I Quartieri più belli di Roma

  1. Cose da sapere prima della partenza
  2. Muoversi a Roma
  3. Vivere a Roma
  4. Consigli per risparmiare
  5. I Quartieri più belli di Roma
  6. I migliori quartieri per studenti a Roma
  7. I migliori parchi per rilassarsi a Roma
  8. La cucina Romana
  9. L’ora dell’aperitivo!
  10. Eventi da non perdere a Roma
  11. Gita fuori porta

Rione Monti

Il Rione Monti è il più antico di Roma, si trova a soli cinque minuti dalla stazione centrale Termini ed è considerato una piccola perla nascosta della città. In pieno centro, al lato del caos della Via Cavour, questo Rione è un covo di bar e trattorie, nei fine settimana è diventato il centro della movida alternativa “hipster” e di eventi di musica live nei bar. È uno dei quartieri più popolosi di Roma, ma allo stesso tempo si ha l’impressione di vivere ancora in una piccola realtà cittadina, dove tutti si conoscono, parlano e mentre comprano “na pagnottella de pane” si raccontano le loro vite. Passeggiando su Via Urbana si respira aria di casa, le finestre sono aperte e la musica dei saloni risuona nell’aria. È il posto perfetto per scattare delle bellissime foto per Instagram e rilassarsi in un fresco pomeriggio di primavera.

Negli ultimi anni, il quartiere è diventato attrazione principale per i turisti essendo al centro tra il Colosseo, i Fori Imperiali, l’Esquilino e Via Nazionale. La fontana cinquecentesca di Piazza Madonna dei Monti è una delle più belle della città. Nota anche come Fontana dei Catecumeni dal vicino Collegio dei Catecumeni, è il ritrovo di molti studenti della zona e di americani in vacanza. Prendere una birra in uno dei bar della piazza e sedersi attorno alla fontana è diventata ormai un’abitudine per gli under trenta, ma state attenti alle restrizioni e soprattutto abbiate rispetto del luogo e di chi ci vive, bevete responsabilmente e non lasciate i rifiuti in strada.

Mia nonna mi raccontava che da giovane le migliori stoffe si trovavano in questo rione, era qui dove potevi comprare “cose diverse e uniche”. Sarte e negozi di giovani designer riempiono Via Panisperna e le vie circostanti. La tradizione rimane, tanto che nei fine settimana si può godere di un bellissimo mercato vintage di artigiani, designer, stilisti, innovatori ed inventori che dal 2009 propongono le loro idee attirando l’attenzione nel mondo della moda. Il “Mercato Monti” è aperto sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00 e l’ingresso è libero. Potete consultare maggiori informazioni sugli eventi e novità del mercato a questo link.

Il rione Monti è il punto d’incontro tra vecchie botteghe e l’innovazione, tra vecchie trattorie e fast food di pasta alla moda; questo melting pot si nota anche dalla quantità di negozi di vestiti e accessori di seconda mano che si trovano tra Via Urbana e Via Panisperna dove si può trovare veramente di tutto, da vecchi jeans Levi’s agli occhiali originali appartenuti a qualche famoso cantante degli anni ‘70. Il posto perfetto per chi vuole essere sempre al top ed avere uno stile originale. Inoltre, ospita una delle scuole private di musica più prestigiose d’Italia, la Saint Louis College of Music dal 1976, le quattro sedi si trovano tutte tra il Colosseo e Via Nazionale. Centro di studi, studio di registrazione e di produzione organizza sempre eventi aperti anche al pubblico.

Per gli amanti della musica dal vivo, dell’arte e degli aperitivi, una tappa obbligata è il “Black Market”, un salotto in stile anni ‘50 dove si può assistere a vernissage sorseggiando del buon vino e della buona musica in sottofondo. È, inoltre, luogo degli eventi di Unplugged in Monti, un modo per vivere concerti di artisti italiani e internazionali in modo intimo e unico.

