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Villa Stuart: esperienza di tirocinio in una clinica d’eccellenza europea, ma non troppo!

Pubblicato da flag-it Gilda Immacolata Stelitano — 7 anni fa

4 Tags: flag-it Esperienze Erasmus Roma, Roma, Italia


Introduzione al post.

La prestigiosa clinica Villa Stuart.

Miei carissimi ed amati lettori, ancora una volta, mi accingo a descrivere una delle innumerevoli attività che ho svolto nella mia vita, legate, più che altro, alla mia formazione accademica e personale.

Quella che mi accingo a descrivere oggi, ha avuto luogo, addirittura, in una delle più prestigiose cliniche d’Italia, per quanto riguarda la riabilitazione della rottura dei legamenti, ed, in maniera particolare, di quelle dei calciatori!

Un’esperienza non molto professionale!

Tuttavia, devo essere sincera nel dire “la mia”, riguardo all’esperienza di tirocinio che ho vissuto all’interno di questa struttura!

Non sono stata affatto soddisfatta da molte cose, all’interno di questa struttura ed avrò cura di elencarle al meglio, affinchè qualcuno possa leggerle, e magari migliorarle (! ), oppure, molto più semplicemente, perché voi possiate leggerle e capire come “difendervi”, nel momento in cui vi accingerete ad effettuare lo stesso tipo di tirocinio, magari proprio all’interno della clinica Villa Stuart, la quale, comunque, mi ha insegnato “qualcosa”!

Il mio tutor.

Per essere meglio compresa dai miei lettori devo, prima di tutto, iniziare a spiegare alcune cose, in merito all’impostazione dei nostri tirocini, dipendenti dall’Università del Foro Italiaco di Roma, ed in particolare, dal Master in Attività Fisica e Salute a percorso internazionale.

LA figura di riferimento, alla quale siamo stati assegnati, in realtà, era una. Ovvero, avevamo a disposizione due tutor, ma in momenti diversi della giornata, a seconda dei loro regolari orari di lavoro: ci era dunque assegnato un tutor la mattina ed uno il pomeriggio.

Purtroppo per me e per la mia compagna (eravamo infatti, inseriti a coppie, nei lavori di tirocinio! ), siamo state assegnate, inconsapevolmente, al tutor meno preparato e professionale, soltanto perché avevamo scelto come preferenza di orario, quella del pomeriggio!

Consiglio numero 1!

Da qui nasce il mio primo consiglio per voi, che è quello di informarvi bene riguardo alla competenza delle persone che saranno i vostri tutor, ancor prima di segnalare le vostre preferenze in ambito di orari!

Ma il professore, dov’è?!

In realtà, avremmo dovuto essere stati assegnati alla tutela dell’egregio Professor Mariani, il quale, però, era sempre molto impegnato. Talmente tanto impegnato che io ho avuto modo di vederlo, per la prima volta, soltanto il giorno dell’esame (e tra parentesi anche poco perché quando è arrivato il mio turno era già andato via! )!

Come è stata organizzata questa attività di tirocinio?

L’attività di tirocinio prevedeva il finale apprendimento globale della gestione del trattamento di recupero di un paziente lesionato in diversi punti legamentosi del ginocchio, attraverso il lavoro effettuato in campo, in palestra e, ancora prima in laboratorio, attraverso i test.

Come è stata gestita l’attività in campo?

L’attività da svolgere in campo ha sempre rappresentato la seconda fase di riabilitazione a cui venivano sottoposti i soggetti malati. In queste ore di tirocinio, dedicate, per l’appunto al recupero delle funzionalità motorie, ci siamo dedicati all’osservazione degli esercizi proposti e, molto spesso, all’aiuto della gestione sia dei piccoli attrezzi utilizzati per aiutare la composizione di piccoli percorsi, e sia per quanto riguarda la vera e propria gestione di un paziente che fosse, comunque, già in via di guarigione.

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Come è stata organizzata l’attività di recupero svolta in palestra?

