Perchè preparare il sushi a casa?

Pubblicato da flag-it Gilda Immacolata Stelitano — 8 anni fa

Blog: Il sushi.
Tags: Ricette Erasmus

Miei cari lettori,

ancora una volta mi ritrovo a scrivere, con molto piacere dell’esperienza culinaria in ambito di sushi che così tanto mi aggrada in questo ultimo periodo della mia vita.

Come ben sapete, ho sempre amato il sushi e, soprattutto, ho sempre amato andare a mangiare in compagnia in un ristorante giapponese (come anche in uno di cucina cinese) insieme a diversi amici ed amiche in diverse occasioni.

Nonostante questo, aver imparato a preparare (più che cucinare) il sushi comodamente a casa mia ha completamente rivoluzionato le mie abitudini alimentari e, soprattutto, quelle di approccio alla cucina giapponese.

Costa meno!!

Prima di tutto, parliamo dei prezzi. Considerato che un kit con porzioni per 4 persone che, anche se consumate abbondantemente anche da una sola persona riescono a coprire e a rendere sazi per due pasti completi (se non più!), costa circa 7 euro, che 100 g di salmone di marca di aggirano intorno ai 3-4 euro e la minima quantità di verdure richieste per essere inserite nel nostro amato sushi, possiamo anche esagerare e portare la spesa totale verso i 12-13 euro.

In ogni ristorante che si rispetti, anche qualora vi fosse presentata l’irresistibile offerta del pranzo o cena illimitati, non potreste spendere meno di questa cifra in nessun posto ( considerando, ovviamente, anche una bevanda extra “quasi” obbligatoria, che deve essere pagata, solitamente oltre il prezzo del menù senza limiti).

Mangio di più, ma spendo lo stesso!

Questo è quello che starà pensando la stramaggioranza di vo, ma vi ricordo che, sebbene ogni tanto sia perfino benefico recarvi al ristorante per mangiare “illimitatamente”, questa fantastica opportunità non può essere considerata come un’abitudine salutare!

Vi parlo della mia esperienza personale!

Circa 3 anni fa m sono ritrovata circa 10 kg in più, “soltanto” perché mi ero follemente affezionata (anche e soprattutto per colpa delle mie compagnie che amavano questi posti) ai ristoranti cinesi e giapponesi. Questo “periodo orientale” della mia vita, nell’ambito della nutrizione, è quello che sicuramente mi è ancora rimasto un po’ addosso per via dei kg in eccesso, ad oggi sicuramente minori di qualche tempo fa. Nonostante sia più che assicurato che la cucina cinese sia stata la causa primaria del mio aumento di peso, penso che anche abusare di offerte come quelle proposte dai ristoranti rappresenti, inevitabilmente, non soltanto un eccessivo apporto calorico, ma anche una strana dipendenza che potrebbe, quasi sicuramente, portare ad essere eccessivamente legati ad un’abitudine sbagliata e negativa per la nostra salute, ripercuotendosi, senza alcuna ombra di dubbio, anche e prima di tutto, nelle nostre sfere affettiva e psicologica.

 Meglio a casa!

A casa vostra, dunque, non correrete il rischio di abbuffarvi per niente, anzi, vi posso garantire, dopo averlo provato ripetutamente di persona, che preparare il cibo da sé, aiuta a sentirsi meno affamati e a gusta di più ciò che si prepara con cura con le proprie mani.

Meglio poco, ma buono!

“Meglio poco, ma buono!” è uno dei tanti modi di dire che si sente spesso dalle mie parti. Sebbene, infatti, io lo conosco principalmente perché riferito alla sfera alimentare, con il significato che è meglio comprare qualcosa di più costoso, ma di qualità migliore, rispetto ad un’enorme quantità di cibo di qualità scadente, questo detto si trasforma facilmente, riferendosi ad innumerevoli situazioni.

Si sente spesso dire, ad esempio, riferendosi agli amici, “Meglio pochi, ma buoni”! Ed è esattamente così che dovrebbe essere: è meglio essere circondati da poche persone, ma di cu tu ti possa realmente fidare, piuttosto che avere attorno tantissime persone che, però, non sono del tutto sincere.

E’ proprio questo che voglio cercare di farvi capire oggi, con questa sezione del mio post!

Meglio mangiare “di meno” (laddove “di meno” indica, in realtà, la giusta dose di sushi da mangiare, seguendo un programma alimentare sano), che non abbuffarsi di cibi a volte “andati a male”.

