Il mio secondo soggiorno all'estero

Dopo essermi diplomata alla scuola superiore, mi ero fissata, ancora una volta, con il vivere nuove avventure. Avevo sempre avuto un debole per la Polonia e dato che il mio fidanzato era appena tornato lì, volevo andarci anch'io.

Fortunatamente per me, una società finlandese assumeva gente per lavorare in una città chiamata Katowice, nella regione della Slesia, dove non ero mai stata, nonostante fossi stata molte volte in Polonia. Il giorno del trasloco arrivò piuttosto velocemente e non mi ero ancora resa veramente conto del fatto che mi sarei trasferita in Polonia.

Il mio secondo soggiorno all'estero

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Ho preso l'aereo fino a Berlino, dato che il mio ragazzo viveva vicino al confine con la Germania; successivamente, partendo da casa sua, abbiamo viaggiato attraverso la Polonia per circa 6 ore, fino ad arrivare a Katowice, la città dove avrei trascorso i 7 mesi successivi. I motivi per cui ho sempre amato la Polonia sono la sua storia e la sua dolcezza amara, se non siete mai stati al di fuori delle principali attrazioni turistiche, non potete dire com'è davvero la Polonia.

Tutte le città hanno diverse strutture architettoniche antiche e belle che, purtroppo, hanno una scarsa manutenzione, infatti in molti casi, invece di ricostruire il vecchio edificio nel suo originale splendore, lo demoliscono. Nel luogo dove una volta c'era tantissima storia, adesso probabilmente ci sarà un moderno centro commerciale o un edificio con vari uffici. Questo aspetto della Polonia mi rattrista molto e penso, o meglio spero, che il recente risveglio economico del paese potrebbe permettere loro di realizzare il valore dei vecchi edifici.

Le persone che parlano inglese, in realtà non lo sanno poi tanto. I più giovani riescono un po' a capire e alla fine trovi alcuni che parlano inglese, ma qua in Polonia una persona dovrebbe almeno conoscere le basi. Avevo un'assistenza sanitaria privata e al centro sanitario c'era solo un medico che parlava inglese; però, quando una volta sono andata in un ospedale gestito da un monastero, era diverso: i medici e le infermiere erano per lo più giovani e tutti parlavano inglese.

La società per cui lavoravo mi aveva trovato una sistemazione in un appartamento, in buone condizioni, ma in un edificio dell'era sovietica, al diciassettesimo piano, e in più l'ascensore non sembrava così ben tenuto, tanto che l'unico minuto che dovevo passarci dentro ogni giorno era sempre stressante. Successivamente mi sono trasferita in un appartamento più grande che era stato appena ristrutturato e quasi nel centro della città. Era un bellissimo appartamento e anche molto economico, costava solo 2400 zloty, che a quel tempo equivalevano a circa 600 euro: una cifra ridicola. Avevo anche lo stipendio di un banchiere, nonostante fosse sotto il salario minimo della Finlandia.

Così per me, proveniente dalla Finlandia, la Polonia era un paese estremamente conveniente. Una persona alla mia età, che in quel momento avevo 20 anni, poteva solo sognare un tale stipendio; anche il cibo e il costo della vita in generale erano più economici, mentre i vestiti erano ancora più o meno allo stesso prezzo al quale si trovavano in Finlandia.

Tutto sommato, ho sperimentato tantissimo durante il tempo trascorso in Polonia, di cui vi racconterò più tardi.

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