Imparare l'inglese negli Stati Uniti: Portland
Quante volte abbiamo detto che vogliamo approfittare dell'estate per imparare l'inglese? Quante volte ci siamo iscritti a numerosi corsi come "Impara l'inglese in 30 giorni da casa" o "Corso intensivo d'inglese di 3 mesi" e li abbiamo a malapena cominciati perché risultano essere delle frottole?
Saremo d'accordo sul fatto che parlare bene l'inglese oggi è fondamentale, e concorderemo anche che non si impara mai dal banco di scuola, e ancor meno da casa o grazie a dei DVD, e neanche nei tandem, perché le due persone hanno quasi sempre interessi diversi e alla fine si finisce sempre parlando in spagnolo.
Per questo, l'opzione migliore è sempre stata andare in un luogo dove l'inglese è la lingua ufficiale. State attenti, però! Non illudetevi. Andare a Londra due settimane con un gruppo di quattro amici, seguire le lezioni la mattina e uscire a far festa la sera, non risolverà i vostri problemi. Vi divertirete un sacco, spenderete molto, ma al ritorno avrete imparato lo stesso inglese, o forse meno, di quello che imparereste andando una settimana a Benicasim.
Dal mio punto di vista e per la mia esperienza personale, uno dei migliori modi per godersi l'estate imparando l'inglese è con la forza. Si tratta di passare tutto il periodo estivo, o i mesi che l'università vi lascia liberi, negli Stati Uniti, convivendo solo ed esclusivamente con americani.
La classica opzione di andare negli Stati Uniti a lavorare come cameriere va bene, se non consideriamo la quantità di disagi per ottenere il visto (andate là con un visto turistico, con il quale potete stare solo 3 mesi, trovate lavoro ma non vi mettono sotto contratto perché non avete il visto necessario per lavorare e di conseguenza non vi danno il visto da lavoratore perché non avete un impiego. E così ancora e ancora.
Credetemi, so di cosa parlo. ) Ed è qui la novità di questa alternativa: vi godrete un'estate come si deve e per di più tornerete con questo strano accento nasale che hanno gli americani. Cosa volere di più?
Vi presento due città: Boston (MA) e Portland (OR). Comincerò con Portland, la meno conosciuta. Molti di voi sicuramente non ne avranno mai sentito parlare, quelli che invece l'hanno già sentita nominare, è stato probabilmente perché due anni fa Rudy Fernández è andato a giocare lì. Ma sapevate che il fondatore della Nike, Phil Knight, è di Portland e che attualmente la sua marca ha la sede principale a Beaverton, a soli 8 km dalla città? E che il famossimo creatore dei Simpson, Matt Groening, è nato lì? Bene, non è conosciuta solo per questo, ma anche per essere una delle città più europee degli Stati Uniti e, senza dubbio, la più verde.
Si trova nel nord-ovest del paese ed è bagnata dal fiume Columbia e dal Willamette. La prima cosa che vi richiamerà l'attenzione all'uscita dell'aeroporto, sarà la tranquillità di questa città confrontata al caos di altre. Portland è grande e tranquilla, con molte zone verdi e un evidente investimento nel trasporto pubblico (ha una delle migliori politiche ambientali di tutti gli Stati Uniti) ed è per questo a noi europei passa un po' la nostalgia di casa quando arriviamo lì. Il livello e lo stile di vita assomigliano molto al nostro, investono molto nell'arte e nella cultura, nei prodotti artigianali e di seconda mano (sì, sono abbastanza hipster). Ma passiamo alle cose importanti: dove conviene prendere l'alloggio a Portland? Senza alcun dubbio, cercate tramite Hostelling International e andate direttamente al Northwest Portland Hostel (425 NW 18th Ave, Portland, OR 97209). Si tratta di un bellissimo ostello situato nel centro della città, dove potrete godervi l'esperienza di conoscere persone provenienti da tutto il mondo e, se siete fortunati, condividerete la cucina con loro assaggiando il miglior buffet internazionale.
Una volta sistemati, comincia il viaggio! Se avete la fortuna di arrivare il primo o l'ultimo giovedì del mese allora avete due appuntamenti obbligatori: il percorso nelle gallerie il primo giovedì di ogni mese e il tour dell'arte l'ultimo. Il primo giovedì di ogni mese, le diverse gallerie e i negozi della città vecchia, nel distretto di Pearl vicino al centro, sono aperti fino a tardi, e quindi potete visitare e conoscere gli artisti in prima persona. L'ultimo giovedì di ogni mese invece, in Alberta Street, i marciapiedi si riempiono di prodotti artigianali e opere di artisti di strada, trasformando la zona in un'autentica festa. Un altro museo da visitare, e per di più gratuito, è il Museo dell'artigianato contemporaneo, in 724 de Davis St.
