Gerês: un paradiso nel nord del Portogallo

Gerês: un paradiso nel nord del Portogallo

Ciao a tutti! Oggi in questo post voglio parlarvi di un Parco Naturale in Portogallo. Si chiama Parco Nazionale di Peneda-Gerês e si trova a nord, vicino al confine con la Galizia, in provincia di Ourense. Ho avuto la fortuna di visitare questo paradiso portoghese tre anni fa, in un caldo fine settimana estivo. Devo ammettere che è uno dei miei posti preferiti del Portogallo e forse anche di tutti quelli che ho visitato. Inoltre, il fatto che sia vicino a casa mia lo rende ancora migliore. Nel post di oggi vi darò delle informazioni generali sul Parco: come muoversi, l'alloggio, il cibo e, la parte più interessante, luoghi spettacolari che ho visitato. Iniziamo!

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Informazioni generali

Vi darò alcune informazioni generali sul Parco Nazionale di Peneda-Gerês. In questo parco c'è un gran interesse scientifico sia per la fauna che per la flora, ma anche per il paesaggio. Questi tre aspetti fanno sì che sia un luogo che attrae molti turisti; la natura formata da cascate e fiumi, il bosco, è davvero incredibile.

Questo parco è perfetto per trascorrere un paio di giorni in mezzo alla natura, staccandosi dal brusio della città, i mezzi pubblici e lo stress. Ci sono molti sentieri che si estendono per 50 chilometri quadrati di terreno pubblico del parco. Tutti questi percorsi sono arrivati a essere punti d'interesse: cascate, pozze, fiumi, boschi, lagune, bacini idrici, punti panoramici e anche qualche villaggio. Di questi "spot" ve ne parlerò più in basso nell'articolo dando la posizione corrispondente e qualche consiglio. Sicuramente la migliore stagione per andarci è d'estate, dato che l'acqua delle cascate è fredda ed è quindi più piacevole proprio perché in questa stagione le temperature sono più elevate. Ciononostante, se realmente siete amanti della natura, anche andarci in autunno può essere una buona opzione, soprattutto perché evitereste tutti i turisti che viaggiano nell'alta stagione.

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Quel che è certo è che sono rimasta sorpresa, dato che, nonostante io abbia vissuto tutta la mia vita a Pontevedra (Galizia), non avevo mai sentito parlare di questo Parco Naturale. Infatti l'ho scoperto per pura casualità, solo perché una mia amica l'aveva visitato e mi ha detto che le era piaciuto molto. Ho iniziato a informarmi tramite la mia famiglia e qualche amico/a e stranamente nessuno lo conosceva. Mi sembrava strano perché secondo me può essere tranquillamente il miglior posto della zona a nord. Infatti, quando ho iniziato a postare sui social qualche foto che avevo scattato lì, ho ricevuto un totale di 40 messaggi di persone che mi chiedevano dove fossi. Immaginate le loro reazione quando ho condiviso con loro la posizione e hanno scoperto che si trovava a meno di un'ora e mezza da casa. Incredibile.

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Come raggiungere il Parco Nazionale Peneda-Gerês e come muoversi

Io e Ángel siamo partiti da Bueu in macchina e ci abbiamo messo due ore e mezza. Ci sono varie strade per arrivarci. Noi abbiamo deciso di percorre il confine, attraversando Ourense, passando per As Neves (Arbo), per arrivare finalmente a destinazione. Con l'altro percorso si va fino a Ponte de Lima e dopo da lì si arriva direttamente al parco, ma abbiamo deciso il primo tragitto, dato che ci sembrava più facile, anche se il tempo di arrivo è lo stesso. Entrambe le strade hanno un pedaggio. Noi abbiamo usato il pedaggio elettronico e il sistema è abbastanza semplice; bisogna semplicemente registrarsi con la targa del proprio veicolo e aggiungere il numero di carta di credito. Poi, mentre si percorrono chilometri di strada, ci sono dei dispositivi che leggono la targa della macchina e il pagamento viene effettuato direttamente dal conto corrente. È l'opzione più comoda, davvero.

Una cosa che dovete sapere è che prima di entrare nel parco, nel nostro caso arrivando da nord, dovete pagare l'ingresso. Abbiamo pagato 4 euro, un prezzo simbolico perché tutto quello che abbiamo visto era impagabile. Ci hanno dato un ticket, che abbiamo lasciato nel cruscotto dell'auto mentre visitavamo il parco. É stata davvero l'unica cosa che abbiamo dovuto pagare, anche se non tutti i parcheggi erano gratuiti.