Non voglio esagerare con le critiche dei ristoranti che offrono le offerte di pranzo o cena senza limiti, però voglio testimoniare di essermi intossicata, almeno una volta seriamente, dopo una bella abbuffata di sushi e tutto ciò che lo può accompagnare, in un ristorante comunque molto in vista di Roma, in compagnia della mia coinquilina, due anni fa.

Attenzione!!

E’ meglio correre il rischio di stare male o cucinare per sé qualcosa di salutare, seppure con minore abbondanza?

La risposta viene da sé! La freschezza degli ingredienti è la chiave per la nostra salute ed anche se fino ad ora non avete dato importanza a questa caratteristica, beh, forse è arrivato il momento di farlo!

Il mio “forse” è puramente ironico!!

Verdura fresca al 100%!

Ditemi un po’ (commentate se volete), chi è quella persona al mondo che potrebbe assicurarvi più voi stessi che la verdura che state mangiando è realmente fresca oppure no? Vostra madre! Sicuramente! Volendo fare un’analisi s scientifica, però, nessuno, più di voi stessi, può garantirvi che cosa contiene quello che state mangiando, a maggior ragione se lo fate in un ristorante che, ancora di più, deve produrre delle quantità industriali per poter guadagnare un cifra molto ridotta, rispetto alla reale quantità finale di prodotto consumato.

Da dove vengono le verdure che compro?

E’ questa una domanda che vi suggerisco di fare a voi stessi! Presupposto il fatto che siate voi stessi a comprare, scegliere e valutate le verdure che state acquistando, resta comunque il “blocco” di conoscenza reale che riguarda la provenienza delle nostre tanto amate verdure!

Ecco perché vi consiglio vivamente di accertarvi, il più possibile che le verdure che state comprando siano prodotte nella maniera più naturale possibile.

Non fermatevi al primo punto vendita!

Il mio consiglio più specifico è quello di cambiare spesso fornitore e di valutare, insieme o separatamente, la qualità dei prodotti, mettendo alla prova le diverse caratteristiche degli stessi e scegliendo, ovviamente, il tipo di verdura che più vi ha soddisfatto.

Quanto costa?!

Il prezzo, come per tutte le cose di valore, in questo caso sale. Lo so bene io che, pur vivendo adesso a Barcellona, dove i prezzi molto bassi di frutta e verdura mi hanno stupita sin dal primo giorno, provengo da una terra meravigliosa chiamata Italia che ha davvero tanto da offrire, in termini di qualità vegetativa e non, ma, purtroppo a carissimo prezzo. Che mi trovi a Roma, a Perugia, a Cosenza o a Milano, infatti, la storia non cambia! I prezzi della frutta e della verdura superano di gran lunga quelli della carne e del pesce. Tuttavia, l’importanza che questi alimenti hanno nella nostra scala alimentare è, a dir poco, insostituibile da nessun altro elemento!

Ne è la prova il fatto che sempre più persone, oggigiorno, si avvicinano alla cultura vegetariana o vegana: a tutto potrebbero rinunciare, tranne che alle verdure!

Nel dire questo non voglio dare alcun giudizio, anche perché, altrimenti, devierei troppo dal mio tema principale di questo post!

 

La scegli tu!

Vi è mai capitato di vedere un meraviglioso ed appetibile (agli occhi) piattino colorato, durante uno dei nostri famosi pranzi o cene a buffet illimitati dei nostri tanto amati ristoranti giapponesi e di non riconoscere la composizione del contenuto del vostro piattino?

“Cosa ci sarà mai, dentro?”, vi sarete chiesti, di sicuro, anche voi come me! Ebbene, anche io faccio parte di quelle persone che, pur non sapendo cosa stanno per deglutire, sono talmente curiose di scoprire un nuovo sapore, che decidono di provare lo stesso!

Devo anche ammettere che trovo che ci sia una sorta di magia nell’assaporare qualcosa che “non si sa che cosa sia”! E’ come un abbandonarsi totalmente ad un gusto nuovo e cercare di riconoscerlo soltanto dopo averlo introdotto in bocca.

A volte piace, ma a volte no!

Eppure, la probabilità che quello che state per mettere sotto i denti vi piaccia, non è mai tanto alta da potervi assicurare un buon risultato!

E’ per questo che, da buona “cuoca della salute”, ma anche da buona forchetta (!), vi consigli, ancora una volta vivamente, di preparare il sushi da soli ( o in compagnia ! ) tra le mura di casa vostra, potendo godere (con una percentuale di sicurezza questa volta pari al 100%!) delle combinazioni di verdura, frutta o pesce che avrete, sapientemente e secondo il vostro personale gusto, selezionato e testato più di una volta!


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