Gli amanti del cibo biologico non possono non visitare Hopworks Urban Brewery, una birreria artigianale che serve solo birra e piatti bio, e si trova in 2944 SE Powell Blvd. Gli amanti della birra devono visitare l'azienda più antica di Portland, la Bridgeport Brewing Company, che dispone di alcuni ristoranti nel distretto di Pearl e nel sud-est della città. Quelli a cui manca la cucina della mamma, possono andare in un ristorante del centro chiamato Mother’s Bistro & Bar in 212 di Southwest Stark Street, che serve le ricette "della mamma" di tutti i paesi del mondo, compresa la Spagna. Invece per mangiare cibo spagnolo, o simile, non c'è luogo migliore del Toro Bravo, in 120 N. E. Russell St, dove potrete trovare tortilla di patate, paella, "patatas bravas" (patate con salsa piccante, servite come "tapas"), spinaci con ceci e persino gli insaccati. Sì signori, perché gli americani pensano in grande e quindi il salame ed il prosciutto non vengono esclusi. Non vi spaventate se tutto quello che mangiate come "cucina spagnola" ha un leggero sapore di cibo messicano, è perché ci confondono costantemente.
Per fare shopping, se avete scelto di visitare le gallerie del distretto di Pearl, lì troverete numerosi negozi di seconda mano e di stilisti alternativi, oltre alla libreria indipendente più grande al mondo: Powell’s City of Books, in 1005 W Burnside St. Se invece siete più tipi da centro commerciale, allora vi consiglio Lloyd Center. È il più grande dell'Oregon: ha più di 200 negozi, un cinema ed una pista di pattinaggio su ghiaccio coperta. Inoltre, c'è un servizio di bus navetta gratuito che vi porta lì.
Dopo uno o diversi giorni in città, dovrete conoscere i dintorni e fare attività all'aria aperta, e per fortuna siete nel posto più attrezzato per queste cose. La Portland River Company offre tour in kayak accompagnati da istruttori, e quindi non vi serve neppure avere esperienza. Il prezzo va dai 45 ai 50 dollari e potrete godervi il paesaggio, notando il contrasto tra il centro della città e la zona commerciale. A un'ora e mezza da Portland si trova Cannon Beach, dove va la maggior parte dei giovani per fare surf (vi avverto, l'acqua è gelida). In 1116 S. Roosevelt Seaside ci sono i ragazzi dell'Oregon Surf Adventure che vi introdurranno nel mondo del surf (e dello yoga, requisito indispensabile per chi vuole fare questo sport) o vi riforniranno di tutto il materiale necessario in caso siate già esperti, dato che hanno un negozio specializzato. Con loro visiterete diversi posti come Haystack Rock e Mountain Hood, dove si possono fare delle camminate in montagna, sci o snowboard.
E arriviamo alla fine con la parte più divertente. Il fiume Columbia ha un affluente chiamato Deschutes, ed è uno dei principali. Qui ci sono due zone popolari per il rafting. Non è un'attività che si può fare da soli perché è pericolosa, perciò potete rivolgervi a Allstar Rafting (405 Deschutes Ave, Maupin, OR).
Si tratta di una piccola attività che si dedica a introdurre e accompagnare chi vuole provare questa esperienza in un mini viaggio di 3 giorni lungo il fiume Deschutes. In questi tre giorni un addetto porta gli utensili di accampamento nella zona dove arriverete dopo aver fatto rafting (e dopo esservi ribaltati innumerevoli volte e dopo che il vostro cibo si sarà bagnato, lasciandovi affamati e bruciacchiati come dei turisti inglesi in vacanza a Marbella). Come ricompensa per la fatica poi, vi accenderanno un autentico fuoco d'accampamento con hamburger cucinati direttamente sulla brace, vi racconteranno storie di paura di sera e vi prepareranno dei panini con burro d'arachidi e marmellata al lampone, e ovviamente, dei marshmallow con la cioccolata calda.
Posso garantirvi che dopo questa esperienza, tornerete e parlerete benissimo l'inglese e, se questo non bastasse, vi presento la seconda città: Cape Cod.
Continuo nell'articolo seguente e nella seconda parte della storia!
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