Questi sono i link per tenervi aggiornati sugli eventi:

Cosa visitare nel Rione Monti

Basilica di San Pietro in Vincoli, una delle più belle chiese di Roma. Un luogo suggestivo noto soprattutto per il capolavoro di Michelangelo Buonarroti, il famoso Mosè sulla tomba di Giulio II. Da Via Cavour potete raggiungere la Basilica salendo da una delle scalinate più famose tra gli instagrammers, la Salita dei Borgia arrivando sul Colle Oppio, dove sorge questa bellissima chiesa.

Via Panisperna, Via Urbana, Via Leonina, Via Neofiti e Piazza Madonna dei Monti sono le strade più suggestive del quartiere. Passeggiare qui significa respirare la vera essenza della città.

Ristoranti e bar da non perdere

  • Osteria La Vacca m’briaca: il mio preferito del quartiere. Intimo, semplice e tradizionale. Qui si possono degustare le ricette tipiche romane. Ottimi i carciofi alla romana e la carbonara. Il simpaticissimo personale saprà consigliarvi i migliori piatti del giorno. I prodotti sono sempre freschi e i prezzi sono nella media, variano dai 15€ ai 25€ a persona per un pasto completo. Lo trovate in Via urbana 29/30, aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 23:30 tranne il martedì. Contatto: 06 48907118.
  • Ristorante Broccoletti: dal 2012 è un punto di ritrovo per i turisti e non solo. Cucina romana. Si trova in Via Urbana 104 ed è aperto tutti i giorni a pranzo e cena tranne il lunedì. Contatto: +39 06 9027 1389.
  • Ce stamo a pensàlo:street food napoletano per eccellenza che con le sue montanare ha conquistato anche i palati più fini. Consigliato per un aperitivo. Si trova in via Leonina 81, nel cuore del Rione. Aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena. Contatto: +39 06 6936 3154.
  • Tacos&Beer: un tocco di Messico in pieno centro a Roma. Un’ottima opzione per vegani e vegetariani. Qualità ad ottimi prezzi. Potete degustare un tris di tacos per 5€. Via del Boschetto, 130. Contatto: +39 0694375366.
  • Zia Rosetta: panini con la mitica “rosetta” realizzati con prodotti sempre freschi e di qualità selezionati dallo chef e proprietario Alessandro Verdosa. Panini difficili da dimenticare. Lo trovate in Via Urbana 54, Contatto: [email protected], per ordinare a domicilio ordini. [email protected]. Aperto dal lunedì al giovedì dalle 11:00 alle 16:00 e dal venerdì alla domenica dalle 11:00 fino alle 22:00.
  • Pasta Imperiale: uno dei migliori fast food di pasta di sempre. Pasta fatta a mano, all’uovo, gnocchi, fettuccine e chi più ne ha più ne metta. La scelta è ampia e oltre i classici sughi e le ottime salse c’è sempre l’opzione del giorno con prodotti di stagione. Consigliatissimo. Prezzi dai 5€ in su. Aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 22:00 in Via del Boschetto 112.
  • Pizza Trieste: pizzette (pizza tonda di dimensioni ridotte) da asporto a prezzi davvero convenienti. Se volete assaggiare della pizza di buona qualità, a lievitazione naturale e di tantissimi gusti, lo trovate in Via Urbana 112.
  • Ai Tre Scalini Bottiglieria: dal 1892 cibo e vino che migliore combinazione? Ottimi piatti della cucina del Sud Italia, il locale è sempre pieno ma nonostante ciò il servizio è veloce e l’ambiente giovanile. Si trova in Via Panisperna, 251.

Ghetto

Nel Rione Sant’Angelo, si trova il cuore della cultura ebraica presente a Roma, il Ghetto.

