31/10/12: Il Museo delle Belle Arti

Museo delle belle arti

Mercoledì 31 ottobre 2012

Oggi ho deciso di visitare il Museo delle Belle Arti di Lione. Era una cosa che volevo fare da tanto tempo, poiché l’arte è una di quelle cose che mi interessa da sempre. Tuttavia, è un interesse che sfortunatamente ho abbandonato prima di ottenere una forma di qualifica (nonostante le proteste dell’insegnante). Ho intenzione di seguire un corso di storia dell’arte durante il secondo semestre qui a Lione, se gli orari delle altre lezioni combaciano, quindi la visita era pertinente. Aspetto con ansia il momento in cui dovrò riordinare i miei appunti per il prossimo semestre!

Comunque sia, sono andata tranquillamente al museo. Ero sola, ma preferisco essere sola quando vado ai musei o alle gallerie perché posso guardare le cose che mi interessano seguendo il mio ritmo. Sono arrivata a Place des Terreaux, che è sia un punto d’incontro a Lione, sia un sito del patrimonio mondiale, quindi è un luogo molto turistico. Qui si trova il Comune: un grande edificio sofisticato e rivestito con ornamenti in oro. Al centro della piazza c’è una grande fontana, con molti dettagli che rappresentava una statua dii una donna con quattro cavalli. Alle spalle della fontana, negozi e bar costituiscono il lato nord della piazza. Tra i negozi e i bar troviamo Subway (non si può scappare da Subway nemmeno se si è in un sito del patrimonio mondiale! )

31/10/12: Il Museo delle Belle Arti

Place des Terreaux

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Quando sono arrivata alla Place de Terreaux, volevo fare qualche fotografia da includere in questo post. Ho avviato la macchina e mi è apparso un messaggio che diceva che la scheda memoria era bloccata. Non ho saputo come risolvere la situazione. Per di più la scheda era abbastanza nuova, era quella che mi sono dovuta comprare quando sono andata al parco della Tête d’Or qualche settimana prima. Ho provato un po’ a rimediare, ma non ha funzionato. Così sono partita alla ricerca di una scheda nuova. Qualche mese dopo, il mio ragazzo mi ha detto che l’unica cosa da fare era schiacciare il pulsante per attivare la scheda!

Sono andata nelle due viette a destra del museo, ma non ho trovato niente. Tuttavia, una di esse si ricollegava a rue de la Réoublique dove conoscevo un negozio di elettronica. Una ragazza mi ha aiutata subito, ma alla cassa c’era qualche problema. Dopo aver aspettato qualche minuto, mi hanno detto che la scheda non era in vendita. Non ho capito bene il perché, ma non sono una a cui piace fare storie.

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Ho continuato lungo rue de la République nella direzione opposta rispetto al luogo dove speravo di passare il pomeriggio, un luogo che avrebbe potuto proteggermi dal freddo e dal cielo grigio. Sapevo che un negozio Virgin Mégastores si trovava in una via vicino a rue de la République, quindi ci sono andata. Ho trovato subito ciò di cui avevo bisogno. La scheda era ad un prezzo accessibile, credo che fosse anche meno cara del negozio precedente. Credo che già il fatto che ci fosse un negozio Virgin Mégastore fosse un po’ strano. Si tratta di una catena di negozi abbastanza famosa in Inghilterra fino a qualche anno fa, ma a causa della crisi economica ha chiuso molti punti vendita. Non avevo più visto un negozio di Virgin Megastore da molto tempo fino a quando non sono arrivata a Lione.

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Rue de la République

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Finalmente la mia giornata stava prendendo la giusta piega. Sono tornata al Museo delle Belle Arti e ho potuto fare ciò che avevo programmato di fare. Non c’era molta gente al museo, quindi l’atmosfera era calma e tranquilla, perfetta per osservare le opere d'arte. All'inizio, non ero sicura che ci fosse uno sconto studenti, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dato che non ho dovuto pagare niente, neanche per l'audioguida.

Il museo vi trasportaattraverso la storia dell’arte seguendo un ordine cronologico, se non ci si perde come è capitato a me. Ma è molto facile seguire il percorso. Sono solo stata dirottata da una sala. Il viaggio nel tempo è iniziato con l’arte antica e finito con quella moderna. È un po’ difficile capire dove inizia, poiché non c’è nulla che lo segnali, ma dopo il guardaroba dove mi è stata data anche l’audioguida, ho proseguito fino alle scale. Sono entrata in una sala in cui si trovavano dei noti oggetti dell’antico Egitto, come delle piccole rappresentazioni di persone e degli Dei più importanti e delle bare per le mummie ricche di dettagli. Credo che ci fosse una mano mummificata, ma non si può paragonare alle esposizioni del Museo Britannico di Londra. Sono rimasta comunque sorpresa di vedere oggetti dell’antico Egitto poiché speravo che ci fossero molte sale con esposti quadri del Rinascimento come la National Gallery a Londra. La cosa più sorprendente nella sezione d’arte dell’antico Egitto, è la presenza di grandi porte egizie che sono state donate al museo poiché l’archeologo era di Lione. Le porte erano intimidatorie con delle incisioni di geroglifici che rappresentavano il faraone dell’epoca e il suo rapporto con il mondo religioso. Purtroppo qualche incisione è scomparsa e altre sono incomplete, questo potrebbe essere un’indicazione del tempo instabile.

Seguendo l’arte egizia, in una sezione molto piccola troviamo l’arte iraniana e della Mesopotamia, entrambe in relazione con il mio corso di Lingue e Culture del mondo, che ho seguito per qualche settimana. Molte delle cose esposte avevano una storia che ho potuto ascoltare dalla mia audioguida.

