L'ultima settimana in Francia Parte I

Troppo tempo libero

Dopo aver riempito la mia lista dei desideri nel corso dei giorni precedenti con la mia amica tedesca, volevo focalizzarmi sul trascorrere il maggior tempo possibile con il mio ragazzo. Mi restava solo una settimana ad Amiens, e l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era quanto mi sarebbe mancato una volta tornata in Germania, e quanto fossi spaventata dal periodo del post Francia. Anche se non passavamo tanto tempo insieme se non la maggior parte delle sere e un giorno durante il weekend, mi piaceva molto la mia vita così. Amavo il nostro tempo insieme, il divertimento, le discussioni, le nostre corse, semplicemente ogni cosa! L'unico problema era che non avevo nulla da fare in Francia dopo il termine del mio semestre e la fine dei miei esami, e iniziavo ad annoiarmi un po'. A causa della tesi il mio ragazzo doveva lavorare molto nel corso della giornata e ci potevamo vedere solo per passare la sera insieme, quindi avevo molto tempo per me stessa.

Passavo la maggior parte della giornata guardando serie TV, leggendo libri francesi (il che mi impiegava molto tempo) e pensando a come la nostra relazione sarebbe potuta continuare nel futuro. Ho pensato molto a che regalo fargli nel giorno in cui sarei partita, doveva essere qualcosa che non avrebbe dimenticato, qualcosa che gli avrebbe fatto pensare a me fino al momento in cui noi (spero) ci saremmo rivisti. Non ero ancora certa riguardo a quanto seriamente avesse preso la nostra relazione, a volte credevo davvero ci fosse un futuro per noi, ma a volte ho anche pensato che era troppo complicato e che avrebbe preferito una relazione più leggera. Ma questo era qualcosa che avrei scoperto solo in seguito e non poteva influire poi tanto. Sapevo solo che lo amavo, decisamente, e che volevo mantenere la nostra relazione.

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Passeggiando per il centro della città

Il giorno seguente sono salita sulla vetta della cattedrale con la mia amica tedesca, non sapevo davvero cosa fare. Non avrei pulito nuovamente l'appartamento prima del giorno della mia partenza, poiché mancava solo una settimana e non aveva molto senso pulire in quel momento. Ma dopo aver guardato tutte le mie serie TV, ho iniziato ad organizzare un po' le mie cose, pensando a cosa portare in Germania, quanto cibo era rimasto, cosa dovevo cucinare e cosa dovevo ancora comprare. Avevo portato quasi tutto dalla Germania, perché in macchina avevo molto spazio e potevo risparmiare dei soldi non dovendo comprare tutto. Ma ora avrei preferito avere meno cose perché stavo pensando a portare tutto ciò in macchina senza ascensore, l'ascensore c'era, ma funzionava solo per salire, non per scendere. Avevo anche comprato molte cose, vestiti, libri, una stampante, cose per l'università. Ma al momento era troppo presto per preparare tutto, quindi ho preso il pullman per il centro città e ho passeggiato un po' tra le vie dello shopping. Non volevo comprare niente (avevo già troppe cose da portare a casa), ma mi piaceva l'atmosfera del centro e mi sarebbe mancata quella bellissima città francese. Ho mangiato un "pain au chocolat", una sorta di croissant dal quale ero (sono) semplicemente dipendente.

Crêpes e altro con le ragazze inglesi

Quando stavo per tornare alla stazione dei treni per prendere il pullman che mi riportasse alla residenza degli studenti, ho incontrato le tre ragazze inglesi. Mi hanno detto che volevano mangiare una Crêpes a La Croustille, e poi andare a fare shopping e mi hanno invitata ad unirmi a loro. Dato che era la mia ultima settimana e che volevo davvero passare altro tempo con loro, ho accettato e mi sono unita a loro. Ci siamo seduti in La Croustille e abbiamo ordinato le nostre crêpes. Avevano le migliori della città e mi sarebbero mancate molto, non ero capace di farmi delle crêpes da sola, per me era difficile anche fare dei pancakes. Ci siamo godute la nostra crêpe e abbiamo parlato di molte cose. Per me a volte era difficile capirle quando parlavano tra loro in inglese. Provenivano dagli Stati Uniti, dalla Scozia e dall'Australia, e parlavano diversi dialetti che mi rendevano impossibile capire tutto. Ma dato che comunque il mio inglese è abbastanza fluente, le capivo, semplicemente ogni tanto mi perdevo qualche parola. Non mi annoiavo mai con loro, eravamo già andate al bowling, ai caffè, a feste Erasmus, al parco Saint-Pierre e molto altro.

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Dopo le nostre crêpes siamo uscite dalla caffetteria e le ragazze hanno iniziato il loro giro di shopping. Io non volevo comprare niente, ma ho pensato fosse una buona idea andare con loro, dato che non avevo nient'altro da fare. Quindi siamo andate in quasi tutti i negozi interessanti nell'area pedonale di Amiens e ho cercato di aiutarle nelle loro decisioni. Sarebbero tutte rimaste altro tempo nella città francese, ma due di loro sarebbero partite anche loro a fine giugno. Ci siamo molto divertite nel corso del nostro pomeriggio di shopping, ma dopo un po' ho pensato di andarmene, perché lo shopping senza comprare nulla può essere alquanto difficile.

La stessa procedura di tutte le sere, momento per la coppia

Sono andata alla fermata del pullman di fianco alla stazione del treno e ho preso il pullman per tornare alla residenza degli studenti. Tornata nella mia piccola stanza, ho fatto la lista della spesa e sono andata al supermercato in macchina per comprare delle cose. I supermercati francesi sono incredibilmente grandi il più delle volte, e ci passavo almeno un'ora, anche se sapevo già dove trovare le cose, ma c'erano così tante altre cose interessanti che trascorrevo sempre un'ora alla ricerca di cose nuove. Dopo un po' avevo terminato il mio "viaggio" nel supermercato e sono tornata nella mia stanza nella residenza. Il supermercato era solo a pochi minuti dal residence, ma dato che avevo la mia macchina, la volevo usare, l'acqua è abbastanza pesante. Ho preparato qualcosa da mangiare nella mia cucina preferita che amavo tanto (ironicamente) e mi sono rilassata un po' guardando cose dal mio computer.

Di sera sono andata in centro per prendere il mio ragazzo come al solito, ero ovviamente felice che volesse passare più tempo possibile con me prima che partissi. Era la stessa cosa di sempre, abbiamo comprato qualcosa da mangiare, siamo andati al mio appartamento, abbiamo cenato e guardato un film. Mi ha chiesto se fosse davvero necessario partire subito, e gli dissi di sì, che dovevo trascorrere del tempo con la mia famiglia e organizzare alcune cose prima di andare a Tenerife a fine luglio. Mi sarebbe piaciuto molto potergli dire che sarei rimasta più a lungo solo per stare con lui, ma una cosa che per me era molto importante era non cambiare tutti i mie piani per un uomo. Lo amavo, sì, molto. Ma in quel momento io non sapevo quanto seriamente lui avesse preso quella relazione, e non volevo prendere una decisione avventata senza saperlo. Prima di tutto dovevo finire i miei studi, poi, se saremmo stati ancora una coppia, avrei potuto pensare di cambiare i miei piani per lui. Ma questo si sarebbe verificato tra ancora due anni. Abbastanza folle pensare che avrebbe funzionato, ma chi può saperlo? Era ancora possibile che fosse davvero "quello giusto", quindi ero ottimista e non smettevo di sperare.

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