Fideuà: la paella alternativa!
Introduzione.
Cosa bolle in pentola oggi?
Miei cari lettori,
oggi preparerò per voi la Fideuà! E’ un piatto che, a dire il vero, fino a poco tempo fa, non conoscevo neanche io!
Come ho conosciuto l’esistenza di questo piatto?
La prima volta che ho visto l’immagine di questo piatto mi trovavo a cena con mia zia in uno dei tanti ristoranti turistici di Barcellona. In questo momento, a dire il vero, non ricordo con esattezza il nome di questo ristorante.
Ricordo, però, che si trovava “nei pressi” di Piazza Catalunya. Avevamo deciso, infatti, di fermarci a cenare presso il ristorante che, dall’esterno, ci avrebbe colpite di più. Entrambe, quella sera, avevamo voglia di gustare una tipica porzione di paella: lei perché era la prima volta che veniva a trovarmi a Barcellona, sebbene in coincidenza con un meeting di lavoro, ed io perché, nonostante la mia permanenza a Barcellona fosse già stata ben più lunga, non avevo ancora avuto modo di provare il piatto forse maggiormente conosciuto di origine spagnola.
Informazioni generali.
Ingredienti.
Questa volta, così come per alcune altre mie ricette, mi sono cimentata a preparare questa ricetta, facendomi aiutare da un composto già preparato che, a dire il vero, mi ha soddisfatta molto, nel risultato!
Per tanto, non ho avuto bisogno di aggiungere altro al kit già pronto che avevo comprato, al modico prezzo di 3,50 Euro.
Generalmente, posso suggerirvi di procurarvi, dunque, gli stessi ingredienti che ho trovato all’interno della mia “scatola magica” e cioè del brodo già pronto di pesce e molluschi e circa 100g di Fideuà.
In sostituzione a questo particolare tipo di pasta, vi suggerirei di spezzettare degli spaghetti, ma, ahimè, non sono sicura del risultato che potreste ottenere!
Occorrente.
Preparare questo piatto mi ha resa molto serena anche perché, alla “fine dei conti”, non ho sporcato le mille pentole che si potrebbero immaginare necessarie per preparare un così tanto attraente, quanto prelibato, piatto spagnolo, al contrario, mi sono stati sufficienti una pentola bassa, dal diametro di 30 cm circa, un mestolo ed, infine, un cucchiaio di prova ed i piatti per poter servire il tutto ai miei diversi ospiti.
Tempo di preparazione.
Anche il tempo di preparazione mi ha stupito durante la preparazione della ricetta. Posso dichiarare, infatti, di aver speso poco meno di mezz’ora, in totale, per la preparazione del piatto!
Difficoltà.
Credo che sia un piatto molto semplice da preparare, a maggior ragione se si utilizza un brodo o un composto già pronto! Cionondimeno bisogna fare sempre attenzione alle giuste indicazioni da seguire riguardo le modalità di cottura.
Esperienza personale.
Sono stata soddisfatta riguardo al risultato ottenuto?
Decisamente si! Solitamente, non mi piace utilizzare dei “piatti già pronti” o comunque sia molto semplici da preparare perché “precotti”, eppure, vi posso assicurare che il gusto finale del mio piatto non sembrava affatto manomesso, quantomeno nel gusto, da agenti esterni e fastidiosi al palato, proprio come era dichiarato sulla confezione.
Quante volte ho cucinato questo piatto?
Per il momento soltanto una, ma garantisco ai miei lettori di aver già promesso ad una mia amica di rendere migliore la mia ricetta, e magari anche più autentica, la prossima volta che mi accingerò a realizzarla. Se siete interessati, dunque, restate connessi al mio blog!
Conclusioni.
Sono entusiasta di aver preparato questa “differente forma di paella” e spero di poter migliorarne la preparazione, in modo da farla conoscere alle persone intorno a me! E’ uno di quei piatti tipici che emoziona il palato, sebbene, con la sua semplicità!
Grazie per aver letto questo articolo!
Alla prossima!
Galleria foto
Vorresti avere il tuo proprio blog Erasmus?
Se stai vivendo un'esperienza all'estero, sei un viaggiatore incallito o semplicemente ti piacerebbe promuovere la città in cui vivi... crea un tuo proprio blog e condividi la tua esperienza!
Voglio creare un mio blog Erasmus! →
Commenti (0 commenti)