31/10/12: Il Museo delle Belle Arti

L’area successiva del museo è caratterizzata dall'arte elaborata e realista, soprattutto nella rappresentazione dell’uomo, dei Greci e Romani. Queste rappresentazioni sono praticamente scomparse nel Medioevo, che è stato un periodo dove l’arte era soprattutto a scopo religioso e rappresentava spesso scene religiose. In particolare le scene della Bibbia. Gli oggetti erano spesso cose trovate nelle chiese. Le sculture in avorio erano incredibilmente dettagliate ed estremamente elaborate. Altre sculture erano in legno. Un oggetto era un pezzo di un altare. Tuttavia le scene rappresentate non erano sempre piacevoli alla vista. Mi ricordo di una scultura che rappresentava la morte, la peste e la fine del mondo. Forse lo scopo di quest’opera era di sensibilizzare le persone sull'importanza della fede. Ci tornerò sicuramente in caso iniziassi a frequentare il corso di arte medievale.

In seguito, mi sono trovata in una sala dedicata alla ceramica spagnola: una forma d’arte introdotta dai mussulmani quando occupavano alcune zone della Spagna. Tutto d’un tratto una sala con opere del XX secolo appartenenti all’art nouveau ha attirato la mia attenzione. L’architettura francese ha un ruolo importante per questo movimento. Ogni opera è stata specificamente pensata per far parte di questo movimento. Ma io mi sono chiesta: “Cosa è successo? Dove è finita l’arte concepita in altri movimenti come può essere il Rinascimento, o come l’impressionismo del XIX secolo? ”.

Solamente salendo le scale sono riuscita a trovarle, ma l’ho capito solo una volta lì, c’era una sala per le esposizioni moderna, nella quale si trovavano opere molto moderne. Sono sicura che mia madre avrebbe qualcosa da ridire. Quest’estate siamo andate a visitare la Tate Modern: una galleria di arte moderna a Londra e non riusciva a concepire come certe opere fossero classificate come arte.

Non son sicura del nome dell’artista, ma qui ho visto alcuni grandi tele principalmente nere. Anche se alcune avevano delle parti bianche o grigie. Da lontano, apparivano abbastanza semplici e sobrie, e si potrebbe discutere sul fatto che possono essere definite “arte”. Ma quando ci si avvicina si nota come l’artista abbia usato molte trame diverse, quindi la luce crea degli effetti diversi e sottolinea alcune parti delle tele. È molto sottile, ma non sono sicura di cosa pensassi. Ho voluto saperne di più di queste tele e del pensiero dell’artista, quindi ho acceso l’audioguida che mi è stata data all'ingresso. Solo che alla guida non è piaciuto il numero che ho inserito perché ha iniziato a parlare del cielo dipinto e di grandi scale. NON esattamente ciò che mi interessava.

Al piano superiore, c’erano alcune sale piene di dipinti del periodo del Rinascimento. Ho letto qualcosa su questi quadri e su come erano stati prima rubati e poi nascosti durante la Rivoluzione francese. Successivamente furono donati al Museo delle Belle arti di Lione, ma non ne sono certa. Dio e la religione erano un tema molto comune in molti di questi quadri. La precisione delle immagini era sorprendente. I dipinti erano molto ben fatti. Sono rimasta sbalordita da quanto i visi sembrassero realistici e dalla presenza di giochi di luce e ombra. Questi quadri erano dei capolavori. Mi sono seduta su una panchina nella sala assaporando tutte le opere che mi circondavano.

31/10/12: Il Museo delle Belle Arti

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Sono entrata poi in un’altra sala, che si trovava sulla destra guardando le scale. Qui si trovano dipinti e statue del XIX secolo e inizio XX secolo. L’impressionismo era uno dei movimenti principali grazie a pittori come Pierre-Auguste Renoir, Eugène Boudin, Edgar Degas, Camille Pissarro et bien sûr, Claude Monet.

L’impressionismo è uno stile che mi è molto familiare. L’ho studiato brevemente nel corso di cultura francese al primo anno di università. Ho anche visto un programma in televisione con mia madre sulla nascita e le caratteristiche dell’impressionismo per poter distinguere i dipinti della nuova era dalle fotografie. C’era qualche quadro molto famoso, come uno dei ponti di Charing Cross di Claude Monet, uno dei miei artisti preferiti.

L’ultima sala era una sala moderna con altre grandi tele nere. C’erano anche però qualche tela del movimento cubista e surrealista che include il lavoro di Picasso. Qui l’arte era intrepida, viva e piena di vita. Alcuni dipinti più moderni erano molto minimalisti per cui erano stati utilizzati solo tre colori.

31/10/12: Il Museo delle Belle Arti

Nel seminterrato c’era una sala dedicata esclusivamente a sculture, molte delle quali appartenenti al Rinascimento, ma altre più moderne. Non sono rimasta molto tempo in questa sala, perché dovevo tornare a casa.

Nell'insieme il Museo delle Belle arti vale la pena essere visitato, soprattutto se siete studenti perché è gratuito. Ci sono rimasta due ore e mi è piaciuto molto il modo in cui il museo ti trasporta attraverso il tempo e il fatto che il museo includa anche oggetti e non solo quadri. Ogni periodo è presente. Mi piace anche l’opzione di avere maggiori informazioni circa un’opera in diverse lingue per la maggior parte delle opere. Ho avuto un piccolo problema quando ho provato ad ascoltare la guida per un’opera egiziana, ma credo che fosse perché ho impostato la lingua francese, poiché è lo scopo dell’Erasmus!


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