Akureyri : 10° giorno
Ciao a tutti!
In questo post, vi racconterò il nostro decimo giorno, in Islanda.
Ci siamo svegliati verso le ore 9:00, ci siamo lavati, ci siamo vestiti, abbiamo fatto colazione, e siamo andati a visitare le più grandi cascate d'Europa, chiamate Dettifoss, e vicino alle quali sono situate anche le cascate Selfoss. Dopo aver parcheggiato la macchina, è necessario fare un percorso di un chilometro per raggiungere le cascate, ma ne vale la pena! Sono davvero bellissime! Vi allego qualche fotografia, così potrete constatarlo con i vostri occhi!
Dopo aver visto queste cascate, ci siamo diretti verso Akureyri, considerata la "capitale del nord dell'Islanda", o anche la "città del sole di mezzanotte".
Akureyri è dotata di un ottimo porto ed è anche un importante centro di pesca. Conta circa 18. 000 abitanti e, nonostante l'area fosse già stata edificata nel IX secolo, la città ricevette il suo status di città soltanto nel 1786, perdendolo nel 1836, e riguadagnandolo definitivamente nel 1862.
La città si trova in fondo all'Eyiafjordour, il fiordo più lungo della parte centro-settentrionale dell'isola, a meno di 100 chilometri di distanza dal Circolo polare artico. È attraversata dal fiume Glerà, ed è piena di musei, che però non hanno catturato la mia attenzione.
Prima di arrivare lì, abbiamo visto altre bellissime cascate, chiamate Godafoss, situate lungo il nostro percorso, e visibili senza dover fare chilometri di camminate. Vi allego delle fotografie sia della strada che abbiamo percorso fino a lì, sia delle cascate.
Avevo prenotato un albergo per trascorrere una notte ad Akureyri, anche perchè era super-economico, rispetto alla media. Soltanto 27 euro per un letto in un dormitorio. E su booking c'era scritto che i bambini erano ben accetti e potevano pernottare gratuitamente nel letto dei genitori. Purtroppo, quando sono arrivata all'hotel, che si chiamava Akureyri Hostel, la signorina alla reception mi ha detto che i bambini non potevano dormire nei dormitori e quindi avrei dovuto prendere una camera privata. Io le ho detto che sul sito questo non era specificato; anzi, era permesso prenotare un letto in un dormitorio con un bambino. Dopo un po', è arrivato un signore, che immagino fosse il proprietario, ed hanno parlato tra di loro in islandese, fino a che la signorina si è rivolta a me dicendomi che si scusavano per l'inconveniente e che mi avrebbero dato una camera singola allo stesso prezzo di un letto in un dormitorio. Fantastico! Mi è andata di lusso!
Pietro si è addormentato, e, quando si è svegliato, siamo andati al supermercato Bonus, il più economico in assoluto (vi consiglio di fare rifornimento cibo in questo supermercato, ogni volta che ne vedrete uno). Ero curiosa di assaggiare qualche piatto tipico, come la balena, o lo squalo, o ancora la renna... ma al ristorante mi sarebbe costato troppo. Allora avevo pensato di comprarli al supermercato e cucinarli in albergo, ma, avendo paura di non cucinarli bene, ho lasciato perdere quest'idea ed ho comprato due bei pezzi di salmone, che ho poi cotto in padella insieme alle patate. Erano una vera delizia! Anche mio figlio Pietro ha gradito tutto!
Usciti dal supermercato, ci siamo fermati in una pizzeria (Domino's), per vedere come lavoravano i dipendenti. Sembrava una catena di montaggio. Uno allargava la pizza, un altro la posizionava su una specie di ruoto, un altro ci metteva il pomodoro, un altro ci metteva la mozzarella, un altro ci metteva gli altri ingredienti, un altro la infornava, un altro la sfornava, ed infine, un altro chiudeva le scatole e le consegnava ai clienti. Erano velocissimi ed in un quarto d'ora avranno sfornato una cinquantina di pizze, a modici prezzi (22 euro... per una semplicissima margherita).
Dopo mangiato, ci siamo lavati, ci siamo messi il pigiama, e ci siamo infilati sotto le coperte, come al solito, stretti stretti, vicini vicini...
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- Français: Akureyri: 10ème jour
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