È il secondo ghetto più antico al mondo dopo quello di Venezia, è nato nel 1555 per volontà di papa Paolo IV e la sua estensione era molto più ridotta rispetto ad oggi. Gli ebrei avevano l’obbligo di risiedere nel Ghetto e dovevano portare un distintivo che li marcava come tali, gli venne proibito il commercio e di possedere beni immobili. Erano presenti due porte da dove si controllava l’accesso e venivano chiuse al tramonto e riaperte all’alba. A fine ‘800, con Il Regno d’Italia, il Ghetto fu definitivamente abolito e gli ebrei acquisirono gli stessi diritti dei cittadini italiani. Nel 1889 venne indetta la costruzione di una Sinagoga, oggi simbolo del quartiere. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale ci furono rastrellamenti da parte delle forze neofasciste e migliaia di ebrei del quartiere furono deportati nei campi di concentramento. Passeggiando per il quartiere si possono vedere targhe commemorative per tutte le famiglie, bambini, donne e anziani che furono deportati e che persero la vita a causa dell’odio razziale.

La storia così triste e controversa di questo quartiere lo ha reso uno dei più autentici ed è oggi un tesoro nascosto nella giungla cittadina che lo circonda.

Cosa visitare nel Ghetto

A due passi dall’Isola Tiberina, l’isola abitata più piccola al mondo, troviamo il punto di riferimento per la cultura ebraica, la Sinagoga. È il simbolo del quartiere in quanto è visibile da ogni punto panoramico della città. Addentrandoci nel quartiere troviamo le rovine del Portico di Ottavia, dove durante il medioevo fu costruito un grande mercato del pesce e una chiesa, area che nel II secolo a. C e nel I secolo a. C racchiudeva moltissimi templi dedicati a Giunone e Giove. Insieme al Portico, il Teatro Marcello chiamato il “piccolo colosseo” è il cuore del quartiere.

Una storia interessante è quella della Fontana delle Tartarughe, costruita nel XVI secolo per una sfida del duca Mattei che la ordinò e la fece erigere in un solo giorno per dimostrare al padre della sua amata quanto fosse un uomo importante. Le tartarughe furono aggiunte successivamente dal Bernini nel 1658.

Se volete immergervi nella cultura ebraica, in Via catalana c’è il Museo Ebraico dove è racchiusa tutta la storia della comunità ebraica di Roma. Potete consultare orari e tariffe sul sito ufficiale Museo ebraico.

Cosa mangiare nel Ghetto

La caratteristica del Ghetto è la cucina kosher, passeggiando tra i vicoli si incontrano tantissimi piccoli ristorantini che propongono piatti tipici della tradizione romano-giudaica.

Da provare assolutamente sono i carciofi alla giudia, il piatto per eccellenza della cucina kosher romanesca.. Le prime ricette di questa prelibatezza risalgono al XVI secolo e consiste fondamentalmente in carciofi teneri (le mammole) fritti. Sono un piatto di stagione che si può trovare in primavera fino a maggio. Un piatto che invece è presente nei menù tutto l’anno è il brodo di pesce, piatto nato nel Medioevo proprio in questa zona in cui si svolgeva il mercato del pesce.

Altra caratteristica del quartiere sono le pasticcerie, dove è un dovere assaggiare la torta di ricotta con visciole e la “pizza da beridde” un dolce molto particolare fatto con pinoli, noccioline, uvetta e canditi.

Dove mangiare nel Ghetto

  • Nonna Betta: un angolino intimo e ricco di tradizione. Qui potrete assaporare tutti i piatti tipici della cucina kosher romanesca. Via del Portico d’Ottavia, 16. Chiuso il martedì. Tel. 0668806263.
  • Giggetto al Portico d’Ottavia: questa trattoria è nata nel 1923 e ha come sfondo proprio il Portico d’Ottavia. Il posto è sempre affollato e per questo è consigliato prenotare in anticipo. Via del Portico D'Ottavia 21/a-22. Chiuso il lunedì. Tel 066861105.
  • Sora Margherita: una trattoria molto vintage, famosa per la sua cacio e pepe, che si nasconde dietro un piccolo portone con delle tende rosse e dove i menù sono ancora scritti a mano. La trovate in Piazza delle Cinque Scole, 30. È aperto tutti i giorni, la domenica e il martedì solo a pranzo. Tel. +39 06 6874216.
  • Pasticceria Boccione: questa pasticceria non ha un cartello ma è riconoscibile dalla lunga fila che c’è sempre in qualsiasi periodo dell’anno, quindi armatevi di pazienza ma l’attesa sarà ben ricompensata. Torta ricotta e visciole, biscotti alla cannella e altre bontà dolci ebraiche le trovate in Via del Portico d'Ottavia 1.

