Andare da Budapest a Zagabria
Sono tornata dalla Croazia circa una settimana fa e posso dire che è stato di gran lunga uno dei migliori viaggi che abbia mai fatto. Potrei usare tutti gli aggettivi positivi della lingua inglese per descrivere questo paese, ma sarebbero comunque troppo pochi. Non mi sono mai innamorata di un paese tanto quanto mi sono innamorata della Croazia. Non voglio esagerare però, non mi va che vi creiate un'immagine idillica in testa e poi restiate delusi. Manterrò un profilo basso, così da non rovinare un vostro futuro viaggio in Croazia. Ad ogni modo, iniziamo a scoprire questo variegato paese assieme.
Fin da quando mi sono trasferita in Ungheria, ho sempre voluto visitare la Croazia. Sono vicini, confinano, perciò perché non dovrei. Questo senza nemmeno considerarne la bellezza mozzafiato. È iniziato tutto così. Avevo già intenzione di andarci, perciò il viaggio è stato l'obbiettivo su cui mi sono focalizzata durante tutta la sessione estiva del primo anno di Medicina. È stato esattamente faticoso quanto sembra. Ho contattato un sacco di amici per dire loro del mio piano e chiedere di unirsi. Sapevo che la maggior parte avrebbe comunque declinato l'offerta: c'è chi aveva già fatto piani e chi semplicemente non se la sentiva. Francamente me ne infischiavo, pensavo che, anche se nessuno si fosse aggiunto, sarei comunque partita da solo.
Due dei miei amici ci stavano, e si sono aggiunti. Ho fatto un po' di piani, prenotato i biglietti e il resto è storia. Scherzo, questo era solo l'inizio.
Seguitemi.
Abbiamo deciso di andare un giorno a Zagabria, dato che è la capitale e abbiamo pensato che dovevamo assolutamente visitarla. Poi ci siamo diretti verso sud, a Spalato, la maggiore città costiera della Croazia. Ho prenotato su Flixbus, di solito ho sempre dei coupon di sconto ma questa volta li avevo finiti. I biglietti sono costati abbastanza dato che la stagione era alta, ma non m'importava più di tanto. Avevo già la mente proiettata alla Croazia. Alla fine abbiamo pagato un centinaio di euro, che per essere estate non poi così tanto.
Penso di aver già menzionato l'autostazione di Budapest in un altro articolo, quando parlavo del viaggio a Praga, ma facciamo comunque un riassuntino: Budapest è servita da molte autostazioni, ma la maggior parte dei Flixbus parte da Nepliget. È una stazione facile da raggiungere, basta prendere la linea di metro M3 e si arriva in un attimo. Una volta usciti dalla metro, un'altra ferrovia urbana porta dritti a destinazione. Il nostro bus era alle otto, ed essendo un giorno feriale siamo andati in metro (la linea M3 non funziona durante il fine settimana). Noi siamo partiti di lunedì, ma tenetelo a mente quando pianificate un viaggio.
Ci sono volute circa quattro ore, i sedili erano comodi e l'aria condizionata abbastanza buona, tuttavia sono rimasta sorpresa quando ho scoperto che non c'erano prese di corrente nell'autobus. Non avevo caricato il telefono e speravo di poterlo fare in bus, ma a quanto pare non c'è questa possibilità. Nessuno dei due Flixbus da e per Zagabria aveva prese di corrente. Mi ha dato abbastanza fastidio perché i mezzi che servono Praga sono molto più moderni.
Ma la parte strana è arrivata quando abbiamo dovuto varcare il confine. Da quando mi sono trasferita in Europa, mi sono dimenticata completamente delle frontiere, delle code, dell'immigrazione e della dogana. Penso che questa cosa sia meravigliosa, dato che odio con tutto il cuore i controlli di sicurezza. Tuttavia, attraversare il confine croato non è stato così indolore. Ho scoperto infatti che la Croazia fa parte dell'UE, ma non dell'area Schengen. Quindi sostanzialmente i controlli al confine ci sono ancora, qualche volta timbrano anche il passaporto, dipende da che documento uno abbia. Non sapevo nessuna di queste cosa, quindi ho trovato la procedura molto fastidiosa. Abbiamo dovuto aspettare più di mezz'ora mentre controllavano i dati dei nostri passaporti. Prima hanno dovuto assicurarsi che fossimo legalmente entrati in Ungheria, e successivamente hanno proceduto a consentirci l'accesso alla Croazia. Però era figo, un passo avanti e sei in Croazia, un passo indietro e sei in Ungheria. Mi galvanizzo per cose da poco come questa.
(non dimenticatevi dei controlli alla frontiera)
Quindi fate attenzione ad avere appresso i documenti corretti, se non siete cittadini UE avrete certamente bisogno del passaporto.
Per quanto riguarda la valuta, in Croazia si usano le kune, quindi sarà necessario cambiare i vostri euro. Il cambio è vantaggioso per chi usa l'euro che all'epoca del mio viaggio valeva all'incirca sette kune. Una bottiglietta d'acqua veniva 10 kune, un biglietto singolo del tram quattro. Un pasto economico si aggirava sulle 50-60 kune. Come dicevo prima, non è stracciato, ma nemmeno costoso.
(200 kune, approssimativamente 28 euro)
I Croati sono molto cordiali; posso dire con certezza che sono le persone più gentili con cui ho avuto a che fare in Est Europa. Anche perché come si fa a essere scontrosi in un paese così bello. Sorridono spesso, interagiscono coi turisti e sono loquaci e interessanti. Mi è piaciuto moltissimo che parlassero inglese veramente bene. Adoro l'Ungheria ma chiunque ci venga si rende conto che l'inglese qui non si parla; sia per timidezza o sia per effettiva mancanza d'allenamento non lo so, fatto sta che è così; ma questa storia la riprendiamo un altro giorno. I croati invece, soprattutto in località turistiche come Spalato e Zagabria, parlano un inglese molto ricco. Considero questa cosa un grande pro del paese.
Credo di aver detto tutto per oggi. Se state viaggiando e avete bisogno di un alloggio, tenete in considerazione Airbnb!
Spero vi sia piaciuta questa introduzione.
Ciao!
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