Studiare, pensare, il secondo esame

Concentrarsi sull'università

La settimana seguente, non avevo molto da fare se non studiare e andare a lezione, perché il mio amico non c'era e non volevo sempre unirmi agli altri per festeggiare dato che non sono una grande fan della vita notturna. Ho fatto un po' di sport e ho provato a cucinare qualcosa di salutare in molte occasioni, ma in quella cucina era semplicemente impossibile. Quindi il più delle volte mangiavo nella caffetteria vicino all'università.

Studiare in francese non era qualcosa che procedeva molto velocemente, l'inglese era già abbastanza stancante quando studiavo in Germania per i miei esami, ma non conoscevo bene il francese, quindi dovevo sforzarmi ancora di più per ricordare le cose. Dovevo impararle quasi a memoria per ricordarle per l'esame poiché non potevo esprimermi così bene come mi sarebbe piaciuto. E dato che imparavo molto di più capendo, era molto difficile per me cambiare questo aspetto, perché odiavo imparare le cose totalmente a memoria. E anche chiunque stia studiando sa che le nozioni da sapere per un esame sono sempre molte. Ma dato che non avevo molto da fare se non imparare, passavo tutto il mio tempo in università e procedeva abbastanza bene.

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In ogni caso, non potevo dimenticare la scena in aeroporto e il mio ragazzo, anche se non lo sapeva, diventava ogni giorno sempre più geloso il che era alquanto fastidioso. Voleva vedermi su skype, scrivermi e sapere in ogni momento del giorno che cosa stessi facendo e non intendevo passare tutta la mia giornata solo con lui perché volevo focalizzare tutta la mia energia sull'università. Iniziavo a realizzare che mi mancava davvero molto il mio amico francese mentre era via, e lui aveva comprato un'altra SIM card solo per rimanere in contatto con me, il che era davvero, davvero dolce. Ma mi ha confusa ancora di più perché io cercavo di resistere a tutto ciò, fortemente, e non volevo rompere con il mio ragazzo.

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Bentornato, confusione emotiva

La settimana passò velocemente e lunedì c'era l'esame, così ho passato l'intero weekend a studiare e a fare sport. Lunedì, proprio dopo l'esame, sarei andata in aeroporto a prendere il mio amico, quindi non ero emozionata solo per l'esame ma anche per quello. Ma prima dovevo cercare di concentrarmi e finire l'esame che a dire il vero andò abbastanza bene. Grazie alla strategia di scrivere tutto ciò che potevo ricordare, ho scritto molto e ho finito giusto in tempo. Sono andata in caffetteria con la mia amica tedesca per mangiare qualcosa e ho preso il primo pullman per raggiungere la mia macchina e dirigermi all'aeroporto Paris Orly. Era così seccante dover guidare perché era lunedì pomeriggio e apparentemente tutti erano in autostrada a Parigi. È stato un po' troppo per me ma comunque, due ore dopo, (che è circa il doppio del tempo che normalmente si impiega) sono arrivata in aeroporto e sono andata agli arrivi per cercare il mio amico. Mi aveva scritto dove fosse ma non ne avevo idea perché non ero mai stata ad Orly prima di allora. Alla fine l'ho trovato mentre fumava una sigaretta davanti all'uscita. Abbiamo parlato un po' della sua permanenza in Algeria e in verità ero ero più felice di quanto volessi per il fatto che fosse tornato.

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Mi ha chiesto di passare da suo cugino a Parigi per portargli qualcosa e senza sapere che me ne sarei pentita ho acconsentito. Mi ha detto l'indirizzo, l'ho inserito sul navigatore e siamo andati in centro a Parigi. Dato che era proprio il momento in cui la maggior parte delle persone finisce di lavorare, le strade erano trafficatissime e sono certa di non avere notato alcuni semafori rossi o di aver quasi ucciso dei turisti. Ero completamente esaurita. Ma alla fine siamo arrivati da suo cugino e mi ha detto di aspettare in macchina. È tornato dopo cinque minuti e abbiamo cercato di ritrovare la strada per Amiens. Non è stato facile perché c'erano code ovunque e ci abbiamo messo ore a tornare a casa. Nel frattempo mi ha chiamata più volte il mio ragazzo (non sapeva che fossi andata in aeroporto) e voleva vedermi su skype dato che pensava fossi a casa. Non potevo rispondere perché stavo guidando ma mi ha fatto comunque sentire come se avessi la coscienza sporca. L'avrei chiamato quando sarei tornata a casa.

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Mi è piaciuto parlare con il mio amico in macchina, raccontandogli cosa avevo fatto, ascoltando cosa avesse fatto. Quando siamo arrivati a casa abbiamo deciso di vederci per cena più tardi, ma prima dovevo andare a casa per parlare brevemente con il mio ragazzo. L'ho fatto, e fu molto strano ed ero certa che avesse capito che volevo finire la telefonata il prima possibile, quindi era arrabbiato con me e si è disconnesso. Io non sapevo cosa fare, perché sapevo che in verità aveva ragione ad essere arrabbiato con me, ma dovevo riflettere un po' di più riguardo tutta questa situazione. Quindi sono uscita a cena e sono tornata a casa un po' tardi. Il giorno seguente avrei avuto lezione, quindi sono andata a letto.


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