Alloggio

Io e Ángel possiamo dire di aver alloggiato nel paese più grande del parco, che si chiama Gerês. In questa zona si trovano la maggior parte degli hotel e degli appartamenti. L'offerta è maggiore e quindi i prezzi diminuiscono. Non mi ricordo quanto abbiamo speso, ma l'hotel aveva la colazione inclusa e non costava molto. Il clima nella sala era molto internazionale. Mentre facevamo colazione sentivamo tedesco e francese; mi ha sorpreso molto la quantità di persone francesi all'interno del parco. L'hotel aveva una terrazza molto carina ed è proprio l'unica foto che ho scattato qui, ve la allego in basso.

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In questa zona c'erano supermercati e ristoranti. Tutti hanno più o meno gli stessi prezzi. Il cibo è tradizionale, tipico portoghese, e i prezzi bassi. Siamo andati in un ristorante, in cui abbiamo cenato sulla terrazza proprio quando stava per calare il sole. Abbiamo mangiato prosciutto e melone, baccalà alla portoghese e un filetto di maiale con patate arrosto. Molto buono.

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L'atmosfera del paese era molto bella. Si vedeva che erano tutti lì per esplorare, camminare e rilassarsi in mezzo alla natura. Tutti quanti avevano scarponi e vestiti comodi, e in generale si notava che erano tutti sulla stessa linea. Mi ha ricordato quando facevo le gite sulla neve, in cui si nota che la gente negli hotel è lì solo ed esclusivamente per sciare. In realtà, questo piccolo paesino arroccato tra due colline è incantevole, compresa la gente del posto che era molto gentile.

Cosa vedere nel Parco Nazionale di Peneda-Gerês

Dopo avervi dato questa informazione importante sul parco andiamo al sodo. In seguito elencherò tutti i luoghi che ho visitato. Alcuni sono i più conosciuti, lì riuscivamo a malapena a trovare posto su qualche roccia per sederci, mentre altri si trovano in mezzo al bosco e sono più difficili da raggiungere. Spero vi piacciano.

Cascata di Portela do Homem

Questa cascata ha una piccola ma bellissima pozza ed è uno dei posti più conosciuti in Portogallo. Abbiamo dovuto lasciare la macchina in un parcheggio un po' più lontano e camminare, ma non è stato per nulla stancante. Accedervi è molto semplice, nonostante per scendere bisogna attraversare una zona di rocce e alberi. Il premio è questo: una piccola cascata che termina in una pozza d'acqua cristallina. L'acqua era limpidissima e chiara, tanto che abbiamo deciso di usare la fotocamera subacquea per scattare qualche foto. É incredibile quanto bene siano venute, e che la nostra fotocamera è delle più comuni. La temperatura anche, era molto fresca!

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L'unica pecca di questo posto è che era pieno di gente, la maggior parte erano persone del posto, nonostante non sia risultato stressante. Noi abbiamo lasciato gli asciugamani su una roccia e ci siamo messi a prendere il sole e ogni tanto facevamo qualche tuffo, andavamo fino alla cascata e poi tornavamo indietro. Abbiamo mangiato un pranzo al sacco che ci eravamo portati da casa e siamo rimasti lì per un bel po'. Quel che è certo è che eravamo felici perché qualche giorno prima avevamo controllato il meteo e avevamo visto che avrebbe piovuto, invece tutto il contrario. Vi allego qui sotto delle foto.

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Ad ogni modo una delle migliori viste del posto l'abbiamo avuta dall'alto. Siamo dovuti salire e abbiamo dovuto scalare qualche roccia per arrivarci, ma non poteva andare meglio. Questa è una delle mie foto preferite del viaggio.

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Quando siamo tornati alla macchina, abbiamo deciso di seguire il corso del fiume e abbiamo trovato questo ponte che arricchiva ancora di più questo posto. Senza alcun dubbio, Portela do Homem è una delle meraviglie di Gerês.

Cascata di Arado

Da Portela do Homem siamo andati alla Cascata di Arado, che si trovava a 40 minuti in macchina da lì. In realtà il tempo è volato perché il paesaggio di tutto il cammino era incredibile. Avevo voglia di fermarmi in ogni posto per esplorarlo. Quando siamo arrivati in questa cascata, difficilmente accessibile, ci siamo resi conto che non era un posto poi così familiare come quello anteriore, era più selvaggio. Il salto della cascata era molto più alto rispetto a quella di prima come potete vedere anche nelle foto.

