Leccornie da Marina di Ragusa
Benché io sia definitivamente tornata a casa, il mio cuore si trova ancora a 1500 km di distanza, in Sicilia, spero prima o poi di disintossicarmi da questa nostalgia canaglia. Mentre commemoro un panorama come quello della foto, ossia la spiaggia di Punta Secca, tanto apprezzata da mio padre per il suo spassionato amore per il "commissario Montalbano", in quanto scena frequente nelle riprese, dove sorge la sua dimora, che pare essere un Bed&Breakfast, il mio pensiero si focalizza su qualcosa di specifico.
Per la cronaca, un tema abbastanza ricorrente, un pattern alquanto ripetitivo, perché al di là di divertimenti e puro relax in spiaggia, in vacanza si impara necessariamente qualcosa, oltre a una caterva di espressioni dialettali della zona in questione. Tra il nostro bagaglio di conoscenze abbiamo delle nuove e succulente ricette, che ho appreso, o meglio dedotto semplicemente mangiando il piatto interessato.
La preparazione e la scelta degli ingredienti è in base a una mia percezione e a come preparerei io il tutto in casa mia. Senza ombra di dubbio alcuno, seguire pedissequamente una ricetta mi è abbastanza difficile, ma si sa che in Italia alla fine ognuno ha le proprie ricette e trucchi in cucina e non si fa altro che prendere spunto da altro. Io in questo articolo mi sono ispirata a ciò che ho mangiato il primo e l'ultimo giorno in casa, in particolar modo alla cucina della mamma del mio compagno di corso, che ci ha saziato a dovere con delle prelibatezze fatte in casa.
Riso al forno
Mio padre non ne aveva mai sentito parlare, del resto come ogni persona del nord Italia che in famiglia non ha nessuno che proviene da giù. Talvolta si, sembra di parlare di due nazioni differenti, ma è questo il bello dello Stivale.
Ad ogni modo è simile alla pasta al forno con la differenza di avere come ingrediente base altro.
Ingredienti (per una teglia grande):
- Un chilo di riso (la qualità per i risotti va più che bene, basta che non sia basmati, rosso o nero)
- Una cipolla
- Una bottiglia grande di salsa di pomodoro o una scatola di pelati da 800 grammi (scegliete in base al vostro gusto e alle vostre comodità. Se poi la preparate voi in casa, è un ulteriore discorso a parte)
- 3 mozzarelle
- 200 grammi di caciocavallo
- Basilico
- 2 cucchiaini di zucchero semolato
- Olio
- Sale e pepe quanto basta
Procedimento:
Cucinare il riso per conto suo, in una pentola molto capiente, riempita d'acqua, aspettare il punto di bollitura, per poi metterlo dentro. Aspettare circa 25-30 minuti, in base al chicco scelto e una volta morbido scolare e tenere da parte.
A questo punto, occuparsi della salsa, in una padella ampia, o una casseruola dai bordi alti (se non volete giustamente imbrattare il piano cottura), aggiungere un filo d'olio, possibilmente extravergine d'oliva e la cipolla precedentemente sminuzzata. Farla dorare per bene e aggiungere il pomodoro (se scegliete i pelati, ricordatevi di ridurli in polpa con un cucchiaio) e intanto preriscaldare il forno a 180 gradi. Mettere lo zucchero col fine di togliere acidità cuocete fino al completo assorbimento. Qualche minuto prima mettere delle foglie di basilico oppure quello secco, anche se è molto più genuino con la prima opzione. Salare e pepare in base al vostro gusto. Io personalmente azzarderei anche con un po' di peperoncino, ve lo consiglio, se lo sapete apprezzare senza brutti effetti collaterali, come tachicardia, bocca in fiamme e bruciore di stomaco. Sappiate soltanto, qualora siate scettici senza un motivo valido, che questo alimento è ricco di qualità positive e nutrienti per il nostro organismo, ergo gettate via i pregiudizi.
