Cosa condividono i polacchi e i pakistani?

Per alcuni di voi questo post potrà sembrare un semplice articolo, ma si tratta di un argomento molto importante per me e vorrei condividerlo con voi. In particolare, ci tengo a ringraziare uno dei miei insegnanti, motivatori e mentori, il Professor Mahboob E Siddiqui, ufficiale dell'aeronautica militare del Pakistan attualmente in pensione, che mi è stato d'aiuto per scrivere questo articolo.

Il recente titolo "La "Killer Mountain" del Pakistan rivendica la morte dello scalatore polacco" ha rattristato milioni di persone non solo in Pakistan o in Polonia ma in tutto il mondo.

Si trattava di Tomasz Mackiewiczche, durante il suo settimo tentativo di scalare la montagna Nanga Parbat, la nona più alta del mondo con i suoi 8126 m, mostrava la sua passione e il suo amore per la montagna e per l'alpinismo in generale. Ecco una foto dello scalatore polacco Tomek Mackiewicz sul Nanga Parbat, Pakistan, nel 2014.

Cosa condividono i polacchi e i pakistani?

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Guardando questa storia da un punto di vista totalmente diverso, è stata forse la prima volta in cui alcuni pakistani hanno sentito parlare del popolo polacco.

Tuttavia, è stato strano, perché in realtà i pakistani e i polacchi condividono molto di più di una semplice "p" all'inizio delle loro denominazioni. Condividono un frammento di storia che non viene insegnato a scuola o messo in evidenza. Tuttavia, il significato immenso di questi eventi non dovrebbe essere messo da parte.

I nostri legami risalgono agli anni '40 del '900. Durante la Seconda Guerra Mondiale, più di 30. 000 rifugiati provenienti dalla Polonia orientale trovarono delle nuove case a Karachi, che dal 1947 fa parte del Pakistan. Alcuni di loro continuarono a vivere a Karachi anche dopo la fine della guerra, divenendo così cittadini di un nuovo Stato. Altri si iscrissero all'Università di Karachi divenendo veri e propri membri della facoltà. Il Pakistan fu anche uno dei primi paesi musulmani a stabilire delle relazioni con la Polonia, che a quell'epoca viveva sotto il regime comunista.

Inoltre, nel 1947, quando gli inglesi andarono via, il nuovo governo pakistano chiese all'aeronautica militare britannica di indicare i nomi dei piloti più fidati e con più esperienza per formare il corpo dell'aeronautica militare pakistana. L'aviazione britannica propose degli ufficiali, piloti e manutentori polacchi della Royal Air Force (RAF), che erano rimasti senza lavoro a seguito della guerra ma che erano ancora in Gran Bretagna e si mostravano disponibili a partire. Allora, 30 polacchi (17 piloti e 13 manutentori) scelsero di entrare a far parte della Royal Pakistan Air Force. Il comandante era il pilota e ingegnere Władysław Turowicz.

Non solo si resero utili per costituire l'aviazione pakistana, che ancora oggi è riconosciuta come una delle migliori al mondo, ma giocarono un ruolo cruciale nella difesa aerea di Lahore durante la guerra Indo-Pakistana del 1965. Molti di loro non ricevettero nemmeno la cittadinanza onoraria pakistana per il loro coraggio e la loro lealtà.

Il più eminente tra loro fu Turowicz, che portò con sé le sua abilità incredibili e la sua conoscenza senza limiti. Ha fatto costruire degli istituti tecnici a Karachi dove ha insegnato, rinnovando l'Accademia dell'Aeronautica Militare pakistana dove ha anche lavorato come scienziato capo. Ha lavorato come scienziato capo anche per l'agenzia nazionale dello spazio pakistana, giocando un ruolo fondamentale nel programma missilistico e spaziale del Pakistan.

Cosa condividono i polacchi e i pakistani?

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Ha vinto tantissimi premi civili e militari per i suoi servizi. Alcuni dicono persino che nessuno straniero era mai stato così coinvolto e influenzato dalla difesa pakistana e dai programmi strategici come lo era stato lui.

Cosa condividono i polacchi e i pakistani?

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Questo patriota polacco del Pakistan è morto in un incidente stradale nel 1980.

Anche l'impegno di sua moglie è stato notevole. Lei ha insegnato volo a vela ai cadetti della Shaheen Air a Karachi e a Rawalpindi e matematica applicata e fisica delle particelle all'Università di Karachi. Anche lei è stata premiata dal governo pakistano per i suoi successi con il "Pride of Performance" e il "Sitara-i-Imtiaz" (la Stella dell'Eccellenza, il terzo premio più importante del Pakistanin termini di onorificenza).

La Polonia è stata anche uno dei Paesi che hanno aiutato più di tutti il Pakistan dopo il terremoto del 2005.

Le consultazioni politiche bilaterali tra Pakistan e Polonia hanno dimostrato l'interesse da parte di entrambi i governi nel fortificare i loro legami in futuro.

Qui trovate le fonti che ho utilizzato per la stesura di questo articolo. Vi consiglio di leggerle se volete entrare più nel dettaglio, soprattutto l'articolo "Pakistan’s Polish Patriot" (Il patriota polacco del Pakistan), che è molto interessante.


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