Lavorando come Steward allo Stadio Olimpico di Roma
Introduzione al post
Che tipo di esperienza descriverò oggi?
L’esperienza che condivido oggi con voi, miei carissimi lettori, è quella che ho vissuto, per meno di una stagione, all'interno del prestigiosissimo Stadio Olimpico di Roma.
Facile o difficile farsi assumere?
Dipende dai punti di vista!
E’ stato molto semplice, se non addirittura quasi scontato, l’essere stati assunti presso l’Associazione Calcistica A. S. Roma, una volta terminato il corso obbligatorio di Steward da sostenere all'interno dello stadio stesso, insieme, però, ad un’altra associazione.
È stato quindi molto semplice, da una parte, ma abbastanza complicato, dall'altra.
Un corso molto specializzato.
Il corso di formazione obbligatorio.
Il corso che era obbligatorio seguire, infatti, è stato abbastanza complicato, ma non perché ritengo che siano state troppo complesse le informazioni che ci siano state fornite, bensì, un po' pesante negli orari e nelle presenze da dover rispettare.
Tuttavia, mi sento molto soddisfatta delle conoscenze che ho appreso in quella occasione e sono certa che sarà molto difficile raggiungere un grado simile di preparazione in Italia.
Si dice, infatti, in questo settore, che l’Associazione Calcistica A. S. Roma, sia quella che, su territorio nazionale, richiede il maggior numero di Steward e, soprattutto, la maggior qualità e professionalità, in campo!
Come vengono retribuiti i pagamenti?
I servizi atti restituire il corrispondente economico assegnato agli Steward, sono, esattamente, due:
- È possibile ricevere un bonifico postale presso l’indirizzo di residenza dichiarato al momento della domanda, il quale deve essere, obbligatoriamente presentato, in forma cartacea, presso gli sportelli bancari da cui si vuole prelevare il denaro;
- Più comodamente, ed anche più comunemente, è necessario iscriversi sul sito dell’I. N. P. S. e richiedere, espressamente, una carta postale specifica, dove verranno accreditati gli acconti, una volta svolto il servizio. Questa carta, inoltre, oltre che essere richiesta espressamente presso un ufficio postale dal diretto interessato, deve anche essere “pagata” con una somma minima di 5 Euro, i quali, però, saranno ritrovati all'interno della carta stessa.
Dopo quanto tempo dal lavoro svolto vengono accreditati questi bonifici?
Credo che questa sia la domanda che abbia sentito più frequentemente, all'interno del gruppo di Steward qui, a Roma. Purtroppo, il sistema di pagamenti avviene sempre in maniera molto lenta e questo, a dire il vero, posso testimoniarlo anche io, che devo ancora ricevere il pagamento di due partite che risalgono, addirittura, a diversi mesi fa.
Come mai così tanto tempo?
Non sono davvero la persona giusta a cui fare questa domanda, posso, però, dire la mia in quanto al caso successomi personalmente.
Il mio caso specifico.
Seguendo il ragionamento e le indicazioni sulle modalità di accredito dei versamenti citate poco più sopra, e considerato che non ero ancora in possesso della carta I. N. P. S. ( è così che viene chiamata in gergo ), avevo ricevuto un bonifico di 75 Euro, presso l’indirizzo di residenza dichiarato il quale è, a tutt'oggi, corrispondente ad un paese in provincia di Cosenza, dove, attualmente, mi ritrovo per le vacanze estive.
Trovandomi all'estero, però, nel momento in cui i miei genitori mi avevano avvisata del fatto che fosse arrivato questo bonifico postale, non avrei potuto ritiralo personalmente, ed avevo quindi richiesto, telefonicamente, cosa avrei dovuto fare per ricevere, in ogni caso, il pagamento.
Mi era stato detto, dunque, che il bonifico mi sarebbe stato accreditato, in seguito, sulla carta I. N. P. S. che avrei potuto, in quel momento, richiedere.
Ecco perché, non appena rientrata in Italia, mi ero subito prodigata per ottenere la mia carta I. N. P. S. più che altro, per poterne dare conferma alla segreteria che si occupa dei trasferimenti degli accrediti.