Mischiare la salsa di pomodoro al riso cotto e aggiungere la mozzarella tagliata a cubetti. Mettere il tutto in una pirofila o in una teglia, livellarla omogeneamente e spargere sulla superficie il formaggio tagliato a listarelle oppure grattugiato spesso. Infornare coprendo con un foglio di stagnola, che toglierete dopo 25 minuti e proseguire la cottura per altri 10, onde evitare che il formaggio si annerisca subito. Ho provato nel corso della mia passione culinaria a tralasciare questo dettaglio talora, e fidatevi, non è un bello spettacolo da vedere, ma soprattutto anche da gustare. Servire caldo aiutandovi con una spatola.
Pizza e focaccia con caciocavallo ragusano e patate.
Ingredienti:
~ per l'impasto:
- Un chilo di farina 0
- Due panetti di lievito madre fresco
- Acqua tiepida
- Un bicchiere d'olio extravergine d'oliva
- Un bicchiere grande di latte
- Un cucchiaio di zucchero
- Un cucchiaino di sale
Premetto che questo sia il mio metodo di preparazione dell'impasto, visto che non ho chiesto effettivamente le indicazioni passo a passo, ma vado sul sicuro non abbandonando la strada maestra.
Disporre la farina su un ripiano ampio di legno oppure metterla in una ciotola molto grande. Sciogliere il lievito madre nel bicchiere spezzettandolo con le mani e aggiungere lo zucchero. Girare fino a quando non sarà un miscuglio ben omogeneo. Creare con le mani un foro al centro della farina e aggiungere 500 ml d'acqua e il lievito sciolto e impastare per bene per 10 minuti, ma nel mentre aggiungere l'olio. Una volta ultimato questo passaggio, il panetto dovrà essere flessibile, senza attaccarsi alle mani né essere troppo secco. Nel primo caso occorre aggiungere altra farina, nel secondo dell'acqua. Lasciare lievitare per circa un'ora nella ciotola o sul piano di lavoro, coperto da un canovaccio, fino a quando non sarà raddoppiato di volume. Dopo questo intervallo di tempo, dividere in due l'impasto e lavorare con le mani per altri 5 minuti. Stendere con un matterello fino a raggiungere un centimetro di spessore per la focaccia e un'altezza inferiore per la pizza. Metterli in due teglie ampie diverse.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Focaccia: creare con le mani dei buchi sulla superficie, ma non traforare. Aggiungere in ognuno di essi un pochino d'olio e spargere un pochino di sale grosso. Mettere sulla superficie delle fette di caciocavallo e le patate tagliate finemente a fette, possibilmente con una mandolina. Spargere un po' di origano, versare un filo d'olio e infornare per circa mezz'ora, fino a quando il colore non sarà bello dorato. Possibilmente, come prima, effettuare il primo quarto d'ora coprendo con la stagnola. Verso la fine, qualche minuto prima di togliere definitivamente dal calore, grattugiare un po' di grana, parmigiano o pecorino sopra, decidete in base alle vostre preferenze.
Pizza: utilizzando la ricetta soprastante del sugo, spargete qualche mestolo sull'impasto steso senza lasciare spazi incompleti, tranne per quanto riguarda i bordi. Non fatevi ingannare dalle apparenze, talvolta è mglio non abusarne, onde evitare un sapore squilibrato. Mettere dei pezzettini di mozzarella o un formaggio che vi piace sopra, spargere un po' di origano. La temperatura del forno stavolta è di 230-250 gradi, completare aggiungendo un filo d'olio, preferibilmente extravergine. Considerando che di solito le pizzerie le mettono nel forno a legna, cuocere per 20 minuti, fino a quando i bordi saranno belli dorati e croccanti.
Consumare queste paradisiache pietanze in maniera calda, tiepida o fredda, in quanto deliziose allo stesso modo, ad eccezione appena sfornato il tutto, è da folli scellerati che amano ustionarsi la lingua. Lettore avvisato mezzo salvato.
Ciao ciao, Sicilia, alla prossima!
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