Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Ciao a tutti! Oggi vi propongo un post dedicato alla Germania, paese che sto scoprendo poco a poco e che mi lascia sempre di stucco e in seguito scoprirete il perché. Abbiamo fatto questo viaggio a inizio giugno di quest'anno, sfruttando il fatto che quel venerdì fosse un giorno di festa e quindi ci siamo fermati tutto il fine settimana. Abbiamo trascorso due giorni in Austria e solo uno in Germania, ma devo dire che è stato molto inteso. Ci siamo svegliati presto al mattino per partire e, dato che l'AirBnb in Austria che avevamo prenotato si trovava solo a un'ora di strada, abbiamo deciso di sfruttare la giornata al 100%. Siamo andati in un Parco Naturale chiamato Berchtesgaden e si trova nella regione della Baviera, vicino alle alpi. Era da circa un anno che desideravo andarci. Le fotografie del paesaggio di questo parco che avevo visto mi sembravano incredibili, quindi me lo ero segnato nella mia lista dei luoghi che voglio visitare. Devo dire che non mi ha delusa affatto, quindi oggi metterò in questo post tutto quello che abbiamo visto e fatto a Berchtesgaden, oltre a qualche informazione che credo sia rilevante.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Come arrivare

Come vi ho detto, siamo arrivati da Sagerer, in piccolo villaggio i cui si trovava il nostro AirBnb. Ci abbiamo messo un'ora e non abbiamo avuto nessun problema ad attraversare la frontiera, dato che ci hanno chiesto solo il passaporto o qualsiasi altro documento avessimo in quel momento. Quando siamo arrivati a Berchtesgaden, siamo rimasti a bocca aperta ammirando il paesaggio. Nonostante avessimo in mente una meta precisa, stavamo valutando se tornare o meno alla macchina per esplorare i dintorni. Abbiamo visto che c'era un piccolo percorso che passava vicino a un fiume dalle acque cristalline e c'era anche un cartello che avvisava che c'era un altro sentiero che passava per delle cascate; alla fine, prima di arrivare a destinazione, abbiamo avvistato un piccolo paese che si trovava sulla sponda del fiume, con delle casette molto carine e anche una chiesa. Ad ogni modo, sapevamo che più avanti ci aspettava qualcosa di ancor più bello, quindi non ci siamo fermati e siamo andati avanti direttamente.

Informazioni utili

- Innanzitutto, dovete sapere che in Germania, almeno fino ad ora, non ci sono pedaggi e nemmeno una tassa da pagare, quindi potete circolare in strada senza alcun tipo di spesa. Per quanto ne so, stanno pianificando un nuovo sistema di pedaggio, ma ormai è già da un po' di tempo che la situazione è così, quindi non so quanto veritiero sia. Comunque, al momento tutte le strade tedesche sono gratuite, al 100%.

- In secondo luogo, anche l'ingresso al Parco Naturale è del tutto gratuito, altro vantaggio aggiunto. L'unica cosa da pagare è il parcheggio, ma non è per niente caro. Abbiamo speso 5 euro per tutta la giornata e bisogna tenere in considerazione che abbiamo diviso in sette persone e che ci trovavamo in Germania... È stato un affare.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Cosa vedere e fare

Il paese vicino al lago

Dopo essere usciti dal parcheggio, siamo andati direttamente al lago, anche se prima siamo dovuti passare per questo "paese", un po' turistico, in cui si trovano bar e ristoranti, ma anche molti negozi in cui vendono abbigliamento sportivo per escursioni. Come potrete immaginare, a Berchtesgaden ci sono migliaia di percorsi che si possono fare a piedi, è enorme. Ci siamo fermati a prendere un caffè perché avevamo bisogno di energia per cominciare la giornata. Sembrava quasi come se la colazione di prima non fosse bastata. Devo ammettere che il caffè era un po' costoso, l'abbiamo pagato 3, 50 euro. Abbiamo iniziato a renderci conto che ci trovavamo in Germania. Comunque, era molto buono e ci ha ridato le forze per iniziare il nostro tragitto.