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La foto precedente è quella che abbiamo scattato la prima volta che abbiamo visto la cascata. Come vedete, di solito le persone si fermano alla parte più bassa, dove termina la cascata e il fiume continua il suo corso. Noi abbiamo deciso di esplorare e andare su un monte dove si arrivava in una piscina naturale che si forma tra un dislivello e l'altro. Non avremmo potuto avere idea migliore perché il panorama era mozzafiato.

Dopo aver attraversato un monte sassoso, siamo riusciti ad arrivare in questa piscina naturale che, inaspettatamente, era molto profonda. La cosa migliore era appoggiarsi al bordo, che lasciava subito vedere il salto della cascata. Comunque è abbastanza pericoloso, come potrete immaginare, quindi siate cauti e prendete delle precauzioni quando siete lì. Inoltre, le pietre sono un po' scivolose quando sono bagnate. Se prestate attenzione alla foto, di fronte si vede un gruppo di persone su un punto panoramico, ed è proprio da lì che ho scattato la prima foto che avevo allegato della cascata.

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Quindi abbiamo dovuto camminare abbastanza per arrivare fino a qui, però ne è valsa la pena indubbiamente. Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, era abbastanza fredda, ma il luogo era così bello che non ci ho pensato due volte a farmi il bagno. Abbiamo trascorso qui il pomeriggio, prendendo il sole, facendo merenda e assaporando la meraviglia del paesaggio. In realtà le immagini del posto parlano da sé e non necessitano tante spiegazioni, vero?

Miradouro da Pedra Bela

Questo è stato l'ultimo posto del giorno che abbiamo visitato. Si tratta di un punto panoramico situato a 10 minuti dalla Cascata di Arado, quindi ci siamo andati subito. Questo posto è accessibile facilmente e la vista, come noterete dalla foto che segue, è spettacolare.

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Si vede tutta la valle del Parco Nazionale di Peneda-Gerês insieme al bacino idrico conosciuto come "bacino di Caniçada". C'erano tante persone quando ci siamo andati, che scattavano foto o che passavano di lì; alcuni venivano a piedi, completando il famoso "trilhos de Gerês" (percorso all'interno del parco). Mi ricordo che la strada che ci ha portati fino al punto panoramico era un po' tortuosa e in qualche punto perfino pericolosa dato che era stretta e le manovre che abbiamo dovuto fare quando incrociavamo un'altra macchina erano abbastanza contorte. Questo luogo è abbastanza elevato, credo che si trovi a circa 800 metri sopra il livello del mare. Indubbiamente, "Miradouro da Pedra Bela" è una visita che vi consiglio, Infatti, da lì si può apprezzare la meraviglia del parco, con tutti gli elementi che lo rendono caratteristico. Alla fine siamo tornati in hotel e dovevamo cenare, mettere i costumi ad asciugare e riprendere le forze durante la notte per il giorno dopo. Il percorso continuava.

Cascata Tahiti

É forse una delle cascate più conosciute del parco. Siamo venuti qui di mattina presto e c'era comunque gente. Questa è una zona molto bella perché ci sono vari posti dove potersi sdraiare. Il percorso del fiume è molto lungo e questo fa sì che ci siano vari salti, cascate e di conseguenza vari luoghi dove potersi sdraiare. Io e Ángel abbiamo scelto questo, perché c'è sembrato molto carino.

Sicuramente la zona più affollata è quella alla fine del fiume, dove c'è l'ultima cascata, proprio perché lì il fiume si allarga e c'è più spazio per poter nuotare; è una zona più familiare, ma noi abbiamo scelto di fermarci qui perché come sempre evitiamo le zone affollate. Come potete vedere in una foto che vi allego in seguito, noi abbiamo scelto una zona abbastanza ampia per nuotare a nostro piacimento. Per quanto riguarda l'acqua, una delle più fredde, facevo fatica a entrarci, anche se forse è stato per il fatto che era mattino presto e non faceva abbastanza caldo.

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Durante la camminata abbiamo visto varie zone per campeggiatori. Deve essere fantastico svegliarsi in mezzo al bosco con i suoni della natura e per prima cosa farsi un tuffo. Accamparsi in tenda o con un caravan è qualcosa che ho sempre voluto fare ma che non mai realizzato. Forse più avanti in un secondo viaggio a Gerês.

Una cosa da tenere in considerazione è che la discesa della cascate è davvero pericolosa. Degli scarpini non farebbero male perché è molto scivoloso. Abbiamo visto più di una persona cadere e prendere un bel colpo, che si sarà trasformato in botta il giorno dopo al 100%. Nonostante questo, la Cascata Tahiti è un must da vedere in questo parco.

