La vera pizza italiana!
Pubblicato da 
Gilda Immacolata Stelitano
— 4 anni fa
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Introduzione
La vera pizza italiana: iniziamo a conoscerla di più!
Nonostante io abbia già descritto largamente e dettagliatamente tutti i passaggi e le informazioni utili da sapere, per quanto riguarda la preparazione base della pizza italiana, ma il mio computer si sia preoccupato di cancellare il tutto, all’improvviso, non ho per niente voglia di rinunciare a farvi conoscere uno dei piatti migliori al mondo e che, dal mio punto di vista, più di ogni altro riesce ad esprimere la bellezza dell’Italia, non soltanto nei panorami, ma anche nell’amore, nell’impegno e nella fantasia che molte, ma rare, persone che appartengono a questa nazione sono capaci di esprimere in qualsiasi forma.
Concentriamoci oggi su quella culinaria e cerchiamo di imparare una ricetta non molto difficile da preparare, ma imbattibile nel gusto sotto tutti i punti di vista.
Da dove deriva?
In molti già sicuramente sanno che la vera pizza italiana riscopre le sue origini nella città di Napoli, la quale, offre orgogliosamente i migliori impasti e sfornati di un piatto tanto gustoso quanto salutare.
E’ un cibo salutare?
In una scala da 1 a 10 mi permetterei di dare un 10 e Lode alla pizza napoletana in ambito nutrizionale, ricordando, però, che ciascun piatto deve essere assunto nelle quantità e nei tempi più adatti al proprio organismo.
Un composto prevalentemente formato da carboidrati, infatti, può essere assunto senza alcun problema di iper assunzione di grassi, nel quadro di uno stile di vita attivo, dal punto di vista fisico, ogni fine settimana.
Se si desidera, invece, ricorrere al tanto pratico quanto apprezzabile gusto della pizza per più di una volta durante la settimana, si può, molto semplicemente, sostituirla alla pasta, ma, ovviamente, riducendone le dosi di assunzione.
Come preparare l’impasto della pizza?
Questa si che è una bella domanda! Non sono ancora in possesso, per mia sfortuna, di una di quelle ricette che tante anziane signore napoletane tengono nascoste tra i libri di cucina o tramandano, molto gelosamente, ai propri nipoti.
Nonostante questo, voglio suggerire alcuni piccoli segreti ed accorgimenti per quanto riguarda la creazione e la stesura di questa tanto magica pasta.
Come condirla? In mille modi!
La scelta del gusto da provare insieme all’impasto di base, uguale per tutte le tipologie di pizze, è esclusivamente a discrezione di chi la consuma.
Voglio però proporre alcuni esempi generali, ma anche specifici di alcuni tipi di pizza, particolarmente famosi e di alcuni che, invece, ho avuto modo di conoscere e di ricordare con piacere nella ma lunga esperienza di amatrice della tanto famosa pizza che mi rende orgogliosa di essere italiana!
La Pizza Margherita
Non esistono paragoni. Non esistono alternative migliori di questa. Per quanto anche io riconosca che la classica pizza Margherita non sia il mio tipo di pizza preferito, nessuno al mondo potrebbe mai pensare alla parola “pizza” ed immaginare una rappresentazione culinaria diversa da questa.
La foto che ritrae questo piatto divenuto da sempre di fama mondiale, vede infatti come protagonisti, sempre e soltanto, della ricetta della pizza Margherita, ovvero, semplicissimamente sugo di pomodoro e mozzarella.
Qualcuno aggiunge anche del basilico, tanto per colorare un po’ il piatto e rendere il tutto più appetibile, sia agli occhi che al palato e devo dire che questa semplice e caratteristica aggiunta non mi dispiace affatto.
Pizza Marinara
La pizza Marinara è conosciuta almeno quanto la pizza Margherita, ma più povera negli ingredienti. Manca, infatti, della’aggiunta di mozzarella, che la vede sostituire con origano ed un filo d’olio.
Mi piace pensare a questa identificazione della pizza Marinara perché è quella che, da sempre, ho conosciuto di più.
Ho letto, però, di alcune versioni che aggiungono anche un po’ di aglio tritato. A voi quindi la scelta se mantenere i condimenti della più semplice delle pizze con delicatezza, oppure aggiungergli un “pizzico” di intensità di sapore, aggiungendo anche l’aglio.
Ricordatelo di evitare di farlo, però, se di lì a breve avete un appuntamento con una persona con cui vi fa piacere mantenere dei buoni rapporti!
Pizza con Wurstel e patate
Andando in giro per le diverse pizzerie (italiane e non) potrete ritrovare l’aggiunta di questi due tipici ingredienti su un tipo di pizza che solitamente prende il nome di “Americana”, oppure “Viennese”.
Devo ammetterlo: questo tipo di pizza è stato per tantissimi anni il mio gusto preferito, ovvero quello che sempre andavo ricercando all’interno del menù di qualsiasi pizzeria in cui mi trovassi a pranzare o cenare.
Posso quindi suggerire, con orgoglio (e tanta esperienza in merito!), di scegliere tra le diverse possibilità di disposizione degli ingredienti. Potete, infatti, tagliare i wurstel in semplici fettine perpendicolari al vostro piano di appoggio, oppure, semplicemente, per lungo.
Un’altra caratteristica che può regalarvi un diverso tipo di gusto, pur utilizzando gli stessi ingredienti sulla pasta della nostra tanto amata pizza, è quella che riguarda la preparazione delle patatine.
La prima opzione che propongo è anche la più semplice da realizzare, ma anche la migliore da ritrovare in giro per i locali.
Consiste, infatti, nel preparare precedentemente le patatine nella stessa maniera in cui siamo soliti consumarle nei fast food e cioè con la tipica forma allungata e rettangolare. In alternativa, propongo una disposizione “a fette” della patate che tanto mi ricorda delle varianti calabresi tanto saporite, che seguono uno stile “più tradizionale”.
Anche questa volta, dunque, a voi la scelta!
Pizza Cardinale
Se avrete modo di fare un giro, come mi auguro, tra le numerosissime pizzerie italiane, potrete facilmente notare, così come ho già fatto anche io, come gli ingredienti scelti per preparare questa pizza tanto famosa cambino a seconda del locale in cui vi trovate.
Gli ingredienti base, ovvero quelli realmente caratteristici di questa pizza, restano sempre quelli che vado a proporvi qui di seguito ovvero, semplicemente prosciutto cotto e mozzarella.
Mi piace collocare quindi questo tipo di pizza tra le tante pizze bianche che potrete avere modo di preparare, non soltanto perché trovo che l’accostamento al sugo di pomodoro sia poco elegante, ma anche perché è questa la “variante” che ho avuto il piacere di gustare più volte.
Che altro aggiungere?! Anche questa volta potrete modificare la ricetta a vostro piacimento!
Ed allora…. Buon appetito!
Alla prossima!
Galleria foto
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