Ecco perché, una volta fatta la telefonata, ed essendo stata rassicurata sul fatto che il denaro mi sarebbe stato accreditato sulla nuova carta, mi ero proposta di mettermi in attesa, senza pressare più questi uffici, per un ulteriore sollecito.
Purtroppo, però, la mia pazienza non è stata rispettata, tanto è vero che, quando mi sono decisa a chiamare per avere delle conferme, o, quantomeno, degli avvisi, al riguardo, ho avuto addirittura non l’impressione, ma la vera e propria conferma che il caso non fosse stato addirittura preso in considerazione per una spiacevole dimenticanza della solita voce femminile che risponde alle telefonate.
Educata, in questo caso, più che paziente, ho semplicemente perdonato l’accaduto e chiesto di provvedere, ma, quando al termine del mese di Giugno, avrei dovuto rinnovare il contratto con l’Associazione A. S. Roma, mi sono resa conto di non avere ancora ricevuto i soldi, allora ho telefonato nuovamente.
Inutile dirvi, forse, che questa “ragazza”, di cui, perdonatemi, non conosco il nome, mi abbia detto che, ancora una volta (! ), il mio caso non era stato preso in considerazione e che mi avrebbe richiamata lei, di lì a breve.
Purtroppo, però, quella telefonata non arrivò mai.
Così, il giorno dopo, mi decisi a telefonare nuovamente e, proprio mentre il telefono aveva automaticamente interrotto la telefonata, perché, evidentemente, il messaggio acustico che stavo registrando era eccessivamente lungo (come avrei potuto riassumere in pochi secondi tutta quella situazione?! ), ho trovato il coraggio per chiamare una seconda volta e terminare, se possibile, il mio discorso, sperando che, il giorno dopo, qualcuno o chicchessia si sarebbe degnato, perlomeno, di ascoltarlo!
Così fu che alla seconda telefonata, magicamente, mi rispose un certo Matteo. Spiegando il mio a caso a lui, invece che alla ragazza, ho ottenuto una risposta completamente diversa!
Mi diceva, infatti, che, una volta effettuati i lavori, i soldi vengono inviati dalla società sportiva, direttamente all'I. N. P. S.
Sarebbe infatti proprio questo istituto nazionale che avrebbe il compito di inviare nuovamente il denaro, in caso di mancati pagamenti.
“Bene! ”, mi sono detta tra me e me! “Fortunatamente”, a questo punto, sapevo già a chi rivolgermi!
Una lunga storia….
Anche questa volta, però, mi trovavo all'estero, ed ho atteso, dunque, il mio rientro in Italia, avvenuto nelle vacanze estive inoltrate, per poter richiedere, finalmente, e forse, il mio denaro, sperando, davvero, di poterlo ricevere, perlomeno, dopo tutta questa lunghissima attesa ed attenzione da parte mia!
Conclusioni.
Un po' più di ascolto per le nostre figure.
Vorrei tanto che questo articolo potesse essere letto da qualcuno che sia in comunicazione con le autorità. Non voglio, né credo che sia giusto creare delle ostilità, ma è proprio per questa ragione che vorrei che noi Steward, tutti, venissimo presi in considerazione, non soltanto come dei semplici lavoratori, ma anche, e soprattutto, come delle persone che, potenzialmente, possono contribuire in maniera attiva al miglioramento della funzionalità delle istituzioni.
Del resto, non è forse per questo che siamo chiamati a servizio? Per rendere più sicuro, vivibile e civile questo mondo in cui viviamo, che rappresenta la comunità di Roma, città storica ed eterna?
Non so se queste parole potrebbero dare fastidio a qualcuno. So soltanto che esse agiscono al fine di migliorare un servizio non soltanto per un determinato gruppo di lavoratori, ma per un’intera comunità, la quale, si sa bene, va anche oltre i confini nazionali, considerato gli innumerevoli stranieri che, ad ogni partita, si recano, felicemente, allo stadio.
Voglio, in ultimo, ed ad ogni modo, ricordare che questo servizio resta, anche se dovvesse restare tale, il migliore che l'Italia si ain grado di offrire!
Grazie per letto questo articolo!
E alla prossima!
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