Testaccio

Questo quartiere è molto amato dai giovani ma anche dalle famiglie. Tutte le mattine il mercato anima il quartiere e la notte è dei giovani che affollano i moltissimi locali notturni e le tante birrerie della zona. Il quartiere si estende dalla Piramide di Cestio fino al Lungotevere Testaccio e comprende il famoso “monte dei cocci”, il testaceus, un monte di 35 metri formato dai resti di cocci, che danno il nome al quartiere. Questo era una volta il porto della città dove arrivava appunto la merce, in anfore di coccio. Insieme al Pigneto, questo rione è stato la location privilegiata da Pasolini per i suoi film. Passeggiando per Testaccio si possono vedere testimonianze di palazzi fascisti, resti romani ma anche di cinema anni ‘60 e vecchie fabbriche. È un quartiere storicamente gay friendly e che ha visto nascere le prime edizioni dell’evento Gay Village che si svolge tutti gli anni a Roma e delle serate del Muccassassina, famose per la trasgressione e la libertà sessuale.

Cosa vedere a Testaccio

  • Cimitero cattolico: dietro la piramide Cestia, a due passi da Porta San Paolo, si nasconde questo cimitero risalente alla metà del ‘700 e che successivamente fu ampliato per ben due volte fino ad essere dichiarato agli inizi del ‘900 come monumento d’interesse nazionale. È chiamato anche “cimitero degli artisti e dei poeti” per la grande concentrazione di scrittori, poeti, artisti, politici, inventori qui sepolti. Le tombe più visitate sono quelle di John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, il russo karl Brullov, Rosa Bathrust e moltissimi altri. L’entrata prevede un’offerta di 3€ per l’aiuto al mantenimento del luogo. Si trova in Via Caio Cestio, 6, a cinque minuti a piedi dalla fermata della metro B Piramide. È aperto dal lunedi al sabato dalle 9:00 alle 17:00 (ultimo ingresso 16:30) e la domenica e festivi dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.30).
  • Piramide Cestia: una piramide alta più di 30 metri ricoperta di lastre di marmo di Carrara, costruita tra il XVIII e il XII secolo a. C. come tomba per Caio Cestio Epulone. Fu costruita in soli 330 giorni è oggi l’icona del quartiere.
  • Mercato Testaccio: è il mercato rionale di frutta e verdura che si trova all’interno di una struttura recentemente ristrutturata, dove tra i classici banchi di prodotti agricoli, di carne e pesce, si può assaporare la cucina verace romana. È l’ideale per la pausa pranzo, si può scegliere tra panini e primi “al volo”, o aperitivi e assaggi sui banchi di formaggio, la scelta è molto ampia. Si trova in Via Beniamino Franklin ed è aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 15:30.
  • Murales della Lupa: è impossibile non notare questo immenso murales di 30 metri su una facciata di un edificio in Via Galvani. Si tratta della lupa capitolina, realizzata dall’artista belga Roa che richiama il senso di fuga e libertà tra quelle mura. Una tappa obbligata per gli amanti della street art.