Ponte da Mizarela

Abbiamo deciso di venire qui perché ci sembrava un posto diverso dagli altri che avevamo visitato fino ad allora. Si tratta del Ponte da Mirazela che attraversa il fiume Rabagão. Il bello di questo ponte è il paesaggio attorno: una cascata (il cui caudale era irrisorio d'estate) e anche delle grandi rocce, le cui forme sono sorprendenti.

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Questo ponte mi è piaciuto molto perché porta con sé una storia. Da una parte mi ricorda la mia terra, Galizia, dato che molti luoghi sono accompagnati dalle famose "lendas" galiziane. Comunque dietro a questo ponte si nasconde una leggenda: si dice che un sacerdote volesse ingannare il diavolo, e quindi decise di fingersi un fuggitivo. Quando arrivò al fiume e vide che non lo poteva attraversare, decise di chiedere "aiuto al nemico". Fu così che il diavolo apparve e il sacerdote gli disse che se l'avesse lasciato passare gli avrebbe venduto l'anima. Il diavolo accettò il patto e dal nulla il ponte apparve in mezzo in alle tenebre. Mentre il sacerdote lo attraversava estrasse dalla veste una boccetta di acqua santa che lanciò addosso al diavolo, facendogli un esorcismo. Fu a quel punto che il diavolo sparì tra le rocce, da dove uscirono lingue di fuoco con un grande fracasso vulcanico.

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Questa è la leggenda del "Ponte da Mizarela". Solo guardando la foto che vi ho allegato, si nota che in effetti la forma delle rocce è molto peculiare e che la leggenda corrisponde.

Nel ritorno alla macchina (30 minuti circa), abbiamo trovato delle piante selvatiche dalle quali abbiamo mangiato la frutta: more. Merenda gratis!

Cascata Fafião

Infine, questa piccola cascata. L'abbiamo scoperta in un volantino che avevamo trovato lì, non ricordo dove esattamente. Pensavamo che l'accesso alla cascata fosse come quello delle precedenti, non troppo complicato, almeno per noi. Abbiamo parcheggiato la macchina il più vicino possibile all'inizio del cammino. Ci trovavamo in mezzo a un paese dove c'erano delle case antiche e appena una o due persone.

Abbiamo conosciuto una signora, molto anziana che camminava appena e ci ha raccontato che di solito lei andava in questa cascata quando era piccola e che ci si arrivava in 10 minuti. Ovviamente, come ci ha detto pure lei, ora ci avrebbe messo più tempo ad arrivare a causa della sua forma fisica. Abbiamo seguito il consiglio di questa signora e abbiamo deciso di incamminarci, ma poi abbiamo realizzato che eravamo già dentro il bosco e che erano già 30 minuti che camminavamo. Il cammino era abbastanza bello perché eravamo circondati da alberi e natura verde. É anche vero che, in alcuni punti, l'accesso si complicava e dovevamo passare sopra a tronchi, spostare rami e piante ecc... Alla fine siamo arrivati in questa cascata, che è una delle più selvagge che abbiamo visto all'interno del Parco Naturale.

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Come noterete, il getto d'acqua che scende non è così potente, ma è bello alto. Inoltre, si riusciva a nuotare tranquillamente alla fine del percorso d'acqua, che creava questa specie di lago che potete vedere anche nella foto. Ci siamo venuti completamente da soli, e non mi sorprende dato che questa cascata non è alla portata di molte persone, che probabilmente sono titubanti all'idea di complicarsi il viaggio per accedervi.

Dopo aver trascorso qui più o meno un'ora siamo tornati; nel cammino di ritorno siamo arrivati nuovamente al villaggio. Stavamo morendo di fame e siamo stati anche fortunati perché siamo riusciti a trovare un ristorante in mezzo al nulla. Non so come mai fosse aperto o comunque come faccia a mantenersi o che clienti ci vadano ecc... ma ci hanno servito un buon filetto con patate fritte e insalata e ci volevano davvero dopo tre ore di attività fisica intesa. Lo consiglio indubbiamente.

E eccoci alla fine del post di oggi, abbastanza lungo, ma sono stata specifica con tutti i posti di cui vi ho parlato, dando dettagli sull'entrata, sull'accesso e in generale consigli. Spero che vi sia piaciuto questo post e che abbiate scoperto questo Parco Nazionale, che, per noi della Galizia, è affianco a casa nostra e vi consiglio di prendere coraggio e di visitarlo e magari di scoprire cose in più di quelle che ho detto. Tuttora penso di ritornarci proprio perché mi è piaciuto così tanto che potrei tornarci all'infinito. Concludendo, grazie mille per aver letto il mio post e ci rivediamo nel prossimo con moltissimi altri contenuti.


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