le grotte di Pindaya

Le grotte di Pindaya sono un famoso luogo di pellegrinaggio per i devoti al buddismo. 

In realtà le grotte sono tre, ma solo quella più a sud è accessibile ai fedeli e ai turisti e può essere esplorata in ogni suo angolo. 

le grotte di Pindaya

Essa è nota per contenere oltre 8000 statue di budda: alcune sono alte diversi metri, altre invece solo pochi centimetri. Inoltre sono scolpite su materiali diversi e decorate con motivi e colori vari. Tra l’altro anche il buddha stesso è rappresentato in diversi modi, anche se ovviamente si rifanno sempre alla tradizione. In particolare all’interno della grotta sono stati identificati circa settanta esempi della tradizione detta Bhisakkaguru, che risale al tardo diciottesimo secolo. In questo tipo di rappresentazione buddha tiene sul palo destro un seme, simbolo di fertilità e rinascita: nella grotta di Pindaya questi buddha sono unici, come non ne esistono in nessun altro luogo del Myanmar, per acconciatura dei capelli, forma degli occhi, del naso, delle orecchie, e persino per la tipologia dell’abito.

le grotte di Pindaya

Tra le altre cose, anche se la maggior parte delle statue sono state posizionate nella grotta nella seconda metà del 1800, risalgono tutte a periodi storici differenti. La più antica fra esse è datata 1773 (infatti la maggior parte delle statue riporta la data della loro collocazione nella grotta), mentre le più recenti risalgono agli ultimi anni, con il numero di statue che aumenta costantemente. La superficie interna della grotta risulta così quasi interamente coperta e occupata dalle rappresentazioni di buddha, cosa a metà fra l’inquietante e il suggestivo. E’ comunque indubbiamente un luogo molto particolare, di cui in pochissimi conoscono l’esistenza.

Vi si accede mediante un ingresso che è stato ricavato nel 1925 attraverso l’utilizzo di esplosivo, scelta che ha probabilmente danneggiato alcune delle immagini all’interno. Inoltre, la grotta fu ulteriormente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando subì dei violenti bombardamenti.

le grotte di Pindaya

Esistono numerose leggende legate alla grotta di Pindaya, e non è affatto difficile capire il motivo per cui abbia da sempre sollevato dubbi e curiosità. Una di esse narra che nel punto in cui il cammino è interrotto dalla roccia della montagna, in realtà si troverebbe un passaggio per raggiungere la valle di Bagan, distante alcune centinaia di chilometri. Esiste anche un’altra leggenda secondo la quale la grotta di Pindaya fu il luogo dove un mostro dall’aspetto di ragno tenne prigioniere sette principesse, catturate mentre facevano il bagno in un vicino lago. Le ragazze furono poi portate in salvo dal principe Kummabhaya della dinastia Yawgnhwe, che alla fine sposò una di loro e ne fece la regina del suo regno.

le grotte di Pindaya

E’ indubbio che la grotta di Pindaya sia un luogo quasi magico, veramente particolare, quasi indescrivibile per la sua stranezza. Al suo interno si districano una miriade di sentierini che possono facilmente essere esplorati, se non si ha paura di perdersi. E poi ci sono tanti passaggi che conducono a grotte più piccole, alle quali si accede accasciandosi e strisciando a terra. Ogni ambiente è poi invaso da queste statuette di buddha, molto spesso dorate, che sembrano osservarti ovunque tu rivolga lo sguardo.


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