Il lago Königsee

Siamo scesi fino al lago, che si trovava a un paio di minuti dal bar, e abbiamo visto molti gruppi di turisti tutti ammucchiati, mentre aspettavano di prendere la barca per fare un giro del lago. Prima del viaggio, avevo già controllato quanto costasse un viaggio in barca all'andata ed erano 16 euro, quindi abbiamo deciso che non valeva la pena e in più avevamo poco tempo. Ci siamo avventurati e abbiamo percorso a piedi Berchtesgaden, scegliendo la strada difficile. Ci piacciano molto le sfide.

Per quanto riguarda questa parte del lago, è decisamente la più turistica. È attorniata da ristoranti, hotel e barche che vanno e vengono piene di gente e che sbarcano in questo piccolo porto. Ad ogni modo, il colore del lago era davvero meraviglioso. La foto che segue parla da sé.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Inoltre, era pieno di anatre di vari colori, che si avvicinavano alla sponda perché gli dessimo qualcosa da mangiare. Siamo rimasti lì un bel po' con loro, finché non abbiamo deciso che era arrivato il momento di metterci in marcia e cominciare il nostro piano della giornata.

Escursione

Abbiamo scelto di fare questa escursione perché alla fine portava direttamente a una piscina naturale davvero bella. Inoltre, passava per vari punti del lago che erano meravigliosi. In seguito vi illustrerò questo percorso passo per passo, dandovi dettagli sul cammino completo per arrivare infine alla pozza e non è per niente facile.

Malerwinkel

Dal porto di Königsee ci abbiamo messo 20 minuti per arrivare a Malerwinkel. Letteralmente quest'ultimo significa "luogo dei pittori" e la cosa non mi sorprende, dato che la visuale dal punto panoramica dà un sacco di ispirazione. Si poteva vedere il lago di un colore azzurro intenso, circondato dalle immense montagne.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

La posizione geografica è ciò che distingue questo lago da altri, grazie alla presenza delle montagne, che sono davvero alte, e la forma stretta. Malerwinkel è il miglior punto panoramico dal quale poter contemplare Königsee, che si traduce con "lago del re". In questo posto si percepiva un senso di pace e tranquillità. Era così tranquillo che ci siamo chiesti come doveva essere questo posto nel corso della guerra, avvenuta appena 70 anni fa.

Rabenwald

Dopo Malerwinkel, siamo andati fino a Rabenwald, camminando per altri 20 minuti. Da qui c'è una visuale simile a quella precedente, anche se è un punto più alto. Vi avviso che la camminata è un po' difficile per arrivate fino in cima, ma fino è questo punto è fattibile anche per i principianti. Infatti, abbiamo visto persone che andavano anche con bambini sulla schiena o che avevano il passeggino.

Proprio qui inizia l'avventura, dato che abbiamo preso un sentiero che era chiuso a causa di un impedimento. Guardando verso il lago, si trova sulla parte sinistra ed è coperto in un certo senso da una roccia abbastanza grande. Si riconosce relativamente bene perché ci sono cartelli che avvisano che è pericoloso proseguire e che, ovviamente, tutto quello che può succedere a partire da lì è responsabilità propria. Sapevamo che già molte persone erano passate di lì, quindi abbiamo deciso di farci coraggio e di continuare. Non sapevo che cosa aspettarmi, ma non mi sarei mai immaginata un'avventura simile.

Il percorso non era un cammino vero e proprio. Non c'era un sentiero ben delineato, si vedevano a malapena impronte di altra gente, quindi abbiamo dovuto improvvisare e cercare di capire dove andare. Siamo passati tra alberi, tonchi caduti e rami distrutti e a pezzi sul terreno. A volte dovevamo scalare e il sentiero si faceva sempre più difficile, dato che più avanti andavamo e più ci rendevamo conto che eravamo sempre più lenti. In sé, non era molto distanza, ma tutti gli ostacoli hanno fatto sì che andassimo a passo di lumaca. Inoltre, in alcuni tratti si complicava perché il terreno era molto ripido e non avevamo altra opzione se non quella di tenerci ai rami degli alberi o di scendere accovacciandoci, quasi come se ci dovessimo sedere. Il colmo è stato quando, in alcuni punti, il terreno era molto instabile e la terra scivolava. Alla fine, quando sembrava che fossimo arrivati alla pozza, abbiamo trovato una cascata.

