Un pomeriggio di pioggia a Zara

"Lately I've been, I've been losing sleep, dreaming about the things that we could be... " ("Counting Stars", One Republic - di recente ho perso sonno, sognandole cose che potremmo diventare.. -) Il pulsante replay premuto, i vestiti ad asciugare sopra ad un piccolo calorifero su cui è scritto chiaramente non coprire, una tazza di caffè, il cielo grigio e fuori la pioggia.

Un pomeriggio di pioggia a Zadar

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Sarebbe un bel pomeriggio confortevole se non dovessi andare ad un colloquio di lavoro per un lavoro che probabilmente non otterrò. Questa mattina ne ho giù avuto uno ed è stato il più divertente che abbia mai fatto. Ecco com'è andata:

Il colloquio era alle 10. Mi ero ripromessa di alzarmi alle 8, fare colazione, bere un caffè, farmi bella e via. Ovviamente, mi sono alzata alle 9 meno un quarto, niente colazione, niente caffè, appena il tempo di mettermi un po' di mascara. Fuori pioveva e la mia faccia è diventata nera: sapevo già come sarebbe andata a finire. La mia coinquilina doveva andare a lezione e mi ha ha accompagnata per metà strada, visto che poi sarebbe andata nella stessa direzione comunque. Ci siamo lamentate per tutto il tempo, sempre più inzuppate. Dovete sapere, la pioggia a Zara è terribile. La odio. Odio, odio, odio. In tutte le stagioni tranne in estate, ovviamente. Il problema con la pioggia a Zara, è che non piove mai senza vento. È un pacchetto all-inclusive, pioggia e vento. E non esiste ombrello che ti possa aiutare. Prima pensavo che mi serviva solo un ombrello più grande e resistente, non uno di quelli piccoli e inutili, ma quando il vento ha distrutto l'ombrello più resistente che avevo, ho cambiato idea.

Un pomeriggio di pioggia a Zadar

Naturalmente, non sono stata così furba da controllare gli orari dei bus per dove dovevo andare, ma comunque, per quella direzione passano molto raramente. Lo so perché ho vissuto in quella zona per due mesi, solamente a tre minuti dall'ultimo appartamento in cui stavo. In ogni caso, ero già fradicia a metà strada dal colloquio. Nell'altra metà della strada, il mio ombrello è diventato così malconcio e patetico che l'ho semplicemente chiuso e ho continuato con il cappuccio in testa. Sono arrivata in anticipo di 10 minuti, assomigliavo ad un povero senzatetto. Sono entrata nell'ufficio, grata di trovarmi finalmente al caldo e all'asciutto, ma subito dopo irritata per la presenza di questa ragazza nella stanza. Personalmente, non la conosco così bene, ci avrò parlato un paio di volte nella mia vita, forse sono uscita una volta con la sua compagnia, ma mi suscita questa profonda sensazione di antipatia. Non so esattamente perché, con certe persone è semplicemente così. Così vederla lì, anche lei candidata per il colloquio, mi ha irritata un po'. Non era nemmeno per la stessa posizione in realtà, ma comunque.

Poi mi hanno detto di sedermi, e mi sono seduta direttamente sulla sedia del presidente della compagnia. Era in un'altra stanza a cercare un bicchiere per me, e mi sono seduta proprio al suo posto. Ok, quando mi ha vista, ha cominciato a ridere e mi ha consigliato di sedermi su un'altra sedia. Poi si è presentato e mi ha stretto la mano bagnata. Avrei potuto asciugarla sui miei pantaloni o sulla mia giacca, se non fossero stati anch'essi completamente bagnati. Ottimo inizio.

Il colloquio invece è stato esilarante. I due ragazzi, che provengono dalla parte continentale della Croazia come me, continuavano a ridere, e l'altro ragazzo stava letteralmente piangendo. Era ufficialmente un colloquio, ma non lo sembrava per niente. L'atmosfera era rilassata, allegra come quando ti trovi in compagnia di qualcuno che non conosci ma ti sembra di conoscerlo da una vita. In breve, la loro azienda (o forse dovrei dire associazione) chiamata "Dijamant" (diamante) è stata fondata di recente a Zara e si occupa di promuovere valori culturali, ecc. Organizzano vari corsi; per ora hanno corsi di chitarra e sintetizzatore, ma stanno pianificando di averne di più. Tra questi un corso d'inglese, quello per cui ho fatto domanda. Ci sarà anche francese, se qualcuno fosse interessato. Alla fine ho ottenuto il lavoro, se ci saranno abbastanza partecipanti. Quindi ora dipende da questo...