Dove mangiare a Testaccio

  • Mordi e Vai: nel cuore del mercato Testaccio, questo banco offre dei panini che sono tra i più famosi della città. Con soli 5€ il simpaticissimo Sergio vi riempirà la “pagnottella” con vitello alla carbonara, amatriciana o cacio e pepe. Semplice, economico e da leccarsi i baffi!
  • Flavio al Velavevodetto: prenotare è meglio ma non necessario. Questo ristorante ormai conosciutissimo tra i romani e i turisti offre tra i migliori tonnarelli cacio e pepe che potrete mangiare nella vostra vita. Si trova in Via di Monte Testaccio, 97. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, tel. +39 065744194.
  • Checchino dal 1887: un posto dove il tempo sembra essersi fermato. Un classico ristorante romano con i classici piatti tipici romani. Da provare! Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, tranne la domenica sera e il lunedì tutta la giornata. Prenotazioni per sms +39 3335855055.
  • Gelateria Brivido: una meraviglia di gelato artigianale ricoperto di cioccolata e dell’ottima panna fresca. Perfetto per una calda giornata estiva. Lo trovate in Via Giovanni Battista Bodoni 62.

Trastevere

Grazie alla sua vicinanza al fiume, in età repubblicana Trastevere è stata la residenza di marinai e pescatori, si dice che è qui dove sia nato il popolo romano. Il nome del quartiere deriva dal latino Trans Tiberim che significa “al di là del Tevere”, il fiume che attraversa la città. Durante il Medioevo Trastevere diventa ciò che è tutt’oggi, un labirinto di viuzze strette e irregolari, dove tra le ville dei signorotti nascono mini case e tuguri dei più poveri. Solo con Papa Sisto IV, a fine Quattrocento, le strade furono ricoperte di sanpietrini (pavimentazione fatta di piccole pietre quadrate) per facilitare il passaggio dei carri.

Passeggiare a Trastevere è come alienarsi dalla grande città ed essere catapultati in un tranquillo paesino, fatto di piccoli vicoli e stradine circondate da case popolari medioevali di color rosso mattone.

Una piccola curiosità è che in una casetta di Via Cosimato è nato Alberto Sordi, uno degli attori e comici italiani più famosi e conosciuto in tutto il mondo.

La vita del quartiere ruota attorno a Piazza Santa Maria Maggiore e Piazza Trilussa dove si esibiscono moltissimi artisti di strada e dove la sera studenti italiani ed Erasmus si riuniscono per chiacchierare e da lì andare nei tantissimi bar e pub del rione.

In estate, le rive del fiume si animano di ristoranti all’aperto, musica dal vivo, eventi e mercatini.

Cosa vedere a Trastevere

  • Basilica di Santa Maria in Trastevere: situata nella omonima piazza, è una delle chiese più importanti della città, nonché il primo luogo di culto cristiano costruito a Roma. La struttura attuale risale agli inizi dell’anno mille secondo la costruzione voluta da Innocenzo II. La caratteristica che colpisce è il mosaico del XIII sulla facciata rappresentante la Madonna con due donatori e delle figure femminili. L’entrata è un portico del 1700 a cinque arcate dove si erigono delle statue di pontefici. Una leggenda narra che la chiesa sia nata sul luogo dove fuoriuscì dell’olio minerale, il quale fu segno premonitore della venuta di Cristo, l’Unto del Signore. Questo punto dove sgorgò l’olio è ancora indicato su uno degli scalini del presbiterio.
  • Piazza San Cosimato: è uno degli spazi grandi aperti del quartiere, tutte le mattine ospita lo storico mercato rionale. È una piazza meno frequentata dai turisti e vissuta più dalle famiglie e dagli abitanti della zona. In occasione del festival “estate romana” la piazza ospita un cinema all’aperto completamente gratuito.
  • Piazza Trilussa: attraversando il Ponte Sisto troviamo questa piccola e bellissima piazza centro della movida notturna trasteverina.