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La cascata

Era davvero una bella cascata, anche se non era ciò che stavamo cercando. Ad ogni modo, non avevamo abbastanza forze per continuare ad esplorare e per arrivare fino alla piscina naturale, quindi ci siamo fermati a mangiare qualcosa, dato che eravamo molto stanchi. Ci siamo portati il pranzo al sacco. Carboidraiti era proprio ciò di cui avevamo bisogno per riprenderci: pasta, fagioli fritti ecc... Quello che in altre occasioni ci sarebbe sembrato un pasto mediocre, in quel momento sembrava manna dal cielo. Ho mangiato davvero bene con il mio pranzo nel tupper a base di basta con sugo alla bolognese, come se fosse stato qualcosa mandato direttamente dagli dei. Guardate con che vista abbiamo mangiato.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

In realtà, non c'è prezzo per una vista simile. Vedevamo Königsee quasi del tutto (penso che sia impossibile vederlo interamente visto quanto grande è). Il colore dell'acqua ci ha convinti del fatto che ne era valsa la pena fare la camminata precedente.

Per quanto riguarda la cascata, della quale non conosco il nome, bisogna ammettere che è abbastanza alta. C'è da dire che è anche un po' pericolosa perché, proprio sul bordo, l'acqua scende spesso da una grande roccia, alla quale è meglio non avvicinarsi troppo. L'acqua era parecchio fredda, ma, dato che la camminata era stata così intensa, abbiamo deciso comunque di farci un bagno. In quel momento ci faceva lo stesso non essere riusciti a raggiungere la piscina naturale, perché comunque era tutto meraviglioso. A malapena c'era gente, la temperatura era mite e c'era anche un po' d'ombra.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

La piscina naturale

Dopo averci pensato su, abbiamo deciso di salire di nuovo per cercare la piscina naturale. Quel che è certo è che non sapevamo da dove iniziare il percorso, proprio perché non avevamo visto alcuna deviazione che portasse più in alto, rispetto a quella che avevamo preso noi o che fosse almeno sicura. Inoltre, non sapevamo nemmeno se passare da sopra o sotto della cascata, perché sia la parte superiore che quella inferiore assomigliavano molto alle fotografie che avevamo visto. Alla fine siamo giunti alla conclusione che non poteva sicuramente essere più in basso, perché sapevamo che dalla pozza c'era il punto più alto in cui poter vedere Königsee, quindi abbiamo iniziato la salita.

Non eravamo tutti motivati a proseguire all'interno del gruppo, quindi ci siamo separati. Siamo partiti in quattro, mentre gli altri tre si sono fermati alla cascata. Abbiamo deciso di percorrere la strada di ritorno per vedere se per caso trovavamo qualcosa e alla fine ci siamo incrociati con un gruppo di giovani che aveva il nostro stesso obbiettivo. Abbiamo deciso di seguirli e siamo dovuti passare per un terreno molto ripido e composto da rocce, rami e fango. Io soffro di vertigini, quindi quel momento è stato abbastanza critico per me e volevo solo che finisse. Dopo averlo fatto posso dire che non è da tutti. Nonostante mi tentasse, sapevo che non dovevo guardare in basso perché sennò avrei deciso di tornare indietro e mi sarebbe rimasta solo l'immagine che avevo in testa della piscina naturale. Alla fine, dopo una scalata di cinque minuti, siamo arrivati alla pozza. L'immagine parla per sé.