Durante le ore dedicate al recupero in palestra, le quali rappresentavano la fase iniziale di recupero motorio, ma anche un’importantissima fase di mantenimento della forza muscolare faticosamente riconquistata, abbiamo svolto, più o meno, le stesse funzioni che ricoprivamo in campo, con la differenza che, molto spesso, il nostro tutor si assentava e così eravamo costrette a “girarci i pollici”, oppure di osservare, semplicemente, ciò che facevano gli altri istruttori con i loro pazienti, pur mantenendo, sempre, le dovute distanze!

Come è stata gestita la parte obbligatoria di tirocinio, da svolgere in laboratorio?

Questa parte, purtroppo, non avrei potuto apprezzarla così come ho invece deciso di fare, qualora non avessi scelto di seguire, di mia spontanea volontà, e con l’evidente fastidio del mio tutor, delle ore aggiuntive in cui dovevo, per forza, seguire l’attività di laboratorio passo passo, per potermi permettere di imparare ciò che alla fine, dopo tanto sacrificio, posso orgogliosamente dire di aver imparato!

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In questo laboratorio, si realizzavano alcuni test di controllo, nelle varie fasi dello sviluppo dell’eventuale recupero motorio, e, dopo un lungo periodo di semplice osservazione di alcuni test che avevamo comunque affrontato durante le normali lezioni del corso accademico, sebbene in molti non le ricordassero affatto, abbiamo potuto, anche noi, renderci utili, utilizzando il computer per inserire i dati e facendo poi, in prima persona, i test ai pazienti, sempre sotto l’attenta sorveglianza dei diretti responsabili dell’attività di laboratorio.

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Non ho particolari riflessioni da fare, in merito a questo tipo di tirocinio. Posso soltanto aggiungere che mi è sembrato molto attraente, forse proprio perché spiegato da un tutor più competente e valido, il lavoro svolto nel laboratorio.

E’ stato anche per questo motivo che avevo deciso di trascorrere delle ore in più presso questo stabile, al fine di poter migliorare le mie conoscenze.

Purtroppo, però, questa mia “volontà extra” non è stata presa affatto in considerazione nel momento della valutazione del mio esame e quindi, anche, del comportamento che avevamo avuto, all’interno della Clinica d’Eccellenza di Villa Stuart.

Come è stato organizzato l’esame finale?

L’esame finale, sarebbe stato rappresentato da una “semplice”, si fa per dire, presentazione in power point di un programma di rieducazione motoria riferito ad un caso specifico personalmente assegnato ad ogni studente.

Un giudizio sul lavoro di tirocinio.

Tuttavia, sul voto finale, ha detta del responsabile, ha influito anche una sorta di giudizio dato dal tutor di turno, riguardo al nostro comportamento, durante il periodo di stage!

Il mio voto finale!

Non vorrei che pensiate che io sia una ragazza presuntuosa ed arrogante, ma, al contrario, che, calandovi nei miei panni, mi meravigliaste anche voi del misero “23” che ho ottenuto come voto finale, dopo aver seguito assiduamente i corsi, senza mai fare dei ritardi estremi, o comunque non recuperati, come invece è accaduto di fare a tantissime persone ed avendo, perfino, fatto delle ore in più di tirocinio!

Senza contare il fatto che durante alcune ore di tirocinio in palestra, mi sembrava, addirittura, di dover essere io quella che avrebbe dovuto insegnare qualcosa agli altri, gestendo completamente da sola la situazione di alcuni pazienti e venendo, comunque, rimproverata per dei motivi veramente inesistenti.

Inoltre, vorrei aggiungere che, sebbene, forse, il mio lavoro di power point non sia potuto essere stato uno dei migliori della classe, ho comunque presentato un ottimo lavoro, frutto dello studio di vari libri di testo, tra cui anche uno scritto dallo stesso professore responsabile, tanto che, mi sembrava di aver affascinato molto l’assistente che mi ha interrogato all’esame orale!

Non so davvero che cosa abbia sbagliato, per “meritare” un voto del genere, ma oramai ho ben capito che in questo Master il voto è davvero la cosa più soggettiva di questo mondo!