Dove mangiare e bere a Trastevere

  • Bar San Calisto: è un bar dove il tempo sembra si sia fermato, l’arredamento comprende un bancone di legno e il pavimento a scacchi, sulle pareti vecchie foto di Roma e i prezzi sono scritti su una vecchia insegna. Rilassatevi mentre sorseggiate una gazzosa o una birra peroni accompagnata da patatine e noccioline. I prezzi sono tra i più bassi della zona. Si trova in Piazza di S. Calisto, 3.
  • I Supplì: questa rosticceria conosciuta anche come “venanzio” dal nome del proprietario, è famosa per i suoi classici supplì al telefono, tra i più buoni che si possano trovare in città. È aperto a pranzo e a cena e, oltre la grande varietà di supplì, offre pizza e primi freddi e caldi. Purtroppo non ci sono tavolini per sedersi. Si trova in Via San Francesco a Ripa, 137.
  • Ma che siete venuti a fa: è un micro locale paradiso per gli amanti della birra. Offre tantissime birre artigianali e non per tutte le tasche. Il personale è simpaticissimo e competente. Si trova dietro Piazza Trilussa, in Via Benedetta, 25.
  • La Boccaccia: piccolo, accogliente e veloce nel servizio. La classica pizzeria al taglio romana, con la pizza ”scrocchiarella” in tantissime varianti. Nonostante il prezzo della pizza vada in base al peso, i prezzi rimangono contenuti per la zona e la qualità offerta. Si trova in Via di Santa Dorotea, 2.
  • Trattoria da Enzo: una trattoria spartana ed economica. Tutti i piatti sono della tradizione romana. Si trova in Via dei Vascellari, 29.
  • Fata morgana: un’ottima gelateria ha più sedi in città dove si può mangiare un delizioso gelato a prezzi contenuti. Propone gusti davvero particolari come quello al basilico e mozzarella, ma anche i gusti classici non deludono. Ha opzioni vegane e alla frutta senza lattosio. La sede di Trastevere si trova in Piazza San Cosimato.

Campo de’ fiori, Piazza Navona e Pantheon

La piazza di Campo de’ Fiori è stata per secoli palcoscenico della esecuzioni, la statua di Giordano Bruno al centro lo ricorda. Di giorno è animata dal mercato di fiori, frutta, verdura e prodotti tipici della regione. Il mercato si svolge tutti i giorni ed è diventato la mecca dei turisti. Sulla piazza si affaccia lo storico cinema Farnese che attira i fan del cinema d’autore ed è protagonista del festival del cinema spagnolo che si svolge annualmente in primavera.

Continuando a passeggiare da Campo de’ fiori si arriva a Piazza Navona, simbolo della Roma barocca. Questa è una delle piazze più belle e grandi della città, animata da artisti di strada e dai tanti ristoranti che la circondano. La piazza è di forma ovale che ricorda un vecchio stadio con al centro allineate tre grandi fontane in marmo. La fontana centrale è opera del Bernini, chiamata la Fontana dei Quattro Fiumi rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo e il Rio della Plata, ossia i quattro angoli della Terra, con statue giganti, animali e simboli che li rappresentano. Questa piazza, ogni 8 dicembre si trasforma in un grande mercatino di Natale che dura fino al giorno dell’Epifania dove le famiglie si riuniscono aspettando il tradizionale arrivo della befana in piazza.

A due passi, attraversando Palazzo Madama, sede del Senato italiano, si arriva in una delle più caratteristiche piazze romane, Piazza della Rotonda dominata dal maestoso Pantheon.

Cosa vedere nei dintorni di Campo de’ fiori, Piazza Navona e Pantheon

  • La statua Pasquino
  • Le Fontane del Bernini
  • Il Pantheon
  • San luigi dei francesi - Caravaggio
  • L'Obelisco della minerva

Dove bere e mangiare a Campo de’ fiori, Piazza Navona e Pantheon

  • Forno pizza e mortadella
  • Bar del fico
  • Lo zozzone
  • Da simo pane e vino
  • Mimì e Cocò
  • Grom gelato
  • La Palma gelato
  • Caffè sant’eustachio
  • Caffè tazza d’oro

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