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La cosa bella era che non c'era troppa gente. Essendo un posto così bello, pensavamo che sarebbe stato più affollato ma proprio per la difficoltà che richiede, solo poche persone ci arrivano. Abbiamo deciso di farci un bagno nella pozza, contemplando la visuale. Per entrare, bisogna tuffarsi dalla parete di una roccia scivolosa e che funge da scivolo. Una volta entrati, ci si può rimanere solo per un paio di minuti perché l'acqua è gelida, anche se la vista non ha prezzo. Proprio quando mi sono affacciata sul borso, ho guardato in basso e ho visto il resto del gruppo che era faceva ancora il bagno nella cascata. Una cosa è certa, non so come non abbiamo potuto notare che la pozza era proprio sopra di noi, ma è anche vero che è talmente ricoperta da alberi che si vedeva appena.

La seconda cascata

Dopo essere rimasti lì per un po', ci siamo messi a esplorare il resto della zona e abbiamo trovato un'altra cascata molto bella, che si trova dietro alla piscina naturale, a 20 metri circa. Ci siamo immersi nella pozza e l'acqua era fredda come quella di prima, ma era davvero fantastico essere lì. Se prestate attenzione alla foto che vi allego in seguito, si vede come il sole si rifletteva sull'acqua e infatti penso che sia stato il momento ideale per andarci. Sembrava un luogo magico, di cui se ne parla nelle favole e fiabe. Siamo rimasti lì un po' finché non abbiamo deciso di rimetterci in marci, dato che avevamo ancora molto da esplorare.

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Il cammino di ritorno

Sicuramente, il ritorno è stato molto più facile rispetto all'andata. Abbiamo trovato un sentiero molto più accessibile e semplice, il che è stato un sollievo perché non mi andava l'idea di dover scalare per scendere o di ripercorrere lo stesso percorso che avevamo fatto all'andata. Il sentiero è durato circa 20 minuti, finché non siamo arrivati a Rabenwald. Non so se era dovuto al fatto che ci fossimo abituati poco a poco al tipo di terreno, ma gli ostacoli non erano più così difficili da superare e per qualche strana ragione eravamo nettamente più abili. Ci siamo fermati a Rabenwald per vedere Königsee, mentre aspettavamo il resto del gruppo che era rimasto alla cascata e al quale mancava ancora un bel pezzo prima di arrivare a questo punto panoramico. Alla fine ci siamo tutti ritrovati lì e abbiamo mangiato una mela, una manciata di mandarle e infine ci siamo rimessi in marcia per il ritorno, dirigendoci al punto successivo che volevamo vedere.

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La corda

Iniziava già a farsi buio, ma avevamo ancora un po' di energie. Siamo arrivati in questo posto in cui c'era una corda appesa a un albero, anche se ci abbiamo messo un po' a trovarla, ma grazie al rumore di vari tuffi l'abbiamo vista mentre stavamo scendendo. Sapevamo che la corda si trovava in quel punto, quindi ci è bastato seguire il sentiero che attorniava il lago. C'è stato solo un tratto un po' complicato e per quale ci sono due opzioni: o togliersi le scarpe e camminare in acqua o arrampicarsi lungo il muro di pietra che c'è affianco. Io direi che la seconda opzione è più facile.

Una volta arrivati, l'adrenalina iniziava a sentirsi dentro di noi, infatti, come potete vedere nella foto che segue, la corda era abbastanza alta.

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Per prenderla, abbiamo dovuto utilizzare un ramo abbastanza lungo e cercare di far avvicinare la corda verso di noi. Non ci siamo tuffati tutti, io per esempio non ci ho nemmeno provato dato che era troppo per me. Qualcun altro invece si porterà con sé una figuraccia per il resto della sua vita. Siamo stati fortunati ad aver registrato tutto per poterlo riguardare e farci una risata. Mentre le mie amiche si tuffavano, passavano di lì degli escursionisti che si sono fermati a guardarci saltare in acqua e a incoraggiarci. Erano davvero molto simpatici.

Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, era abbastanza fredda, molto di più rispetto ai laghi austriaci che avevamo visto il giorno precedente. Comunque, non era una scusa sufficiente perché le mie compagne non si tuffassero in acqua.