Inglese o italiano?!

Ops! Avevo dimenticato di dirvi, molto distrattamente, anche un’altra cosa: le lezioni, in realtà, avrebbero dovuto essere state tenute in inglese, ma come potete ben immaginare, così non è stato! Tuttavia, all’esame, vi posso assicurare che i termini tecnici richiesti in lingua inglese, al fine di poter sostenere l'esame finale, erano ben più rari delle locuzioni avverbiali britanniche, utilizzate, in forma informale, tra due persone madrelingua!

Aspettare il voto dell’esame!

In ultimo, come se non bastasse, per aspettare questo benedetto voto d’esame, abbiamo dovuto aspettare tantissimo tempo, per via di un nostro collega che, avendo riscontrato dei problemi con la connessione vi a Skype, non aveva potuto sostenere l’esame, nella stessa data degli altri!

Ragion per cui, avremmo dovuto aspettare che anche lui potesse sostenere l’esame ed essere poi valutato da chissà chi!

C’è una cosa, però, che mi ha dato molto fastidio: ho dovuto farmi io portavoce di questa news tra i miei colleghi, facendomi additare, ancora una volta, il dito contro, quando, invece, l’assistente del professore, avrebbe potuto benissimo avvisare tutti con una semplicissima e-mail!

Non è che non fossi stata felice di poter essere utile, in qualche modo, sebbene, pur sempre, a mio discapito! Eppure sapete una cosa?!

Se avessi saputo che il mio voto sarebbe stato così basso, non mi sarei davvero preoccupata così tanto di aiutare un ente che non ha dimostrato le stesse disponibilità, in campo professionale!

Conclusioni.

"L'amaro in bocca"!

Sono consapevole che, con questo articolo, vi lascio un po’, come si suol dire, “l’amaro in bocca”, eppure, se siete già dei miei assidui lettori, saprete bene che non mi piace dire bugie o mentire riguardo alle esperienze passate in modo da evidenziare “soltanto quello che ci fa comodo sentire”, o, ancor meglio dire (! ).

Tuttavia è questa la sensazione che ho ricevuto dopo tutto il lungo periodo di tirocinio ed impegno che ho messo in questa attività obbligatoria per il mio Master in Attività Fisica e Salute a Percorso Internazionale.

Ed è proprio questa la stessa sensazione che porto ancora con me, nonostante io sia comunque molto soddisfatta dell’esperienza vissuta: mi aspettavo, sinceramente, molto di più, da questo percorso di tirocinio, eppure, penso che anche queste “dure mazzate” siano state importanti per la mia crescita personale.

Del resto non si può imparare sempre dal buono, ma anche, e soprattutto, forse, dal cattivo, ricordando che, a quanto pare ci troviamo pur sempre in Italia e che, sebbene siamo anche nella capitale, ed in una clinica d’eccellenza europea, i difetti, si sa, non mancano mai!

Un bellissimo giardino.

Quello che vedete nella foto, invece, è un fiore che si trova nel bellissimo e nascosto giardino di Villa Stuart: un luogo dove ho potuto ritrovare dei preziosi e rari momenti di pace e di pausa, durante le mie ore di tirocinio!

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Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e spero di potervi ritrovare ancora fra i miei lettori nel prossimo articolo che pubblicherò!

Non mi resta che dirvi, ancora grazie e, come sempre, alla prossima!

P. S. : qualora abbiate dei dubbi o delle domande da pormi, potrete contattarmi qui, tramite messaggio, oppure, molto più semplicemente, commentare questo articolo! Sono sempre a vostra disposizione per eventuali chiarimenti o suggerimenti!

A prestissimo!


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Commenti (4 commenti)

  • flag- Silvia Adamo 7 anni fa

    Molto interessante!

