Gnocchi al cacao

Pubblicato da flag-it CHIARA GARBAGNATI — 6 anni fa

Blog: House of memories
Tags: Ricette Erasmus

Se ieri ci davamo alla tradizione, oggi continuiamo a seguirla, però con una punta di trasgressione. Mi rendo conto che talvolta fare zapping alla tv può che farvi scoprire canali e programmi di cui ignoravate l’esistenza, e di conseguenza giungere a qualche stranezza. So che il titolo non può sembrare invitante al 100%, se pensate di trovarvi una portata del genere sulla vostra tavola, ma d’altro canto non può che suscitare curiosità, o perlomeno capire cosa mi ha spinto a provare un esperimento del genere. Indipendentemente da ciò posso garantirvi che è assolutamente deliziosa. A parer mio la vita è troppo breve per mangiare piatti noiosi e cucinare le solite due cose, bisogna osare ed avere una mentalità aperta, se non sempre, direi ogni tanto. La ricetta ha catturato la mia attenzione dopo averla vista sul piccolo schermo, cercando di adattarla a mio piacimento, visto che ognuno ha i suoi trucchi o i suoi escamotage. Oggi presenterò gli gnocchi al cacao, una degna alternativa agli ordinari primi piatti. Sia chiaro, non si tratta di un dessert o di qualcosa dal sapore dolce, pertanto non storcete il naso, se avete accettato i tagliolini ai mirtilli o il riso con le fragole, siete pronti anche a questo.

Perciò mettete un po’ di pepe in cucina, anche letteralmente, si intenda.

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Ingredienti:

  • 800 grammi di patate
  • 200 grammi di farina 00
  • 8 cucchiai di cacao amaro
  • Un pizzico di sale

Procedimento:

Innanzitutto cucinare le patate, facendole bollire per circa 30/40 minuti in una casseruola capiente e piena d’acqua. Quando infilzerete con la forchetta e saranno molto morbide, scolate. A questo punto la buccia si toglierà molto facilmente, ma fate attenzione, onde evitare di scottarvi. C’è chi preferisce pelarle in precedenza, ma per la preparazione degli gnocchi, se la togliete, rischiate di far assorbire troppa acqua e rendere difficoltosa la realizzazione dell’impasto. Una volta senza buccia, schiacciarle in una terrina molto grande o in una superficie piana con uno schiacciapatate oppure con una forchetta, ma vi consiglio il primo, in modo da poter avere una polpa omogenea e non dei pezzettini duri che possono scappare se usate la seconda. Successivamente aggiungere il cacao e la farina, salare e impastare con le mani fino a quando non avrete un panetto ben amalgamato. Dividere l’impasto e dare ad ogni parte una forma allungata, con uno spessore e un altezza di circa un centimetro e mezzo, disponendo il tutto su un ripiano infarinato. Tagliare ogni filoncino in pezzi lunghi due centimetri, levigare con le mani conferendo una forma ovale e rigare ogni pezzo con la forchetta o con l’utensile apposito per gli gnocchi. Procedere fino ad esaurire tutto l’impasto che sarà per circa 4 persone. 

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I vostri gnocchi sono ora pronti per la cottura, perciò riempite una pentola d’acqua, salatela con sale grosso e una volta raggiunto il punto di bollore, versarli dentro. Saranno pronti quando incominceranno a galleggiare, pertanto scolare. Prima di inserirli nella pentola preparare il condimento. Io ho scelto una padella, visto che è molto più comoda per mescolare. Potete optare per il classico burro e salvia, oppure come me scegliere qualcosa di più ricco e saporito, ovvero quattro formaggi. Perciò fate sciogliere il burro in una padella per poi aggiungere quattro formaggi scelti da voi, ma assicuratevi che non siano a pasta filata come la scamorza, visto che potrebbe crearsi una massa unica e non cremosa, che non si può attaccare con la pasta. Io ho adoperato del mascarpone, gorgonzola, grana padano e pecorino romano grattugiato. Fare comunque attenzione e girare costantemente con una spatola o con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi sul fondo della padella, che sia antiaderente o meno. Una volta sciolto il tutto, versare gli gnocchi. Opzionale è l’aggiunta del pepe, se lo preferite o meno, ma a parer mio si sposa benissimo e io lo metto quasi ovunque. Sarebbe conveniente cuocerli contemporaneamente alla salsa, dato che lasciare gli gnocchi nello scolapasta può compromettere il loro aspetto, visto che potranno appiccicarsi tra di loro e creare un pastone unico. Ad ogni modo, servire e mangiare caldo.

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Se il cacao non vi va a genio e siete fin troppo tradizionalisti, per la ricetta solita omettere il cacao per poi sostituirlo con della farina. Alcune persone nella ricetta dell’impasto aggiungono anche l’uovo, ma io lo trovo abbastanza difficoltoso, ma per completezza mi sembra giusto riferirlo. Senza ombra di dubbio alcuno, optando per la ricetta madre, potete sbizzarrirvi coi condimenti, tenendo sempre conto che in sé come primo, anche senza troppi fronzoli, è già bello pesante e sostanzioso. Un sugo al pomodoro oppure un ragù di carne non troppo carico vanno bene, anche alla carbonara sono deliziosi, ma il tempo di mangiare il tutto e il vostro letto o divano reclamerà la vostra presenza.

Chiudendo il tutto, posso dirvi che è una ricetta che impressionerà i vostri ospiti o i vostri parenti, non è un piatto che servireste in una giornata qualunque. Bando alle ciance e ai temporeggiamenti e sperimentate più che potete!

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Altre varianti interessanti di questa ricetta riguardano l’ipotetica aggiunta all’impasto della polpa di zucca oppure degli spinaci, rispettando sempre la sana e vecchia tradizione. In entrambi i casi, ricordatevi di eliminare da essi l’acqua il più possibile, specialmente per evitare di ritrovarvi ad aggiungere una cospicua quantità di farina e rischiare di coprire il sapore, facendo così diventare la pietanza troppo “stopposa”. Per esperienza personale, non è un granché mangiare degli gnocchi con un 50% di farina che paragonati a quelli del discount a meno di 50 centestimi, quest’ultimi risultano una prelibatezza di un ristorante stellato. Se invece vi sentite ancora più estrosi, vi consiglio di optare per i mirtilli. Benché possa sembrare strano, la frutta, ovviamente non tutta, può essere un tocco interessante per la categoria della pasta fresca e rispettando la scia montanara che questi emanano, condire con dei funghi saltati e delle erbe aromatiche può fare decisamente colpo, perchè alla fin fine, più si è flessibili in cucina, e più se ne diventa dei maestri del mestiere, anche semplicemente a livello amatoriale.

Non penso che i miei consigli vi porteranno ad aprire un ristorante, ne tanto meno approdare alla finale di Masterchef, ma ad ogni modo vorrei minare tutte quelle posizioni sedimentate sulle solite quattro ricette prive di brio o inventiva, togliendo quel senso di vecchiume.


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