Alla fine stava iniziando a tramontare il sole. Le mie scarpe bianche alla fine erano diventate nere e le unghie erano completamente sporche di terra. La fame iniziava a farsi sentire, quindi abbiamo deciso di tornare al punto di partenza, nella parte più turistica dove si trovavano anche i ristoranti. Il percorso di ritorno era abbastanza semplice, piano e senza troppi ostacoli. Alla fine siamo arrivati al villaggio.

Hotel Königsee

Dopo aver fatto un giro per vedere i vari tipi di ristoranti, abbiamo optato per l'Hotel Königsee. C'era una terrazza proprio vicino al lago dove potevamo rinfrescarci, quindi c'è sembrato l'ideale. Oltretutto, il prezzo, per essere in Germania, non era per niente esorbitante. Abbiamo cenato alle sette circa, da buoni cittadini che si adattano all'orario europeo. Io ho ordinato pesce con verdure e patate. Il cameriere, che era serbo, ci ha spiegato che il pesce era stato pescato direttamente dal lago, quindi ho dedotto che fosse abbastanza fresco. Ángel ha ordinato della carne e il resto del gruppo gnocchi con un ripieno di vari tipi di formaggi. In realtà, il menù non era spaziale, ma come ho già detto, quando si ha fame e si è stanchi, qualsiasi cosa va bene. Il piatto migliore: la pasta.

Alla fine abbiamo anche dato un'occhiata ai dolci, ma nessuno ci ispirava e oltretutto erano abbastanza costosi. Abbiamo deciso di cercare qualcosa di dolce da mangiare nei vari posticini che c'erano. Io ho preso un gelato al biscotto ed era buonissimo, mentre le mie amiche hanno preso un waffle con glassa e fragole. Vi lascio qui sotto le foto. Hanno davvero un bell'aspetto!

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Cosa vedere e fare a Berchtesgaden, Parco Naturale in Germania

Non so se lo sapevate, ma i gelati sono molto popolari in Germania. Una professoressa tedesca che ho avuto per un quadrimestre all'università, mi ha detto che nella sua città c'erano più gelaterie che bar. Allucinante, no? Qui c'erano abbastanza gelaterie con vari gusti, a parte i classici come cioccolato, vaniglia, stracciatella e fragola. A volte la cosa peggiore che può capitare è trovarsi davanti mille opzioni che ispirano molto e non sapere più cosa scegliere... Gnam!

Ci siamo seduti sul bordo del lago, con le anatre che venivano da noi piene di fame, con la speranza di poter ricevere qualcosa da mangiare. In quel momento il colore del lago non era così chiaro, era un colore più scuro. Ad ogni modo, io sono rimasta attonita vedendo come piano piano il colore dell'acqua si mimetizzava con quello degli alberi.

Il Nido dell'Aquila

Alla fine, quando iniziava a farsi buio, siamo andati a Berchtesgaden. Siamo tornati al parcheggio, da dove abbiamo visto una montagna chiamata il "Nido dell'Aquila", che un tempo era una casa vacanza che i nazisti utilizzavano. Durante la guerra, le truppe avevano bombardato questa zona, ma a Berchtesgaden le nuvole avevano fatto sì che questo rifugio di montagna restasse nascosto e infatti è rimasto intatto. In questo modo, oggigiorno si può salire fino in cima alla montagna con la funivia e vedere questa casa che è diventata una specie di museo e ristorante con una visuale magnifica. Volevamo davvero visitarlo, ma sapevamo che avevamo esaurito il tempo della giornata. Come si dice sempre, bisogna lasciare qualcosa da vedere per la prossima volta.

E finisce qui il post di oggi. Per concludere, penso che questo Parco Naturale sia stato uno dei luoghi più impressionanti che abbia mai visto, per quanto riguarda la natura. Si respira pace, purezza e il paesaggio circostante è da favola. Senza alcun ripensamento, lo rifarei. Spero che vi siano piaciute le foto e che vi abbia dato dei consigli e informazioni utili. Grazie per aver letto il mio post e ci vediamo presto con altri contenuti.


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