  • flag-it Gilda Immacolata Stelitano 7 anni fa

    Grazie infinite!! :) :)

  • flag- Leonardo Comunian Schiesari 7 anni fa

    Trovo questo articolo al quanto altezzoso, apparte questo vorrei raccontare la mia di esperienza come tirocinante all'interno della clinica di v.stuart.
    Ho avuto un ottima esperienza, ho trovato professionisti seri e preparati atletici che mi hanno saputo seguire lungo tutto il cammino del tirocinio, dal lavoro sul campo al laboratorio funzionale, ed in grado soprattutto di trasmettermi nozioni, procedure di riabilitazione (insieme al modo più idoneo di rapportarsi con un paziente) che mi porto dietro tutt'oggi.
    Ricordo che proprio come dice gilda ci siamo ritrovati in una delle più prestigiose cliniche che ci siano in circolazione, per quanto riguarda la riabilitazione della rottura dei legamenti. Perciò non deve meravigliare se il professor Mariani (top specialist al MONDO per chi non lo conoscesse) era "troppo impegnato" visto che opera una mole incredibile di persone al giorno ed ha una lista d'attesa da qui ad anni e ripeto ANNI in avanti. Comunque mi son sentito tutelato dell'equipe di preparatori atletici, soprattutto perché il responsabile del corso del tirocinio era proprio uno di loro, e dunque chiaro che le conoscenze utili da acquisire dovevano derivare proprio da lui più che dal professor Mariani (ricordo che non siamo medici ortopedici ma preparatori/rieducatori motori).
    In conclusione consiglio a qualunque studente nel nostro settore l'esperienza di tirocinio nella clinica di v.stuart.

  • flag-it Gilda Immacolata Stelitano 7 anni fa

    Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, sono molto felice del commento del mio collega del Master Leonardo! Vorrei, però, farti analizzare bene le mie parole.
    Prima di tutto, però, voglio rispondere al termine "altezzoso". Il mio modo di esprimermi e di giudicare un tirocinio è del tutto personale, ma, soprattutto, relativo ad un insieme di esperienze universitarie, all'estero e non, che anche tu hai condiviso con me.
    In più, se credevo di meritare di più di un misero 23 non è certo per vanto, ma per tutto l'impegno che ho messo sia nello studio del materiale fornitoci, che nelle moltissime ore in più che ho dedicato a questo tirocinio.
    E' molto bello poter dare prova ai miei lettori di quanto sia stata positiva l'esperienza che hai avuto tu (che ti ricordo sei stato seguito da un assistente molto più professionale del mio!!), visto che, a conferma di quanto ho scritto, ed al contrario di me, seguivi i turni della mattina e non del pomeriggio!! E' proprio per questo che consiglio a tutti coloro che vogliano iscriversi di informarsi bene al riguardo!
    So perfettamente dell'eccellenza di questa clinica, e più che mai sono consapevole dell'indiscutibile bravura del Professor Mariani, tanto è vero che ho utilizzato proprio uno dei suoi libri per preparare il mio esame. Certamente, essere affiancati da un vero preparatore risulta importante per noi, ma ti ricordo che, proprio perché il Dottor Mariani è uno specialista, avremmo potuto trarre, almeno per poche ore, un suo importante insegnamento dal punto di vista medico, così come abbiamo fatto anche con altri professori del nostro Master che non erano prettamente coinvolti nell'ambito sportivo, ma "semplicemente", dei professionisti delle loro materie mediche (esempi: endocrinologia, nutrizione, etc..).
    Ancora una volta, infine, ti faccio notare che , proprio perché le esperienze sono soggettive, che sei stato più fortunato di me nell'essere seguito nei turni di mattina da qualcun altro, rispetto a me, che ho seguito i corsi di pomeriggio! Ricorderai senz'altro, infatti, che tu e la tua collega avete imparato molte più cose, risetto a noi, come, ad esempio, ad utilizzare l'apparecchio per le elettro stimolazioni.
    Senza rancore e senza voler attaccare nessuno, ho semplicemente voluto scrivere questo articolo per riportare la mia personale esperienza, così come mi piace fare, sperando che questo feedback possa migliorare alcune cose che, sicuramente, sono relazionate al live


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