La Penisola della Maddalena

A Santander, capoluogo della Cantabria, si trova la Penisola della Maddalena. Vi voglio parlare di questo sito perché è sicuramente il più emblematico della città.

Si tratta di un parco pubblico della superficie di 24, 5 ettari, che fu residenza del re Alfonso XIII all'inizio del secolo scorso.

Nello specifico, il luogo di dimora dei re fu il Palazzo Reale della Maddalena, che possiamo vedere nel punto più alto della penisola. Questo spettacolare edificio è la principale attrazione turistica della città, nonché il miglior esempio dell'architettura eclettico-regionalista in Cantabria, per il fatto di unire elementi appartenenti a differenti stili e influssi esotici all'architettura barocca montanara. Si possono trovare riferimenti a questo sito in varie opere della letteratura spagnola, come ad esempio quelle di Gerardo Diego e Miguel de Unamuno. Per giunta, prima di visitare il palazzo, lo avevo già visto nella serie televisiva spagnola "Gran Hotel".

Nei giardini della zona si possono ammirare vari monumenti, come quello dedicato al naturalista e divulgatore Félix Rodríguez de la Fuente. Un altro luogo per me straordinario è il Museo dell'Uomo e del Mare, un omaggio a Vital Alsar, marinaio originario di Santander. Al suo interno è possibile vedere alcune delle imbarcazioni con le quali realizzò le sue spedizioni nell'Oceano Pacifico e nell'Atlantico.

Un'altra attrazione importante della Penisola della Maddalena è il parco marino, un piccolo zoo costruito su una scogliera, nel quale poter vedere all'aria aperta diverse specie animali, tra le quali foche e pinguini. Ho apprezzato particolarmente questo sito perché è diverso dagli zoo tradizionali, in quanto gli esemplari che vi sono custoditi dispongono di molto spazio per nuotare, in un ambiente che, essendo in prossimità del mare, è molto più simile al loro habitat naturale.

Di fronte alla penisola si può notare l'isola di Mauro, che rende il paesaggio ancora più spettacolare. Sulla sua superficie rocciosa risalta un faro, risalente alla metà del XIX secolo, che segnalava l'entrata nella baia di Santander.

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