Reykjavík : 9° giorno

Ciao a tutti!

In questo post vi racconterò il nostro nono giorno di viaggio, in Islanda.

Mi sono svegliata intorno alle ore 8:00 e dopo aver fatto rifornimento di carburante (in Islanda non esistono i benzinai, che, giustamente, si congelerebbero; ci sono solo macchinette automatiche e la cosa interessante è che in moltissime di esse, troverete tra quattro lingue disponibili, l'italiano! ), sono partita in direzione di Myvatn, che, secondo il mio itinerario, avrei raggiunto in circa quattro ore. In realtà, ce ne ho messe molte di più, perché Google Maps mi aveva calcolato il percorso seguendo una strada più interna, ma, trovatami ad un bivio con direzione Egilsstaðir (che era la direzione che dovevo seguire) sia a destra che a sinistra, ho chiesto a degli operai che stavano lavorando poco prima dell'incrocio e mi hanno spiegato che era vero che entrambe le direzioni portassero lì, soltanto che era consigliabile fare la strada lungo la costa, più lunga di circa due ore, ma almeno più pulita e sicura, oltre che molto panoramica. Allora ho seguito il loro consiglio e devo dire che non me ne sono pentita, perché i paesaggi erano davvero mozzafiato. Mi fermavo in continuazione per scattare fotografie. Ho incontrato due renne, in due punti diversi, libere. Ho sbagliato strada, entrando in un paesino, ed ho allungato di circa cinque chilometri, ma almeno ho fatto rifornimento di carburante. Vi consiglio di fare il pieno ogni volta che incontrerete una stazione di servizio, in quanto sono davvero molto rare! Vi allego qualche fotografia che ho scattato lungo il percorso, fino ad Egilsstaðir.

Quell'animale è una renna...

Siamo arrivati ad Egilsstaðir e l'intenzione era quella di proseguire senza fermarci, in quanto avevo visto su internet, che, come la maggior parte delle città islandesi non aveva nulla da offrire ai turisti. Ma in realtà ho visto un supermercato che aveva una grossa insegna Discount e mi ci sono fermata.

Ecco Pietro con un mini-carrello molto simpatico!

Ho fatto un poco di spesa ed ho approfittato per andare in una farmacia a chiedere consiglio ad un farmacista riguardo una cosa che mi era uscita sul fondoschiena, nei pressi dell'osso sacro. Non sapevo che cosa fosse. Un paio di giorni prima avevo notato una piccolissima macchiolina rossastra, che aveva cominciato a prudermi e, quando l'ho riguardata, sembrava un'escoreazione; ma io non ricordavo nè di essere caduta di schiena (ero scivolata sul ghiaccio, ma ero caduta in avanti, battendo le ginocchia e provocandomi un ematoma sul ginocchio, quindi l'osso sacro non c'entrava nulla), nè di aver urtato da qualche parte. Quindi mi sono preoccupata, o meglio, mio padre si è preoccupato quando gliel'ho detto e mi ha consigliato di andare subito in ospedale. Io non avevo tempo per andare in ospedale e quindi mi sono limitata al parere del farmacista, che mi ha detto "bacteria" e mi ha dato una piccolissima pomata da 15 grammi, al modico prezzo di 20 euro, dicendo di applicarla tre volte al giorno. E così ho fatto e continuo a fare, perchè ancora non è scomparsa. Pare che si sia creata una crosticina. Mio zio mi ha fatto venire l'ansia, dicendomi che assomiglia alla puntura di un parassita che si annida sotto la pelle degli esseri umani e lì sotto produce le sue larve, che crescono fino ad uscire da sole dal corpo del malcapitato. Io avevo fatto il bagno nel fiume caldo... e non vorrei che si tratti veramente di qualche parassita o di qualcosa di pericoloso. Purtroppo, però, io sono tornata il 7 dicembre a Perugia, l'8 dicembre era festa, il 9 era sabato, ed oggi è 10, domenica. Domani andrò dal mio dottore a fargliela vedere e gli chiederò cosa ne pensa.

Tornando a noi, ed al racconto del nostro nono giorno di viaggio, dopo questa sosta che è durata quasi un'ora, abbiamo proseguito per la nostra strada, e siamo arrivati a Namafjall, che vengono descritte come le "sorgenti aliene sulla terra". Si tratta di una zona geotermica che fa parte del complesso del vulcano Kafla, caratterizzata da vulcani di fango, pozze d'acqua bollente, fumarole, il tutto accompagnato da un fortissimo e tremendo odore di zolfo. Mio figlio mi chiedeva come mai quel posto puzzasse così tanto e mi diceva che non riusciva a respirare! Poverino! Siamo entrati anche in una specie di grotta nelle rocce, che portava ad una pozza d'acqua calda, dove sarebbe stato bello fare il bagno, se non fosse stato già buio. Vi allego qualche fotografia:

Allora abbiamo proseguito per Myvatn e siamo andati alle famose terme Myvatn Nature Baths, considerate da molti, un'alternativa più economica della Blue Lagoon.

Sul sito internet del posto potrete trovare tutte le informazioni di cui avrete bisogno. Io, posso dirvi che:

Nel periodo invernale, ovvero dal primo ottobre al 14 maggio, le terme sono aperte dalle ore 12:00 alle ore 22:00, invece, nel periodo estivo, ovvero dal 15 maggio al 30 settembre, le terme sono aperte dalle ore 9:00 alle ore 24:00. Inoltre, l'ingresso è gratuito per i bambini al di sotto dei 12 anni, e costa:

Per gli adulti:

• 3800 ISK (01/10 - 31/12/2017);
• 4200 ISK (01/01 - 30/04/2018);
• 4700 ISK (01/05 - 30/09/2018).

Per i ragazzi dai 13 ai 15 anni:

• 1200 ISK (01/10 - 31/12/17);
• 1600 ISK (01/01 - 30/04/18);
• 2000 ISK (01/05 - 30/09/18).

Per i disabili, gli studenti e gli abitanti del posto:

• 2400 ISK (01/10 - 31/12/17);
• 2700 ISK (01/01 - 30/04/18);
• 3000 ISK (01/05 - 30/09/18).

Io avevo portato con me il mio vecchio libretto universitario, e quindi ho pagato soltanto 2400 ISK. Credo che siamo rimasti a mollo un paio d'ore. C'era molto vento, ed era già tutto buio, quindi non abbiamo potuto apprezzare a pieno.

Dopodichè, siamo andati a dormire in un alberghetto a pochi chilometri dal centro termale, pagando 40 euro per un letto e dormendo, come al solito, stretti stretti, vicini vicini...

Quel giorno avevamo percorso la bellezza di 600 chilometri in auto, e quindi ero stata alla guida per ben sei ore. Ma devo dire che ho visto paesaggi meravigliosi e quindi ne è valsa davvero la pena! In sei ore di guida... avrò incrociato al massimo 10 macchine! Assurdo! E lo sapevate che in Islanda la patente si consegue a soli 16 anni?! E a 14 anni già si può cominciare a lavorare regolarmente?!

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