Ricetta: Frittata di porro e carota. Una cenetta salutare.

Frittata? Perché non la chiamo "tortilla"? Beh, perché mi piace la parola in italiano. E poi, perché è stata una cosa così improvvisata e caotica che il nome frittata le sta a pennello. (Per come è venuta, avrei potuto chiamarla anche pizza... )

Cominciamo da un fatto innegabile: non so girare una "tortilla". Per questo motivo non ne ho ancora cucinata una qui (che voglia che ho, però). Non ho abbastanza forza nelle braccia per alzare il piatto e la padella, girarli e non bruciarmi nel mentre. Ci ho provato... ma non ci riesco. Qui non ho padelle leggere e neppure un piatto adatto quindi, a meno che qualcuno non sappia qualche segreto su come fare, non posso prepararla. In realtà questa doveva essere una "tortilla" ma, visto che non sapevo girarla, è dovuta venire Charlotte ad aiutarmi. Ci ha provato con la spatola e ci è riuscita. Nel frattempo si era completamente cotta ed è diventata una frittata. (Doveva essere una "tortilla", ha cominciato a cuocersi come fosse una "quiche" -torta salata della cucina francese- e poi è diventata una frittata).

Avevo del porro e delle carote (e ne ho ancora) dal cottage pie (pasticcio di carne ricoperto da una purea di patate) che ho fatto. Oggi pomeriggio li ho presi e ho cominciato a cucinare.

Questa frittata di porro e carote con formaggio è il risultato di tre semplici ingredienti uniti tra loro. Una ricetta semplicissima.

Ingredienti.

  • 1 porro
  • 2 carote
  • 2 uova
  • Un po' di burro
  • Sale e pepe

Procedimento.

  1. Ho tagliato, sbucciato e grattugiato le carote e ho tagliato il porro a rondelle finissime.
  2. Come per il cottage pie, ho soffritto il porro con un po' di burro e, quando è diventato tenero, ho aggiunto le carote. Essendo grattugiate si cuociono abbastanza in fretta e non si disintegrano. Infine ho aggiustato con un po' di sale e pepe.
  3. Ho sbattuto le uova con un pizzico di sale e le ho versate nella padella. Ho aspettato che si cuocesse nei lati e poi, pian piano, al centro. Raggiunta la consistenza giusta, Charlotte l'ha girata con una spatola in modo che si cuocesse anche dall'altro lato. In realtà non ce n'era bisogno perché era già cotta per intero. Le abbiamo dato un tocco più dorato, su entrambi i lati.

  4. A fine cottura, ho abbassato il fuoco, l'ho cosparsa di formaggio grattugiato e ho aspettato che si sciogliesse. E poi... direttamente nel piatto. Pronta!

Ci ho messo anche un po' di basilico, per questo sembra una pizza...sembra ma non lo è! Non è quello che mi aspettavo ma sono comunque molto contenta del risultato.

E vi dirò. Veloce, salutare e perfetta per i vegetariani.

Ora devo pensare a cosa posso fare con il porro e le carote che mi sono rimasti. Forse una zuppa, ma non so se riesco a trovare le quantità adatte per una sola persona. Non voglio mangiare zuppa per i prossimi quattro giorni. Potrei fare anche delle verdure grigliate o una vellutata... ma non so. Inventerò qualcosa quando sarà il momento.

Ieri, per la prima volta da quando sono arrivata, ho mangiato il pesce. Ho comprato dei filetti di merluzzo. L'unica cosa che non era impanata né preparata con salse che fanno ingrassare al solo vederle. L'ho messo nel forno e l'ho fatto cuocere quasi mezz'ora. L'ho mangiato con un filo d'olio crudo, un pizzico di sale e con contorno di riso alla cantonese. Un'altra cena molto semplice e salutare.

Questa settimana sarà difficile registrare il video, ma ho voglia di vedere come viene. Lo condividerò, lo prometto.

Un bacio,

Laura.



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