1978 m di altitudine), che dà il nome al parco nazionale, il Monte Ngauruhoe (2291 m di altitudine), che aveva l'importante ruolo del Monte fato nella Saga de Il Signore degli Anelli, e il Monte Ruapehu, che è il più alto con i suoi 2727 metri. In questa zona, sono state girate molte scene de Il Signore degli Anelli, molte di queste includono il Monte Fato, alcune scene a Mordor e nelle zone umide di Emyn Muil. Deve ammettere ancora una volta che sono una grande fan de Il Signore degli Anelli e perciò farò sempre riferimento al film. Quindi, godetevi il paesaggio e l'area sciistica del Monte Ruapehu, ho fatto due brevi escursioni alle cascate Taranaki e al fiume Whakapapanui (che si pronuncia Fakapapanui). Dato che ci dovevamo svegliare presto la mattina dopo non abbiamo fatto delle escursioni estenuanti e siamo ritornati a casa presto per rilassarci con delle patatine e una tazza di tè caldo in terrazza, dove si ha una vista stupenda delle stelle.

Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Il giorno dopo, ci siamo alzati alle sei di mattina, abbiamo fatto colazione, abbiamo preparato le nostre scorte e ci siamo preparati per una lunga giornata. La navetta è passata a prenderci alle 7 e ci ha portato a Mangatepopo, dove è iniziato Tongariro Crossing. Il tempo era un sogno, senza nuvole e il sole che sorgeva stava già riscaldando le nostre facce, per cui siamo partiti molto motivati. Ci sarebbero volute 7 ore e mezza e 19, 7 chilometri per attraversare le montagne Ngauruhoe e Tongariro. Siamo andati in escursione sul monte Ngauruhoe fino al Red Crater, mentre il sole si alzava sempre più in alto. Poco prima del punto più alto è arrivata la parte più difficile, quella delle scale artificiali e ripide. Lassù, tutti avevano le facce completamente rosse, respiravano affannosamente e si toglievano i vestiti non necessari. Il sole e la fatica ci hanno fatto sudare come se fossimo in estate. Lì abbiamo continuato per la via all'ingiù ripida e scoscesa e poi per l'altopiano dei Laghi Emerald per il Monte Tongariro e abbiamo superato il vulcano ancora attivo Te Mari. Questo ha eruttato l'ultima volta nell'agosto del 2012, circa un anno fa, e fino a marzo del 2013 la strada era ancora chiusa per ragioni di sicurezza. Prima di iniziare il tragitto, avevamo letto molte istruzioni di sicurezza. Lì c'era scritto che dovevamo fare attenzione ai cambi improvvisi del tempo, perciò era necessario un buon equipaggiamento, ma anche del pericolo nella “zona pericolosa del vulcano attivo”, dove saremmo dovuti restare il meno possibile. Le istruzioni nel caso di eruzione erano due: secondo la citazione "Fate come l'orco in Il Signore degli Anelli nella battaglia di HelmsKlamm, in piedi, osservando le pietre che volano, in attesa, e poco prima che cadano su di voi, fatevi da parte". Prima di tutto, mi è immediatamente piaciuto il ragazzo, perché si è riferito al Signore degli Anelli e poi, abbiamo notato presto che non ci sarebbero state molte altre opzioni. La versione seria era: "Uscite fuori dalla zona pericolosa il più velocemente possibile, non date le spalle alle rocce volanti o alle palle di lava e nascondetevi dietro le grandi rocce". Visto questo, mi ero un po' preoccupata e stavo ripensando all'intera spedizione. Anche se avevamo già sentito tantissime persone parlare di questo viaggio fantastico e volevamo davvero farlo. E ne è valsa la pena! Il sole splendeva sulle montagne dalle punte innevate, sui laghi turchesi e il fatto di sapere che in fondo c'era un vulcano attivo che ribolliva, ha fatto sì che questo viaggio fosse indimenticabile. Pensare che questa Montagna apparentemente molto calma, con la neve sulla cima, che evidenziava i suoi contorni, è stata usata come il pericoloso Monte Fato, non ha funzionato per me. Le due immagini erano semplicemente troppo diverse, ma in qualche modo, potreste vedere la somiglianza e provare a immaginare che questo è il Monte Fato, molti anni dopo gli eventi di Frodo e della sua compagnia.

Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Il Parco Nazionale Tongariro, la traversata del Tongariro e il Monte Fato

Anche la stanchezza non è riuscita a sminuire la felicità riguardo a un paesaggio e a un'esperienza mozzafiato. Dalla cima, siamo riusciti a vedere il grande lago Taupo e sull'altro lato il monte Taranaki oltre al mare. Non ci siamo fermati nella zona pericolosa, ma, dopo di questa, ci siamo fermati per una pausa, abbiamo mangiato e bevuto. Era l'unico posto dove abbiamo trovato dei bagni. Poi la via era ancora lunga, ma bastava andare verso il basso. Lunghi tragitti attraverso una giungla come una foresta. Abbiamo dovuto attraversare dei fiumi, abbiamo visto alcune cascate e per tutto il tempo, il canto degli uccellini ci ha spronato. Alle tre e mezza, siamo arrivati a Ketetahi e abbiamo superato oltre 1100 metri di dislivello. Siamo stati felicissimi, quando la navetta è passata a prenderci alle quattro e ci ha portato a casa. Siamo solo voluti andare a casa e dormire, è stato un giorno estenuante. Nemmeno il quasi-incidente con un, ovviamente, conducente europeo dalla parte sbagliata, ci ha svegliato davvero. Arrivati a casa, ci siamo fatti una lunga e calda doccia e ci siamo presi del cibo molto buono a Spiral Café, che ci è stato raccomandato dai nostri cari amici. Infatti, le hamburgherie erano particolarmente buone. Seduti sui nostri letti, con un'altra tazza di tè, come dei veri nuovi zelandesi, abbiamo parlato della bella giornata e del giorno dopo, per la quale avevamo già altri programmi.

Ancora oggi, più di tre anni dopo, devo dire che questa traversata è stata una delle migliori.


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