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Il colloquio è durato circa due ore, c'era anche un'altra ragazza che aveva fatto domanda per il corso di yoga, ma è stato così divertente che mi è parso durare solo 10 minuti. Ero in ritardo per la mia lezione, così non sono andata. Invece, ho camminato fino a casa (non c'erano bus, ovviamente) e mi sono persa lungo la strada. Bè, diciamo che ho sbagliato a svoltare, così ho girato per un po'. Dopo tutto, era una grigia giornata di pioggia, quindi perché no? A quanto pare era destino che mi perdessi, perché lungo la via ho incontrato una ragazza del gruppo ESN che mi disse di essere stata accettata per l'Erasmus a Brno, dove anch'io ho passato un anno; e poi mi sono imbattuta anche in un vecchio signore per cui avevo lavorato due estati fa, quando vendevo biglietti per escursioni in nave. Era da tempo che non vedevo quell'uomo, è stato forte rincontrarlo. Mi ha sempre fatto ridere (anche quando mi disturbava e non la finiva mai di parlare).

Finalmente a casa: una bella doccia calda, un po' di uova, caffè... Perfetto. E ora devo tornare di nuovo sotto la pioggia, almeno per un po', come ho già detto, ho un altro colloquio, questa volta per Bnet. Chissà come andrà...

Dunque sono tornata dal secondo colloquio. È stato piuttosto interessante, se non consideriamo il fatto che non è andato molto bene. Prima di tutto, ci sono andata probabilmente un po' impreparata. Il colloquio era per Bnet, un'azienda che si occupa di Internet, reti mobili, TV e tutto ciò che ne è correlato; ma io non ho nemmeno controllato la loro pagina internet. Ovviamente la prima cosa che la gentile signora che mi intervistava ha chiesto è stata se conoscevo qualcosa dell'azienda. Bene, ho ammesso di non saperne nulla; non ha replicato. Invece, mi ha chiesto quale operatore uso, che opzione ho etc., e poi mi ha detto di provare a venderle il mio operatore.

Non mi aspettavo assolutamente nulla del genere, così le ho semplicemente elencato tutte le grandiose opzioni che il mio operatore può offrire. Mi ha poi spiegato cosa avevo sbagliato e ha proseguito con altre domande. Poi mi ha chiesto se avessi mai avuto un operatore con cui non mi sono trovata per niente bene ed io, stupidamente, le ho risposto facendone il nome. Nell'instante in cui l'ho detto, vedendo il suo sguardo, ho capito che quell'operatore è in realtà il proprietario dell'azienda. Ormai non potevo tornare indietro. Le ho spiegato perché non mi ero trovata bene, e poi mi ha chiesto di quest'altra opzione che offrono e di provare a vendergliela. Questa volta, mi sono ricordata cosa avevo sbagliato nel mio primo tentativo, così è andata meglio. Era soddisfatta. Non so, mi ha fatto domande su domande e la sua faccia per la maggior parte del tempo era senza alcuna espressione quindi non sono riuscita a comprendere quali risposte andavano bene e quali meno. Alla fine mi ha detto che aveva altri colloqui con altri studenti e che mi farà sapere qualcosa la settimana prossima. Se mi prendono, dovrò frequentare un corso di formazione completo che durerà un paio di giorni. Odio quando dicono che mi chiameranno o mi faranno sapere. La maggior parte delle volte non lo fanno. Ma ho la sensazione che questa volta lo faranno, anche se non penso di aver ottenuto il lavoro.

Nel frattempo, sto facendo domanda per ogni offerta di lavoro che vedo. La mia coinquilina ha trovato lavoro in un bar, così in realtà sto pensando quanto sarebbe forte lavorare come barista o cameriera, un paio di ore al giorno, più le mance... La cosa migliore, specialmente se non lavori a tempo pieno. Sto cominciando a sentirmi più positiva riguardo a tutto ciò.

Ora devo alzare il mio sedere dalla poltrona e comprare qualche birra e patatine, stasera c'è la semifinale di pallamano, Croazia vs Danimarca. Campionati europei. Sarà una partita tosta... fighissima, direi. Bè, in ogni caso, sarà bene distrarmi per un po' da certe cose a cui non ho voglia di pensare. E... lately I've been, I've been losing sleep, dreaming about the things that we could be... Pulsante replay sempre attivo, voglio ascoltare questa canzone fino a diventare matta.

Un pomeriggio di pioggia a Zadar


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